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Autore: Dimea    26/06/2015    3 recensioni
Clarke ha appena perso il suo migliore amico in un incidente. insieme a sua madre, si trasferisce a Detroit, nella speranza di ricominciare.
"La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto, facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Ottavia Blake. Devi essere nuova, non ci siamo mai incontrate.- "

[Attenzione: AU! Highschool; Bellarke]
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XIII
The Princess and The Knight


Pretty, Pretty please, dont't you ever, ever feel
Like you're less than Fucking Perfect
Pretty, Pretty please, if you ever, ever feel
Like you're nothing
You're fucking perfect to me
[Pink - Fucking Perfect]





Il risveglio, dopo la serata trascorsa con le ragazze, è surreale. Ti stai ancora chiedendo se tutto ciò che è successo il giorno prima, sia frutto della tua fervida immaginazione o meno.
Cerchi di non aprire gli occhi per una manciata di minuti, restando su divano avvolta come un bozzolo nel plaid blu di Bellamy, mentre le ragazze sbadigliano alzandosi dai loro sacchi a pelo. Le senti chiacchierare a bassa voce, probabilmente non ti vogliono svegliare. Sorridi, davanti a tanta premura nei tuoi confronti.
Un raggio di sole penetra tra le pesanti tende, posandosi  sul tuo volto. Non ti infastidisce, anzi.
Dalla cucina, arriva improvvisamente un profumo dolce, preceduto da un leggero sfrigolare. Le tue amiche hanno deciso di preparare la colazione. L'aroma del caffè ti solletica il naso richiamandoti, e da buona caffeinomane quale sei, sai di non potergli resistere. Solo a quel punto, richiamata dalla sinfonia di profumi, ti alzi dal tuo giaciglio dirigendoti in cucina.
Raven è intenta a preparare i Pancake alla banana, mentre Octavia, setaccia il frigorifero alla ricerca di qualcosa prima di uscirne trionfante con un bricco di spremuta d'arancia.
Ti sbadigliano un buongiorno, mentre tu chiedi indicazioni ad O su dove trovare tovagliette, bicchieri e posate.
Mentre apparecchi, una delle due accende la radio, vicino alla finestra, dalla quale esce una canzoncina ballabile che mette il buon umore. La conoscete tutte, è stato il tormentone dell'estate passata, e non solo. Canticchiarla è d'obbligo.

I've had highest mountains / I've had the deepest river / You can have it all but life keeps moving / Now take it in but don't look down/ Cause I'm on top of the World, eh / I'm on top of the World, eh / Been waiting on this for awhile now/ Paying my dues to the dirt / I've been waiting to smile, eh / Been holding it in for awhile, eh / Take you with me if i can / Been dreaming of this since a child / I'm on top of the World.

Non puoi fare a meno di pensare, che ti senti davvero sulla cima del mondo. Forse per l'età, o forse per tutto ciò che ti circonda, ma per la prima volta ti senti davvero viva. Senti di avere il mondo in pugno, e non hai intenzione di lasciarti sfuggire nulla.
-Coraggio, facciamoci sotto!- Incita Raven, servendo i pancake -Altrimenti Octavia si fa venire una crisi, visto che tra un'ora dobbiamo essere dal parrucchiere.- ridacchia, mentre la minore le mostra la lingua.
Lanci un'occhiata all'orologio sulla parete, che segna le dieci e ventidue, mentre senti i piedi di O, battere sul pavimento.
Una domanda ti sorge spontanea, ma se hanno organizzato la sorpresa di ieri... sapevano già che tu e Bellamy avevate ricominciato a frequentarvi?
Ti volti verso di loro, fissandole curiosa.
-Lo sapevate...- sentenzi diretta - Che Bell mi aveva fatto la proposta-
Si scambiano una sguardo d'intesa, prima di sorriderti.
-Lo sapevamo da un paio di giorni, lo stava organizzando...- accennò Rav
-Ma non potevamo dirti nulla, ed ammettere di saperlo ieri era rischioso per la sorpresa. Non volevamo mandare tutto a monte- Ridacchiò Octavia.
Da come si guardano e ridacchiano, sanno qualcosa che tu non sai... e che non diranno nemmeno sotto tortura.
Sbuffi, finendo i tuoi pancake annegati nello sciroppo d'acero, prima di essere trascinata a prepararti per poter andare dal parrucchiere.
Vieni caricata di peso su Pick Up di Raven, mentre Octavia continua a borbottare che non ha intenzione di arrivare in ritardo.
Quindici minuti di strada, non di più, vi separano dal salone, e tu non sai minimamente come farti acconciare i capelli, mentre O ha un catalogo con su foto di varie celebrità e le loro acconciature.
-Hai già pensato a come vorresti farti... sistemare?- Chiede la minore, che sgrana gli occhi appena scrolli la testa - Meno male che ci ho pensato io!- alza gli occhioni al cielo. -Tieni, con l'abito e gli accessori che abbiamo scelto, pensavo a qualcosa di simile- ti allunga una foto di Taylor Swift.
-Sono corti! Sappi che non ho intenzione di tagliarli- cerchi di prevenire ogni sua pazzia, ma lei scoppia a ridere.
-No, tranquilla. Si tratta di un raccolto anni '20 - continua a sghignazzare -Vengono raccolti i ricci, creando una specie di bob retrò-
La tua ignoranza in fatto di moda è dannatamente palese quindi, per quieto vivere, accetti il consiglio senza alzare ancora la questione.
Fortunatamente, al solone, ci pensa lei a spiegare alla ragazza la tua pettinatura, tu non sapresti nemmeno da dove iniziare.
Tra una chiacchierata, un arriccia capelli e qualche forcina, passano quasi tre ore... non pensavi ci sarebbe voluto tanto, ma fortunatamente il tempo è volato.
Risalite in auto
-Ci vediamo tra due ore, passeremo a prenderti con la Limo per andare al parco vicino a casa mia per le foto.- Ti saluta Octavia, affacciata al finestrino - Vedi di essere pronta!!! Sai che dobbiamo essere i primi ad arrivare al ballo, siamo nel comitato-
Già, sfortunatamente, nei due giorni di allestimento, tu non sei stata molto presente, ma tutto il tuo gruppo ti ha scusato, dalla litigata con Bell.
Il tuo lavoro, in ogni caso, era preparare i bozzetti per l'allestimento ed un paio di scenografie, per i fondali dei fotografi... cosa che in due mesi avevi terminato alla grande!
Rientri in casa, dove tua madre ti accoglie con un sorriso a trentadue denti , facendoti i complimenti per la capigliatura e strappandoti di mano le borse con l'abito e gli accessori , per curiosare.
-Allora? Non mi racconti niente?- chiede eccitata come una bambina con un giocattolo nuovo, aspettando un resoconto dettagliato.
Cominci a raccontarle tutto, mentre ti aiuta a prepararti.
La vedi sorridere quando le parli del ristorante e di tutto ciò che avete fatto dopo.
Lei è felice per te.
- Facciamo come per l'Homecoming - chiede tua madre - ti trucco io-
L'Homecoming, dove tutto è cominciato...
-Sì- sorridi.
Dopo aver picchiettato il fondotinta ed averlo bloccato con la cipria, passa ad un ombretto perlato.
Da quando tuo padre è venuto a mancare, non avete passato molti momenti madre-figlia, anzi vi siete allontanate. Ma da quando siete arrivate a Detroit, la situazione si è ribaltata.
Non solo state di nuovo ricominciando a vivere, ma vi siete ritrovate.
Le sorridi, mentre ti passa il blush sulle gote.
Tu e lei non siete diverse.
Non lo siete mai state.
Ti torna in mente il discorso che ti hanno fatte le tue amiche, davanti al negozio di abiti formali.
Abbracci Abby, di slancio. -Grazie...-

Senti il campanello suonare, mentre cerchi di aggiustare i cerotti in silicone nelle scarpe.
-Clarke, scendi!- ti chiama tua madre dalla tromba delle scale.
Sospiri, riaprendo l'anta dell'armadio per l'ultima volta. Lo specchio ti mostra una creatura fuori dal tempo e dallo spazio...
Per la prima volta, ti vedi con gli occhi di Bell... ti senti una principessa.
Riguardi i sandali bianchi sulla caviglia, ti legano il piede e la caviglia con un nastro di luce pura, mentre la gonna a ruota dell'abito perlaceo, dalla pesante seta damascata, ti arriva alle ginocchia davanti, per andarsi a chiudere a coda fino a metà polpaccio.
Ti sistemi la fascia di pizzo, alla quale sono stati applicati degli strass, tra i capelli. Deglutisci, prima di notare lo spazio tra il tuo collo nudo e lo scollo a cuore dell'abito.
Sai che manca qualcosa, corri ad aprire il cassetto del tuo comodino. Nessuno l'ha spostato...
Ti leghi la catenella d'argento, per poi tornare a sfiorare la familiare sagoma del plettro.
Sorridi tra te. Ora sei pronta.
Afferri la pochette, prima di scendere le scale.
-Scusate il ritardo, non trov...- Le parole ti muoiono in gola.
Bellamy Blake, se ne sta davanti a te, imbambolato, con un sorrisetto ebete stampato in volto ed un mazzo di gigli e rose rosse nella mancina.
Lo vedi avvolto in un completo blu notte, con la camicia e le Nike argento. Trattieni una risatina, alla vista delle sue scarpe... ma te lo potevi immaginare da lui.
-Ma quale ritardo...- sussurra -questi sono per te.- ti sorride, porgendoti i fiori. Continua a fissarti con lo stesso sguardo dell'Homecoming. Quello di cui ti sei innamorato.
-Sei splendida, Principessa- sorride, prima di ricordarsi di qualcosa -A tal proposito - dice legandoti un piccolo bouquet composto da tre orchidee bianche ed un nastro dello stesso colore della sua giacca, al polso destro. Poi ti passa la sua orchidea da appuntare al taschino.
Non riesce a staccarti gli occhi di dosso, o smettere di sorridere. Cerca di nascondere ogni emozione, senza riuscirvi, lo conosci troppo bene.
Con la coda dell'occhio vedi gli occhi di tua madre, farsi lucidi.
-Fermi voi due!- Vi blocca Abby - Ci vuole la foto...-
Lui ti offre il braccio, per mettervi in posa.
Prima di uscire, ti avvicini a lei e la stringi a te.
-Sei bellissima, piccola mia- sussurra al tuo orecchio, rischiando di farti piangere.
-Grazie Mamma- le sorridi, prima di chiuderti la porta alle spalle.
Appena ti volti, resti impalata a fissare l'enorme mostro davanti a te.
Sapevi che i Blake amavano fare le cose in grande... ma mai fino a questo punto!
Accostata, se ne sta quatta quatta, una Limousine bianca.
-Mio Dio...- sussurri sgranando gli occhi
-Questa è una signora Jaguar- ti sorride Bellamy - Coraggio Principessa- ti apre la portiera, per lasciarti entrare -Ci stanno aspettando-





Continua...


Eccoci qui!!!!
Spero vi sia piaciuto, nel prossimo capitolo, vi allegherò anche gli abiti, in modo che possiate vederli con i vostri occhi.
Preparatevi per il ballo, dove accadrà di tutto. Quindi, fazzoletti alla mano per ogni lacrimuccia se vi commuovete facilmente... ma soprattutto preparatevi a gioire.
Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ci leggiamo presto,
Dimea


   
 
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