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Autore: FrancyCece9    29/06/2015    1 recensioni
Benedetta, 19 anni, neo-diplomanda, con un sogno nel cassetto e un grande segreto da nascondere
Michele, 22 anni, la passione per il canto, un animo gentile sotto una scorza da duro
Lei perfettina, lui casinista, due caratteri all'opposto che assieme fanno scintille
Sullo sfondo un'accademia e quattro amici
Scoccherà la scintilla tra la piccola Benedetta e l'imprevedibile Michele?
(La precedente fanfiction "Vivimi" era scritta da me, orala pubblicherò nuovamente)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Passarono alcuni giorni e finalmente arrivò il sabato, mentre i ballerini rifinivano le coreografie, ai cantanti era stata concessa una mattinata libera, così Mia decise di andare a fare un po’ di shopping assieme ad altre ragazze mentre Benedetta preferì rimanere in camera a riposarsi, iniziò  a leggere un libro che si era comprata alcune settimane prima che ancora non era riuscita a leggere, ci riuscì finché non bussarono alla porta, così abbandonò il libro per andare ad aprire
-Ehi! Ciao- salutò Benedetta, Giulio e Michele che stavano sulla porta –Entrate- li invitò facendogli spazio, i due entrarono, Michele si buttò sul letto di Cristina mentre Giulio dopo aver dato un bacio sulla guancia a Benedetta la prese in braccio e si andò  a sedere sul letto di Mia –Quanto sei scemo- lo rimproverò ridendo Benedetta, Michele li guardava in silenzio, Giulio senza dire niente iniziò a fare il solletico a Benedetta che subito cominciò a ridere e a contorcersi, Michele li guardava senza espressione, un po’ contrariato, i due d’altro canto sembravano divertirsi senza fare troppo caso ad Michele, proprio in quel momento bussarono alla porta, Giulio e Benedetta non sentirono, così Michele si schiarì la voce un paio di volte e finalmente i due smisero di ridere e guardarono il cantante con il ciuffo
-Hanno bussato- annunciò Michele indicando la porta, Benedetta si alzò e dopo essersi messa apposto la felpa andò ad aprire, quando si ritrovò davanti Francesco, d’istinto chiuse la porta, ma lui glielo impedì mettendo un piede tra lo stipite e la porta, Michele si mise una mano sulla fronte, Giulio lo guardava interrogandosi su chi fosse
-Non ti voglio vedere, ne tantomeno parlare- disse Benedetta spingendo la porta
-Ti prego- la pregò Francesco, lei lo guardò negli occhi arrabbiata
-Ho detto di no- ripeté alzando la voce
-Benny- la chiamò Michele, lei si voltò –Magari vuole dirti qualcosa d’importante- provò a dire il ragazzo, lei sbuffò ed aprì la porta per far entrare Francesco, che sbarrò gli occhi quando trovò Michele seduto su un letto e Giulio su di un altro
-Vi dispiace uscire?- domandò Benedetta ai due ragazzi, loro senza dire niente si alzarono e uscirono chiudendo la porta
-Chi è?- domandò Giulio ad Michele appena furono in corridoio
-È l’ex-ragazzo di Benedetta- rispose Michele, Giulio lo guardò sembrava agitato
-Ah beh, io vado un po’ fuori, tu che fai?- domandò il trentino al romano
-Io vado in camera, ne approfitto per ripassare per oggi pomeriggio- rispose Michele, Giulio annuì e andò verso le scale, Michele fece per aprire la porta ma, appena Giulio scomparse sulle scale, la richiuse e si sedette davanti alla camera delle ragazze.
-Vedo che ti tratti bene- le fece notare Francesco riferendosi a Michele e Giulio, Benedetta teneva le braccia incrociate al petto
-Sono solo amici, e comunque non te ne deve fregare di quello che faccio io-  le disse la ragazza –Cosa sei venuto  a fare? Cosa vuoi da me?- gli chiese dura
-Sono venuto a vedere come stai- rispose lui abbassando la testa, lei alzò gli occhi al cielo
-Adesso?- domandò retorica –Solo adesso mi vieni a chiedere come sto?- chiese ancora –Tre mesi fa, quando chiedermi come stavo era la cosa più giusta da fare, tu non l’hai fatto, anzi…- riprese fiato – Quando ti ho detto che ero incinta perché non mi hai chiesto come stavo? Quando avevo bisogno di te, tu dov’eri?- continuò senza volere una risposta –Mi hai lasciato da sola, mi sono ritrovata da sola con un segreto più grande di me da nascondere- continuò con le lacrime agli occhi
-Scusami, avevo paura- fu l’unica cosa che Francesco riuscì a dire, Benedetta allargò le braccia
-Avevi paura? E io? Credi non avessi paura? Francesco, ho solo 19 anni, cosa credevi? Che fossi la ragazza più felice dell’universo? Ho avuto paura anch’io, e tu, invece di starmi vicino, di dirmi che sarebbe andato tutto bene, cos’hai fatto? Mi hai urlato addosso dandomi della stupida perché ero incinta, perché secondo te tutta la colpa ricadeva su di me- disse tutto d’un fiato la bionda, Francesco si avvicinò a lei -Mi hai abbandonato, e ora hai il coraggio di venire qui a chiedermi come sto?- domandò retorica lei –Sei arrivato tardi, il treno è già passato, ti svegliavi prima- continuò Benedetta, Francesco si avvicinò ancora di più, Michele da fuori sentita tutto, Benedetta urlava –Quando sei scappato sono stata malissimo, mi sono vista cadere il mondo addosso, ho inventato scuse su scuse per non rivelare che ero incinta ed era quello il motivo per cui mi avevi lasciato. Mi hanno detto “eliminalo” e io l’ho fatto, ti ho eliminato dagli amici di Facebook, dai contatti e-mail, dalla rubrica. Mi hanno detto “togli le sue foto” e io l’ho fatto, ho tolto tutte le foto che avevo appeso in camera, quella su comodino, quelle nel diario. Mi hanno detto “Liberati di tutto ciò che ha a che fare con lui” e io l’ho fatto, ho buttato via magliette, scatole di cioccolatini, lettere, cancellato messaggi, eliminato canzoni che mi ricordavano te. Mi hanno detto “dimenticalo” e io l’ho fatto, mi sono trasferita qui, mi sono fatta nuovi amici, ho iniziato a ridere di nuovo, ho anche iniziato a preoccuparmi per lei o lui, e ora, dopo che io ho fatto tutto questo, tu arrivi qui, pretendi che ti perdoni e che ricominci la mia vita con te?- urlò Benedetta tra le lacrime, Francesco le tirò uno schiaffo, Michele da fuori sentì il rumore sordo, non ci pensò due minuti, entrò nella stanza, Benedetta piangeva, la sua guancia era rossa, Francesco lo guardò sconvolto, Michele si avventò su di lui prendendolo per il bavero della giacca
-Non la devi neanche toccare!- gli urlò Michele fuori di se –Vattene da qui, esci dalla vita di Benedetta- continuò lui, Francesco lo fissava stringendo i pugni
-Ma tu chi cazzo sei?- gli domandò furioso Francesco prima di scagliargli un pugno nell’occhio destro, Benedetta si mise ad urlare e andò a dividere i due ragazzi
-Sono quello che ti riempie di botte se entro due secondi non sei fuori da questa stanza- lo intimidì Michele fuori di se -Lascia in pace Benedetta!- gridò ancora lasciando Francesco, che subito uscì dalla stanza lasciando soli i due ragazzi, Benedetta subito si rifugiò tra le braccia di Michele, appoggiò la testa sul suo petto fino a sentire il battito accelerato del ragazzo, lui la strinse a se senza dire niente, lei piangeva
-Scusami Mic, scusami tanto, è tutta colpa mia- si scuso la biondina tra le lacrime, Michele la strinse a se
-Non dirlo neanche per scherzo, non è colpa tua- le rassicurò Michele, lei si staccò e guardò l’occhio destro di Michele, si stava gonfiando
-Ti fa tanto male?- chiese Benedetta, lui annuì
-Ma per te questo ed altro- rispose Michele, toccandosi l’occhio, Benedetta aprì il piccolo frigo che avevano in camera
-Vediamo se trovo del ghiaccio- annunciò cercando dentro il frigo –Con Cristina in camera può essere che ne abbiamo- continuò mentre Michele si sedeva sul letto –Trovato!- gioì Benedetta tirando fuori una busta ghiacciata che prontamente appoggiò sopra l’occhio dolorante di Michele
-Cosa ti ha fatto quel bastardo?-domandò Michele tenendosi il ghiaccio sull’occhio
-Mi ha tirato uno schiaffo, ma così, senza un motivo apparente, e poi sei entrato tu e…- si fermò -…sappiamo com’è andata a finire- concluse indicando l’occhio di Michele -Mic?- lo chiamò, lui si girò verso di lei –Ho paura che mi venga a picchiare di nuovo- disse sottovoce, lui le prese il mento e glielo alzò facendo in modo che la guardasse negli occhi
-Non ci pensare minimamente, ci sarò io a difenderti, non devi avere paura- la rassicurò lui abbracciandola, lei annuì -Sai, non assomigli affatto ad una principessa- le disse cercando di cambiare discorso e di distrarla un po’, lei si staccò dall’abbraccio –Sei più Wendy di Peter Pan- le disse, lei sorrise
-E allora tu sei il mio Peter Pan- rispose Benedetta spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio
-Ma poi Peter Pan e Wendy si mettono insieme?- domandò lui
-Beh, invece questa volta Peter Pan si metterà con Trilly- continuò Benedetta, lui la guardò senza capire -Trilly sarebbe Ilaria- le fece capire lei
-Ah ok, ora ho capito mia piccola Wendy- le disse ridendo
-Ti voglio bene, Peter- gli disse lei abbracciandolo.


Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Vi ho fatto una sorpresa! ho aggiornato prima del 7. Non vedo l'ora di farvi leggere i nuovi capitoli, così ho pensato di accelerare la pubblicazione di capitoli già editi.Ringrazio infinitamente chi ancora recensisce, siete molto importanti. Ora vi lascio
A presto
Francesca
 
  
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