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Autore: mistaya    28/06/2015    1 recensioni
La favola della Bella e la Bestia, in qualunque versione, ci ha insegnato a vedere con il cuore. Se avete amato la storia un uomo che voleva redimersi e una donna capace di trasformare una bestia in un uomo, preparatevi ad amare una figlia della magia, nata dal Vero Amore.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

White Gold Wedding

 

 

Stava arrivando l’autunno, ormai. Già le prime foglie cominciavano a diventare rosse e gialle. Le giornate erano ancora abbastanza calde, le piogge sarebbero cominciate a diventare frequenti tra un mese, e oltre a questo, quel giorno Belle e Tremotino avrebbero festeggiato il loro anniversario di matrimonio.

Rosie quella mattina aveva portato loro la colazione a letto, che era il suo solito regalo di anniversario da sette anni ormai, e dopo era uscita con le orchesse, per andare al mercato e vedere se c’era qualcosa con cui avrebbero potuto far loro una sorpresa.

“Ma Rosie dov’è finita?” chiese a un certo punto Phoebe alle sue sorelle, quando notò che la ragazza non c’era, mentre loro giravano per i banchi del mercato,

“Ha detto che passava in libreria!” rispose Gael,

“Ancora? Ma quanti libri legge?”,

“Troppi…io e Blyss ci proviamo a stargli dietro, ma non ce li leggeremo mai tanti libri come lei!” fece Marina, mentre sua sorella Luna si appoggiava alla spalla, mezza addormentata, ma la sorella gliela toglieva sempre.

E infatti, Rosie era proprio dal libraio. Non pensava di regalare un libro ai suoi genitori, già ne avevano tanti, ma forse in uno di loro avrebbe trovato qualche idea per il loro anniversario.

E, infatti, lo trovò…

 

 

C’era un gran fermento in quei giorni al Castello Oscuro. Finalmente Belle e Tremotino si sarebbero sposati!

Dopo che era scomparso, nell’uccidere Peter Pan, Belle l’aveva cercato a lungo, ma era riuscita a ritrovare il suo amore, e ora, dopo aver rimesso in sesto il castello, potevano celebrare le loro nozze.

Sull’invito che tutti avevano ricevuto, era stato scritto così:

 

Tremotino e Belle

Sono lieti di invitarvi al loro matrimonio

Che si terrà nei pressi del Castello Oscuro, la mattina del 3 settembre, alle ore dieci della mattina

 

Quasi tutti avevano risposto all’invito. Ed erano arrivati al Castello degli ospiti molto speciali, pochi giorni prima.

La madre di Belle aveva cinque cari amici, che avevano cercato di aiutare la figlia dopo la morte della donna. Si trattava dei Cinque Guardiani dell’Infanzia, protettori dei bambini, scelti dall’Uomo nella Luna.1

Dentolina, la fata dei denti e guardiana dei ricordi, era metà umana e metà colibrì, raccoglieva e salvaguardava i dentini dei bambini, aiutata da piccole fatine e topolini che lavoravano incessantemente. Elegante, dolce, materna, frizzante, sapeva parlare in tutte le lingue del mondo. Lei era stata la prima che Belle aveva incontrato, a sedici anni, come sua madre prima di lei, ed era stata una buona amica per entrambe.

Nord, ovvero Babbo Natale, leader dei guardiani e guardiano delle meraviglie. Pancione, bonario, impulsivo, esigente ma aveva un cuore d'oro. Aveva due tatuaggi sulle braccia, su uno c'era scritto Buono e sull'altro Cattivo e combatteva usando due spade, per lui nulla era impossibile. Parlava con un forte accento russo, era un grandissimo giocattolaio e lui e la madre di Belle, Colette, erano nati nella stessa città.

Calmoniglio era il coniglio pasquale e guardiano della speranza. Australiano, calmo, spavaldo, a volte irritante e presuntuoso, imperturbabile ed era alto 1,85 m. Guardiano della natura, abile, scaltro, grande scavatore ed esperto di arti marziali, combatteva usando dei boomerang incantati e uova di Pasqua esplosive. Possedeva la capacità di aprire gallerie ovunque e nella sua tana viveva un esercito di gigantesche uova di pietra.

Sandman, l'omino del sonno, guardiano dei sogni, della fantasia, e tra i guardiani era il più anziano. Non parlava ma comunicava attraverso le immagini di sabbia dorata che gli apparivano sulla sua testa. Nonostante fosse pacifico di natura, era un guerriero impetuoso e combatteva usando due fruste di sabbia. Viveva in un regno fatto di nuvole d'oro, dove regnava un’eterna e silenziosa notte stellata, il suo palazzo era di sabbia magica e cambiava in continuazione forma e aspetto.

Jack Frost, era lo spirito della neve e guardiano del divertimento, e il più giovane del gruppo. Adorava far divertire i bambini, giocare con loro ed evitare che si facessero male, scivolando sul ghiaccio (pur senza essere visto). Usava come armi la neve, il gelo, il ghiaccio e poteva comandare il freddo a suo piacimento. Possedeva un bastone magico che era apparentemente la fonte del suo potere, ma chi conosceva bene la sua storia, come Belle, sapeva che non era così.

Quando avevano ricevuto l’invito di Belle, decisero di fare un regalo particolare agli sposi: il matrimonio sarebbe stato celebrato da un loro grande amico, Papà Valentino. Lui era lo spirito della festa di San Valentino, e protettore di tutti gli innamorati. Raramente usciva dal suo palazzo per celebrare in prima persona i matrimoni ma visto che era amico dei Guardiani, e sapeva quanto Belle e Tremotino avessero lottato, si offrì felicemente. Aveva l’aspetto di un uomo anziano, dalla lunga barba, non robusto come Nord, ma per nulla gracile, con una veste e un copricapo rosso.

Quando l’avevano proposto ai due sposi, quest’ultimi accettarono con gioia. D’altro canto, non erano sicuri di trovare un sacerdote disposto a sposarli. E poi gli Spiriti delle Feste gli facevano un grande onore.

Il giorno in cui arrivarono al castello, oltre che dagli sposi, furono ricevuti anche dal figlio di lui, Bealfire, da Emma, la Salvatrice, e Henry, il loro figlio.

 

 

Le ragazze stavano valutando la proposta di Rosie, sul regalo da fare a Belle e Tremotino. “Si può fare” disse Hertha, “Dobbiamo solo procurarci una coperta bianca per il letto…”,

“Be’, quella la possiamo trovare facilmente” fece Gael indicando la bottega del sarto,

“E all’oro ci penso io, ne ho filato un po’ ieri, ce l’ho in camera…” disse Rosie,

“Ed io che faccio?” chiese Tori,

“Tu Tori, mi devi fare un favore” fece Rosie, “Quando torniamo a casa, mi deve prendere un mazzo delle rose più belle che ci sono in giardino…prendile di diverse colori, per fortuna ancora non sono sfiorite”.

E andarono a fare i loro acquisti. Alla cena ci stava pensando la loro madre, e Marina e Blyss l’avrebbero aiutata una volta tornate.

 

 

Il matrimonio ci sarebbe stato il giorno dopo. Sia Tremotino sia Belle, stavano provando un’ultima volta i loro abiti. Papà Valentino aveva portato alcuni sarti del suo laboratorio, nel caso servisse qualche ritocco.

Tremotino era nella biblioteca con suo figlio, Henry, David, Papà Valentino, Jack, Calmoniglio, Nord e Sandman, che sonnecchiava. Due sarti stavano controllando il vestito, ma lo sposo era così nervoso che si muoveva, e lo avevano punto per sbaglio con gli spilli un paio di volte.

State attenti con quegli spilli!” fece Papà Valentino, “Deve andare al suo matrimonio, non alla tortura”,

C’è chi ti direbbe che sono la stessa cosa” fece Jack, divertito, e tutti risero. Sarebbe arrivato anche il padre di Belle quella sera. La figlia gli aveva mandato l’invito per primo, poi avevano parlato e, anche se con molte resistenze, aveva deciso di dargli la sua benedizione (probabilmente ci avevano messo lo zampino anche i Guardiani), e ovviamente di portarla all’altare.

Henry decise di andare giù nella sala grande, dove anche Belle stava provando l’abito da sposa. Con lei c’erano Dentolina, Emma, Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Granny e anche Regina.

Belle era semplicemente magnifica, con il suo lungo abito bianco. Il corpetto era giallo, con lustrini ricamati come fiori. C’era una rosa rossa sul davanti, e altre distribuite all’orlo della gonna. Anche lei era molto nervosa.

Oh, Belle” fece commossa Dentolina, “se ti vedesse tua madre: sei bellissima proprio come lei!”,

Grazie” le disse sorridente.

L’aiutò a scendere dallo sgabello e la trascinò davanti allo specchio. “Guardati, sei semplicemente magnifica…” fece la sua amica alata, e Belle cercò di non piangere.

 

 

Quando le ragazze tornarono, si misero a lavoro per preparare il regalo a Belle e aiutare Elodie in cucina. La madre delle Orchesse per quella sera stava preparando una zuppa ai granchi, una lepre passata in un tegame, oca arrosto, un’insalata di pane, pomodori, cipolla e pere, e come dessert una torta. Marina si mise ad aiutarla, mentre Blyss tirò fuori delle stoviglie per le occasioni speciali e si mise a pulirle. Sarebbero stati solo loro quella sera. Bealfire, aveva mandato un biglietto d’auguri a suo padre, anche da parte di Emma, Henry ed il resto della famiglia.

Rosie, le altre orchesse e il loro padre nel pomeriggio finirono di sistemare la stanza dove di solito davano le feste. Era una bella sala, dove prevaleva il colore dorato, con una grande vetrata. Quella mattina Rosie, quando aveva portato la colazione a letto ai suoi genitori, gli aveva chiesto di non entrare in quella sala, e i suoi si stavano chiedendo cosa stessero architettando.

 

 

E venne il giorno delle nozze. Nel cortile del castello era stato allestito un banchetto, e al lago vicino, era stato allestito un piccolo altare, e davanti ad esso tutti, seduti su delle panche, c’erano gli invitati. Oltre alla famiglia di Emma, c’erano anche Regina, Robin Hood con suo figlio Roland e i suoi compagni, Mulan, Aurora, Filippo, Ariel, Eric, i sette nani, Cappuccetto Rosso con sua nonna, Trilli, la fata Turchina, il Grillo, Geppetto e suo figlio Pinocchio, e altri.

Papà Valentino stava già davanti all’altare, e alla sinistra di quest’ultimo, oltre a Tremotino, c’erano Bealfire e Henry, che teneva il piccolo scrigno con dentro le fedi. Lo sposo indossava un completo nero, con una rosa bianca appuntata sul bavero, ed anche suo figlio e suo nipote facevano la loro bella figura con due completi verdi, anche se il modello era diverso.

Belle, con in mano un bouquet di rose bianche, stava arrivando, al braccio di suo padre, con i Cinque Guardiani, le fatine dei denti, che tenevano sollevata la gonna della sposa, e gli elfi di Nord come seguito. Uno degli aiutanti di Papà Valentino cominciò a suonare la marcia nuziale ad un organo magico, quando il piccolo corteo fece la sua comparsa.

Non appena gli sguardi dei due sposi s’incontrarono, i loro occhi rimasero allacciati, finché non furono uno davanti all’altro. Sir Maurice, lasciò il braccio della figlia, mettendosi alla sua destra insieme ai Guardiani. La musica finì e Papà Valentino cominciò a parlare: “Cari amici, è un grande onore ufficializzare quest’unione, ed è un piacere vedere che siete intervenuti…Che gli déi benedicano sia voi, sia chi non può essere qui con noi oggi! Siamo qui riuniti oggi per condividere con gli sposi l’atto più sacro che due innamorati possano condividere: il matrimonio, un impegno che serve a onorare, amare, e conservare il Vero Amore per sempre...Prima di iniziare, vi chiedo se qualcuno conosce un motivo quest'uomo e questa donna non dovrebbero sposarsi, che parli ora o taccia per sempre”. Papà Valentino attese qualche istante, ma nessuno disse niente, e continuò. “Per sancire quest’unione invocheremo tutti gli elementi a benedirla!” e prese dell’incenso, “Per primo invocheremo l’elemento dell’aria…” e si rivolse agli sposi, “Adesso, entrambi a turno inspirerete il profumo di quest’incenso, e nel frattempo dovrete fare buoni pensieri sia l’uno per l’altro, che per tutti coloro che sono venuti oggi, per condividere la gioia della vostra unione”, e passò prima l’incenso a Tremotino, e dopo averlo inspirato lo passò a Belle per fare lo stesso.

Poi Papà Valentino prese una grande candela rossa, e due piccole bianche. Accese con la magia quelle più piccole e le porse agli sposi. “Ora, per evocare l’elemento del fuoco, accenderete insieme questa candela: l'incontro tra le due fiamme per accendere una candela grande simboleggia la passione di due cuori che si uniscono per creare un fuoco così caldo, bello e passionale, che solo la freddezza della morte potrà estinguere”, e così gli sposi accesero la candela insieme.

Dopo aver messo via le candele, Papà Valentino prese una coppa e vi versò dell’acqua. “Ora, per evocare l’elemento dell’acqua, berrete entrambi da questa coppa: condividerla simboleggia la fusione di due anime, che divideranno insieme le gioie e i dolori, e il vostro cuore non sarà mai vuoto, perché uno riempirà l’altro” e la porse di nuovo prima a Tremotino, che dopo averne bevuto un sorso, lo passò a Belle.

Poi, il loro officiante, prese uno scrigno e un vaso di cristallo con dentro della terra. “Ora, per evocare l’ultimo elemento, quello della terra…” e tirò fuori dallo scrigno un’athame2, “ognuno di voi dovrà versare un po’ del suo sangue nella terra di questo vaso: farlo simboleggia la fecondazione, e non solo l’atto di generare la vita di un figlio, ma di dare vita a una nuova fase della vita insieme”, e prima fece un piccolo taglio sul palmo dello sposo, e poi su quello della sposa, le unì insieme, e bagnarono con qualche goccia di sangue la terra nel vaso. Una volta finito, Tremotino guarì il palmo della sua sposa con la magia, accarezzandolo delicatamente, e lei gli sorrise dolcemente, e infine fece lo stesso con se stesso.

Quando finirono, Papà Valentino ricominciò a parlare. “Fuoco, Terra, Aria e Acqua sono stati chiamati a benedire questo matrimonio, ma ne manca uno: lo Spirito…Per richiamare questo elemento, ci sarà lo scambio degli anelli e dei voti”, e fece cenno di portare gli anelli. Henry li posò sull’altare e poi tornò a fianco al padre, mentre Papà Valentino apriva lo scrigno. “Se volete iniziare con i vostri giuramenti...”.

Fu Belle a iniziare per prima. “Tremotino, il nostro legame non è mai stato facile. La realtà è che in questi anni ti ho perso così tante volte…Ti ho perso per colpa dell'oscurità, della debolezza e infine della morte…Ma ora capisco...capisco che non ho passato la mia vita a perderti...Ho passato la vita a ritrovarti...”, Biancaneve e David si guardarono. Non avevano fatto anche loro la stessa cosa per tanto tempo?

Tremotino si riscosse e poi disse: “Belle...Quando ci siamo incontrati non ero solo una persona non amata e che non amava, ero un nemico dell’amore...”, Regina a quelle parole si voltò a guardare Robin, “L'amore mi aveva procurato solo dolore…così avevo alzato un muro…Ma tu l'hai abbattuto!”, ed Emma guardò Neal e Henry, “Mi hai riportato a casa…Hai portato la luce nella mia vita…Hai dissipato l'Oscurità…io ti prometto che non dimenticherò mai la distanza che separa l’uomo che sono dall’uomo che ero…Non posso esprimere a parole, quanto ti sono debitore…” e le infilò l’anello, “Non capirò mai come hai fatto a vedere l’uomo che era nella bestia”,

Belle gli infilò a sua volta l’anello, ed aggiunse: “Quella bestia ora è scomparsa…E l’uomo che nascondeva forse ha dei difetti, ma tutti ne abbiamo…E io ti amo anche per questo…A volte, il libro migliore è quello con la copertina più polverosa, e a volte invece, la tazza migliore ha il bordo scheggiato!”. Tremotino la guardò commosso, e poi si baciarono.

Tutti si alzarono ed applaudirono, Biancaneve e David per primi, e nel frattempo i guardiani, anche loro commossi, fecero cadere petali di rose su tutti.

 

 

Rosie aveva bendato i suoi genitori, e ora li stava conducendo nel salone per la cena. Quando tolsero le bende al centro della stanza era stata messa una tavola bandita, e tutto il resto della famiglia applaudì, facendo loro le congratulazioni.

Tutti mangiarono con gusto, poi Rosie si mise a suonare lo stesso movimento con cui avevano ballato al matrimonio, e Belle invitò Tremotino a ballare, seguiti dai genitori delle orchesse, e da queste ultime che si misero a ballare in gruppo.

Poi gli diedero il loro regalo. Era una coperta bianca per il letto, sulla quale le orchesse e Rosie avevano ricamato con l’oro che quest’ultima aveva filato, dandogli delle forme di uccelli, fiori, e altre figure che la loro figlia aveva trovato sul libro preso quel giorno, e in più qualche rosa che Tori aveva raccolto.

 

 

La festa durò fino a sera. Il banchetto era stato allestito all’aperto, non lontano dall’altare, e quando fu buio intorno erano state accese tante lanterne sui tavoli e appese ai rami degli alberi.

Tremotino e Belle ormai avevano tagliato la torta, e tutti avevano innalzati i calici mentre loro due si baciavano. Poi gli sposi aprirono le danze, e dopo Belle ballò con suo padre. Inutile dire che Emma fece lo stesso con il suo. Dopo quel ballo, ne seguirono degl’altri. Anche Robin invitò Regina a ballare con lei.

Sei stanca?” gli chiese Tremotino, mentre ballavano,

Sto benissimo” rispose Belle, e lui e la baciò una tempia,

Ormai la festa è quasi finita, tra poco congediamo gli ospiti e ce ne andiamo in camera nostra”, e la sposa gli sorrise, e appoggiò la testa sulla spalla. Era stata una giornata lunga, ma bellissima…

 

 

Ormai la festa era finita. Rosie stava in camera sua e si stava pettinando i capelli. Sarebbe andata a letto dopo aver letto qualche altra pagina del suo libro. Si affacciò alla finestra, per respirare una boccata d’aria fresca e abbassò lo sguardo e vide i suoi genitori in giardino. Stavano passeggiando a braccetto, e suo padre sussurrò qualcosa a sua madre, che rise. Poi i due entrarono nel gazebo. Rosie sorrise e poi andò a letto.

 

1 Li trovate facilmente su internet. Sono personaggi di libri per bambini, su cui hanno fatto anche un film. Io l’ho visto e sono andata a cercarli, e ho deciso di metterli nella mia fanfic. Se per curiosità, come me, ve lo siete visto anche voi e vi sono piaciuti, spero che siate felici di vederli anche qui.

2 Per chi non lo sapesse è un particolare pugnale utilizzato nei rituali neopagani, soprattutto nella wicca.

  
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