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Autore: Millyloveharrypottermanno    30/06/2015    1 recensioni
Eloise rimase muta ,cercando di metabolizzare quello che quel tizio col mantello e che diceva di essere suo padre le aveva appena detto.
Era una maga.
Era seconda in linea in successione di un regno che seppur sentiva di appartenere non conosceva.
Era l' ultima speranza per quella terra. Aveva sempre sognato di vivere fantastiche avventure come i personaggi dei suoi libri. Ma ora aveva paura.
Octavian esigeva troppo da lei..
Come poteva essere una specie di eroina se non sapeva praticare la magia? Ma come poteva essere una maga allora? Qualcosa non tornava.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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~~Eloise stava andando a ritirare il vestito da strega che avrebbe indossato quella sera. Per Halloween.
Halloween la notte delle streghe.
Ogni volta che la notte di Halloween finiva con lo scoccare della mezzanotte si sentiva distrutta... a Halloween le sembrava di essere un altra, forse per via del travestimento, anche se lei pensava che ci fosse qualcos'altro.
Era difficile da spiegare ma ogni volta che Indossava quel vecchio costume da strega di sua nonna.
Si sentiva forte. Sentiva di poter sfidare chiunque per fino Edward il temutissimo-fighissimo-bullo del quartiere..
E poi quando tornava a casa e si spogliava di quel, vestivo sentiva che una sua parte era distrutta.
Ma non ne capiva il motivo. Sapeva di essere sempre stata un po’  svitata, come le affibbiava Tom il suo migliore amico quando lei cominciava a parlare di qualche libro fantasy che aveva letto e rivelava di sentirsi anche lei un pò; diversa forse era una maga come Lily Evans o un forse un semidio come Annabeth.-Questi libri ti fanno incretinire. Nella vita reale non esistono né draghi,né unicorni ,né  streghe ,né semidei e tutte le altre sciocchezze che dei cervelloni-perditempo si sono inventati.-
Le diceva sempre. E lei non controbatteva ,troppo umiliata e ferita per ribattere ,preferiva cambiare argomento.
Quando indossò il vestito sentì ; che quella parte di lei che era in qualche modo scomparsa precedente non se ne fosse mai andata.
Cavolo, quanto si sentiva forte. Ormai sicura di se Eloise aprì la porta di casa per raggiungere le amiche alla festa quando sua nonna con voce tetra disse-La città  non è abbastanza sicura per uscire questa sera-
-Ma che stai dicendo?- chiesi,stringendo con  forza la maniglia.-Non posso parlartene io,sono la persona meno adatta per affrontare questo discorso-
-Nonna cosa stai dicendo?-
-Tua madre sta arrivando-
-Ma il suo turno a lavora termina tra un ora!.-
-Siediti sul divano-disse
E poi successe una cosa strana. La nonna fece un gesto strano verso il divano e questo....Bhe questo......si avvicinò a noi....come spinto da una forza inarrestabile. Strabuzzò gli occhi.
Quel divano che pochi istanti prima si trovava in soggiorno si era spostato nel corridoio a pochi passi dalla porta d'ingresso
-Bhe,siediti-disse sua nonna con un tono sereno
-Ma come hai fatto??-
-Cosa cara?- chiese guardando preoccupata l'orologio.
-Il divano si è mosso. Sei stata tu!Che cos'era quel gesto con la mano? -
-Vero.-confermò  frettolosamente senza aggiungere
E poi all' improvviso le imposte della finestra si spalancarono insieme alla porta d'ingresso schiantando Eloise e la nonna per terra.
L' uomo col mantello nero si avvicinò  alla ragazza per scrutarla meglio.
-Finalmente ti ho trovato- le bisbigliò con voce gelida facendola rabbrividire -Giù, le mani da mi figlia Octavian!-la madre di Eloise entrando in casa.
-Quanto tempo Edgara.....quanto tempo è trascorso dal nostro ultimo incontro?ah ma aspetta forse dovrei chiederlo alla ragazza.- le disse sfiorandole il mento -Che sei venuto a fare qui? Pensavo che questo mondo non ti appartenesse che non facesse per te.- disse con voce tremante, mantenendosi sempre distante da Octavian
-Vero, Edgara , ma vedi di recente ho scoperto una certa cosa..-annunciò  congiungendo le mani e avvicinandosi alla donna  -Mamma chi è?-Chiese Eloise; che cercava invano di capirci qualcosa..
-Chi sono Edgara? Chi?- domandò con tono ironico l'uomo
-Forse dovremmo chiudere la porta -propose la nonna
-Si .Octavian quando te ne vai chiudi la porta e fai il modo che non ti veda più- berciò; la donna sempre più; angosciata.-La porta la chiudo ma non me ne vado e dicendo  Octavian chiuse la porta semplicemente ruotando la mano nella sua direzione.-
- Marianne cara ,perché non prepari del the?- propose lui rivolgendosi alla nonna di Eloise.
-Si .- biascicò lei sparendo in cucina.
-Allora Edgara vuoi rispondere o no a tua figlia?- chiese sedendosi sul divano -Su, siediti pure tu cara. Tranquilla non mordo-;proseguì  rivolgendosi verso Eloise.
-Octavian è un... mago.-
-Sono solo questo? Un mago? Credevo di essere stato più di un mago per te Edgara,no?!Non siamo stati forse insieme...Quanto tempo fa è stato..?!...Aah l' amnesia-disse con fare drammatico
-Mamma è vero che siete stati insieme-
-Si,16anni fa.-
-16anni fa?!?!Mamma mi stai dicendo che lui è mio...-
-..Padre. Si ,Eloise sono tuo padre. Vero, Edgara?-terminò serio.
-Si-confermò  la donna con voce strozzata.-Octavian, che sei venuto a fare? Perché sei venuto a scombussolare le nostre vite? Perché PROPRIO ORA?-
To be continued...
   
 
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