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Autore: SanSiro    29/06/2015    1 recensioni
[Jamie Campbell Bower] [Robert Sheehan]
Tutti mi dicevano di dimenticalo. Dimenticare chi? Lui? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante.
***
Mi sono persa, ho perso la mia identità. Ho dimenticato chi sono.. Ho dimenticato tutto.. Sarò io a scoprire chi sono e vorrei che tu sia quel ragazzo che mi aiuterà a trovare la mia strada.
Questa storia è scritta a quattro mani..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love me.'
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“Ci vediamo a pranzo?” domandò Kyle uscendo subito dopo l’amico dall’appartamento.
Jamie con la tracolla sulla spalla si girò a guardarlo.
“Non so se riesco a venire al bar.” rispose cercando di rimanere sul vago. In realtà lui non aveva le forze per andare lì e vedere di nuovo quella ragazza.
“Jamie, sicuro di stare bene? È da ieri che sei strano.”
Kyle era preoccupato per il suo migliore amico e fissava il suo volto non trovando nessuna risposta. Jamie era un ragazzo molto chiuso in se stesso ed era difficile capire quello che gli passava per la testa.
“Tutto bene, davvero. Ora devo scappare altrimenti Les mi ammazza.” deviò ancora il discorso avvicinandosi alla sua moto.
Kyle lo salutò con un cenno del capo prima di incamminarsi verso la metro più vicina.
Jamie indossò il casco e, dopo aver conservato la sua tracolla sotto il sellino, partì verso casa della sua migliore amica.
“Stavo per andarmene.” disse Lesley appena Jamie le si fermò accanto rimproverandolo scherzosamente per il suo ritardo.
“E dovrei crederti?” la prese in giro il ragazzo porgendole il casco.
“Siamo sicuri che sai guidarla la moto?” lo stuzzicò.
“Sei libera di andare a piedi se non vuoi un passaggio.”
Lesley sbuffò divertita prendendo il casco dalle mani del suo migliore amico. Lo indossò e salì dietro tenendosi stretta a lui.
In dieci minuti arrivarono all’università.
I due amici entrarono nell’edificio insieme. Lesley si guardava intorno affascinata e spaventata.
Alcune persone salutavano entrambi i ragazzi,altre solo lei. Ma Les non aveva la minima idea di chi fossero queste persone.
“Che corso hai?” le chiese Jamie facendola voltare verso di lui.
“Hey, andrà tutto bene.” sussurrò abbracciandola quando vide il terrore nei suoi occhi.
“Ho storia dell’arte, te?” rispose infine.
“Pure io.- sorrise incoraggiante lui.- andiamo.”
Jamie passò un bracciò attorno il collo della ragazza per infonderle sicurezza. Quando lei gli sorrise, si incamminarono verso l’aula occupando due posti vicini.
 
Ritornare all’università e rendersi conto di non riconoscere nessuno faceva sentire Lesley sempre meno entusiasta di quel giorno.
La sera prima aveva parlato con Jamie e lui le aveva spiegato come funzionavano i corsi e lei aveva sentito una scarica di adrenalina attraversarle il corpo.
Era felice di cominciare, di tornare a fare foto e si chiedeva che effetto le avesse fatto.
Quando quella mattina poi si era svegliata, si era sentita nervosa, ma l’entusiasmo l’aveva riempita sin da subito, tanto che mezz’ora prima dell’appuntamento che aveva preso con Jamie era già sveglia.
Alla prima ora, la lezione che aveva in comune con il suo amico era andata veramente meglio di quanto si aspettasse e Lesley sperava vivamente che l’intera giornata sarebbe continuata così.
Alla seconda ora, tuttavia, quando si era trattato di andare nell’aula di fotografia, dove lo stesso Jamie l’aveva accompagnata, Les si era ritrovata spiazzata.
Una ragazza si era avvicinata a lei e l’aveva salutata sorridendole.
“Ciao..” aveva risposto lei, sentendo il panico farsi sempre più forte.
Si guardò intorno.
Jamie se ne era già andato e lei non aveva la più pallida idea di chi quella ragazza fosse.
“Come va Les? Che hai fatto quest’estate?” sorrise di nuovo lei.
Lesley si morse un labbro, accennando ad un sorriso di risposta.
“Va tutto bene. Oh, niente di particolare, vacanza con i miei e poi con i miei amici..” si ritrovò a dire senza neppure sapere se fosse la verità o meno. L’altra annuì.
“Io ho fatto quel viaggio alla fine, è stato stupendo!”
“Si?” L’altra annuì.
“Sì, sono riuscita ad andare nei posti che avevo programmato ed Andy è venuto con me..”
“Chi è Andy?” chiese Lesley, prima ancora che se ne accorgesse davvero. Spalancò di poco gli occhi subito dopo.
“Come chi è.. Fa il corso con noi..”
“Ah, quell’Andy” sorrise nervosa.
“Sì, lo sapevi che saremo partiti insieme.. Stai bene?” le chiese la ragazza. Lesley sentì il fiato mancare, mentre annuiva incerta.
“Sì, sì solo un momento di svista, scusami” L’altra aprì la bocca per parlare ancora, ma il telefono di Les squillò proprio in quel momento.
“Scusami, devo rispondere” disse prendendo il telefono.
“Okay, ti aspetto dentro” Lesley rispose senza nemmeno guardare il numero sullo schermo.
“Pronto?”
“Ehi, sono Robert” Lei dovette aspettare qualche secondo, prima di essere in grado di rispondere.
Non pensava lui la chiamasse davvero.
“Ehi, ciao”
“Disturbo?” chiese lui.
“No, figurati” si allontanò dal telefono per guardare l’orario “ho ancora dieci minuti liberi” sorrise poi.
 
 
Robert era con Isabelle quando quest’ultima lo aveva convinto a chiamare Lesley.
“Non puoi tirarti di nuovo indietro!” gli aveva detto prima di entrare nell’aula di francese e lui ci aveva pensato per un po’.
Aveva un’ora libera e quando ormai il telefono stava già squillando, lui aveva pensato che forse Lesley fosse impegnata.
“Pronto?”
“Ehi, sono Robert” fu l’unica cosa che riuscì a dire. Lei lo salutò dopo un po’ e lui si sentì sollevato dal suo tono di voce. Non era scocciata, almeno.
“Disturbo?” chiese.
“No, figurati, ho ancora dieci minuti liberi”
“Sei all’università?”
“Sì, tu no?”
“Sì, ma ho un’ora libera”
“Ah, capisco” Il silenzio che seguì era imbarazzante per entrambi e Robert non riuscì a trovare niente da dire per riempirlo.
“Ti.. ti serve qualcosa?” chiese quindi Lesley.
“Ehm.. no, in realtà no..” disse, prima di chiudere gli occhi e darsi dell’idiota.
“Anzi, in realtà sì” rimediò.
“Sei libera oggi pomeriggio?” Lei ci pensò su.
“Credo di sì.. Perché?”
“Ti va di andare a fare un giro? Per conoscerci meglio..” propose, mordendosi un labbro. Lesley sorrise istintivamente dall’altro lato del telefono.
“Sì, va bene” disse poi.
“Davvero? Grandioso! Allora.. beh, sì, ci vediamo..” Lei rise, pensando che Robert fosse adorabile quando si imbarazzava.
“Mi mandi un messaggio con l’orario e il posto?” Il riccio annuì.
“Sì, okay” si affrettò poi a rispondere, rendendosi conto del fatto che lei non poteva vederlo.
“Okay” ripeté lei.
“Allora a dopo” lo salutò.
“Ciao” disse lui, prima di attaccare. Rimase a guardare lo schermo del telefono per qualche secondo, prima di sorridere e lasciarsi andare a qualche esclamazione di gioia.
Neanche fosse stato una ragazza!
 
"Cristian?"
Il tono di Lily era stupito quando trovò il ragazzo fuori la porta.
"Belle non c'è.. È già andata via."
Disse mentre prendeva la tracolla appesa accanto alla porta.
"Lo so, sono venuto a prenderti."
Ciò confuse ancora di più Lily. 
"Frequentiamo lo stesso college, siamo amici, che c'è di male se ti vengo a prendere?"
"Nessuno.. Solo che non me l'aspettavo." Sorrise Lily. Quando era sull'aereo per Londra non avrebbe mai immaginato di legare così facilmente con qualcuno.
"Andiamo?"
La riscosse dai suoi pensieri Cristian.
La ragazza annuì. Si infilò il giubbotto, uscì di casa e chiuse la porta alle sue spalle.
"Come è andare al college?" Chiese Lily una volta salita in macchina.
"All'inizio, i primi giorni, sarai un po' disorientata. Poi quando capirai come funziona il college ti piacerà."
Disse con il suo solito tono allegro.
"Per te è il quarto anno giusto?"
Cercò di ricordarsi Lily.
"Si,  penultimo anno prima di prendere la specializzazione."
"Sai già cosa fare?"
Il tono di Lily era curioso.
"Vorrei diventare ginecologo.. Quindi mi specializzerò in ginecologia e ostetrica."
Lily poté notare nel suo sguardo quanto gli sarebbe piaciuto diventare un ginecologo.
"Te? Sai già in cosa vorrai specializzarti?"
Le chiese il ragazzo mentre spegnava l'auto.
"Non so ancora.. Ma una cosa che credo non farò mai sarà chirurgia. Non riuscirei mai ad operare qualcuno. Sono troppo sensibile.."
I due ragazzi si incamminarono all'interno del college.
"Se vuoi a pranzo ti faccio fare un giro del college."
Le propose Cristian.
"Mi saresti di grande aiuto."
Scherzò Lily guardandosi intorno.
"Allora a dopo.." La salutò Cristian prima di sparire tra la folla.
Lily si incamminò nell'aula magna dove vi erano tutte le matricole.
 
 
Robert era appoggiato al muretto di fronte l’università di Lesley.
Alla fine aveva deciso che sarebbero usciti direttamente dopo le lezioni, nel pomeriggio e lui stava aspettando di riconoscerla tra la folla.
Quando lei lo vide dall’ingresso dell’edificio, non riuscì ad impedirsi un sorriso.
Si affrettò a scendere le scale, ma dovette fermarsi quando Jamie la richiamò.
“Ehi, dove corri?” Lei si morse l’interno della guancia e sorrise di nuovo.
“Devi dirmi qualcosa signorina?” la prese in giro lui.
“Devo andare Jamie”
“Eh no! Non ti muovi di qua finchè non mi dici dove devi andare così di fretta” Lei sospirò, poi si decise a dirgli la verità.
“Esco con un ragazzo”
“E chi sarebbe?”
“Il ragazzo riccio con cui parlavo l’altra volta al bar” Jamie corrugò le sopracciglia, provando a ricordare.
Si ricordava di Lesley che si era allontanata per parlare con qualcuno, ma non teneva presente la figura, perché quando l’aveva vista era troppo impegnato a pensare a Lily.
“Jam, devo andare” lo riprese di nuovo lei.
Lui la salutò, poi la seguì con lo sguardo fino a quando non la vide salutare un ragazzo con due baci sulle guance.
Jamie pensò che aveva un viso familiare, prima che scrollasse la testa e si decidesse a tornare a casa.
  
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