Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Tormenta    29/06/2015    4 recensioni
Una piccola raccolta di esperimenti narrativi: sette storie autoconclusive di lunghezza variabile, caratterizzate da diversi stili, temi e contesti. Un unico filo conduttore: Harry e Draco. Insieme, come coppia o presunta tale, perché: "Hanno un nonsoché di complementare, ecco. Un qualcosa di stranamente astratto e concreto insieme. Si potrebbe dire che s’incastrano, come le tessere dei puzzle."
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Genere: Slice of life, Fluff
Contesto: Dopo la seconda guerra magica, Vago
Intro: Ci sono cose che Draco Malfoy non può permettere. Come ad esempio che Harry Potter dorma fino a tardi.





 
Il buon giorno si vede dal mattino.

 
 
 
Aria di novità
  

 
 
        Da quando, per folli giravolte del destino, aveva iniziato a convivere col multiforme Draco Malfoy, Harry Potter non aveva posto chissà quali regole, malgrado la casa, sulla carta, fosse sua. Gli aveva solo chiesto di non distruggere niente, e di non spostare le sue cose senza avvisarlo. Poi, l’aveva pregato di non svegliarlo il giovedì mattina, visto che tutti i mercoledì gli toccavano gli straordinari e rientrava ad orari indecenti.

        Neanche a dirlo, Draco se n’era sempre infischiato, dei suoi straordinari; in un modo o nell’altro, col gusto per i dispetti di un bimbo, gli impediva di dormire. All’inizio s’era arrabbiato, ma col tempo aveva imparato a lasciarlo fare e ad ignorare il baccano che faceva apposta per infastidirlo.
        Un giovedì mattina qualunque, poi, accadde un miracolo: in casa pareva regnare il più completo silenzio. Rigirandosi tra le lenzuola, nel dormiveglia, Potter si domandò distrattamente se era possibile che Draco avesse finalmente recepito il messaggio.
        Avrebbe dovuto capire subito che no, non era possibile, ma non si soffermò a riflettere, e questo gli costò parecchio.
        Senza preavviso, il sibilo di un fruscio risuonò nella stanza. Mugolò sommessamente, percorso da un brivido di freddo, e si riscosse appena – le coperte. Le aveva fatte cadere? Non ebbe tempo di trovare una risposta, però, perché in un istante una terrificante sensazione di insetti sulla pancia lo fece sussultare bruscamente.
        Scalpitò, scalciò, mosse convulsamente le braccia nel tentativo di scacciare quel fastidiosissimo solletico; si lasciò persino sfuggire dei mezzi strilli.
        Alla fine, riuscì ad avere la meglio sulle mille formichine che l’avevano assalito. Col cuore accelerato e le orecchie tese, si prese una manciata di secondi per scacciare definitivamente l’annebbiamento dovuto al sonno.
        Quando scorse la sfocata sagoma di Draco stagliarsi nel buio della stanza, e lo sentì sghignazzare, quasi ringhiò. «Ma che cavolo―»
        «Buongiorno», sussurrò divertito Malfoy, ignorando la sua indignazione.
        «Si può sapere che ti è venuto in mente? Mi hai fatto prendere un colpo!» Sbuffò, e si lasciò ricadere sul materasso – nella foga, era saltato a sedere.
        Draco scostò le tende, lasciando entrare la luce.
        «Ah! Chiudi!»
        Incrociò le braccia, «Ho fame».
        Harry, perplesso, strizzò gli occhi. «Cosa
        «Preparami la colazione».
        «Ma sei fuori? Sono tornato alle due, stanotte!»
        «Ciò non toglie che abbia fame».
        «Che razza di scusa è? Potevi anche inventarti qualcosa di meglio, se proprio volevi darmi fastidio!» Gli diede le spalle, piccato. «Preparati qualcosa da solo!»
        Sedendosi sul letto, Malfoy tacque brevemente. «Che scusa avrei dovuto usare?»
        «Che ne so! Che vuoi che facciamo colazione insieme, ad esempio».
        «Okay». Schioccò la lingua, «Voglio che facciamo colazione insieme».
        Si girò con l’intenzione di mandarlo al diavolo, ma l’ombra che vide del suo viso – non aveva gli occhiali – lo spinse a tacere. Possibile che ci tenesse davvero, a stare con lui di mattina? In fondo, lo svegliava sempre.
        Consapevole di aver centrato l’obiettivo, Draco si chinò come a volergli dare un bacio. Ciò che fece, però, prima di sfrecciare fuori dalla stanza, fu sussurrare, ghignando: «Non bruciare il toast». 









 
Angolo di Tormenta

Flashfic! Insieme con le drabble, un allenamento per imparare ad essere sintetica ed incisiva. :)
Per la prima volta ho usato volontariamente delle figure retoriche (?) e sono molto fiera di me. c':
Dopo l'ansia dell'ultimo racconto, mi faccio perdonare con un Draco che fa il solletico! Spero di essere rimasta abbastanza fedele al personaggio. 

Tecnicamente, questa storia è un tributo ad un'altra che ho scritto in passato. Ma son solo dettagli. 
Ringrazio profondamente tutti coloro che leggono/mi seguono/commentano! Love you all! ♥

Ci risentiamo lunedì prossimo con l'ultimo aggiornamento! Un bacione,
T. ♪


 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felici milioni di scrittori.


(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Tormenta