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Autore: nettie    28/06/2015    1 recensioni
Se la sensazione che mi fa tremare il cuore non si chiama amore, allora in quale altro modo potrei mai chiamarla? Potrei darle il suo nome.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Storie brevi scritte in un lasso di tempo breve. '
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Profumo di gioventù, ecco cos’è quello che sento nell’aria, quello che mi avvolge e che mi culla fra le sue braccia.

E’ una bella giornata, oggi. Fuori il sole troneggia alto nel cielo, che è tinto di un brillante celeste mai visto prima; neanche una nuvola a spezzare l’armonia del momento. Io me ne sto qui, nella mia stanza, stesa sul letto senza qualcosa di preciso da portare a termine, ma con tanti pensieri per la testa. Le ante della finestra sono socchiuse, il vetro porta l’impronta della mia mano che prima o poi dovrò far sparire, ma ora non è momento di badare a questo. Dalla finestra semichiusa penetra un piacevole venticello che accarezza le mie gambe nude, e nella mia testa aleggia il pensiero di lui. La brezza estiva è una delle cose più belle dell’Estate, forse l’unica e la più rara, quella che mi dona sollievo durante i pomeriggi afosi e carichi di noia, quella che riesce ad alleggerire la mia testa da ogni sorta di negatività, quella che riesce a rilassarmi, quella che si trasforma in melodia, e quella che sussurra al mio orecchio parole di consolazione per il mio animo perso.

Silenzio.

Nella mia stanza aleggia il Silenzio, costituito da un buon libro, un cuore pulsante, e sempre la stessa canzone in loop, che ripete sempre le stesse parole in sottofondo, come a voler farmi cadere in una dolce ipnosi. Che importa di ieri? Che importa di domani? Importa solo di oggi, di questi piccoli frammenti di tempo che stanno costruendo lentamente la mia vita, un grande cantiere con un grande progetto un po’ confuso, ma pur sempre fattibile. Non c’è nessuna lampadina accesa accanto a me, il sole è così generoso da illuminare quanto basta la stanza, piena di angoli ed ombre che sembrano non svanire mai, indipendemente dalla luce presente. Quegli angoli e quelle ombre sono i residui di ricordi infelici che stagnano lì, ammuffiscono lentamente e mi guardano, mi guardano con sguardo accusatorio. Ogni notte sembrano farsi più grandi, con il calare del sole e l’avvento delle tenebre. Ma che importa di quello che succederà stasera? Voglio solo parlare di questi piccoli frammenti di momenti, e del modo in cui lui mi fa sentire - assolutamente come nessun altro mi ha mai fatto sentire. Se la sensazione che mi fa tremare il cuore non si chiama amore, allora in quale altro modo potrei mai chiamarla? Potrei darle il suo nome.

Siamo giovani, abbiamo tutta la vita davanti per preoccuparci di cose future. Ora, l’unica cosa che manca a questa giornata e l’unica cosa di cui voglio realmente preoccuparmi, è lui. Lui, che con il suo sorriso sa mettere fine al perpetuo Inverno che si cela in me, facendo sbocciare la Primavera come il più bello dei fiori. Questa Primavera è tutta nuova, non penso di averne mai vista una così raggiante e colorata. Io sono la tela, una tela perfettamente bianca, lui rappresenta i colori e tutto ciò che può rendermi migliore, tutto ciò che può svelare il mondo che tengo chiuso dentro, che custodisco con gelosia. Io sono dannatamente introversa, lui è così perfetto, così bello, e la sua voce è assolutamente una delle melodie più belle mai sentite in tutta la mia vita. Profuma di gioventù, profuma di risate, ma profuma anche di romanticismo - quella piccola vena che si cela dentro lui. E ogni sera è come se fosse la prima volta, l’imbarazzo è tanto, e aumenta a causa dell’imbarazzo che si aggiunge per essere in imbarazzo, per poi .. oh, maledetti giochi di parole.

Voglio semplicemente che questa giornata non finisca mai, non chiedo altro; voglio che tutto questo si fermi per sempre e mi lasci galleggiare nella beatitudine più completa, e voglio lui, sento di desiderarlo più di nient’altro al mondo, lo desidero vicino a me, a goderci questa giornata rinchiusi in casa, sullo stesso letto, magari avvinghiati l’uno all’altro, a scambiarci sguardi e sorrisi, codici immaginari che solo noi possiamo capire. Non mi resta nient’altro che aspettare e sperare che tutto questo diventi realtà. Penso di essere innamorata, potrei dire di essere fortunata come di essere fottuta, ma per adesso non importa, per adesso non importa niente. Non importa quello che è stato, non importa quello che sarà. Mi sento solo tranquilla, rilassata, quella dolce sensazione che ti fa capire che non c’è niente a non andare, che è tutto okay, che dopo tanto tempo puoi concederti di nuovo un po’ di riposo. E sorridere viene quasi spontaneo, uno di quei sorrisi belli e solari, perché sai che da questo momento in poi tutto andrà per il verso giusto: non devi far nient altro che prendere le redini della vita e galoppare verso nuovi orizzonti, buttarti in continue nuove opportunità senza la minima esitazione, perché se non è questo il tempo per farlo, allora quando sarà? Siamo tremendamente giovani, e dobbiamo continuare ad esserlo fino all’ultimo briciolo del nostro tempo, fino a quando, arrivati ad un certo punto, guarderemo indietro e tutto sembrerà avere un senso, anche la più insensata delle azioni, il più insensato dei pensieri. E a quel punto, sapremo di aver compiuto il nostro grande progetto e che non c’è più niente da svolgere. Il cantiere è stato smontato e ora al suo posto c’è solo una magnifica opera che noi stessi abbiamo costruito, probabilmente ne saremo soddisfatti, ed è questa la filosofia del non mollare mai. Quando rileggeremo le righe della nostra vita, sorrideremo ad ogni singola lettera, e anche se l’istinto di correggere buona parte delle frasi sarà grande, sapremo che non è più nostro compito, perché è semplicemente perfetto così. Nel frattempo, continuo ad oziare con un leggero sorriso stampato sulle labbra, tutti questi pensieri scorrono veloci nella mia testa mentre il vento muove leggermente le tende semistrasparenti, e il sole inizia a calare, scomparendo via dal cielo per dar spazio ad una luna piena che, a quanto pare, sarà la mia compagna per la notte. Il pensiero di lui dalla mia testa, però, non è affatto svanito, anzi, rimane lì, come la più piacevole delle sicurezze.

 
   
 
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