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Autore: Steffa    14/01/2009    3 recensioni
"Noi siamo su una sottile linea di confine, visitiamo il regno dei morti e portiamo scompiglio nel mondo dei vivi.
E' il nostro modo per poterci sentire ancora caldi, esistenti, per rivendicare il posto che ci spetta;
ci aggrappiamo a tutto ciò come farebbe una falena che inevitabilmente vola incontro alla fiamma di una torcia.
Ma tu non ti brucerai, Alphonse, perchè ci sarò io a tirarti indietro, ti guiderò attraverso i secoli per ogni via, ti proteggerò dagli uomini, dal sole, dal fuoco ed anche da quei dei fasulli.
...E la farò ritornare da noi, avrai la possibilità di abbracciare di nuovo nostra madre, perchè ora so che è tempo."

Un mondo molto simile all'Amestris originale, ma con qualche esserino dai denti a punta in più.
Ci sarà come pairing principale un EdxRoy... Perchè ho scoperto che mi piace far soffrire Roy... XD
Spero possa piacervi!
Genere: Dark, Thriller, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Blood's District


Brancolare Nel Buio



Un sospiro esasperato abbandonò le labbra del moro che si accasciò poco elegantemente sulla poltrona in pelle, coprendosi il viso con entrambe le mani e massaggiandosi le palpebre chiuse sugli occhi stanchi.
In quel momento si ritrovò a pensare d'aver capito perchè solitamente sfuggiva dal lavoro come se si trattasse di peste, perchè lo rendeva uno straccio.
Una settimana...
Era già passata una settimana da quella che era stata amorevolmente denominata "La notte dell'inferno", ossia il massacro in quel dannato pub e ancora non avevano uno straccio di soluzione, nemmeno un piccolo lumicino che li avrebbe potuti spronare.
In più i piani alti stavano affibiando loro altre indagini che erano ritenute collegate tra loro, oltre che con la strage.
Erano stati ritrovati dei cadaveri, sparsi per i vari distretti della città e senza nessun nesso tra loro di particolare importanza, per lo meno in apparenza, se non nell'essere tutti quanti totalmente dissanguati.
I suoi uomini parlottavano di presenze maligne, demoni e vampiri arrivati da chissà dove per portare il caos e lui li aveva minacciati seriamente di degradamenti se avessero osato menzionarli in sua presenza.
Era un soldato, un alchimista, un Colonnello, non credeva minimamente in simili creature del "Male" e non sopportava che i suoi uomini avessero tali superstizioni, si sarebbe anche potuto aspettare la loro entrata in scena armati di tutto punto con corone d'aglio e crocifissi al collo.
Anche se non aveva nemmeno uno straccio d'indizio da seguire, l'idea che si era fatto del killer, oppure dei killers, era quella di un alienato, fissato con l'occulto, probabilmente desideroso di essere riconosciuto come un vampiro, quello era il motivo per cui dissanguava le sue vittime, lasciando quei due buchi sul collo per simulare i segni di ipotetici canini.
Sentiva di odiare profondamente quell'uomo, o donna che sia, sperava di riuscire a scovarlo in tempi brevi per fargli pagare tutta la stanchezza per quelle ore infinite di lavoro.
Lanciò un'occhiata svogliata all'orologio sulla scrivania, segnava le 23:45.
Quasi mezzanotte e lui era ancora a lavoro, non avrebbe mai creduto possibile una simile situazione, era veramente il colmo di tutti i colmi.
Quando d'un tratto sentì bussare alla porta, diede il permesso d'entrare con voce lamentosa, sapendo che non poteva essere altri se non uno dei suoi diretti sottoposti, tutti costretti come lui ad orari impossibili di straordinari snervanti.
All'uscio si affacciò infatti il viso tirato ma sorridente di Hughes, che lo salutò allegramente, mostrandogli una tazza fumante stretta nella mano mentre si avvicinava.
"Ehilà Colonnello! Ho pensato che ne avessi bisogno." disse porgendogli il caffè bollente.
Mustang ispirò l'aroma della bevanda con gratitudine prima di saggiarne un sorso.
"Grazie Maes, è quello che ci vuole." lo ringraziò stancamente, osservandolo mentre si lasciava cadere sul divanetto. "Dimmi che abbiamo qualcosa..." lo pregò quindi ritornando a poggiare la schiena contro la poltrona.
Hughes ridacchiò in modo poco convinto, grattandosi la nuca e guardandolo di sottecchi.
Quel comportamento voleva dire soltanto una cosa: guai.
"Si, beh... Qualcosa lo abbiamo in effetti..." cominciò incerto. "...Un'altra vittima."
Un lamento disperato giunse in risposta non appena l'informazione fu registrata dalla mente stanca del Colonnello.
"Sempre le stesse condizioni, nessuna novità, si trova a pochi isolati da qui. Ora ce la fa anche sotto il naso quel bastardo." continuò l'uomo occhialuto, gesticolando leggermente per il nervosismo.
"Mh..." fu l'unico commento che riuscì a concedergli l'altro, mentre scuoteva il capo lentamente.
"Io sto per andare là assieme ad Havoc, vieni anche tu?" gli chiese quindi Hughes, alzandosi a fatica dalla morbida trappola del divano.
"Sì. Vengo anche io." si decise a parlare Roy, seguendolo poi fuori dall'ufficio.

Quando i tre raggiunsero il luogo del delitto, una campana da chissà dove suonò i dodici rintocchi e servirono loro a ricordare solamente che buona parte della città se la stava dormendo beatamente nei propri letti, mentre loro invece erano sotto ad un cielo coperto da spesse nubi che minacciavano nuovamente pioggia dopo una breve tregue di appena mezza giornata.
S'inoltrarono in un vicolo semi nascosto tra due palazzine e Mustang si ritrovò nuovamente a deprimersi al pensiero di ritrovarsi in una sorta di film horror di terza o quarta categoria, se non peggio.
"L'ennesimo passante che ha visto il corpo?" chiese mentre tentava di abituarsi al buio del vicolo.
Certo che non era propriamente un bene che tutti quei cadaveri venissero trovati dalla popolazione, la quale lentamente stava cominciando ad allarmarsi per un numero che stava divenendo massiccio di omicidi, avrebbero dovuto scoprirne il responsabile ed anche al più presto.
"Un inquilino ha sentito dei rumori e ha chiamato la polizia per paura e loro hanno chiamato noi non appena hanno rinvenuto il cadavere, non dovrebbero aver toccato nulla. Non li ho mai visti così felici di rifilarci dei casi." borbottò Hughes, stringendosi nelle spalle.
Si fermarono quando videro il familiare nastro giallo che delimitava la zona, il corpo era riverso a terra, come un sacco di patate abbandonato.
Havoc estrasse dalla tasca una piccola lanterna per poter vedere meglio, facendo saltellare il fascio di luce qua e là, senza riscontrare nulla di particolarmente interessante sulla scena, come le volte precedenti del resto.
L'assassino sapeva certamente fare il suo lavoro, di questo dovevano dargliene atto.
"E con questo arriviamo a quattordici..." commentò il biondo con un sospiro indispettito.
"Ci sta prendendo per il culo." rincarò Maes scuotendo il capo. "Se mi capita tra le mani..." minacciò poi prendendo a pugni l'aria.
Roy stiracchiò le labbra in una specie di sorriso mentre posava lo sguardo sul corpo.
Le vittime erano sempre dei barboni, senza casa, senza famiglia, senza averi e stavano morendo come moscerini nella tela di un ragno, senza che loro potessero fare nulla per evitarlo.
Non c'era nessuno schema intuibile nei luoghi di ritrovamento dei corpi, nessuna regola in apparenza, come se si trattasse di un morbo che colpiva a caso, o quasi.
Per lo meno non si erano verificate altre stragi, anche se le morti registrate erano avvenute ogni notte da quella fatidica, sino a tre vittime per volta e dovevano considerarsi fortunati che quello fosse l'unico fino a quel momento e per quella sera.
Hughes era chino sul corpo della vittima, mentre Mustang stava osservando con scarso interesse il vicolo, finchè non gli parve di vedere un movimento tra le ombre del fondo, dove svoltava ad angolo retto, probabilmente per aggirare l'edificio.
Strofinò leggermente il dito medio con il pollice della mano destra guantata, giusto per quella sorta di nervosismo che lo aveva colto in quel momento.
Si convinse mentalmente di essersi immaginato tutto, oppure si trattava di un gatto randagio, ma le gambe si mossero da sole mentre avanzava in quella direzione.
Avrebbe voluto prendere il muro a testate per quel disagio che stava provando mentre si avvicinava lentamente verso l'angolo.
S'accostò al muro, poggiandovi le spalle, il braccio destro piegato con le dita pronte a schioccare e l'udito teso per percepire un minimo rumore.
Si diede dell'idiota, come poteva essere così nervoso?
In fondo avrebbe potuto rendere inoffensivo ogni eventuale nemico con un semplice movimento delle dita.
Il pensiero gli servì per riconquistare la calma, decidendo infine di muoversi.
Con uno scatto abbandonò il muro, oltrepassando l'angolo e fermandosi nel bel mezzo del vicolo, mentre lo sguardo si muoveva rapido.
Niente, davanti a lui un vicolo cieco, sgombro da possibili nascondigli, senza nemmeno un soffio di vento.
Lasciò ricadere il braccio destro lungo il fianco, aprendo un poco le labbra per la delusione.
Gli dispiaceva il non aver trovato nessuno, sperava in una possibile mossa falsa del colpevole, in una risoluzione del caso.
"Colonnello, cosa fa? Qua non c'è niente da rivelare, aspettiamo la macchina del coroner che si prenderà il corpo e poi ce ne torniamo a casa." gli urlò dietro Maes, vedendolo in fondo al vicolo.
Roy lanciò un'ultima occhiata avanti a sé prima di avviarsi verso i compagni.
"Arrivo, arrivo."

Nel frattempo, un paio di metri più in alto, appollaiati in cima al muro del vicolo cieco, quasi come una coppia di uccelli del malaugurio, i due fratelli vampiri lo osservavano allontanarsi.
"C'è mancato poco questa volta." ridacchiò il più giovane.
"Zitto Alphonse. Ce ne vorrà di tempo, prima che mi scopra quel cane." lo riprese subito il fratello con stizza.
"Mi chiedo perchè tu non l'abbia già ucciso, dato che pare ti interessi così tanto... E anche visto che potrebbe essere pericoloso con quel suo fuoco." commentò l'altro un momento dopo, ignorando il richiamo.
Un lieve ringhio ribollì dalla gola del più anziano, mentre denudava le zanne appuntite, arricciando le labbra.
"Non preoccuparti Alphonse, a questo ci penserò io."
"Va bene, Edward..." ricalcò il tono ironico sul nome, difficilmente lo chiamava per nome e quando lo faceva, era per prenderlo in giro.
"Fai poco lo spiritoso. Piuttosto, stai pronto. I preparativi sono ultimati con questa notte, da domani si farà sul serio." rispose il biondo, voltandogli le spalle per scendere dall'altra parte del muro con un movimento fluido e leggero, seguito subito dal fratello che ridacchiò soddisfatto.
Trotterellò dietro la sua figura decisamente più bassa ed infine gli si accostò, dandogli una leggera spallata per richiamare la sua attenzione.
"Te la sei presa?" domandò con tono che di dispiaciuto non aveva proprio nulla.
Il biondo sbuffò leggermente, passandogli il braccio sinistro attorno ai fianchi e tenendolo stretto a sé mentre continuava a camminare ed entrambi sbucavano sulla strada principale.
"Come potrei prendermela con il mio nii-chan?" chiese retoricamente, stringendo un poco le palpebre nell'osservare i movimenti dei cane dell'esercito e di un altro uomo che stava spingendo una barella, il corpo che la occupava coperto da un telo bianco.
Non riuscì a trattenere un sorrisetto di scherno, sapendo bene che la stessa espressione s'era dipinta sul volto del fratello alla vista della sua ultima preda.
Il gruppetto dei tre uomini era riunito poco più avanti e stavano parlottando tra loro distrattamente.
Edward non resistette alla tentazione di sfidare, anche se in modo indiretto, l'uomo che tanto avrebbe voluto assaggiare, quel corpo caldo che avrebbe voluto stringere in una morsa mortale.
Quindi, senza scostarsi dal fratello, mentre passavano accanto al moro, lo urtò con la spalla destra, facendolo smuovere dalla sua posizione.
Un lamento sfuggì senza volerlo dalle labbra dell'uomo, mentre il biondo si fermò, voltando solo di poco il capo.
"Oh, perdono, colpa mia. Ero distratto." disse con tono falsamente gentile, degno del miglior attore.
Alphonse, al suo fianco, non trattenne un risolino divertito, stringendolo quindi a sé, prima di riprendere a camminare, trascinandoselo dietro.
"Non... Fa niente..." rispose solamente Mustang con un sussurro.
Il Taisa era rimasto quasi fulminato da quell'unico occhio che solo in parte aveva visto, una pozza di oro colato che aveva ammiccato nella sua direzione.
Ma no...
Probabilmente era stato solamente lo scintillio della luce di un lampione.
Certo era che quella spallata gli aveva fatto male, ma che diavolo aveva al posto del braccio?
Acciaio forse?
Non scostò lo sguardo da quelle figure che sembravano così invitanti da chiamarlo a loro, finchè Maes non lo richiamò alla realtà con la sua voce che aveva alzato leggermente per farsi udire dai due.
"Ehi voi! Tornatevene a casa, non è sicuro girare per le strade di notte!"
In risposta ottenne solamente un movimento di una mano guantata da parte del biondo, senza che quello si voltasse o degnasse di parlare.
"Ehi, quei due stanno assieme secondo te?" domandò Havoc ridacchiando. "Per essere due uomini, non erano mica male..." commentò divertito.
Roy lo seguì nel ridere.
"Ehi Jean, sei passato all'altra sponda solo perchè le donne cadono tutte ai miei piedi?"
"Chi? Io? Ma va... Era tanto per dire." si difese velocemente il biondo, alzando le mani avanti a sé.
Ed ancora ironizzando tra loro e parlando del più e del meno, si diressero verso il Quartier Generale, per poi ritornarsene finalmente nelle proprie case.




Angolino dell'autrice
Ciao a tutti! ^^
Beh, avevo già il capitolo pronto, quindi l'ho postato.
Fortunatamente questo capitolo è venuto fuori dalla biro senza troppe difficoltà, ma come sempre resta a voi il commento per farmi sapere che ne pensate.
Passiamo ai ringraziamenti, vi adoro tutti quanti, sappiatelo! *w*

§ Liris §
Io adoro questi due vampiretti... *.* Sono troppo belli!! XD
Si, anche tu trovi che Edo in mezzo al sangue sia stupendo?? +.+ Ho intenzione di scrivere qualcosa di mooooolto sanguinoso più avanti, quindi stai tranquilla, questo è solo l'inizio... Bwhahahahaha *risata malefica*
Ahah, Roy sfigatello che non capisce nulla.... XD
Spero che questo capitolo sia degno dell'aspettativa!! ^^
Ciao cara!

§ dragoon §
Waaa... Sono felice che ti sia sembrata interessante la mia fic! *.*
Dimmi un po' che ne pensi ora... Attira abbastanza? XD

Voglio ringraziare infinitamente anche chi ha inserito la storia tra i preferiti, ossia Liris, inuyasha94 e punk92!!

Di già che ci sono... u.u Un po' di pubblicità gratuita... XD
Ho pubblicato una nuova one-shot, si intitola Death Challenge, se avete voglia di leggerla, non dovrebbe essere così brutta da farvi prendere un infarto... XD
E voglio ringraziare chi l'ha recensita: emmy11, chamaedrys (ti ringrazio infinitamente per avermi scritto il tuo punto di vista e come avevi detto, hai ragione, la figura di Roy è effettivamente OOC, quindi ho messo l'avvertimento! Grazie davvero! ^^), Liris e _BellaBlack_.
Ringrazio ovviamente anche chi l'ha inserita tra i preferiti: BeautifulKirja, emmy11, inuyasha94, Liris e _BellaBlack_.

Bene, ho finito! ^^
Grazie per chi vorrà anche solo leggere questo nuovo capitolo, come sempre sono ben accette recensioni di ogni tipo, i consigli sono ben accetti! XD
Kiss
  
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