Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: The_BlackRose    25/06/2015    4 recensioni
Quando la sua famiglia viene brutalmente sterminata, Jocelyn Fairchild fa di tutto per riuscire a tenere la figlia Clary lontana dal Mondo delle Ombre, mettendola a conoscenza della crudeltá e dell'istinto predatorio dei Cacciatori. Una pianta carnivora: ecco cos'è secondo Jocelyn un Cacciatore. Creature bellissime ed affascinanti a vedersi, ma spietate e letali se ti avvicini troppo. Affamati, vendicativi, sadici, assetati di sangue: questo è quello che ripete alla figlia fin da quando era in fasce.
Quando lo Shadowhunter Jace introdurrá Clary al suo mondo, riuscirá a dimostrarle quanto sia sbagliato in realtà il pensiero della madre? Potrà mai nascere qualcosa tra due ragazzi apparentemente così diversi tra loro?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Jocelyn Fray
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Allora, come sto?" chiese facendo una giravolta su se stessa.
"Sei splendida." Luke era incantato. Erano anni che non vedeva Jocelyn con un vestito, specialmente non uno così bello. Indossava un lungo abito verde acqua con spalline sottili e una discreta scollatura. Sul fondo era impreziosito da alcune perline di una tonalità più chiara rispetto alla stoffa. Era bellissima.
Si avvicinò a lei e le diede un dolce bacio sulla fronte, lei in risposta sorrise raggiante. "Non mi vuoi proprio dire dove mi porterai stasera?"
"Assolutamente no, è una sorpresa." L'afferrò delicatamente per le spalle e la condusse verso la porta di casa. Prima di uscire, si diresse verso la stanza di Clary. Bussò e aprì lievemente la porta. "Noi andiamo."
"Divertitevi!" urlò la ragazza per farsi sentire anche da Jocelyn.
Luke le fece l'occhiolino e si richiuse la porta alle spalle. "Pronta?" chiese offrendo il braccio alla sua compagna.
"Prontissima," rispose lei stringendosi a lui. Uscirono di casa e si diressero verso il giardino sul retro.
"Ma dove andiamo?" chiese Jocelyn confusa. Luke in tutta risposta le sorrise e arrivarono nel giardino. In piedi, davanti al muro posteriore della casa, si trovava Magnus Bane, il Sommo Stregone di Brooklyn. Quando Jocelyn lo vide strabuzzò gli occhi, ma ciò che le fece definitivamente spalancare la bocca fu il Portale che risplendeva dietro alle sue spalle.
"Buona sera," esordì lo stregone con un sorriso affascinante. Risplendeva nel suo completo blu notte ricoperto di lustrini da capo a piedi. "Prego." Li invitò ad avvicinarsi al portale.
Jocelyn guardò Luke con fare interrogativo.
"Non preoccuparti. Ci divertiremo." Si rivolse a Magnus. "Grazie Magnus." Tenne stretta la sua compagna e, dopo aver visualizzato bene la destinazione prescelta, insieme attraversarono il Portale.
Poco prima di scomparire però, Luke sentì Magnus sussurrargli qualcosa. "Ringrazia Isabelle per questo."
La porta si aprì lievemente. "Noi andiamo," annunciò Luke sorridendo alle due ragazze.
Clary era davanti allo specchio e si teneva i capelli sollevati intanto che Isabelle finiva di allacciarle il vestito. "Divertitevi!" urlò per farsi sentire dalla madre.
Luke fece l'occhiolino ad entrambe e si richiuse la porta alle spalle.
"Diamine Isabelle, questo vestito è così strano!"
Lei le rivolse uno sguardo accigliato attraverso lo specchio. "Definisci strano."
"Non lo so," Passò le mani sul corpino aderente. "È che non sono abituata a indossare un abito."
"Oh, Clary. Sei stupenda!" esclamò Izzy dopo aver finito di allacciarle il vestito.
In effetti, anche Clary in quel momento si vedeva bellissima. Il lungo abito era composto da un corpino aderente nero senza spalline ed una gonna svolazzante. Sulla stoffa della gonna si mescolava un insieme di sfumature di blu, viola e bianco. Era probabilmente il vestito più bello che avesse mai visto. Isabelle le aveva raccolto i capelli in una morbida acconciatura e sigillato il tutto con un fermaglio ricoperto di pietre scintillanti. Inoltre, l'aveva truccata richiamando i colori dell'abito. Sembrava una principessa.
"Bene, è ora che ti mostri le tue scarpe." Izzy si diresse verso una scatola che aveva appoggiato sul letto. Quella sera si era intrufolata nella sua stanza dalla finestra (che novità) portando con sé un borsone pieno di tutto ciò che le sarebbe servito per prepararla alla festa in maschera all'Istituto. Si era messa al lavoro facendo il massimo silenzio per non farsi beccare da Jocelyn. Intanto che le acconciava i capelli le aveva spiegato il suo piano in ogni suo punto e aveva specificato che solo Luke, Magnus, Maryse e Alec ne erano a conoscenza.
Indossava un lungo abito rosso fuoco con le spalline sottili e un profondo scollo che metteva in risalto le rune sul petto. Ai piedi portava dei veri e propri trampoli: un paio di décolleté nere con plateau e ricoperte di borchie. I capelli neri come la pece erano stati lasciati lunghi e lisci sulla schiena.
Dalla scatola tirò fuori un paio di scarpe identiche alle sue, ma blu. Le mostrò a Clary sorridendo e agitandole. "Allora, che ne pensi?"
"Oh...wow!" Non erano esattamente il suo stile, ma doveva ammettere che erano magnifiche. Si chiese se le sarebbero state bene come lo stavano a Izzy.
"Le ho prese coordinate, pensavo sarebbe stata una cosa carina." Le fece cenno di avvicinarsi.
"Lo credo anche io." Si sedette sul letto e si fece infilare le scarpe. Provò ad alzarsi in piedi e barcollò. "Wooo! Cado!"
Isabelle scoppiò a ridere. "Non cadi, tranquilla. Prova a camminare."
Con incertezza Clary mosse qualche passo e, nonostante traballasse un po', non se la cavò poi così male.
Izzy si mise una mano sotto il mento. "Avrei dovuto farti esercitare un po' durante gli altri giorni, ma vai abbastanza bene. Ti abituerai." Batté le mani. "Bene, è ora di andare." Si diresse verso la finestra da cui era entrata, ma fu fermata dal colpo di tosse di Clary.
"Usciamo dalla porta, ok?"
Izzy si portò una mano alla fronte. "Hai ragione." Puntò un braccio avanti e indicò l'uscita. "Alla porta!" e, come un generale militare, si diresse all'ingresso.
Clary la seguì sorridendo e barcollando sui suoi trampoli.
"Nera o rossa?"
Alec osservò pensieroso le cravatte che Jace gli stava facendo penzolare davanti. "Blu."
"Hai ragione." Si buttò le cravatte alle spalle e tirò fuori quella blu. Gliela porse e Alec la afferrò. "Allora, Magnus è già arrivato?"
"No, non ancora. Aveva una faccenda da sbrigare, ma arriverà a momenti," rispose Alec tentando di allacciarsi la cravatta, ma con scarsi risultati.
Jace guardò l'amico con un sopracciglio alzato. "Lascia fare a me." Lo aiutò con il nodo. "È incredibile che in diciotto anni tu non abbia mai indossato una cravatta."
"Allora," cambiò argomento. "Clary verrà stasera?"
L'espressione di Jace si rabbuiò. "No, insomma, non la sento da giorni e non ho potuto invitarla. Ma non importa, di sicuro non sarebbe riuscita a venire." Finì di allacciargli la cravatta. "Ecco fatto." Si spostò davanti allo specchio e si allacciò la camicia bianca.
Alec lo guardò da dietro le ciglia e sorrise. Adesso era deluso, e ciò lo dispiaceva, ma più tardi...
"Non oso immaginare cosa avrà deciso di indossare il tuo sbrilluccicante fidanzato questa sera." Scrollò le spalle. "Staremo a vedere."
"Non ha voluto parlarmene, ha detto che era una sorpresa. Ora ho paura che si presenti indossando una maglietta con una freccia che punta verso il basso e la scritta: 'Un nephilim è stato qui'."
Jace scoppiò a ridere. "Ne sarebbe capace, probabilmente."
Alec rise con lui e gli porse una maschera. "Questa è tua."
Jace se la rigirò tra le mani. Era una semplice mascherina nera di velluto, fortunatamente. Si era già immaginato Maryse che gliene comprava una ricoperta di piume di pavone rosa fluorescente. Pensandoci, era più probabile che Magnus ne avrebbe indossata una di quel genere quella sera. Alec ne indossava una uguale, solo che, invece che nera, era della stessa tonalità della sua cravatta. Aveva avuto ragione, decisamente meglio la cravatta blu.
Si sedette sul bordo del letto e si infilò le scarpe. Aveva combattuto a lungo con Maryse perché gli lasciasse portare le sneakers, ma quella donna era più cocciuta di tutta la famiglia messa insieme e così aveva ceduto ad indossare delle scarpe eleganti. Si alzò in piedi, infilò la camicia nei pantaloni lasciandola morbida e si allacciò la cintura. Si guardò allo specchio e si passò una mano tra i capelli biondi dandogli quel solito aspetto spettinato che faceva impazzire le ragazze.
"Andiamo?" Si girò a guardare Alec. Era vestito similmente a lui, ma ciò che li differenziava era la cravatta.
"Non metti la cravatta?"
"No," Si toccò il collo. "Non riuscirei a stare tutta la sera accollato." Rabbrividì per finta. "Che incubo."
Ridacchiarono e, indossate le maschere, scesero al piano di sotto. Maryse li aspettava vicino alle scale e, appena li vide, si avvicinò. "Ragazzi, state benissimo." Accarezzò le guance ad entrambi. "Su, la festa è iniziata!"
A quel punto spuntò Max con un mini smoking e una maschera di Spider man. "Ho scelto le patatine, andiamo! Dovete assaggiarle!" Li prese per i polsi e li trascinò verso la sala dove si teneva il ricevimento. Maryse seguì i due uomini e mezzo fino ad una svolta. "Se avete bisogno di me, sarò all'ingresso ad accogliere gli ospiti. Divertitevi!" Scomparì dietro l'angolo.
I ragazzi arrivarono davanti alla porta della sala e Max la spalancò. Lungo il corridoio avevano già incontrato delle persone e dal vociare che proveniva dal piano di sotto capivano che ce n'erano di altre, ma non si aspettavano che la sala fosse così piena. C'erano Cacciatori ovunque, vecchi e giovani. Le ragazze avevano sostituto la tenuta nera con vestiti sgargianti e tacchi da brivido; i ragazzi erano tutti molto eleganti, chi con la cravatta e la giacca, chi senza.
Jace aveva pensato per tutte quelle settimane che alla festa ci sarebbe stata un'aria di noia, con persone annoiate che se ne stavano sedute annoiate a mangiare cibo noioso con in sottofondo musica noiosa. E invece, con sua grande sorpresa, sembrava che tutti si stessero divertendo. Lungo una parete erano allineati tavoli stracolmi di cibo dall'aria deliziosa (non poteva di certo mancare la ciotola con le amate patatine di Max) e la musica che si diffondeva per la stanza era moderna e orecchiabile. Tutti i presenti sorridevano; c'era chi ballava, chi chiacchierava, chi si avventava sul buffet. E, ovviamente, non mancavano le maschere. Di mille colori e sfumature, adornate di piume, lustrini, perle, pietre preziose, inserti luminosi.
Forse, dopotutto, quella festa non sarebbe stata poi così noiosa come si era aspettato.
Jocelyn e Luke sbucarono in un vialetto secondario e il Portale si richiuse immediatamente alle loro spalle. Jocelyn si sistemò il vestito lisciando le pieghe con le mani. Luke le porse di nuovo il braccio. "Mi voglia seguire, signora."
Lei sorrise e si incamminarono verso la strada più trafficata. Luke le posò le mani sugli occhi. "È una sorpresa," le sussurrò all'orecchio.
Camminarono per circa cinque minuti e cominciarono a sentire in lontananza della musica. L'aveva portata in una discoteca? In un locale? Non erano un po' troppo 'vecchi' per quelle cose? Salirono dei gradini e si fermarono.
"Pronta?" le chiese. Lei annuì. A quel punto i suoi occhi tornarono a vedere, ma forse, in fondo in fondo, avrebbe preferito che rimanessero coperti dalle mani di Luke.
Davanti a lei si stagliava l'imponente struttura dell'Istituto di New York, con le sue alte guglie che perforavano il cielo buio e senza fine della città che non dorme mai e, proprio di fronte al portone, si trovava Maryse in un elegante abito blu scuro. La donna porse la mano alla coppia in un gesto di benvenuto e fece un profondo sorriso.
"Benvenuti, vi stavamo aspettando."


Note dell'autrice:
Buon giorno! Felici che sia arrivato il giovedì? Spero di sì. Come al solito, ecco il nuovo capitolo. Devo ammettere che mi sono davvero divertita a scriverlo, sarà perché l'ho progettato nella mia testa per mesi.
Grazie come sempre a tutti i lettori e a chi commenta e segue la storia. Ora che ci stiamo avvicinando alla conclusione (penso che manchino ancora uno o due capitoli, devo ancora decidere) comincio a rendermi conto che mi mancherà il fatto di postare un capitolo ogni settimana e anche tutti questi bei lettori che mi rendono tanto felice. Ovviamente continuerò a scrivere, pubblicherò OS ogni tanto, ma per ora non ho in mente ancora nessuna idea per delle storie a capitoli.
Alla prossima!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: The_BlackRose