La guardava fisso.
Il volto smunto e composto, lo sguardo calmo e opaco.
Non un segno di turbamento lo animava. Vi fosse stata nei suoi modi la benché minima traccia di disagio, livore, impazienza o impertinenza: in altri termini, se avesse scorto in lui un qualche tratto banalmente umano, non si sarebbe preoccupata di apparire indifferente. Ma, per come stavano le cose, chiuse il libro e cercò nel suo occhio una risposta, scorgendovi dentro la bellezza di cui solo i vinti sono capaci.
«Non dire niente».