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Autore: LoonyZombiee    30/06/2015    2 recensioni
Sequel di Hija de la luna #1
"Jazmin dice sempre che la vita è come una ruota e che bisogna imparare a girare con lei, e se girasse troppo veloce?. Cosa sarei disposta a fare pur di non perdere un'altra persona a cui tengo? So con certezza che mi sacrificherei per salvare ciò che amo, ma se non bastasse? Se la ruota andasse fuori dal suo percorso? Cosa farei se la vita dei miei amici dipendesse solo da me? E Thiago? Thiago lo devo salvare o altrimenti me lo porteranno via. Un odore, una canzone, uno sparo, la corsa per la vita, il raggio di sole che si rispecchia in un vetro rotto. Le parole girano nella mia testa più veloci della ruota della vita. Urla, gioia, dolore, salvezza. Un amico perso, uno ritrovato e la morte certa. Io sono come una ruota, e la vita deve imparare a girare con me."
***
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Cris Morena; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Erotico, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hija de la luna '
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Capitolo 2: Ronda de amigas
(Mar)
Necesito ya una ronda de amigas!” dice la Gitana entrando nella stanza.
Ha i capelli spettinati e la faccia preoccupata.
“Una che?” chiede perplessa Valeria una delle due nuove arrivate. Ha gli occhi verdi e dei lunghi capelli biondi e mossi ma nonostante il suo aspetto angelico è una ragazza aggressiva e molto violenta, per questo motivo siamo andate d’accordo fin da subito. L’ha portata qui all’Hogar Magico Rama e questo mi fa pensare che si sia preso una bella cotta per lei.
“Ci sdraiamo mettendoci in cerchio con le teste che si toccano e ci raccontiamo le cose senza giudicare ma solo dando consigli” rispondo io sdraiandomi accanto a Jaz che si è già messa in posizione.
“Sembra carino” dice Caridad l’altra ragazza nuova stendendosi vicino a noi. E’ stata soprannominata la Paisa poiché viene dalla campagna, a quanto pare la mansione Inchausti non è l’unica cosa che Cielo ha eridato infatti possiede anche una casa in campagna dove Cari è cresciuta ma ora che anche il suo papà è morto è venuta a vivere qui da noi grazie all’aiuto di Nico. E’ una tipa particolare poiché ama pulire e usa detti che ormai sono fuori moda però in compenso è tranquilla e sincera.
Dale gata” chiamo Vale con uno dei soprannomi che lei usa di più “Sdriaiati anche tu!” le afferro una mano e lei sbuffando si stende accanto a me.
Appena lo fa Jazmin inizia a parlare “Tacho!” esclama portandosi le mani sopra agli occhi con fare disperato.
“Che è successo stavolta Jaz?” le chiedo incuriosita dalla sua espressione preoccupata.
“E’ insopportabile! Ha detto che se voglio continuare a stare con lui devo smetterla di indossare le mini gonne perché dice che in questo modo attiro l’attenzione dei ragazzi e a lui dà fastidio” dice tutto d’un fiato.
“Be in effetti non ha tutti i torti…”comincia Caridad.
“Cari solo perché a te piace il monja style non significa che gli altri tipi di abbigliamento siano esagerati” commenta acida la Gitana prendendo in giro il modo di vestire troppo serioso della Paisa.
“E tu che hai intenzione di fare?” chiedo a Jaz sperando di mettere fine al loro battibecco.
“Non lo so…secondo voi?” chiede lei in tono speranzoso “Cari tu non rispondere so già cosa pensi” aggiunge poi scontrosamente.
“Io gli raserei i capelli e gli staccherei i denti uno ad uno fino a che non si renda conto che sono io quella che comanda” dice Valeria convinta.
Jazmin si alza un attimo dalla ronda solo per guardare con una faccia sconvolta Vale poi si sdraia una seconda volta senza aggiungere altro.
“Io penso che se non vuoi perderlo e non vuoi smettere di indossare le mini gonne l’unica è trovare un compromesso. Spiegagli che non vuoi rinunciare al tuo modo di vestire ma che allo stesso tempo lo ami e non lo vuoi perdere quindi proponigli di trovare un compresso così tutti e due vincete e perdete ” dico con fare saggio.
“Tipo?” mi chiede la Gitana entusiasta, curiosa di ascoltarmi come se veramente avessi trovato la soluzione a tutti i suoi problemi.
“Ad esempio puoi dire che metterai le mini gonne solamente quando uscirai con lui” propongo senza pensarci troppo.
“Mar, sos una genia!” dice lei stringendomi la mano “Vado a dirglielo subito” aggiunge poi lei alzandosi.
“Eii aspetta anch’io ho da raccontare!” dico cercando di riportarla dal pianeta Tachmin sul pianeta terra.
“Sì, scusa” dice lei rimettendosi subito sdriata e facendomi cenno di iniziare a parlare.
“Thiago” dico solamente.
“Ma non vi siete lasciati?” replica Vale come se parlarne quindi fosse inutile. Ho il sospetto che questa cosa de la Rondas de amigas non le piaccia poi molto.
“Ma perché stavate insieme?” chiede Caridad cascando dalle nuvole.
“Sì Cari” detto questo le narro tutta la storia dal principio tralasciando la parte che riguarda Rama per evitare di compromettere qualsiasi cosa provi Valeria per lui, Jaz se ne accorge ma rimane comunque in silenzio rispettando la mia privacy.
E’ questo che amo di lei. Che mi capisce senza bisogno di darle mille spiegazioni. Le voglio bene perché c’è sempre, perché mi rispetta ed è una persona di cui mi posso fidare. So che qualsiasi cosa mi possa accadere lei sarà al mio fianco a combattere con me e viceversa.
“Ma non sapete cosa ha fatto un paio di settimane dopo che mi ha tradita, sentite qua!” annuncio.
*inizio primo flashback di Mar*
Esco dal bagno pronta per mettermi a letto ma quando sto per andarci mi accorgo che c’è una sorpresa sopra le coperte.
“Amore” dice Thiago con la voce impastata dall’alcool. Scende dal mio letto in maniera molto goffa e a momenti cade impicciandosi con le coperte.
“Attento” gli dico afferrandolo poco prima che caschi con un tonfo sordo a terra.
“Fai sempre in tempo ad afferrarmi prima che tocchi il fondo” mi dice sfiorandomi il naso con il suo indice affusolato.
“Sì tutto questo è molto carino ma ora togliti che voglio andare a dormire” rispondo scontrosa lasciandolo dopo essermi rassicurata che possa star in piedi da solo.
“Mar” dice lui impendomi di andare a coricarmi “mi manchi” dice infine con sguardo triste.
“Ah non posso credere alla faccia tosta che ha questo ragazzo! Magari con un paio di pugni lo posso rimettere sulla buona strada” commenta Valeria entrando nel mio flashback.
“Vale, calmati! Stiamo solo all’inizio” dico spingendola via.
“Ti giuro non c’è una volta in cui guardandomi allo specchio non mi faccio schifo pensando a quello che ti ho fatto. Non ce la faccio più. Ti sogno tutte le notti, e mi sveglio tutte le mattine con la voglia di te. Di stringerti, di baciarti, di averti al mio fianco però poi mi accorgo che non è possibile perché ti ho persa” dice lui masticando alcune parole ma riuscendo comunque a esprimere bene il concetto.
“Tu mi hai salvato. Mi hai aperto gli occhi su Barto e mi hai evitato di continuare a crescere con un mostro. Mi hai fatto vedere che nonostante sia suo figlio posso essere una brava persona in grado di fare belle cose, come ad esempio amarti”
Delle lacrime imperlano i suoi occhi verdi, ha la faccia provata come se veramente stesse provando tutto il dolore e la frustazione che ha descritto.
“Voglio baciarti” annuncia poi premendo con forza le sue labbra sulle mie. Non riesco a restirgli e così le schiudo ricambiando il suo bacio ma dopo un po’ mi riviene in mente il momento in cui mi ha detto che mi aveva tradita e così mi stacco bruscamente.
“Thiago non ce la faccio!” dico spingendolo via.
Lui annuisce e poi sollevandomi il mento annuncia “ti amo e ti amerò sempre” mi bacia sulla fronte e poi barcollando verso la porta si allontana.
“Ti amo” ripete una seconda volta prima di andarsene.
*fine primo flashback di Mar*
“No comment!” brontola Valeria seriamente irrata dal modo di fare di Thiago “prima ti tradisce con la prima cagna che incrocia per strada e poi ti viene a dire che ti ama? Ti sta chiaramente usando Mar, apri gli occhi!” dice irritata.
“Non c’è bisogno di essere così scontrosi Vale” la rimprovera in maniera pacata la Gitana ma l’altra bionda la fulmina ugualmente con lo sguardo.
“Per me è veramente pentito” commenta Caridad.
“Mio dio non puoi essere così ingenua!” la ammonisce Valeria, la Paisa si stringe nelle spalle cominciando a giocare con la sua gonna lunga di colore azzurro.
“Si ma ancora non sapete cosa mi ha detto l’altro giorno…sentite”
*secondo  flashback di Mar*
Lui mi sta fissando con espressione compiaciuta le gambe e se da un lato mi fa piacere dall’altro voglio mostrare un po’ di dignità.
“Preferisco essere guardata negli occhi” lo informo fissando le sue iridi verdi.
Lui si avvicina pericolosamente al mio viso e fermandosi a pochi centimetri da esso mi domanda “così?”con fare provocatorio.
“Sì” rispondo imponendomi di fissargli gli occhi e non le labbra.
Lui si avvicina ancora un po’ ed io come atratta da non so quale forza magnetica…
“l’amore” mi suggerisce prontamente Caridad pavoneggiandosi per essere stata la prima a rispondere.
…mi avvicino guardandolo prima negli occhi e poi cedo poichè il mio sguardo cade sulle labbra così vicine alle mie e poi…
“Bacio! Bacio! Bacio!” urlano Vale, Cari e Jaz mentre battono le mani compiaciute entrando nel mio flashback.
“Non dategli idee! E andatevene!” le rimprevero spingendole via.
“Andiamo morivi dalla voglia di baciarlo” mi dice la Gitana con il tono di chi la sa lunga.
“Ovviamente…no!” concludo cercando di suonare convinta.
“Ovviamente sì!” rispondono in coro tutte e tre ridendo delle mie pene.
“Shhh…mi sono scordata di dirvi cosa mi aveva detto prima quindi uscite una volta per tutte dal mio flashback e fatemi raccontare”
“Sono disposto ad aspettare tutto il tempo che serve per riaverti” dice lui accarezzandomi il viso fissandomi negli occhi.
“Awww che dolce” si intromette ancora una volta Caridad.
“Si è stato proprio dolce quando le ha messo le corna” replica Valeria irrompendo nel flashback anche lei.
“Zitte!” le rimprovero una seconda volta “Sentite ciò che ha detto dopo”
“Mar” mi chiama prima che io possa uscire dalla stanza, mi giro e appena lo faccio lui aggiunge “Sei proprio bella con questo vestito” squadrandomi un’ultima volta.
*fine secondo  flashback di Mar*
“Tipica frase di chi ti vuole usare” dice Valeria tirandomi fuori dal flashback riportandomi alla realtà dei fatti.
“A me è sembrato carino” dice la Gitana interinita. Questo perché lei ha un debole per qualsiasi complimento abbia a che fare con l’aspetto fisico.
“Sì perché a differenza di Tacho lui apprezza quando Mar si mette la roba corta” dice Caridad guadagnandosi l’occhiataccia mia e di Jaz “Ho detto qualcosa di male?” ci chiede con innocenza. Tipico di Cari fa tutto in buona fede.
“Invece con l’altro ragazzo?” mi chiede Jaz cambiando argomento in modo da evitare di rispondere ancora una volta male a Caridad.
“E’ un tesoro” dico con un tono talmente smielato da provocare dei finte conati di vomito a Vale, le do una lieve gomitata ben assestata lei ricambia e poi come suo solito mi sorride.
“Come vi siete conosciuti?” mi domanda Caridad con aria sognante.
“Questo ti piacerà perché come incontro è un sacco romantico senti” le rispondo prima di iniziare a raccontare.
*inizio terzo flashback di Mar*
“Salve vorrei un frullato panna e fragola per favore” chiedo al barista guardando confusa le decorazioni di veli e fiori bianchi che decorano il chioschietto sulla spiaggia.
“Mi dispiace bellezza ma siamo chiusi per un matrimonio” dice lui sorridendomi mentre lo vedo indaffarato a sistemare alcune casse.
“Chi si sposa?” gli domando curiosa di sapere se è lui quello che darà il sì dato che lo vedo così contento però allo stesso tempo mi sembra troppo giovane.
“Chiamiamo il prete e ci sposiamo io e te” dice un ragazzo al mio fianco porgendomi un fiore di colore bianco grande quanto la mia mano.
“Awww anch’io avrei voluto che il mio incontro con Nachito fosse stato così romantico” si lamenta Caridad interrompendo il mio racconto.
“Cari non riesco a credere che ti piaccia il Cacheton! Soprattutto perché ti tratta malissimo” commenta Valeria “Comunque vattene che Mar deve finire di raccontarci tutto!” aggiunge spingendola con forza fuori dal mio flashback seguendola poi a ruota.
Alzo lo sguardo e incrocio due occhi verde chiaro accompagnati da un sorriso dolcissimo. E’ di almeno venti centimetri più alto di me, ha le spalle larghe senza essere troppo muscoloso, tutta via, il fisico visibile dalla camicia leggera di colore bianco che indossa è ben scolpito. Anche i suoi pantaloni sono bianchi e indossa dei buffi stivali neri. I capelli sono di un castano chiaro e arrivano a sfiorargli di pochi centimetri la nuca mentre la sua pelle baciata da sole è messa in risalto dal biancore degli abiti.
Ancora sorridendomi mi trascina dietro di sé ed io dopo essermi ripresa dall’ammirare il suo bell’aspetto gli dico “Eii dove stiamo andando?”
“In chiesa” mi risponde lui con fare divertito io lo guardo inarcando un sopracciglio e con espressione confusa così lui mi risponde “scherzavo! Ti porto in un chiosco dove hanno un ottimo frullato panna e fragola”
Annuisco sorpresa dal fatto che abbia ascoltato l’ordine che avevo fatto al barista.
“Come ci andiamo?” gli domando ricordandomi del modo particolare in cui è vestito.
“A cavallo naturalmente” dice lui mostrandomi un bellissimo destriero di colore bianco “Sono il tuo principe azzurro” mi annuncia lui divertito.
“Peccato che io non creda nelle favole” rispondo. In realtà non volevo essere così cinica è solo che veramente non credo in queste cose.
“Sono qui apposta per farti cambiare idea” dice lui per nulla combattuto dalla mia incapacità di tornare bambina. Mi sorride ed io sorrido di rimando perché è la terza volta che mi sorprende in meno di un quarto d’ora.
Sale a cavallo e poi mi tende una mano sorridendo per incoraggiarmi a salire, io tendo la mia lui l’afferra e mi aiuta a montare a cavallo dietro di lui.
“Reggiti forte” mi avverte mettendo le mie mani sulla sua vita.
“Allora come ti chiami?” mi chiede dopo un po’ mentre cavalchiamo.
“Ma come? Mi proponi il matrimonio e non sai nemmeno il mio nome? Che ragazzo incosciente” dico prendendelo in giro facendolo ridere.
“Sono stato troppo distratto dai tuoi bellissimi occhi per cogliere questo particolare” replica lui senza farsi smontare dalla mia risposta.
“Facciamo così: se entro quando ci saluteremo mi avrai fatto ricredere sull’esistenza delle favole ti dirò come mi chiamo” gli propongo cercando di provocarlo un po’.
“Perfetto” mi dice lui sorridendo “Se riesco a farti ridere ti dirò il nome” propone poi lui.
“Così è facile” rispondo io chiedendomi perché mi abbia proposto una cosa così banale.
“Appunto. Voglio essere sicuro di dirtelo” replica lui guardandomi ed io non riesco al trattenermi dal sorridere.
Arriviamo al chiosco e lui con molta gentilezza mi sposta la sedia per farmi sedere e decide di pagare lui il mio frullato. Passiamo un bel pomeriggio ridendo, scherzando e chiacchierando di noi. Non mi rendo conto di quanto sono stata bene fino a che, quando decidiamo di alzarci dal tavolino, mi capacito del fatto che sono le sette e mezza di sera e che tra mezz’ora scade il coprifuoco che ci ha dato Nico per la cena qui in vacanza al mare.
“Ah ecco con chi stavi mentre noi ci dovevamo subire i racconti assurdi di Nico e il suo strambo amico Mowgli mentre Esperanza piangeva come pochi!” mi rimprovera stizzita la Gitana, è evidente che avrebbe preferito cento volte stare al mio posto.
“Shhh Jaz tieniti i tuoi risentimenti per dopo voglio sapere come va a finire!” la zittisce Valeria.
“Non eri contro le storielle così romanitiche?” replica la Gitana piccata.
“Infatti sono contro! Però sono un’ottima ispirazione per scrivere!” risponde lei scocciata dal fatto che Jaz abbia interrotto la storia e che io non abbia ancora ripreso a raccontare. Ah già, Valeria la tosta ama scrivere le sceneggiature di diversi generi cinematografici.
Vale con poca grazia mi rispinge nel flashback chiendomi di riprendere da dove avevo lasciato.
Così annuncio “io dovrei andare, mi aspettano per la cena” di contro voglia mi accingo a salutarlo ma lui senza essere preso alla sprovvista mi dice “avvisa che farai più tardi, ti porto a vedere il tramonto sul mare”
“Va bene” mi convinco “faccia una chiamata e torno”
Lui annuisce visibilmente contento così io chiamo Nicolas ma sfortunatamente mi risponde un’altra persona.
“Mar!” risponde Thiago con voce squillante.
“Ciao, potresti passarmi Nico?” gli chiedo più gentile del solito.
“Sta cambiando il pannolino ad Esperanza e non può rispondere” dice lui non così tanto dispiaciuto.
“Okay, puoi avvisarlo che farò tardi?” mi sforzo di essere gentile perché ho bisogno che mi faccia questo favore.
“Stai con qualcuno?” chiede di scatto lui con un filo d’irritazione nella voce.
“No. E’ solo che ho perso l’autobus e il prossimo passa tra mezz’ora” mento.
“Non si dicono le bugie!” mi rimprovera Caridad intromettendosi nella telefonata, Thiago approva.
“Eii è a fin di bene” replico “E poi nella Ronda de amigas non si giudica!” mi difendo. Non ho bisogno di spedirla con una pedata fuori dal flashback poiché ci pensa Valeria intimandomi a continuare presa dal fatto che la storia si sta facendo più intrigante.
“Dove sei? Così lo dico a Nico che ti viene a prendere” mi chiede lui e ho la sensazione che mi abbia fatto questa domanda per essere sicuro del fatto che io non stia veramente con qualcuno.
“Ma no, non c’è bisogno” rispondo nel tentativo di mettere fine all’interrogatorio.
Ma lui è più furbo e per mettermi alle strette raggiunge Nico e gli dice “Ti passo Mar così ti dice dov’è almeno la puoi andare a prendere” prima di passargli l’apparecchio mi dice “A dopo herm..Mar” stava per dirmi hermosa però per fortuna si è fermato. Sento dei rumori e dopo un po’ la voce di Nicolas mi fa sobbalzare “Silenzio!” urla, poi rispondendo al telefono con voce più pacata si rivolge a me “Piccola, dimmi dove devo venire?” mi domanda.
“Nico non c’è bisogno che vieni. Sto con un ragazzo” dico abbassando leggermente la voce quando pronuncio l’ultima parola.
“Okay vengo subito” replica lui allarmato.
“Nico!” rispondo un po’ infastidita dal suo fare protettivo “Potresti venire un po’ più tardi…ha detto che vuole farmi vedere il tramonto” confesso sapendo che Bauer ama le cose romantiche e che si lamenta sempre che la nostra generazione abbia perso il romanticismo.
“Mi auguro che non ti faccia vedere nient’altro” commenta con tono paterno.
“Nico!” lo riprendo una seconda volta “E’ un bravo ragazzo e mi sta trattando come non succedeva da tempo, ti assicuro che non vuole fare nient’altro che questo” provo a rassicurarlo.
“Va bene” acconsente lui, il fastidio nella sua voce è diminuito.
“Ah un ultima cosa” dico prima di chiudere la chiamata.
“Dimmi” dice lui con un tono incoraggiante ma allo stesso tempo preoccupato da quello che sto per chiedergli.
“Non dire niente a Thiago, per favore! Non voglio che ci rimanga male” concludo pentendomi subito dopo di quello che ho detto perché lui non si è molto preoccupato di farmi del male ma poi pensandoci meglio sono fiera del mio comportamento maturo con il quale mi risparmierò anche una scenata di gelosia.
“Va bene piccola, a dopo!” risponde Nico dopo un attimo di esitazione.
“Questo perché il telefono stava in viva voce e abbiamo sentito tutti quello che gli hai detto, compreso Thiago” mi interrompe Jaz.
“Cosa?” domando allarmata. Non sapevo nulla dato che nessuno dei ragazzi mi aveva fatto domande riguardanti l’argomento, ora che ci penso però il giorno dopo Thiago mi aveva guardato con un’espressione più triste del solito ed era stato molto più gentile con me. “Oddio!” commento guardando la Gitana “E come ha reagito?” chiedo poi presa dalla curiosità.
“Ha detto testuali parole ‘Non riesco a credere che dopo quello che le ho fatto lei si preoccupi di ferirmi, sono un coglione! Mi sarei dovuto preoccupare anch’io’” risponde Jazmin provando ad imitare il tono ferito di Thiago.
Rimango allibita, anche se in realtà quello che ha detto Thiago non è nulla di nuovo.
“Basta col capitolo Thiago! Continua a raccontarci della tua uscita romantica” mi ordina Valeria.
Appena chiudo la chiamata mi fa montare una seconda volta a cavallo ma questa volta sono io quella a stare davanti, lui cinge la mia vita con le braccia poggiando le sue mani sulle mie che stringono le redini.
Arriviamo davanti al chioschetto ormai chiuso dove ci siamo incontrati e lui scende da cavallo poi con delicatezza mi prende in braccio e fa scendere anche me. Andiamo su un mucchio di scogli asciutti e ci sediamo a guardare il sole che è in procinto di tramontare.
“E’ bellissimo” dico fissando le sfumature di rosa, arancione e giallo che si mischiano e si riflettono nelle onde spumeggianti del mare.
“Sì” concorda lui anche se mi rendo conto che sta fissando me invece che quello spettacolo.
“Non lo stai guardando perché di tramonti ne hai visti abbastanza?” chiedo senza guardarlo negli occhi perché il modo in cui mi osserva mi imbarazza.
“No. E’ che ho qualcosa di più bello da guardare” replica lui senza togliermi gli occhi di dosso.
Mi giro perché dopo una frase del genere mi è impossibile restare impassibile, lo guardo sorridendo.
“E poi il piccolo principe diceva che si guardano i tramonti quando si è tristi e io non lo sono affatto in questo momento” mi informa lui “E tu?” mi chiede poi dopo aver fatto un pausa.
“Un po’. Perché già un ragazzo mi ha fatto credere di essere una principessa e lui il mio principe ma a quanto pare la strega cattiva l’ha sedotto e l’incanto è finito, così il principe è ritornato rospo” replico io senza sapere bene cosa ho detto di preciso sapendo però con certezza che mi è venuto in mente Thiago.
“Sì ma prima o poi la principessa dovrà baciare il rospo giusto, non trovi?” mi chiede lui girando il mio viso verso il suo e spostando una ciocca di capelli che mi era finita davanti agli occhi.
“Sì. Perciò se il rospo la vuole baciare deve farlo adesso” dico guardandolo negli occhi e desiderando di avere le sue labbra sulle mie.
“Agli ordini principessa” risponde lui poi si avvicina stringendo con delicatezza il mio viso tra le sue mani. In quel momento non penso né a Thiago, né a Nico che potrebbe spuntare da un momento all’altro, né a rospi e né a principi, penso solo al bellissimo ragazzo che con dolcezza sta esplorando la mia bocca facendomi sentire un nodo allo stomaco.
Quando ci stacchiamo lo guardo negli occhi e poi gli dico “Decisamente non sei un rospo” stiamo per ribaciarci quando un’ombra alle nostre spalle ci fa sobbalzare.
“E’ arrivata l’ora per la principessa di tornare al castello” annuncia Nico divertito.
“Ci vediamo a scuola” gli dico ricordandomi che mi ha detto che anche lui andrà al Rockland.
“Non vedo l’ora” risponde lui superando l’imbarazzo che gli ha provocato Nicolas.
Prima di andarmene mi giro “Marianella, ma preferisco essere chiamata Mar” gli dico sorridendo.
Vedo le sue labbra piegarsi in un sorriso prima di raggiungere la jeep di Nico.
*fine terzo flashback di Mar*
“Che bella storia!” commenta Caridad con un tono da inguaribile romantica mentre i suoi occhi sembrano a forma di cuoricino.
“Si ma non ci hai detto il suo nome” mi fa notare Jaz.
Gata l’ha fatto apposta! Si chiama suspence” annuncia Valeria facendo una volta tanto la saputella.
“Esatto!” esclamo soddisfatta dal fatto che qualcuno l’abbia capito.
“E comunque ho fatto di meglio” continuo “l’ho invitato qui a casa così più tardi ve lo farò conoscere” annuncio felice.
“Tra quanto arriva?” mi chiede Caridad sembrando più emozionata di me.
“Ora” annuncio sentendo la vibrazione del cellulare e vedendo chi è il mittente del messaggio.
Mi sistemo il vestitino in pizzo bianco che è un regalo di Cielo e controllo che i lacci dei miei amati anfibi neri ,che mi fanno più alta di cinque centimetri , siano ben allacciati.
“Stai benissimo” mi dice Jaz l’abbraccio stringendola forte e quando mi stacco da lei mi dice “Vai” con un sorriso a trentadue denti.
Corro verso l’entrata sul retro in modo che né Nico né nessun altro possa sentire il campanello suonare, apro la porta e lui spunta in tutta la sua bellezza.
“Ciao bellissima” dice baciandomi.
Indossa una camicia blu scuro che mette in risalto i suoi occhi verde chiaro, dei jeans e delle scarpe bianche da ginnastica.
“Vieni” dico prendendolo per mano.
Lo porto nella sala da ballo, faccio ruotare gli specchi e ci mettiamo dietro un paio di essi.
Lui mi guarda con aria maliziosa “perché ci stiamo nascondendo?” mi chiede divertito.
“Volevo stare un po’ con te prima di farti fare il giro della casa” rispondo “E questo è l’unico posto dove nessuno ci darà fastidio”
“Bene” dice intrappolandomi con le braccia alla parete. Iniziamo a baciarci con trasporto ma, quando il bacio si intensifica, lo specchio ruota una seconda volta facendoci cadere uno sopra all’altro. Io sono sdraiata sopra di lui e dopo aver riso per almeno cinque minuti dell’accaduto ci stiamo per ribaciare quando due figure ci guardano dall’alto con disapprovazione.
“Bene Mel” dice Thiago ad una ragazza alta che sta vicino a lui “ti presento la mia ex e il migliore amico”
 
|Angolino dell’autrice|
Hola people!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto perché io mi sono divertita tanto a sciverlo J
Nel prossimo ci saranno altre due new entries e in più ci saranno dei momenti Thiaguella, así que alla prossima.
Besitos,
 LoonyZombiee.
  
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