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Autore: Captainsweet99    26/06/2015    2 recensioni
Allora con tutta la grazia che contraddistingueva la piccola principessa, seppur contro voglia, si avvicinò e fece un inchino e disse>
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Di recente si vedevano più spesso i principi che giravano insieme per il palazzo e per il villaggio, sotto lo sguardo di tutti, del resto come non osservarli, erano così dolci e innocenti, erano solo dei ragazzi, travolti da un amore, che neanche loro si erano aspettati…
A palazzo era stata una sorpresa improvvisa questa vicinanza, i genitori soprattutto , non si aspettavano di vederli così uniti dopo anni passati a evitarsi costantemente.
Spesso gli argomenti delle discussioni tra Biancaneve e James erano infatti quei ragazzi, Biancaneve, aveva notato la luce negli occhi di Emma quando stava con Killian ed era felice per lei naturalmente, il re invece anche essendo contento per lo sguardo spensierato della figlia rimaneva sempre un po’ restio ad accettare la nuova vicinanza dei due, anche se era stata proprio lui a combinare la loro unione; era pur sempre un padre e si sa i padri per le figlie femmine nutrono una sorta di gelosia era un po’ infastidito, ma ammettiamolo aveva un cuore tenero e amava la figlia come la luce dei suoi occhi, come poteva non concedergli questa felicità.
Intanto i due ragazzi non potevano essere più felici, avevano trovato la propria strada seppur così giovani, una strada che faceva incrociare i loro due percorsi che fin ora avevano preso due direzioni così diverse, si amavano senza però dirlo ad alta voce, bastavano i gesti, le occhiate e i baci che si scambiavano; non era però uno di quei rapporti pieni di smancerie come ci si può immaginare, erano entrambi anime libere e non ammettevano costrizioni, tutto avveniva per caso, all’improvviso, come un fulmine a cel sereno.
Non si erano ancora confrontati direttamente con i genitori però, in realtà non avevano detto proprio nulla, anche se era abbastanza chiaro cosa stesse succedendo tra i due. Doveva prima o poi arrivare il momento di parlarne, tanto più che i due giovani, travolti dai loro sentimenti avevano preso un importante decisione…
Un giorno decisero di parlare con i genitori, erano tutti a tavola per il pranzo, tranne il padre di Killian, questi era partito, per impegni diplomatici o militari, neanche il principe sapeva nulla.
Iniziò a parlare Killian:
“Vostre maestà, forse c’è qualcosa che io e Emma dobbiamo dirvi...”
James si stava per strozzare con il boccone che aveva appena infilato in bocca e cominciò a tossire, sapeva già dove voleva arrivare.
Biancaneve disse: “Parlate pure vi ascoltiamo” con dolcezza mentre batteva la mano sulla schiena del marito che nel frattempo era diventato rosso in faccia.
“Come posso iniziare, bè già da accordi precedenti era stato previsto che io Killian ci sposassimo, giusto?” disse Emma con voce tremante
“Si esatto” disse James
Killian riprese:“Prima aveva solo un significato formale per entrambi, ma adesso le cose sono un po’ cambiate, Emma glielo dici tu o glielo dico io…”
“Ok parlo io…” un attimo di esitazione e… :”io e Killian avevano pensato di anticipare la data del matrimonio!” Calò il silenzio “Non abbiamo bisogno di aspettare, siamo convinti della decisione, lo so che può sembrare prematuro, ma è quello che vogliamo, conoscendoci meglio in questo periodo abbiamo scoperto di avere più cose in comune di quel che credevamo…” Mentre Emma proferiva queste parole, il padre si era affogato un'altra volta, questa volta bevendo, visto che non riusciva a stare fermo da quando era iniziato il discorso, mentre Biancaneve aveva fatto cadere le posate che aveva in mano a terra con un tonfo e si era messa le mani davanti alla bocca, gli occhi umidi per l’emozione:
“Oh Emma sono così felice per te, ma non credi di essere troppo giovane, non hai ancora compiuto diciassette anni e anche Killian, non credete che sia un po’ prematuro da parte vostra pensare al matrimonio proprio ora!”
“Ma no mamma te l’ho detto, dici qualcosa anche tu Killian per favore” con il viso contratto per l’ansia
Killian le prese la mano
“Vostra maestà Emma ha ragione, io non vorrei stare con altra ragazza per il resto della vita che con lei, e voi mio re ve ne prego concedetemi la mano di vostra figlia”
Il re non sapeva cosa rispondere, non riusciva ad articolare neanche una parola, era tutto confuso, cosa gli aveva appena detto sua figlia? Sposarsi? Cosa?
Ma Biancaneve rispose per entrambi :”E va bene ragazzi, se siete così convinti della vostra decisione allora, va bene, ma a quando la data delle nozze?”
“Quando deciderete voi madre!” disse Emma raggiante
“Bene allora, cominciamo i preparativi già da adesso così per l’arrivo della…”
 Biancaneve non riuscì a finire la frase che entrò una guardia :”Mi scuso per l’intrusione vostre maestà, ma c’è un dispaccio urgente per il principe Killian…”
Si vedeva che aveva corso, era agitato e sudatissimo, sembrava avesse corso una maratona.
Killian ricevette dalle sue mani la lettera, la aprì con le mani tremanti. Cosa poteva creare un tumulto così grande, forse notizie dal fronte o un imminente guerra nel suo regno?
Lesse le poche parole scritte sul foglio di carta e sbiancò in viso.
 Emma lesse mille pensieri nella mente del ragazzo uno peggiore dell’altro, non sapeva come rassicurarlo, quindi prese la lettera dalle mani di Killian e lesse anche lei; a un tratto anche il suo viso sembrava far parte della trama di un lenzuolo tanto era sbiancata.
Killian ad un tratto con viso tirato e un fil di voce disse :”Mio padre è morto e io sono stato chiamato al fronte…”
Nella stanza già silenziosa, si poteva distinguere chiaramente lo sconvolgimento di Killian alla notizia, lo smarrimento di Emma e l’apprensione dei regnanti;
Il principe si alzò tutto d’un tratto e corse via, in lacrime, seguito da Emma; non sapeva cosa pensare, era rimasto solo al mondo, cosa doveva fare adesso? Andare anche lui al fronte per farsi uccidere? Oppure cosa, rimanere e sposare Emma? In quel momento voleva solo scappare via da tutto e da tutti, era sicuro che nessuno lo avrebbe capito, era diventato orfano in un attimo, l’unico affetto che aveva adesso era Emma, sentiva però che avrebbe perso anche lei, del resto tutti coloro che lo circondavano l’avevano abbandonato, volontariamente o meno, ecco cosa pensava il povero sventura mentre correva verso il giardino del palazzo e si rifugiava sotto una grande quercia che gli fece riparo dal sole, che ormai era diventato anch’esso un fastidio, solo una persona avrebbe potuto calmarlo ed era lì accanto a lui , atterrita anche lei e dispiaciuta per il dolore che il povero Killian poteva provare in quel momento; ad un tratto con il viso volto verso il mare si senti stringere la vita da Emma che mise la sua testa nell’incavo del collo del giovane , a voler riempire quel vuoto che in meno di un minuto si era formato nel cuore del principe.
Quel vuoto però era troppo grande, aumentato ancora di più dalla rabbia per quella maledetta guerra; nella guerra non c’era onore, ci si ammazzava a vicenda senza alcuna ragione, su questo argomento lui e il padre avevano sempre discusso aspramente, Killian non sopportava l’idea dei soldati che lasciavano la loro famiglia per non tornare mai più, mentre suo padre lo riteneva un mezzo necessario alla pace, lui non era d’accordo e non lo sarebbe mai stato. Avrebbe preferito essere un ladro, un pirata, un elemosinante almeno tra di essi esisteva l’onore non si uccideva così, per divertimento, ed ecco perché aveva perso l’unica famiglia che aveva per quella stupida guerra.
 Dopo essersi sfogato tra le braccia di Emma, decise ad un tratto quale sarebbe stata la sua strada; si alzò dall’albero ancora scosso dai singhiozzi, seguito dalla principessa,
Arrivati alle porte del castello però disse :”Emma perdonami ma ho bisogno di stare solo, non fraintendere, ma preferisco se ci vediamo domani mattina a colazione”
Emma annui e fece un sorriso amaro, simbolo della comprensione verso il ragazzo, poi si avvicinò e i due si scambiarono un bacio appassionato, ma triste, un bacio che esprimeva quanto fosse disperata e irreversibile la situazione. Dopo di che si divisero e andarono a dormire.
La mattina Emma si alzò di buon ora, perché aveva dormito sì ma aveva avuto degli orrendi incubi, come se qualcosa stesse per accadere o fosse già accaduto, istintivamente, ancora con la camicia da notte si diresse verso gli alloggi di Killian, bussò parecchie volte ma nessuno le rispose.
“Killian” “Killian” gridò sbattendo i pugni contro la porta; i battenti si aprirono sotto i colpi disperati della principessa, ma non c’era nessuno, il letto era intatto e tutto era in ordine, solo un biglietto poggiato sul letto era fuori posto; Emma aveva già intuito cosa quel messaggio potesse significare, ma volle accertarsene, sperava che quello fosse un altro brutto sogno.
Lesse :”Mia cara Emma quando leggerai questa lettera io sarò già lontano, non so dove sono diretto , voglio solo andare via e stare solo. Ho lasciato una delega ai tuoi genitori per governare le mie terre, questo compito poi passerà a te. Perdonami se non ho avuto il coraggio neanche di salutarti, ma il dolore sarebbe stato troppo grande e poi non puoi amare un codardo come me, va avanti con la tua vita e dimenticati di me, ma sappi che io non dimenticherò te, sarai sempre la prima e l’ultima ad avermi rubato il cuore. Tuo per sempre Killian”
Emma finì di leggere con le lacrime agli occhi, non poteva crederci, l’aveva lasciata sola, era andato via senza neanche una spiegazione, ma come, avevano così tanti progetti, dove era finita l’idea del giorno prima di sposarsi, cosa voleva dire quel messaggio? Pensò a un tratto di aver perso la capacità di leggere e allora riprese il foglietto e corse dalla madre e le chiese di leggerlo a voce alta, ma lei ripeté le stesse identiche parole che lei aveva letto, non riusciva a crederci, ma perché? Crollo a terra in un pianto disperato circondata solo dalle braccia della madre a fargli da scudo.
 
 


Al molo Killian si voltò un ultima volta indietro e salì su una delle navi attraccate, lo avrebbe portato lontano, lontano dal dolore, dai doveri di principe, dalle condoglianze delle persone che conoscevano suo padre, lontano da tutto, ma lontano anche da Emma; il dolore di lasciarla aveva reso tutto più difficile, ma era meglio così per entrambi, soprattutto per lei, avrebbe vissuto una vita migliore senza di lui. 








L'autrice: Questo capitolo mi è uscito di getto quindi mi scuso se c'è qualche errore grammaticale o di senso; il rapporto tra Emma e Killian ha avuto una svolta, ma non bellissima come si è visto, anzi....Ho già delle idee per i prossimi capitoli e spero di aggiornare presto. Intanto attendo le vostre recensioni xD xD Spero vi piaccia...

 
   
 
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