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Autore: Mela Shapley    29/06/2015    2 recensioni
Dopo anni di segregazione, Rita Skeeter ha finalmente la possibilità di intervistare un membro dello staff di Hogwarts. Su chi mai potrebbe buttarsi la nostra intrepida giornalista, se non sul professore di Pozioni più affascinante e meno politically correct dai tempi di Severus Piton?
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Rita Skeeter, Scorpius Malfoy, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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FF a tema: "Rita Skeeter e le interviste impossibili"
Mese: Maggio 2015
Sito: Lumos.it

A/N: Attenzione, può contenere tracce di volgarità! L’Autrice si dissocia dal linguaggio e dai metodi di insegnamento illustrati in questa storia, e vi lascia nelle mani perfettamente curate di Rita Skeeter.

 
Pozioni da Incubo
 
 
25 maggio 2023
 
Carissimi, affascinanti, adorati lettori delle mie rubriche ne La Gazzetta del Profeta… cosa sarei mai senza il vostro costante supporto e la vostra vivace curiosità?  Nulla, miei cari, nulla! A parte, ovviamente, una bionda mozzafiato dalla penna estremamente linguacciuta; e oggi questa penna vi accompagnerà dentro le mura di uno dei luoghi più magici del mondo, la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Come ben saprete se avete letto il mio articolo-denuncia del novembre scorso, negli ultimi anni Hogwarts è stata soggetta ad una clausura quanto mai sospetta e allarmante. Dopo che i cancelli venivano chiusi alle spalle dell’orda di studenti scalpitanti che giungeva a scuola ogni primo settembre, a nulla servivano le suppliche costanti della sottoscritta: non vi era alcun modo per guadagnare l’accesso dentro il castello, nemmeno sbandierando il sacrosanto diritto di documentare la vita delle nuove generazioni che stanno così tanto a cuore a noi adulti. Questo fin troppo cauto atteggiamento da parte del Preside Vitious ha dato adito ad alcune basse e malevoli voci assolutamente non condivise dalla vostra Rita, che da sempre lavora sodo per andare in fondo ad ogni questione e per presentare a voi, cari lettori, la più completa e integrale verità.

Ebbene, posso finalmente rivelarvi che tanto duro lavoro è stato recentemente ricompensato da un permesso speciale per visitare la scuola e, meraviglia delle meraviglie, per intervistare uno dei membri dello staff. Natale quest’anno è arrivato in anticipo, signori miei! Ma, e qui si poneva il problema: chi scegliere? Forse il saggio Preside Vitious? Non ne sarebbe valsa la pena, miei cari lettori: nonostante la sua elevata statura (statura morale, ovviamente), preferivo ascoltare una voce fuori dal coro, per così dire. Forse il Professor Paciock, indiscusso eroe di guerra e vincitore assoluto del premio “Atto Di Maggior Coraggio Compiuto Indossando Un Capo Di Vestiario Particolarmente Orrendo”? Vi stupirà, ma il nostro Nev attualmente è poco più di un giardiniere, e neanche uno tanto in forma. La moglie Hannah deve essere una gran brava cuoca, ne sono certa.

Ma bando alle ciance, ed andiamo al sodo – in tutti i sensi. E’ con immensa gioia che posso annunciarvi di aver finalmente avuto l’opportunità di incontrare una delle new-entry dello staff di Hogwarts. Vincitore per due volte del premio “Miglior Sorriso A Denti Stretti”, esplosivo come un corno di Erumpent, attuale Direttore della Casa Serpeverde, nonché esimio Professore di Pozioni… avete capito tutti di chi sto parlando, vero? Signori e signore, sono onorata di presentarvi l’intervista esclusiva al Professor Gordon Ramsay!
 
Vi dirò, l’idea di incontrare dal vivo il Professor Ramsay mi ha messa fin da subito in agitazione: lo sapete anche voi, è difficile resistere al fascino di quest’insigne galantuomo inglese, rinomato fin nei circoli Purosangue per la sua eleganza e il suo savoir-faire. E con oggi la vostra Rita ve lo può confermare: non solo è un gran bel pezzo di mago, Gordon Ramsay è anche un eccellente insegnante di Pozioni.

Proveniente da una famiglia di umili origini, con padre Babbano e madre Strega, il Professor Ramsay ha a cuore solamente due cose: il benessere e la cultura dei suoi studenti. Come lo so? Ho avuto l’occasione più unica che rara di vederlo all’opera durante la lezione ai Corvonero e ai Serpeverde del sesto anno. I più svelti tra voi a fare i conti avranno già capito che sì, Ramsay non è l’unica celebrità che ho avuto la fortuna di incontrare quel giorno.

Non dovrei aver bisogno di dirvelo, ma posso assicurarvi che l’ingresso in aula di Ramsay ha un grande effetto scenico. Quest’uomo non ha bisogno di scagliare alcun Confundus per essere stupefacente.

“Voi! Voi siete studenti del sesto anno, c***o! Con che coraggio mi presentate dei temi del genere? Uno Snorticolo Cornuto li scriverebbe meglio, e neanche esiste!” esordisce il Professore marciando per l’aula, senza apparentemente accorgersi della presenza di una studentessa lievemente più matura delle altre seduta in ultima fila.

E’ evidente che la classe è ipnotizzata dalla sua saggezza. Mentre lui parla non vola una mosca: dunque, il sistema scolastico magico riesce ancora a produrre insegnanti capaci di farsi rispettare! Sì, sto guardando proprio lei, Professor Rüf.

Il Professor Ramsay procede poi a scaraventare in giro per l’aula i temi di cui è particolarmente scontento, obbligando gli studenti a raccoglierli da terra - il disordine, nella sua aula, non è tollerato. Uno dei fogli volanti rischia di cadere dentro un calderone pieno di Pozione Esplosiva, ma la prontezza di riflessi di Albus Potter evita un’agghiacciante disgrazia: ho usato una bella dose di Pozione Lisciante per avere capelli perfetti, e rimarrei sconvolta nel vedere tutto il mio duro lavoro gettato al vento solo perché uno studentello non è in grado di scrivere un tema all’altezza degli standard educativi.

“Potter!” chiama il Professore. “Chi ti ha detto di prendere quel tema? C’è forse il tuo nome scritto sopra?”

“No, signore,” risponde il giovane Potter, ritraendosi nelle spalle in quel modo pavido che ha senza dubbio ereditato dal famoso padre. “Volevo solo evitare che finisse dentro quel calderone, signore.”

“Sempre una scusa pronta, eh Potter? Vuoi una c***o di medaglia? Sei così pieno di m***a che potresti andare a fare il Ministro della Magia!”

Il ragazzo, che sul petto ostenta una spilla da Prefetto di Serpeverde col chiaro intento di mettersi in mostra davanti ai compagni, è visibilmente commosso dall’elogio mossogli dal Professore. Nonostante Ramsay lo stia facendo in totale buona fede, è opinione di questa cronista che Potter non vada incoraggiato: non abbiamo dimenticato il famoso incidente dell’anno scorso in cui il ragazzo ha messo a repentaglio la vita della Piovra Gigante usando il Cappello Parlante e una Ricordella. C’è anche da dire che è tristemente inevitabile essere affetti da una crescente megalomania se ricevi alla nascita un nome orrido come Albus Severus.

Ma torniamo a noi! La lezione procede senza grandi intoppi, mentre gli studenti sono impegnati nella realizzazione della Pozione della Morte Vivente. Un esperimento complesso, ma sono sicura che, sotto la dotta tutela del Professor Ramsay, nessuno di quei ragazzetti avrà alcun problema. Perciò mi avvicino al Professore, pronta per la mia intervista, e gli faccio l’occhiolino mentre mi accomodo sopra la cattedra – per Merlino, vi posso assicurare che da vicino è ancora più ammaliante che in foto. Lui mi guarda con i suoi occhi magnetici, lucerne di un azzurro tanto intenso da ricordare i lontani mari caraibici. Mi presento – la vita ad Hogwarts può far dimenticare le cose più strane alle persone – e lui fa gentilmente cenno di avermi riconosciuta.

“Rita Skeeter, eh? Ho ben presente. Lei è ovunque, come la cacca di gufo in Sala Grande.”

Le sue parole maliziose mi fanno scorrere brividi sulle braccia. Merlino, non sono mai stata così emozionata per un’intervista da quella memorabile volta in cui ho avuto modo di testimoniare che la vittoria di Gilderoy Allock come “Miglior Baciatore della Galassia” era ben meritata. Fortunatamente ho qualche secondo per riprendermi, perché lui si gira verso uno dei suoi studenti per dargli uno dei suoi preziosi consigli:

“Ehi, tu! Quei Vermicoli sono già morti, stai forse cercando di ucciderli un’altra volta?! E’ così che tratti le materie prime fornite dalla scuola? Che schifo!”

Tossicchio pian piano, e Ramsay mi dedica finalmente tutta la sua attenzione.

“Professore, tutta la popolazione è enormemente grata che lei abbia accettato di riversare la sua cultura nelle giovani menti dei nostri ragazzi. Ma alcune voci dicono che non sia questa la sua più grande ambizione – e queste voci sussurrano della nascita di una catena di negozi di Pozioni a suo nome. Conferma queste dicerie?”

“Il mio laboratorio di Pozioni, Hell’s Potions, aprirà a Diagonalley verso la fine dell’anno,” commenta in tono modesto. “Senta, può scendere da questa maledetta cattedra? Non riesco a concentrarmi con quel suo enorme davanzale che mi ballonzola ad altezza occhi!”

Non riesco a trattenere un risolino – è ovvio che dovrò aspettarmi un invito a cena in un ristorante di classe all’altezza del suo nome. Ahimè, quest’uomo mi fa sentire come se fossi di nuovo una ragazzina.

“Ohi, Finnigan! C***o fai? Pensi che quel filtro sul tavolo sia solo un oggetto decorativo? Il sangue di folletto che hai versato nel tuo calderone è così lurido che ora Scorpius Malfoy inizierà a sfotterlo!”

Il giovane rampollo Malfoy alza la testa dalla sua pozione – un liquido color lilla assolutamente antiestetico, se volete il mio parere – poi scambia un’occhiata con l’amico e compagno di Casa Albus Potter. Nonostante il grande disonore di cui la famiglia si è macchiata un quarto di secolo fa, i Malfoy restano sempre delle brillanti canaglie. Piuttosto, la vicinanza e la complicità di quei due ragazzi fanno tintinnare il mio innato senso cogli-romanticherie – ma questa sarà una pista che seguirò in un altro momento.

“NO! No, Zabini, maledizione, no! Che fai con quell’Infuso di Artemisia?! Non sei neanche in grado di leggere delle semplici istruzioni? Ci va una dannatissima mezza pinta di dannatissimo Succo di Horklump! Per il b**o del c**o di Merlino, mia nonna la saprebbe fare meglio! Ed è un fantasma!”

“Gordon, tornando a noi…” Gli faccio un altro occhiolino. “Non trova che le sue… doti… siano sprecate in mezzo a questi ragazzetti svogliati? Forse dovrebbe impiegarle in un settore che consenta, come dire, più stimoli, maggiori soddisfazioni… a La Gazzetta del Profeta cerchiamo sempre uomini dalla lingua pronta e tanto focosi da Incendiare un Whiskey con lo sguardo.”

Ramsay agita una mano con fare seducente, ma la sua onestà e la sua dedizione gli impediscono di lasciare a se stessi gli studenti affidati alle sue cure. Noto con una punta di invidia che si avvicina ad una ragazza di Corvonero, sovrastandola come un falco.

“Devi aggiungere altri peli di unicorno. Veloce! Più amore nelle tue mani! Ora lascia sobbollire per 3,12 secondi e dai una mescolata di 57° in senso orario, stando in equilibrio su un piede solo.”

La studentessa obbedisce prontamente, e il colore della sua pozione si trasforma in un verde bottiglia molto fuori moda. Ramsay sembra pensarla come me, perché le sue guance arrossiscono per l’imbarazzo.

“Porca miseria, Turpin! Il piede sinistro! Che spreco! Hai la minima idea di quanto costino i crini di unicorno?! Pensi che crescano in mezzo ai peli del naso di Hagrid? Tu stai derubando la scuola di ingredienti preziosi, Turpin! Questo è un furto, e tu sei una ladra! Ma porco Salazar, dove c***o sono finito?”

La lezione è quasi terminata, e dal modo in cui il Professore sprofonda nella sua poltrona è evidente che quell’ora trascorsa in compagnia di studenti tanto inetti l’ha prostrato. Uno dopo l’altro, i ragazzi si mettono in coda per consegnare le provette contenenti parte delle loro pozioni. L’ultimo della fila è Albus Potter. Gordon rimane per un momento a fissare con gravitas accademica il liquido grumoso prodotto dal Figlio-Del-Prescelto.

“Potter,” dice Ramsay con la sua voce virile. “Non ho ancora valutato la tua Pozione e già ti odio.”

Il nostro resoconto esclusivo termina qui, ma non disperate – ben presto la vostra Rita tornerà a illuminare le vostre giornate! Fatemi sapere via gufo cosa pensate del delizioso Gordon Ramsay – già che ci siete, datemi un suggerimento su come vestirmi per il nostro probabile appuntamento – e restate con noi per le prossime interviste allo staff di Hogwarts!

La vostra inimitabile

Rita Skeeter
  
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