PILLOLE DI FANDOM 3.0
Prompt: MCU, WinterWidow. Natasha non ha problemi con il tocco gelido della mano meccanica, Natasha si sente a casa, a quel tocco freddo.
Parole: 300
Se c'era una cosa che chiunque alla torre aveva imparato da subito, era non prendere MAI di spalle Nat se si voleva restare incolumi. Non era una questione personale, ormai lo avevano capito. Era solo qualcosa di talmente tanto parte di lei, che quando sentiva qualcuno avvicinarsi alle sue spalle e poggiarle una mano sulla schiena, d'istinto si sentiva attaccata e reagiva di conseguenza (e una slogatura o lo spostamento di qualche nervo era il minimo danno che si poteva riportare).
Le cose erano un po' cambiate con l'arrivo di Bucky. Non sapeva perchè lo facesse, ma lui la toccava sempre con la mano meccanica, il tocco freddo del metallo ad identificare subito di chi si trattasse. La prima volta che era successo, Nat preparava la colazione, Bucky si era sporto per prendere una fetta di toast appena imburrato appoggiando la mano sulla spalla di Nat e Steve, seduto proprio di fronte a loro, li aveva fissati con occhi sgranati. Nat non si era letteralmente neppure accorta di non aver reagito, la consapevolezza la colse solo quando Bucky le sorrise andandosi a sedere accanto a Steve. Forse Bucky non si rendeva conto di quanto fosse in realtà una dimostrazione di fiducia totale, ma Steve lo capiva perfettamente e Nat glielo lesse negli occhi senza alcuna difficoltà. Lei stessa faticava a metabolizzare davvero. Non aveva neppure idea di quando avesse iniziato a fidarsi di Bucky. Eppure anche nei giorni seguenti, il tocco gelido della mano di Bucky non la spaventava, non la faceva reagire in modo violento quando la coglieva di spalle o la sforava all'improvviso. Era in realtà quasi piacevole, le ricordava il freddo della Russia, aveva quasi un sapore dolce amaro di casa, come quando a New York nevicava e Nat si godeva l'aria gelida dal tetto della Torre.