Fanfic su attori
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Autore: Malia_    14/01/2009    21 recensioni
Come hai fatto a entrare? Dalla finestra.. L’hai fatto tante volte? Beh..diciamo..
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che bello.. questa fic sta avendo un grande successo. Proprio una one-shot... dai mille capitoli. E chi se lo aspettava. Comunque io vi ringrazio per i commenti, 23.. e chi se lo aspettava!!! Ma grazieeeeeeeeeeee. Vorrei rispondere ma sto scrivendo Midnight eclipse, è ora che la aggiorni,ma volevo comunque lasciarvi leggere il nuovo capitolo. Un bacione e Buona lettura. Malia


Amanti?


Cazzo”. Stavo malissimo. Nella mia stanza d’albergo in quel momento sarei riuscito a vomitare anche l’anima. “Che serata di merda”. Guardai Nikki fissarmi con rimprovero e scuotere la testa esasperata.
- Non ti ci mettere anche tu adesso..-. Sbottai ritornando con le mani su quell’orrenda tavoletta del water di un hotel anonimo di L.A.
Scoppiò a ridere divertita  e si chinò leggermente verso di me –Prego.. Edward, sorridi pure alle tue fan-. Fece  il gesto di scattare una foto e io storsi la bocca lanciandole un’occhiata omicida.
- Vuoi morire Nikki?-. Le feci minaccioso scostandomi i capelli dalla fronte.
- Oh sì, sei un vampiro così forte.. così, così affascinante di fronte a quella tavoletta.. oh Edward!-.
Stavo per commettere un omicidio e anche ben contento di farlo. Mi alzai barcollando sorretto subito da lei e la guardai confuso. Kristen..
- Verrà?-. “Eccomi qua”. Un futuro attore di probabile fama mondiale, innamorato come un idiota. Giusto. “Rob come ti definiresti? Dillo alle tue fan..” già mi vedevo con il microfrono in mano a sbandierare ai quattro venti il mio amore per Kristen Stewart “Lei non mi vuole, preferisce il cugino sfigato di Eminem”. Se non fosse venuta avrei ripreso la bottiglia in mano e mi sarei rimesso a bere. Ne ero certo.
- Rob. Smettila.. non hai speranze..-. Nikki mi accarezzò i capelli sospirando e insieme ci dirigemmo verso la mia camera da letto. – Lei vuole stare con Michael-.
“ Oddio, quella scimmia con la faccia da gay”. Mi venne la pelle d’oca.
- Ho bisogno di una scopata..-. Me ne uscii buttandomi sul letto e stiracchiandomi –altrimenti penserò continuamente a Kris e.. fa male..-. mi stava distruggendo, da quando l’avevo conosciuta non riuscivo a pensare ad altro che a quella piccola stronzetta con il viso d’angelo. Sorrisi ricordando i nostri litigi sul set, al suo caratterino niente male, al suo corpo caldo e provocante.
Ti amo, Rob.. strinsi i denti cercando di non ricordare. Avevamo fatto l’amore..
Mi portai le mani sul viso e tentai di togliere la sua immagine dalla mia mente. Basta.. ero penoso.
- Sarei anche disponibile per te, ma Kellan è giù che mi aspetta per accompagnarmi a casa e sai bene che non gli piace quando lo faccio aspettare..-.
Si sedette accanto a me e sospirò rumorosamente. – Basta bere, capito testone?-. Si  stese e mi accarezzò una spalla dolcemente. –ti voglio bene-. La guardai implorante.
- Rimani..dai-. Le afferrai una mano stringendola spasmodicamente. Ci fissammo per alcuni minuti, i nostri respiri vicini, ma poi lei si alzò e si sistemò i capelli con noncuranza.
- Sei ancora ubriaco, non sai quello che dici. Farlo con me di nuovo non ti aiuterà. Mi lascio sempre trascinare da te, merda-.
Mi sollevai veloce e la attirai a me senza pensare. Non mi andava di rimanere solo. La abbracciai stretta e le fissai con insistenza il seno sodo. Mi allontanò gentilmente sfiorandomi una guancia.
- Sempre il solito.. dovresti dormire-. Mi spinse giù sul letto e si scostò mettendo distanza tra noi.
Il mio cellulare non poteva scegliere momento migliore per mettersi a suonare e lo maledii borbottando imprecazioni. Nikki lo prese ridendo dalla mia tasca e rispose immediatamente lanciandomi un’occhiata maliziosa.
- Ciao, Kris-. A quel nome spalancai gli occhi e mi alzai veloce mettendomi di fianco a lei. Le feci segno di passarmela sbracciando come un dannato.
- Ah, sì certo. Quella sulla destra..104-. Annuiva senza degnarmi di uno sguardo. Tremai.
“Oddio Nikki, dammi quel dannato cellulare”. Aggrottò le sopracciglia ridacchiando e mi spinse via dandomi gomitate sullo stomaco per non farmi avvicinare troppo.
Qualcuno bussò improvvisamente alla porta e lei chiuse la chiamata sorridendo ammiccante.
- La tua bella è fuori dalla porta e aspetta solo te-. Mi strizzò un occhio e andò ad aprire appoggiandosi sullo stipite.
Vidi Kristen entrare imbarazzata e guardare a lungo in basso mordendosi le labbra. Era venuta, per me,  solo per me, non riuscivo a crederci. Deglutii fissando il pavimento come un cretino e sentii Nikki ridere e salutarci.
- Vi lascio.. avrete molte cose di cui emh..discutere-. Continuò a ridere chiudendo la porta e io rimasi fermo come uno stoccafisso in attesa che lei parlasse.
- Robert..-. La sua voce mi colpì immediatamente, era rotta dal pianto. Stava piangendo.
Alzai la testa e la vidi singhiozzare con le lacrime agli occhi. “Kris”. La raggiunsi prendendola tra le braccia e baciandole i capelli per cercare di calmarla, la cullai dolcemente fino a che non la sentii tremare.
- Mi manchi, mi manchi troppo..ho bisogno di te-. Disse strusciando il viso sulla mia maglietta. Trattenni il respiro e come un folle le cercai le labbra. Erano quattro mesi che non riuscivo a pensare che a lei e ora sentirla vicina rischiava di farmi perdere la testa. Le nostre bocche si incontrarono e preso dalla foga la strinsi ancora più forte.
- Non pensavo che saresti venuta-. Le sussurrai accarezzandole una guancia –  “coso moscio” ti sta attaccato come una sanguisuga-.
- Rob, Miky mi ama..-. Sospirò guardandomi negli occhi. Sembrava anche lei a pezzi, a giudicare dalle occhiaie sembrava non dormire da molto.
- Anche io ti amo..questo non conta?-. Bisbigliai baciandola ancora. Forzai le sue labbra con la lingua, ma stavolta si scostò spingendomi via violentemente e scosse la testa avvicinandosi alla porta.
- No, non dovevo venire, ho sbagliato tutto..-. Fece per uscire, afferrò la maniglia abbassandola e non mi guardò neanche in faccia.
 “ No..”. Reagii come un disperato, abbracciandola e cercando di bloccarle i movimenti. –No, no.. ti prego...-. Con una mano richiusi violentemente la porta e tentai di farla girare verso di me.
- Rob, non ho intenzione di venire a letto con te.. scopati Nikki-. Urlò divincolandosi e voltandosi arrabbiata.- Mi sembra che abbiate un ottimo rapporto. O viene in camera tua per giocare a Risiko?-.
Mi fermai  allibito. Era gelosa.. “gelosa”. Ma se era tutto per me.. mi ero ridotto uno straccio solo per lei. “ Stupida..”.
- E tu? Almeno lei è carina. E ha le tette più grandi delle tue..tu con quel quel.. oddio ma come fai. Se solo ci penso sto male. Neanche se fossi gay ci proverei con lui..-. Stavo gridando. Immaginarla con Michael mi faceva rodere dalla gelosia. Quante volte l’avevano fatto? Lei lo toccava come accarezzava me? Lo amava quanto amava me?
- Fai sesso con la mia migliore amica..!!!- Sbraitò Kristen tentando di mollarmi uno schiaffo.
- Fai sesso con una fogna vivente!-. Le bloccai le mani e la sbattei con forza sulla porta, furioso.
Ci guardammo arrabbiati. Mi assestò un pugno sullo stomaco che mi fece male. “Porca troia”.
- Bastardo..altro che amore. Ci stai con tutte..-. La inchiodai con lo sguardo e mi avvicinai alla sua bocca per baciarla. Questa volta non mi allontanò, ma si aggrappò alla mia schiena con disperazione.
- Tu non mi vuoi..-. Bisbigliai sulle sue labbra mordendole e succhiandole con gusto – mi hai chiesto di rimanere lontano da te..-.
Sentii i suoi respiri farsi pesanti e il suo corpo aderire al mio con desiderio.
- Io ti voglio, tu non sai nemmeno quanto ti voglio. Ogni momento..-. Le nostre bocche si divorarono ansiose e le sue parole mi fecero ribollire il sangue nelle vene.
- Sta con me allora, sempre..mollalo e sposami-. Non mi rispose. Sapevo che non l’avrebbe mai fatto, ma non riuscivo a capire. Ormai era chiaro.. il nostro rapporto non era più di semplice amicizia. Io la amavo, lei mi amava. Cosa saremmo diventati?
- Non posso fare a meno di te, sono un’egoista..-. Bisbigliò correndo con le mani sotto la mia maglietta. Sapevo anche questo.. non avrebbe mai rinunciato alle sue sicurezze per me. Famiglia, amici, ragazzo, tutto tranquillo.. come la sua carriera in ascesa. – Perdonami-  continuò implorante.
- Allora perché sei qui..-. Le domandai con cattiveria. Fare l’amante della situazione, il ripiego, non mi piaceva affatto.
- Ti amo Rob, non.. non posso starti lontano. Divento matta-. Mi passò le dita fredde sul petto e io tremai di desiderio. La volevo così tanto, non avrei mai detto di no. Non aspettavo altro che poterla abbracciare, stringere, averla ancora.
- Sei ingiusta con me-. Mormorai lasciandola di colpo e mettendomi di nuovo seduto sul letto. Mi sembrava così assurdo che lei mi amasse ma non facesse nulla che potesse sconvolgere la sua vita per non compromettersi. Non era amore, era solo un capriccio.
Si avvicinò inginocchiandosi accanto a me e prendendomi il viso con dolcezza. Essere amato da lei mi sembrava la risposta a tutti i casini della mia vita, Kristen era l’unica persona a potermi tenere realmente testa.
- Scusami, scusami.. non so come altro dirlo. Sono qui perché voglio passare la notte con te, fare l’amore con te. Ma questo non cambierà le cose. Sai..Sembra che il film abbia una portata enorme, che neanche noi immaginavamo, avremo molto da girare, tour, premier. Ti prego Rob, comportati da amico..-.
Avevo voglia di piangere. Non versavo una lacrima da quando le mie sorelle da piccole mi minacciavano per farmi vestire da donna tanto ero carino. E ora.. la ragazza che amavo..
- Va via..-. Bisbigliai scostandomi da lei come scottato. Finchè non avesse lasciato quella scimmia non volevo saperne.  Dividerla con un altro non era un’idea che mi allettava, mi faceva solo stare peggio. Prendere in giro lui e me.. non ci stavo. No. – Hai scelto..lui è la tua vita-.
Si alzò triste, ma aveva compreso la realtà e la verità delle mie parole. Si portò una mano tra i capelli sistemandoli come meglio poteva.. quante volte avevo visto quel gesto? Quante volte si mordeva le labbra portandosi le dita tra i capelli per scompigliarli?
- Hai ragione..-. sospirò dandomi le spalle. –Amici allora?-.
Sentii il mio cuore sgretolarsi nel petto, ma come potevo dirle che non la volevo neanche come amica? Sembravamo due ragazzini alla prima cotta.
- Amici..-. Sussurrai distrutto. Il frigobar ormai mi stava aspettando per finire tutte le birre che mi ero portato via dal pub. Avrei tanto voluto tornarmene a casa mia, a Londra, dimenticarmi di tutto di fronte a un bel film, pop-corn e pepsi, e invece anche solo pensare di stare così lontano da lei mi faceva stare male.
- Rob, promettimi che starai bene. Non ti posso vedere così..-.mormorò poi dirigendosi verso l’uscita della camera. Non aveva fretta di andare e neanche io volevo vederla sparire così. Le volevo troppo bene, l’amavo troppo e non riuscivo a credere che potesse ignorare quel legame.
- Non credo siano cose che debbano interessare te, Kris-. Il tono della mia voce era stato gelido, tagliente. Volevo farle male, farle capire che così facendo mi stava perdendo. Niente più scherzi o giochi, sarebbe finito tutto.
- E invece sì, sì merda. Te ne stai incollato a bere tutto il giorno e io..io..sto malissimo. Non faccio che preoccuparmi-. La raggiunsi arrabbiato. Non poteva continuare a dirmi quelle cose, erano come dire “Ti amo”, “Ti desidero”, e non potevo sopportarlo. Mi rendeva felice, ma poi vivevo l’ inferno.
- Basta, vattene. Hai già detto troppo-. Le aprii la porta aspettando che se ne andasse. Giurai a me stesso che l’avrei dimenticata, che non sarei più caduto. “Il mondo è pieno di donne no?”.
Kristen mi fissò con un’espressione sofferente che non le avevo mai visto e si poi incamminò nel corridoio senza dire una parola. “E’ finita”. Niente più ripensamenti. Feci per chiudere deciso lasciandomi tutto alle spalle, quando sentii Kris correre, rientrare con violenza e guardarmi ansante appoggiandosi con la schiena alla porta.
- Amici un cazzo..-. Disse solamente. La fissai incredulo. I suoi occhi mandavano lampi frustrati. In due parole: bellissima e arrapante.. mi ritrovai avvinghiato a lei, la baciavo come un disperato accarezzandole le cosce e il seno. Feci aderire il mio corpo al suo, eccitato e perso mentre Kris si aggrappava di nuovo a me disperata. La strusciavo contro di me, contro la mia erezione e lei gemeva e spingeva il  suo bacino sollevato da terra contro il mio. Attraversai la stanza e la sdraiai sul letto continuando a morderle le labbra. Non le lasciai il tempo di respirare.
- Ti voglio..-. Disse tra un respiro soffocato e l’altro. Avrei dovuto immaginare che sarebbe finita così. “Amante..”.
   
 
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