Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Cosa accadrà adesso?
Questo capitolo sarà appena più breve.
 
Buona lettura!
 
 
 
Capitolo 2- Progressi
 
Sayuri tornò nel suo appartamento, sfinita. Si gettò a peso morto sul letto.
“Mika…sembra proprio che il destino faccia di tutto per andarci contro” sospirò la ragazza, rifletterò
“Yuu…come la prenderà? Prima di tutto, deve entrare nel gruppo. Quel ragazzino non fa che preoccuparmi…”
Quella notte, la ragazza stentò a prendere sonno.
Quella mattina, Yuu corse da Sayuri a raccontarle tutto eccitato di aver controllato un demone.
“ YUU!” disse Sayuri “ è pericoloso! Che combini?!”
“ è stato un giochetto” commentò orgoglioso il ragazzo
Sayuri sospirò. “Non cacciarti nei guai. So che dopo inizierai gli allenamenti per entrare nella Compagnia”
La ragazza si allontanò. Yuuichiro, intanto, fece la conoscenza di Shiho Kimizuki…
“Ah, ma nella sua classe c’è quel ragazzino” pensò Sayuri “ potrà diventare un buon amico per Yuu, da quanto ne so”
Quando Shinoa accompagnò Yuuichiro alla lezione di Guren, anche Sayuri si unì. Lì, il ragazzo ritrovò Yoichi e anche Kimizuki.
“Lo sapevo, iniziano a litigare” sospirò la ragazza, vedendo che i due subito avevano iniziato a discutere
Intervenne Guren a calmare gli animi.
Litigarono anche durante l’allenamento per valutare il gioco di squadra, ma la sorella di Kimizuki, affetta dalla malattia, versava in gravi condizioni e il ragazzo fu chiamato in ospedale. Sayuri fu contenta di vedee che Yuuichiro aveva dato supporto al compagno, almeno in quel momento.
“Si, saranno buoni amici” pensava.
 Il Comandante, il giorno seguente,   portò i ragazzi a sostenere la prova per ottenere le Armi Demoniache. Sayuri fu obbligata a rimanere sulla soglia.
“Uffa, non è giusto” si lamentò la ragazza “ Yuu, spero vada tutto bene”
Guren, alla fine della prova, che fu un successo benchè con qualche problema, diede un altro incarico a Sayuri.
La ragazza si presentò nuovamente. “ Sono Sayuri Hyakuya, piacere”
Kimizuki arrossì leggermente. La ragazza se ne andò per assolvere il proprio incarico.
Quando fece rapporto, Guren le assegnò un altro compito.
“ Farai da supervisore, ne hai le capacità. Ma non voglio che trascuri i tuoi compiti” disse l’uomo, serio “ domani ti dirò a quale squadra sarai assegnata e chi sarà il capitano”
“Agli ordini” rispose la ragazza “ per quanto riguarda quella questione…”
“ Sei libera di fare quello che vuoi, quell’appartamento te l’ho dato anche per quella ragione “ rispose Guren “ bada solo che non lo sappia nessuno. E soprattutto, non dimenticare le tue mansioni e i tuoi doveri, Sayuri. Per Yuu non devi preoccuparti, è in gamba. Ah, domani appuntamento alle 7 al solito posto”
“ Lo so, è solo… troppo impulsivo. Ricevuto, Comandante”
Guren le fece segno di andare. Ma la ragazza, invece di tornare nel suo appartamento si recò a Sanguinem per parlare con Mika.
“Maledizione, Mika, dove ti sei cacciato?” pensava Sayuri, girando furtivamente per la città senza incontrarlo “ sé è nel palazzo, non posso entrare. Accidenti, se non gli parlo…”
Venne scoperta da un gruppo di vampiri, ma li uccise subito. Però la notizia si diffuse e arrivò anche alle orecchie di Mika.
“Sayuri-chan…” sospirò il vampiro
“Mika-kun, sembra che la piccola Sayuri si stia dando da fare”
“Lasciala in pace, Ferid e Bathory. Sia lei che Yuu-chan”
“Calmo, calmo..”
Sayuri, intanto, lasciò Sanguinem per dirigersi, un po’ malinconica, al proprio appartamento.
“ Posso agire. Mika, potrò aiutarti. Non potrò fare altro, ma ci ho pensato a lungo. Spero solo…che ti fiderai” rifletteva la ragazza “ ma se prima non gli parlo, non posso fare nulla. Perdonami, Yuu, questo non potrò dirtelo..”
Sayuri aveva gli occhi fissi su una porta scorrevole, in metallo, che Guren le aveva detto di non aprire prima di un suo ordine, sebbene le avesse raccontato cosa celasse. Gli studi di Sayuri erano stati un po’ diversi da quelli di Yuuichiro e ora era il momento che la ragazza dimostrasse le proprie capacità.
Quella sera, Sayuri andò a letto più presto del solito. La attendeva un incarico nuovo, per la prima volta.
“Andrà tutto bene, troveremo una soluzione.”