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Autore: Natalia_Smoak    27/06/2015    1 recensioni
It had to came, ovvero doveva succedere, ovvero di come tutti si siano resi conto di cosa sta succedendo tra Steve e Natasha, tranne Steve e Natasha
Primo capitolo: Bucky
Secondo capitolo: Tony
Terzo capitolo: Clint
Quarto capitolo:Sam
Quinto capitolo: Fury e Maria Hill
Sesto capitolo:Bruce Banner
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cold war'
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Sam

A Sam piaceva quella collaborazione, sul serio, insomma chi lo avrebbe mai detto che mettere insieme una fredda e bellissima spia russa con un soldato  super potenziato del ventesimo secolo ed un ex soldato facente parte dei paracadutisti  avrebbe potuto funzionare così bene? Eppure lo facevano, loro tre erano una macchina ben oleata, anche se lui aveva la sensazione che presto quel trio sarebbe diventato un duo.
Insomma, va bene che la curiosità è femmina, ma il ragazzo moriva dalla voglia di chiedere al Capitano che tipo di relazione avessero lui e Natasha, perché se davvero tra loro due non ci fosse stato nulla, cosa che dubitava, ci avrebbe di sicuro provato lui, andiamo, l’aveva guardata bene?
Appena formulato questo pensiero il giovane Falcon rabbrividì, no, ok, magari non ci avrebbe provato considerando che la spia russa era tanto bella quanto letale, e se non l’avesse presa bene…brr
“Sam, buongiorno” disse un sorridente Steve Rogers entrando in cucina. Sam gli fece un cenno col capo a mo’ di saluto. Questa era l’occasione perfetta, erano da soli data l’ora antelucana, quindi avrebbero potuto avere un po’ di privacy. Il ragazzo di colore osservò Steve sedersi difronte a lui con una gigantesca tazza di latte in cui versò almeno mezza scatola di cereali al cioccolato, per poi avventarcisi con avidità contro. 
“Sam?” domandò Steve da dietro la tazza.
Sam venne scosso dai suoi pensieri:” Si, che c’è?”
“Dovresti dirmelo tu, mi guardi strano da quando sono arrivato in cucina” disse Steve asciugandosi le labbra con il dorso della mano
“Beh, in realtà c’è una cosa che vorrei chiederti, si, cioè non sono affari miei, ma sai sono interessato alla dinamica del nostro gruppo…” la stava prendendo alla larga, molto alla larga, in verità non aveva idea da dove cominciare.
“Sam, così mi spaventi, dimmi quello che mi devi dire” affermò Steve con un sopracciglio alzato, mentre con la mano afferrava un’ altra manciata di cereali da infilarsi in bocca.
Falcon fece un bel respiro:” Che relazione c’è tra te e Natasha?”
Vide la mascella di Steve contrarsi e per un po’ l’unico rumore che si senti fu il ruminare dei suoi denti, poi Steve ingoiò e si degno di rispondere:” Siamo colleghi…amici, si amici credo che sia la parola giusta” disse il ragazzo ricordandosi la conversazione che lui e la rossa avevano avuto poco più di due anni prima.
“Tu chi vorresti che fossi?”
“Che dici di un’amica?”
“C’è una seria possibilità che tu non sia tagliato per questo lavoro Rogers”
“Perché mi fai questa domanda?” chiese poi il biondo confuso
“Perché quando siete venuti a casa mia ed io sono venuto a vedere se volevate fare colazione ho avuto l’impressione di aver interrotto qualcosa di importante, qualcosa di intimo… vi guardavate in un modo…non lo so non mi sembrava ci fosse qualcosa di platonico nella vostra conversazione”
“Se adesso tu fossi al posto mio e toccasse a me salarti la vita, si onesto, tu riusciresti a fidarti?”
“Ora mi fiderei e sono sempre onesto”
Steve ricordo  immediatamente quella conversazione che lui e Natasha avevano avuto in casa di Sam. Era stato strano, per la prima volta dopo molto tempo si era sentito connesso a qualcuno, connesso profondamente, non in maniera superficiale. Sam aveva ragione, era stato intimo, ma in quel momento era sembrato anche così giusto,
“Ehi, Sam chiama terra” disse il ragazzo di colore sventolandogli una mano davanti al viso.
“Eh, ah, si scusa, stavo riflettendo”
“Fammi indovinare; pensavi a lei” affermò il moro con un sorriso malizioso
“Si, ma non nel modo in cui pensi tu.” Sentenziò il Capitano
“Ascolta, io non la sua storia e onestamente non mi interessa nemmeno saperla, ma sembra una brava persona e voi due meritereste un po’ di felicità, entrambi”
“Lei ha Banner per quello” rispose sterile Steve
“Oh, si e in questo momento la sta rendendo proprio felice a milioni di chilometri di distanza. Senti, ti è mai passato per la testa che lai avrebbe potuto fuggire, andare via con Banner, ma invece, guarda un po’; è qui con te ad allenarci. Sapevo che  avevi un po’ di difficoltà con le donne del ventunesimo secolo, ma non immaginavo così tante” sbuffò frustrato Sam
“Senti, è complicato, ok, Natasha, lei è una persona complicata, e anche se, e sottolineo se, ipoteticamente fra me e lei ci fosse qualcosa che va oltre l’amicizia, cosa che ti assicuro non c’è, questo non sarebbe comunque il momento migliore per esplorarlo” disse Steve tutto d’un fiato e pregando di non essere arrossito mentre parlava
“Quanto sei noioso, scommetto che se arrivasse in cucina in questo momento e ti baciasse non faresti così tante storie”
“Baciami”
“Cosa?”
“Manifestazioni di affetto in pubblico mettono la gente in imbarazzo”
“Si, esatto”
[…]
“Allora sei imbarazzato?”
“Non è proprio il temine che userei”
Steve arrossì a dismisura
“Oh mio Dio! È successo, vi siete baciati!” disse Sam gongolando
 
Proprio in quel momento la porta della cucina si aprì e Natasha Romanoff a passò di carica entrò: “ Sam, per quanto starei ore a discutere con te di chi ha baciato Rogers, questo non è il momento adatto; sei in ritardo recluta, anche se qualcosa mi dice che non è tanto colpa tua quanto una negligenza del tuo capitano” disse Natasha scoccando a Steve un sorrisino beffardo per poi aggiungere:” Io e gli altri vi aspettiamo in palestra, avete dieci minuti”
Sam ne era sicuro, solo una come Natasha Romanoff avrebbe potuto tenere a bada uno come Steve Rogers
 



Spazio autrice: ed ecco finito anche questo delirio! Ah le parti in grassetto ovviamente sono prese da Captain America due- il soldato d’inverno, il film bandiera dei romanogers. Dio benedica i fratelli Russo!
Alla prossima!
  
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