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Autore: Dimea    29/06/2015    4 recensioni
Clarke ha appena perso il suo migliore amico in un incidente. insieme a sua madre, si trasferisce a Detroit, nella speranza di ricominciare.
"La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto, facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Ottavia Blake. Devi essere nuova, non ci siamo mai incontrate.- "

[Attenzione: AU! Highschool; Bellarke]
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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XIV
Stars Shining Brightest

In  the  Darkest  Night


Yeah I Know that it's cheap
Not like gold in you're dreams
But I hope that you'll still wear it
 [...]
I'm not perfect
But I swear I'm perfect for you
And There's no guarantee
That this will be easy
It's not a miracle you need
Believe me
Yeah I'm no angel, I'm just me
But I will love you Endlessly
Wings aren't what you need
You Need Me
[Endlessly - The Cab]


Dopo un breve set fotografico con i ragazzi, vi siete catapultati in auto, alla volta del Roostertail, il locale più in voga per balli e ricevimenti. Ricordi ancora gli scleri di Octavia, quando le dissero che era stata messa in attesa, per questo aveva scelto di anticipare il Prom di quindici giorni.
Ti volti verso Jasper e O, constatando che sono davvero una bella coppia. Lui in uno smoking grigio e cravatta blu, ed i suoi irrinunciabili googles, e lei nel suo meraviglioso abito in chiffones blu navi. Li vedi sorridere e scambiarsi battutine, mentre Bellamy alza un sopracciglio. Sai che si sta trattenendo dall'urlare a Jas di togliere le mani da lei. Gli tiri una leggera gomitata, richiamandolo e scuotendo il capo sorridendo.
Raven e Monty ballano nell'angolo della Limo, sulle note di una canzone abbastanza movimentata. La guardi muoversi, in quell'abito nero, che sfuma al blu elettrico verso il fondo. Già, Octavia vi ha dato un dresscode abbastanza limitato, "La notte e le stelle, ragazze!" la senti ancora echeggiare nella tua mente, mentre ammonisce Rav e l'abito che doveva essere la sua prima scelta... O e le sue manie di controllo!
Sospiri, voltandoti verso Bellamy, che ricambia il tuo sguardo divertito con un suo sorriso sghembo. Ancora non ci credi di essere qui, in questa limousine, con lui in completo.
Improvvisamente l'auto si ferma, e l'autista vi avvisa che siete arrivati a destinazione.
Siete i primi ad arrivare, ovviamente, in quanto organizzatrici.

Resti senza fiato, non appena scendi dall'auto. Il locale si trova sul fiume e vi si accede da una passerella sospesa sull'acqua. Resti imbambolata dai riflessi che, il sole morente, getta sulle acque del Detroit.
-Splendido, vero?- sussurra Bell al tuo fianco -Penso di non averti mai portata a vedere il tramonto sul fiume...- aggrotta la fronte, mentre tu scuoti la testa e ti chiedi perchè, da quando vivi in questa cittadina, non sei mai venuta a vedere questo spettacolo.
Il cielo si fonde con l'acqua, creando un suggestivo gioco di luci.
Ti senti osservata, e volti lo sguardo sorprendendo il tuo cavaliere a fissarti. Ti sorride colpevole, prima che Octavia scelga di portarti via da lui.
-Su, cosa fai qui impalata! Dobbiamo controllare che sia tutto pronto, prima che arrivino gli altri, seguimi!- ti trascina per il braccio - Il tuo ingresso romantico lo farai dopo- ti schernisce lei.
Attraversate il red carpet a grandi falcate, superando l'arco ricoperto di luci e tulle blu notte, per arrivare nell'atrio dove si trova il guardaroba. Davanti a voi c'è una porta aperta che dovrebbe dare sulla sala centrale, ma la vista è bloccata da due pesanti tendoni in velluto navy.
Vedi Octavia fremere, prima di voltarsi verso di te e Rav, e sfoderare un sorriso ebete a trentadue denti. - Siete pronte?- Il suo tono è più acuto del normale, segno che le sta per venire una crisi d'isteria. Si avvicina alle tende e con un gesto rapido della destra le spalanca, mentre con la sinistra spinge un interruttore.
Tu e Raven rimanete bloccate, con gli occhi spalancati, davanti ad una sala piena di lucine sul soffitto e lanterne di carta, di qualunque dimensione, a forma di stelle che creano una sorta di cupola sulla pista da ballo. Persino le colonne sono avvolte dagli stessi fasci di luce.
Noti, sulla tua destra, la postazione ufficiale del fotografo e le tue scenografie dello spazio dietro di essa.
-Dio mio...- sussurri, rivolgendoti alla minore - Ti sei superata Octavia!- La guardi stupefatta, mentre Raven sta ancora cercando di capire dove si trova.
-Lo staff mi ha aiutato tantissimo, non potete immaginare quanto- Quasi ti scappa una risatina, mentre noti un accenno di falsa modestia. - Coraggio, andiamo a richiamare i ragazzi, volevo mostrarlo prima a voi- sorride complice.
La sala non ci mette molto a riempirsi, persino i soliti ritardatari alle lezioni arrivano in orario.
I ragazzi sono a chiacchierare al buffet, prontamente spediti da voi che avete optato per il tavolo più vicino dalla Band... e quanto ti stai pentendo di questa scelta, sai già che a fine serata la tua testa scoppierà.
Lanci una rapida occhiata nella pochette, nella speranza di esserti ricordata le ballerine e gli occhiali, tirando un sospiro di sollievo appena noti il contenuto della tua borsetta.
Raven ha lo sguardo vuoto, perso tra la folla, e sai perfettamente chi sta cercando. Scrolli il capo, richiamando la sua attenzione.
-Rav, evita...- ti limiti a sussurrarle, guardandola negli occhi. 
- Devo ricordarti che è un professore?- Abbassa lo sguardo immediatamente, sorridendo amara.
Non sei una stronza, e lei lo sa bene, ma in questo momento ha bisogno di mantenere i piedi ben saldi a terra e Octavia è troppo inariata dal ballo, per poter fare ciò che le riesce meglio.
Bellamy, Jasper e Monty tornano al tavolo carichi di bicchieri. Sapete tutti che vi toccherà aspettare il dopo festa a casa dei Blake, dove vi accamperete fino al pomeriggio successivo, per le birre.
-Tra poco si comincia con i lenti...- sussurra O, tutta eccitata, scoccando uno sguardo malizioso nella tua direzione. -Visto che sono due ore che Le rispondi alzando un sopracciglio divertita.
Senti una mano sfiorarti il fianco e capisci che suo fratello la pensa allo stesso modo. Ti sfugge un sorriso a quel contatto, forse perchè ti era mancato.
Un pianoforte accenna timidamente le prime note, mentre gli occhi della tua amica si illuminano.
-alzati, alzati... Questa è lei!- balza in piedi, Octavia, trascinando Jasper. -Forza, Clarke! Non puoi saltare questa!- ti incita la minore del gruppo.
Ma non è il suo sguardo implorante a richiamarti, bensì la mano di Bellamy...
-Principessa, vuoi concedermi questo ballo?-
La chitarra elettrica fa il suo ingresso nella canzone, mentre sorridi al tuo cavaliere -Sai che non sopporto quando mi chiami così...- Menti spudoratamente.
Lui è l'unico a cui hai permesso di mantenere quel soprannome.
Ti lasci condurre in mezzo alla pista, senza porre altre domande. Avrete tutto il tempo del mondo, per quello.
La sua mano destra scivola dai tuoi fianchi alla tua schiena, lasciando al suo passaggio una scia di brividi, mentre la sinistra corre a cercare la tua.
-Se dobbiamo ballare un lento, almeno lo faremo per bene- ti sorride, e per un'istante ti perdi in quegli abissi profondi che sono le sue iridi. Resti senza fiato.
Riconosci la canzone quasi subito e capisci l'eccitazione di Octavia, infatti la tua amica ha una strana passione per Titanic, e non ti sorprendi che abbia chiesto alla band di metterla in scaletta.
-Bellamy, sto volando- ridacchi, sbatacchiando le ciglia come farebbe O, mentre lui trattiene una risata.
-Non ti lamentare che non sono romantico, dopo- ti schernisce lui

Near, far, wherever you are / I believe that the heart does go on/ Once more you Open the door
and you're here in my heart and/ My Heart Will Go On and On
/ Love can touch us one time /and last for a lifetime

-Posso parlare?- sussurra al tuo orecchio, il ragazzo. Annuisci, hai paura di qualsiasi cosa possa dire, non vuoi spezzare il momento. - Alla lettera che ti ho scritto, mancava una parte- Fissa i suoi occhi  nei tuoi, come se cercasse di fonderli - Non voglio sembrarti smielato, sai che non sono così, sono rozzo, orgoglioso, idiota e, forse, egoista.- Fa una pausa ed inspira - Non so come tu ci sia riuscita, anzi lo so... ma non lo ammetterò mai,- ti schernisce- Mi hai rubato l'anima e gli ultimi sei mesi con te, sono stati i migliori della mia vita, e non ho intenzione di rinunciarci. Penso ... anzi no, ne sono certo. - appoggia la sua fronte alla tua, senza smettere di oscillare. Ora entrambe le sue mani sono sui tuoi fianchi, e le tue attorno alle sue spalle. Senti il suo cuore cominciare a galoppare - Mi sono innamorato di te, Clarke Griffin. Delle tue manie, dei tuoi occhiali storti, delle tue risposte acide e, nonostante il college, non voglio perderti- Sorride, prima di baciarti.
Non hai bisogno di rispondere, per lui sei un libro aperto. Appoggi la testa sulla sua spalla, lasciandoti cullare dalla musica e dal suo respiro.
Ti torna in mente il vostro primo incontro, su quegli spalti, durante la partita a Dodgeball. In quel momento il tuo cuore era troppo arido per capire che la ruota stava per girare dalla parte giusta. Non potevi sentire l'aria di cambiamento che ti stavo mandando.
Forse non ti aspettavi qualcosa di simile da Bellamy Blake, forse temevi che dopo il ballo sarebbe finito tutto. E sì, forse sarà così, ma non ora.
Goditi il momento, amalo con ogni fibra del tuo essere.  Lui ti ama per ciò che sei e non per ciò che fingi di essere.
Improvvisamente alzi lo sguardo, sembri sorpresa... forse troppo.
Bocheggi un secondo, come alla ricerca di ossigeno, o di risposte, poi la tua espressione si fa interrogativa.
-Wells- sussurri, ma lui non ti sente.
Mi limito a sorridere ed alzare la mano, appoggiato a questo pesante tendone.
Sapevi, in cuor tuo, che l'avrei fatto. Che non ti avrei abbandonato fino alla fine.
Scrollo il capo. Resta lì, non ha senso venire qui. Mi senti.
Sorrido, sventolando la mano prima di andarmene, prima di vedere una lacrima sulla tua guancia e leggere sulle tue labbra "grazie".
Eri troppo importante per me, non potevo lasciarti soffrire. Non potevo lasciare che la mia scomparsa ti mutasse in un deserto di emozione.
Non potevo permeterti di rinunciare all'amore, all'amicizia e alla speranza.
Ma tu lo sapevi, Clarke, che non ti avrei mai abbandonata per nulla al mondo, che ti avrei seguito fino alla Luna e Ritorno.




Fine

E siamo arrivati al capolinea, forse, visto che manca l'epilogo.
Spero di avervi lasciato qualcosa, con questa storia... e magari spero di non avervi fatto piangere un po' troppo.
Ah! Ascoltatevi la Theme di Rose di Titanic, mantre leggete.
I ringraziamenti arriveranno con l'Epilogo...
Per ora, vi basti dire, che mi sono affezionata a voi lettrici e lettori, soprattutto alle adorabili ragazze che hanno comentato.
Ci leggiamo presto,
Dimea


   
 
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