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Autore: _Nancy_    27/06/2015    2 recensioni
[Tratto dalla One Shot]
Chiude il libro, e si guarda intorno. La Sala Comune è vuota. Tutti dormono, almeno crede. E spera.
Si alza, e senza far rumore esce. Cammina per un lungo tratto, il libro stretto al petto, e la bacchetta stretta nella mano.
-Lumos!- La luce invade il corridoio, che si mostra spoglio e vuoto.
-Granger, dieci punti in meno a Grifondoro.-
Si volta, guardando il ragazzo.
-Malfoy, non puoi levare punti alle Case altrui. Essere un Prefetto non ti da il consenso di fare quello che vuoi.- Lo guarda, indignata e con disprezzo. –Non è il tuo orario di ronda.-
-Nemmeno il tuo.- Ribatte, puntandole la bacchetta contro. –Vedi di non farmi incazzare. Ci vuole poco a riportare i tuoi perfetti denti ad essere la Zannuta di Hogwarts.-
-Ha parlato il gran Furetto!- Sorride divertita, con una punta di sfacciataggine nel tono. –Adesso, se permetti, voglio proseguire per i fatti miei, non ho bisogno della guardia del corpo. Né ho bisogno della tua compagnia.- Si gira, voltandogli le spalle, quando lui la blocca.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa piccola One Shot credo sia l'inizio di una nuova fan fiction, non sono del tutto sicura di volerla scrivere a dire il vero. 
Di solito prima di scrivere, cerco di raccogliere i pensieri e inventare qualcosa di diverso, di nuovo e buono da mettere sul foglio di word. 
Ultimamente sto anche scrivendo un'altra fan fiction, basata sulla mia coppia preferita: Fremione. Su di essa, sono riuscita e sto riuscendo a elaborare qualcosa, nonostante non abbia ancora un vero finale, devo ammetterlo.
E' da quasi un anno che non scrivo, visto che durante l'anno molto impegnata, e il tempo di buttare giù qualcosa è poco.
La storia non mi convince molto, eppure ho deciso di pubblicarla. 
Spero in un vostro consiglio, e spero che quest'inizio possa piacervi.
Non sono brava nelle Dramioni, mi auguro di essere riuscita a strapparvi qualche recensione, e magari anche un apprezzamento!
Buona lettura.
La mia storia si chiama ...



Ricordarti chi è il vero nemico
 



L’ennesima lezione dell’ES si è appena conclusa.
I ragazzi-di quasi tutte e quattro le Case-escono dalla Stanza della Necessità, qualcuno sorveglia Gazza, che dall’altra parte del corridoio è attento a non lasciarsi fuggire niente. Seduto su una sedia posta di fronte al muro, Mrs Purr sdraiata sulle sue gambe, e la Gazzetta del Profeta tra le mani. Legge, alza lo sguardo, legge ancora, alza lo sguardo, e ripete così le solite azioni.
-Ci vediamo la prossima settimana, Harry! Grazie infinite! Se non fosse per te, saremmo ancora nelle mani della vecchia rospa in rosa!- I due gemelli Weasley, gli danno una pacca sulla spalla, proseguendo verso il dormitorio di Grifondoro.
-Hanno ragione.- Sussurra, Hermione Granger.
-Fai successo, amico! Soprattutto su Cho Chang!- Ridacchia, divertito e con un gran sorriso, Ron Weasley.
-Ronald.- Hermione, incrocia le braccia, lo guarda per un lungo istante. –Ti sembra il caso? Cho non ha ancora superato la morte di .. – Si blocca, abbassando lo sguardo.
Harry la guarda, le fa un piccolo sorriso. Volge lo sguardo verso la stanza ormai vuota.
-Possiamo finalmente andarcene a dormire!- Prende la borsa e se la mette in spalla. –Gazza è ancora lì?-
-No, amico.- Ron, da un ultimo sguardo al corridoio dove Gazza, stanco, e assonato, si è addormentato.
***
Non riesce a leggere, è troppo intenta a pensare ad altro.
La Umbridge, l’ES, Malfoy e i suoi amichetti che li seguono ovunque, solo per trovare il loro “nascondiglio”. E Albus Silente che si allontana sempre di più da Harry. Perché mai? Perché lasciarlo in mani altrui? Non ha mai pensato che Harry possa essere-come sempre-in pericolo? Non ha mai pensato, che forse Harry ha bisogno di risposte? Di aiuto? Di qualcuno?
Sirius si nasconde, non può fare altrimenti. Le lettere da parte sua diminuiscono ogni giorno di più. Harry si sente solo, e lei lo sa bene. Glielo legge nello sguardo. Per non parlare del suo nervosismo frequente, dei suoi strani atteggiamenti, del suo cambiamento dopo l’attacco su suo cugino-e lui- dei Dissenatori nel mondo babbano.
Chiude il libro, e si guarda intorno. La Sala Comune è vuota. Tutti dormono, almeno crede. E spera.
Si alza, e senza far rumore esce. Cammina per un lungo tratto, il libro stretto al petto, e la bacchetta stretta nella mano.
-Lumos!- La luce invade il corridoio, che si mostra spoglio e vuoto.
-Granger, dieci punti in meno a Grifondoro.-
Si volta, guardando il ragazzo.
-Malfoy, non puoi levare punti alle Case altrui. Essere un Prefetto non ti da il consenso di fare quello che vuoi.- Lo guarda, indignata e con disprezzo. –Non è il tuo orario di ronda.-
-Nemmeno il tuo.- Ribatte, puntandole la bacchetta contro. –Vedi di non farmi incazzare. Ci vuole poco a riportare i tuoi perfetti denti ad essere la Zannuta di Hogwarts.-
-Ha parlato il gran Furetto!- Sorride divertita, con una punta di sfacciataggine nel tono. –Adesso, se permetti, voglio proseguire per i fatti miei, non ho bisogno della guardia del corpo. Né ho bisogno della tua compagnia.- Si gira, voltandogli le spalle, quando lui la blocca.
-Granger, il tuo tono non mi piace per niente. Perché non lo moderi? Potrebbe essere tutto più semplice.- E’ vicino a lei, la sua bocca gli sfiora l’orecchio destro. –Non vorrai mica svegliare tutta Hogwarts per una lite?-
Si gira, puntandogli lo sguardo addosso.
-Hai finito di fare il tuo teatrino? Non mi estorcerai mai una parola.-
-Ah, quindi tu, Potter, e tutti gli amichetti Grifondoro, nascondete qualcosa? Questo è già un passo avanti.- Ridacchia, passandosi una mano sul mento. –Potresti dirmi dove si svolge il tuo club degli sfigati?-
-Oh! Malfoy, tu si che hai un gran fantasia! Ma ti rendi conto di ciò che dici? O di come parli a me o ad altra gente? Non ti vergogni di lavorare per quella rospa?- Si porta una mano alla bocca, maledetta la sua boccaccia lunga!
-Non credevo che potessi parlare così della Umbridge... Interessante.-
-Malfoy, sei sempre il solito. Non cambierai mai. Non ti basta aver causato abbastanza danni? O gli insegnamenti di tuo padre sono peggio di quello che tutti credono? Ti insegna a lanciare maledizioni o a fare il Mangiamorte?- Scuote la testa, guardandolo. –Ti credevo migliore di tutto questo.-
Un rumore forte. Draco l’ha sbattuta al muro con violenza.
Un braccio è posto contro il suo collo, che le impedisce di respirare a dovere, il corpo di lui è completamente su di lei. Lo sguardo è furioso, sembra che i suoi occhi color ghiaccio, stiano per prendere fuoco da un momento all’altro.
-Cosa ti fa credere che mio padre sia dalla parte del nemico di Potter? Granger, modera quella linguaccia.- Una mano scende lungo il suo fianco, poggiandosi e stringendo la pelle tra le dita.- Se non vuoi guai, ti conviene tenere quella bocca chiusa. Le tue cazzate sono come il fumo nell’aria.- Stringe la presa contro la sua pelle, Hermione si morde le labbra, reprimendo un gemito di dolore. –Potter non si salverà il culo facilmente, avvertilo.-
La lascia andare. Lei, cade a terra, prende lunghi respiri.
-Sei completamente pazzo?- Un colpo di tosse, la mano sulla gola. –Almeno, Harry ha dei buoni amici accanto a sé, e non un branco di pecore che al primo pericolo in vista se ne scappa, o peggio, lo darebbe in mano al suo nemico!-
-Tu osi dare a me del pazzo?- La guarda dall’alto, ridendo di gusto. –Il pazzo qui è uno solo, e non sono io di certo.-
Hermione si alza, lo guarda sconvolta.
In fondo, ha ragione. Il pazzo è Voldemort, non lui.
Però, c’è da dire che la Famiglia Malfoy fa la sua parte. Lei lo sa, lui lo sa, Harry le ha raccontato tutto della notte al cimitero dove Cedric Diggory è stato ucciso. E Lucius Malfoy era presente. Draco non sa ammettere la verità.
-Sai che c’è? E’ inutile parlare con te. Non sai ammettere a te stesso la verità, come puoi farlo con una Sangue Sporco?- Raccoglie il libro che è caduto a terra durante lo “scontro corpo a corpo” con Draco, prende la bacchetta, puntandola verso di lui. –Buona notte, Malfoy.-
Draco non risponde. Rimane a fissarla, fin quando non scompare dietro l’angolo.
E’ stato un po’ violento, deve ammetterlo. Le parole non sono bastate. La rabbia ha preso il sopravvento.
“Mangiamorte”, questa è l’unica parola che gli è rimasta impressa nella mente. Lo sa bene, sa cosa è successo al cimitero, anche se non nei dettagli.
Lucius lo ha avvertito dell’imminente guerra, del suo ritorno. Lucius era presente alla morte di Cedric Diggory. Non gliel’ha detto chiaramente, è vero.
Sua madre non ha detto niente. E’ rimasta in disparte. L’ha vista piangere per settimane, l’ha vista rinchiudersi in camera e tornare la mattina successiva a fare colazione tranquillamente. E’ andato tutto liscio per un po’, fino a quando alcuni “amici” di suo padre non sono arrivati a casa.
Severus ha fatto qualche visita durante l’estate, niente di serio. L’ha obbligato a seguire qualche lezione di Occlumazia. Noiose a dire il vero, e un po’ difficili.
“L’incantesimo più potente che un mago può utilizzare è il Legilimens. Quest’incantesimo serve a forzare la mente del tuo nemico, a fargli credere di vedere, e di sentire qualcosa che non è vero. Permette di guardare ogni tuo pensiero, di comandarti.
Il miglior modo per evitarlo, è applicare una regola ben precisa: liberare la mente da ogni minimo pensiero.
Se il tuo nemico riesce a leggerti-letteralmente dentro-i tuoi tentativi di ingannarlo e sconfiggerlo sono inutili.”
Ma deve essere servito a qualcosa.
Se per lui è stato facile nascondere in tutti questi anni i suoi sentimenti, di non mostrare una piega di compassione o felicità sul suo viso, liberare la mente non sarà così difficile. Forse, dovrebbe fare altre prove?
Scuote la testa, passandosi una mano dietro al collo.
Meglio pensarci a mente fresca. Adesso, è tempo di dare una lezione a quella Mezzosangue. Si inventerà qualcosa. Crede. 
  
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