[004. Bacchetta inceppata al Ballo del Ceppo]
Quando Piton radunò l’intera Casata in un’aula vuota dei sotterrerai, il mio cuore iniziò a martellare forte.
Sperai che Diggory fosse morto per reincarnarsi vampiro e che Potter avesse abbandonato la competizione per darsi al teatro e magari recitare nudo assieme a qualche Thestral. Avrebbero senza dubbio chiesto a me di rimpiazzare il posto vacante.
“Tiger, puoi dire ai tuoi compagni perché siamo qui?”
Tiger iniziò a boccheggiare, stordito.
“Pensavo si potesse… Io, gli avanzi altrui, li ho sempre trovati molto saporiti…”
“Buon Salazar, taci immediatamente e siediti. Adesso, i signori si avvicineranno alle signorine sedute loro di fronte. Insieme inizierete ad agitare, in modo civile, i vostri corpi sulle note della canzone che sentirete,” spiegò Piton cercando di mascherare il disgusto.
Dovevamo danzare e davanti a me torreggiava Millicent Bulstrode, che mi guardava come se fossi una succulenta Cioccorana.
“Tranquillo,” soffiò Blaise, “è a dieta.”
Impallidii, definitivamente terrorizzato.
Il Ballo del Ceppo era semplicemente l’occasione che permetteva agli studenti di poter scopare fuori dal castello oltre l’orario del coprifuoco. Persino Hermione Granger avrebbe finalmente perso la verginità – l’essere la prima della classe comporta il preparare straordinari filtri d’amore, a quanto pare.
Pansy ne aveva abbastanza delle Sorelle Stravagarie quando sgattaiolammo verso il Campo di Quidditch. Mi liberò di pantaloni e mutande con un Incantesimo. Adoravo la sua intraprendenza. Prese tra le mani la mia erezione ma quando scese con la testa, improvvisamente urlò.
“Mi lusinga il tuo stupore. Le voci non erano corse abbastanza? Non l’ho allungato.”
Mentre cercavo di grattarmi con enorme discrezione, quel pazzo imbecille di Malocchio Moody mi strepitò contro: “Malfoy, smettila di studiarti la bacchetta che hai tra le gambe. È Difesa Contro Le Arti Oscure che stiamo facendo!”
L’intero gruppo classe si voltò sghignazzando a guardarmi le parti intime, mentre io iniziavo a sentir sempre più caldo. Inoltre, a forza di sfregare quella zona, la patta si stava gonfiando pericolosamente.
Poi accadde il disastro.
“Draco, potresti prestarmi la tua Piuma Autoscrivente?”
“Ricordarti di ridargliela a fine lezione, Bulstrode,” schiamazzò Weasley, “dovesse averne bisogno per forarsi il brufolo!”
Quell’anno passai da Mago Con La Bacchetta Più Lunga Di Serpeverde a Herpes Genitale Più Grande Di Hogwarts. Mio padre non lo venne mai a sapere.
Grazie non basta. Non pensavo che questa raccolta scatenasse una reazione così positiva. Il capitolo precedente ha avuto oltre 100 condivisioni e la cosa mi lusinga e spaventa al tempo stesso.
Un abbraccio a chi commenta - di questi tempi ricevere anche un solo parere è raro quanto prezioso. Grazie per le vostre parole meravigliose!
Un saluto a:
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