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Autore: resi    29/06/2015    2 recensioni
“Prima o poi sarai mia Kaori … e solo dopo inizierà il divertimento vero e proprio”. Salve a tutti! Ecco a voi una nuova storia che vedrà la nostra sweeper alle prese con un'ardua missione: salvare la vita dell'uomo che ama. Ma come potrà riuscirci se il nemico è uno dei killer più abili del mondo? Scopriamolo insieme ...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Kaori era agitatissima, era caduta nel panico quando, una volta tornata a casa, trovò l’appartamento vuoto. Temeva che i due uomini fossero andati in un luogo solitario per sfidarsi, ma si impose di calmarsi e di ragionare. Secondo Miki il primo passo del suo indesiderato ospite era quello di conquistarla, quindi ipotizzò che fossero usciti per la loro “gara di mokkori”. Si meravigliò nello sperare che fossero davvero in giro ad importunare ogni bella donna che incontravano, ma quella volta quella piccola parvenza di sollievo era più che giustificata.
- E ora che faccio? Non resisterò tanto a lungo qui dentro senza sapere cosa stanno facendo … Forza Kaori, non devi agitarti – si ripeteva la poverina tra sé e sé – aspettali qui, vedrai che prima o poi torneranno.
 
E così fece, per non pensare al tempo che passava senza notizie di Ryo, si mise a pulire casa da cima a fondo … Ma il lavoro manuale non le occupava il cervello, perché quello continuava a pensare alle parole di Miki e a quello che sarebbe successo se avesse fallito la sua missione.
Così, finito di lucidare tutti gli angoli della casa, si sedette in cucina, aspettando il rientro di Ryo e Mick.
 
Ormai erano le 23.00 e Kaori stava per farsi divorare completamente dall’ansia, quando sentì dal corridoio le voci dei due uomini che cantavano come due gatti torturati da coliche renali. Entrarono in casa barcollanti e ubriachi, cercando di sostenersi a vicenda per non cadere.
Alla vista di quello spettacolo, e dopo tutta la preoccupazione provata quella lunga giornata, Kaori fu accecata dalla rabbia più nera …
- Si può sapere cosa avete combinato voi due?? – urlò la ragazza.
- Ciao Kaori! Ma niente abbiamo solo bevuto un po’ … - disse Ryo
- E abbiamo fatto stragi di cuori!! Quanto sono sexy le donne giapponesi! – concluse Mick.
- Siete due deficienti!! Ero preoccupata da morire! Potevate almeno lasciarmi un biglietto!
- Ah smettila di assilarci Kaori, non ci abbiamo pensato.
- In realtà io volevo farlo, insomma, non volevo che la donna di Ryo si preoccupasse per niente …
- Mick! Io non sono la donna di Ryo!
- Già! – continuò Ryo – e poi a me non piacciono i travestiti violenti e privi di sex appeal come lei!!
- Cooooosaaaaaa???!! Brutto disgraziato! E pensare che ero in pena per te!!! Beccati questo aaagggrr!!!!
 
E con uno slanciò degno di una pantera Kaori scagliò il suo martellone versione golden dritto sulla faccia dello sweeper scaraventandolo contro il muro e, una volta accertata di avergli fatto male a sufficienza, si rifugiò nel poligono.
- Ryo – disse Mick con un sorriso malizioso -  ma perché la fai arrabbiare così? Vuoi farti ammazzare? Oppure … stai cercando di convincermi che non c’è niente fra voi …
- Non sto facendo proprio un bel niente – disse rimettendosi in piedi - Siamo solo colleghi! Quante volte te lo devo ripetere??
- Finiscila, lo vedo che tieni a lei più di quanto non vuoi farmi credere.
- Senti un po’ zuccone, suo fratello, nonché il mio migliore amico, me l’ha affidata morendo, voglio proteggerla solo per onorare la mia promessa, niente di più!
- Non ci casco, ti vedo quando sei con lei, e soprattutto ho notato che stai cercando in tutti i modi di tenermi lontano da Kaori … lo sai che è solo questione di tempo e che presto potrò godere appieno del suo splendido corpo …
- Mick – Ryo si fece di colpo serio – te lo ripeto per l’ultima volta, ho giurato di proteggerla dai bastardi come te, quindi sta alla larga da lei … - il suono di quelle parole minacciose erano più taglienti di una lama affilata.
- Tse! Vedremo chi vincerà …
 
E detto questo Mick uscì dalla stanza, mentre Ryo cercava di capire come doveva comportarsi con lui, e soprattutto con Kaori. Nel contempo, la ragazza stava sprecando un sacco di munizioni cercando di colpire  il suo bersaglio al poligono, ovviamente senza successo. Ma lei non era li per allenarsi, bensì per dar sfogo alla sua frustrazione …
- Accidenti a te Ryo … sei solo uno stupido!
 
BANG! BANG! BANG! BANG! BANG!
 
- Non meriti il mio aiuto!
 
BANG! BANG! BANG! BANG! BANG!
 
- Così non lo colpirai mai.
 
Mick era entrato silenziosamente nel poligono, facendo spaventare Kaori non poco.
- Nessuno ha chiesto il tuo parere, vattene!
- Ehi tranquilla sugar, volevo solo aiutarti – disse Mick con un dolce sorriso.
- Non mi serve nessun aiuto …
- A me non sembra, il tuo socio non ti ha insegnato a sparare?
- ….
- A quanto pare no, si vede che non si fida di te, delle tue capacità …
- No, non è vero … - la voce era un sussurro poco convincente, infondo anche lei lo aveva sempre sospettato, altrimenti non si spiegava perché Ryo non le avesse insegnato mai niente.
- Io invece credo che tu abbia del potenziale, io mi fido di te …
 
Un segnale d’allarme scattò nella testa di Kaori appena sentì pronunciare quelle parole … la stava provocando … stava cercando di farle odiare Ryo … Miki l’aveva avvisata …
- Non dire sciocchezze! Non mi conosci e quindi non puoi esprime giudizi sul mio conto!
- Guardo solo i fatti my dearling, lui non ti ha mai insegnato nulla … ma … se vuoi … io posso farlo.
- Come??
- Basta che tu me lo conceda, e io ti insegnerò a sparare. Per te farei questo ed altro my love …
 
Kaori stava per mandarlo a quel paese ma si trattenne … infondo aveva sempre voluto imparare, e questa era una buona occasione. Se imparava ad usare la pistola avrebbe potuto difendere Ryo …
- D’accordo. Insegnami, dimmi dove sbaglio.
 
Sul volto di Mick spuntò un sorriso soddisfatto, credeva di doversela lavorare di più … “Meglio così”, pensò.
- Innanzi tutto non la impugni bene, e la tua postura non è corretta.
Le si avvicinò e, con un tocco delicato, la avvolse facendo aderire la sua schiena al suo petto, per darle la postura giusta …
- Divarica le gambe, ricorda: se le divarichi avrai più equilibrio e sarai più precisa nel colpo …
La ragazza obbedì … Mick avvolse anche le sue mani attorno la pistola …
- Ora concentrati, prendi la mira, respira profondamente e quando ti senti pronta spara …   
Un colpo solo vibrò nell’aria, e Kaori face un centro perfetto.
- Ce l’ho fatta!! Non ci credo!
- Bravissima, te lo avevo detto che hai del potenziale …
Kaori era soddisfatta del risultato, l’unica cosa che stonava in quel momento era sentirsi intrappolata fra le sue braccia … Cercò quindi di divincolarsi, ma Mick glielo impedì. Lentamente la fece voltare verso di lui, fino ad avvicinare pericolosamente i loro volti …
- So chi sei, e so cosa stai cercando di fare – disse di colpo Kaori con voce ferma e lo sguardo glaciale.
Mick rimase spiazzato … pensava che stesse per cedere … invece ora vedeva quella ragazza li, fra le sue braccia, ma insensibile al suo fascino … una sensazione disagevole per lui …
- Non capisco come fa una donna bella e dolce come te a vivere con un uomo come Ryo. Lui non ti rispetta, ti tratta come una pezza da piedi ma tu gli resti vicino … perché?
- Lui … mi è stato vicino quando mio fratello è stato ucciso dai criminali della Red Pegasus … mi ha accolta in casa sua e mi ha protetta.
- Per questo gli resti vicino, ti senti in debito con lui …
- No …
- Tu lo ami, per questo non lo lasci …
- No! Siamo colleghi e siamo entrambi soli. Ci sosteniamo a vicenda e la questione finisce qui. Siamo una coppia professionalmente, ma non nella vita privata.
- Ma tu non sei più sola … - Mick tentò di avvicinare le sue labbra a quelle di Kaori ma fu prontamente fermato dalla ragazza.
- Finiscila Mick. Ho capito a che gioco stai giocando ma io non ci sto …
- Kaori – il suo sguardo si fece profondo, la sua voce sensuale, le sue mani la toccavano come nessun uomo aveva fatto prima … - apri gli occhi, lui non ti merita. Non merita una donna che si strugge così per lui, senza mai essere ricambiata. Tu gli dai tutto e lui … cosa ti da? Sofferenza e umiliazioni. Io invece posso renderti felice, posso amarti come non sei mai stata amata in vita tua … dammi un occasione.
- Mick … l’amore non è un dare e un ricevere. Si ama, e basta – ormai Kaori aveva messo a nudo la sua anima e i suoi veri sentimenti.
 
Quelle parole colpirono profondamente Mick … C’era qualcosa nello sguardo di quella donna, un fondo di verità e un amore che lui non aveva mai conosciuto e di cui, se ne rese conto solo allora, ne era invidioso.
No, non poteva farsi sconfiggere … si allontano un po’ da lei continuando a fissarla negli occhi …
 
- Quindi preferisci stare con un uomo che ti fa soffrire? Dimmi, lo ami anche quando va a letto con la prima donna che gli capita? Lo ami anche quando sbaglia?
- Soprattutto quando sbaglia, perché è proprio in quei momenti che ha più bisogno di me.
 
Mick continuò a fissarla in silenzio, sinceramente stupito, per un periodo che sembrò infinito … Poi le sorrise.
 
- Sei una donna speciale Kaori.
 
E detto questo uscì dal poligono. Mentre saliva le scale incontrò Ryo, il quale aveva pazientato fino alla fine dei loro discorsi, per vedere cosa sarebbe successo.
 
- Ora capisco perché ti sei innamorato di lei Ryo. Non ho mai conosciuto una donna bella come lei … e non parlo del suo aspetto fisico.
- Siamo solo colleghi – disse freddo.
- Certo, come no.
- Mick …
- …
- Sta alla larga da lei …
- Sai che ti dico? A prescindere dalla nostra sfida io porterò Kaori con me in America. Ho deciso che diventerà la mia donna.
- Allora sei duro d’orecchi o forse devo essere più esplicito: toccala ancora e ti uccido.
- No, sono io che devo essere più esplicito: la amo.
- …
- É speciale e me ne sono innamorato … non mi sono mai sentito così. È un tesoro inestimabile e nessuno potrà portarmela via … compreso tu Ryo.
 
Senza voltarsi Mick proseguì il suo cammino … Mentre Ryo poteva sentire la terribile bufera di ghiaccio che si era scatenata nel suo cuore.
   
 
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