Fobia sociale
Non parlo, è meglio.
Non voglio essere criticata.
Mi sento a disagio con me stessa.
Che aria pesante ... respiro a fatica.
Combatto la fobia sociale con il silenzio
e con parole e i pensieri segregati nei libri,
abbandonandoli in un cassetto chiuso a chiave.
Sono completamente diversa da come appaio.
Le mie parole non somigliano neanche
lontanamente ai miei pensieri.
Se piango sono debole e fragile,
se provo a trattenermi divento apatica.
“Non essere agitata”: è facile a dirsi.
Quanta gente che c’è ...
meglio stare da soli,
così nessuno può giudicarmi.
E’ meglio se vado via.
Note autrice:
Finalmente!! Questa “poesia” la scrissi più di un anno fa e - come tutte le mie poesie - per un bel po’ di tempo è rimasta segregata nel mio ‘archivio’ del computer, o suoi quaderni. Ha subito, poverina, un miliardo di cancellazioni e modifiche e alla fine mi sono detta: “Ora o mai più”. E l’ho fatto. Perdonate la mia inesperienza, ma sto imparando!
Au revoir!