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Autore: Bettarmandina93    30/06/2015    2 recensioni
E se tutto d'improvviso in una notte cambiasse? Cosa accadrebbe se rishiassi di perdere per sempre la persona che ami? E ancor peggio se ti ritrovassi a fronteggiare il nemico peggiore di tutti?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 24-Equivoci (seconda parte)

A quella rivelazione Giulia rimase davvero stupita. Tutto si sarebbe aspettata tranne conoscere così,in quel modo,Camilla la sorella di Armando,che a detta della Banda delle racchie (e di tutta l'Ecomoda),era stata allontanata da casa Mendoza solo perchè aveva sposato un uomo che non andava bene a loro e contro la loro volontà.

Giulia:io non... non so davvero cosa dire. Mi dispiace avervi e averti aggredito così. Armando,Camilla scusatemi. Non so davvero cosa mi sia preso.

Armando:non si preoccupi signora la capisco. E poi è normale che non conoscendo mia sorella lei abbia avuto questa reazione. D’altronde io non ho nemmeno avuto il tempo di avvisarla del suo arrivo. Quindi la sua reazione è giustificata.

disse sorridendole dolcemente,mentre Camilla le porgeva la piccola Cami tra le braccia.

Camilla:signora come ha ben detto Armando non si deve preoccupare della circostanza. Perchè,dopo quello che vi è successo e conoscendo il trascorso di mio fratello,fossi stata al suo posto avrei reagito anch'io così se non peggio.

Armando:grazie sorellina.

disse sbuffando e facendo il finto offeso,mentre Camilla se la rideva di gusto.

Camilla:prego fratellino.

Giulia:Camilla comunque sia mi dispiace ti ho aggredita senza una vera e propria ragione.

Camilla:signora come può immaginare so cos'è successo ha sua figlia,ed essendo anch'io madre posso immaginare cosa abbiate passato in questi mesi lei e suo marito. Per questo le dico di non preoccuparsi avremo tutto il tempo per recuperare e se la fa sentire meglio per chiarirci.

Giulia:certo senza alcun dubbio.

Armando:signora Giulia,Camilla scusate l'interruzione ma si è fatto tardi e noi sorellina dovremo andare all'Ecomoda.

Camilla:caspiterina è vero!

Armando:ecco come al solito.

Camilla:sempre spiritoso tu eh?

Armando:Camilla vieni in azienda con me?

Camilla:certo.

disse,ancora ridendo,salutando Giulia e Camilla prima di entrare nella porta-ascensore dove sparì poco dopo.

Giulia:Armando...

Armando:signora Giulia stia tranquilla.

disse a sua volta,ridendo,prima di salutare Giulia e la sua piccolina,per poi anch'esso sparire,poco dopo,all'interno della porta-ascensore. Una volta arrivato in portineria,dopo aver raggiunto il garage,salì in macchina insieme a Camilla,dove,solo dopo aver allacciato le cinture di sicurezza,partirono alla volta dell'Ecomoda. Una volta arrivati,come ogni mattina furono accolti da un sorridente Wilson,che non appena vide Camilla,rimase davvero,di per sè,senza parole.

Wilson:che mi venga un colpo. Signora Camilla che bello rivederla.

Camilla:Wilson non sa che gioia immensa è anche per me,soprattutto l'essere tornata qui nella mia,nella nostra azienda.

disse separandosi da quel dolce abbraccio,per ammirare in tutto il suo splendore l'Ecomoda. Quell'azienda teatro di tante storie,tanti dissapori,di una grande storia d'amore.

Armando:buongiorno anche a lei Wilson.

disse Armando molto irritato dal comportamento dell'usciere.

Wilson:oh Dott. Armando buongiorno a lei. Scusi ma non l'avevo proprio vista.

Armando:me n'ero accorto anche da solo sa?

Camilla:su fratellino non essere così isterico di prima mattina.

Armando:adesso ti ci metti anche tu?

Wilson:Dottore se mi permette lei oggi è un pò isterico.

Armando:Wilson se non vuole ritrovarsi senza lavoro,chiuda quella sua dannata boccaccia.

Wilson:si Dottore.

disse mentre Armando entrava all'Ecomoda,seguito da una Camilla alquanto divertita.
Nel frattempo nell'appartamento di Sandra,Mario aveva appena finito di preparare la colazione quando sull'uscio della porta della cucina vide apparire lei,la sua amata con indosso solo la sua (di lui) camicia.

Sandra:b-buongiorno.

disse lei timida senza nemmeno avere la forza e il coraggio di riuscire a guardarlo negli occhi.

Mario:buongiorno a te amore.

Sandra:Dottore posso farle una domanda?

Mario:certo. Chiedi pure.

Sandra:questo non è un sogno? perchè se e così la prego me lo dica. Già mi sono illusa soffrendo una volta,non voglio più ricascarci,perchè questa volta non lo sopporterei.

Mario:Sandra primo non chiamarmi più Dottore ma Mario. Secondo questo non è un sogno è la realtà. Certo visto il mio comportamento passato capisco la tua incertezza e i tuoi dubbi su me e su quello che sta nascendo tra noi,ma ti giuro che non devi avere paura,non devi temere nulla perchè per la prima nella mia vita ho capito e soprattutto so cosa voglio davvero,cioè te. Terzo Sandra amore mio so che in passato sono stato il più grande bastardo di questo mondo,ho giocato con te e ti ho preso in giro ma nel corso del tempo qualcosa in me è cambiato,io sono cambiato.

Sandra:che vuole dire Dottore?

Mario:la vita è troppo breve per non essere vissuta. Per questo io Mario Calderon chiedo a te Sandra Patiño vuoi essere la mia ragazza,la mia confidente,la mia donna?

di fronte quelle parole il cuore di Sandra accelerò i battiti,le gambe rischiavano di non reggerla più mentre calde lacrime di gioia iniziavano a fuori uscirle dagli occhi,percorrendo tutta la sua guancia.

Mario:Sandra che ti succede? ho detto qualcosa che non va? guarda che...

ma Mario non riuscì a finire a frase perchè fu interrotto proprio da lei,Sandra.

Sandra:no Dottore... cioè Mario non e come credi.

Mario:ah no?

Sandra:no!

disse lei sorridendole dolcemente.

Sandra:vedi come hai appena ben detto tu in passato mi hai usata,umiliata,hai giocato con me calpestando la mia dignità sia come persona che come donna e per me è difficile fidarmi di te e delle tue parole. Ma nonostante tutto,dopo questa notte e dopo quello che abbiamo passato in questi mesi,anch'io ho capito che la vita è davvero troppo breve per non essere vissuta nel pieno della sua interezza.

Mario:che vuoi dire?

Sandra:voglio dire che accetto. Accetto di essere la tua ragazza. Accetto di essere la tua confidente. Accetto di essere la tua donna. Accetto di essere tua ora e per sempre. Ti amo Mario Calderon.

Mario:Sandra amore mio ti amo anch'io.

dissero prima di stringersi in un tenero abbraccio,unendo le loro labbra in un tenero bacio,per poi fare colazione e solo dopo aver finito ed essersi preparati,partire alla volta dell'Ecomoda.
Intanto Betty,Hermes e Nicola erano arrivati in azienda,quasi in contemporanea con le ragazze della Banda e Ugo Lombardi,che arrivarono pochi secondi dopo di loro.

Betty:buongiorno a tutti.

Wilson:buongiorno a lei Dottoressa come sta? non sa che gioia rivederla.

Betty:sto bene Wilson grazie. Anche per me è un piacere rivederti.

Banda:buongiorno Betty.

Ugo:buongiorno.

Betty:buongiorno a voi ragazze e anche a lei signor Ugo.

Ugo:tzè!

disse prima di entrare in azienda per raggiungere il suo atelier,dove l'attendeva una sorpresa inaspettata.

Wilson:signor Hermes,Dott. Mora buongiorno anche a voi.

Nicola:grazie Wilson.

Hermes:buongiorno a lei. Betty figliola io e Nicola ti aspettiamo su in ufficio?

Betty:si papà aspettatemi nel mio ufficio,anche perchè tra pochi istanti salgo con le ragazze.

Hermes:va bene.

disse mentre con Nicola si accingeva a raggiungere il suo ufficio seguito,dopo una decina di minuti,da Betty e le ragazze della Banda che non perdevano mai occasione per non stare sedute alle rispettive scrivanie.
Tutto in azienda sembrava tranquillo,fin quando dall'atelier non si sentì urlare Ugo,che non sembrava più in se dalla gioia.

Ugo:aaaaah! non ci credo! ma sei davvero tu?

X:si Ugo sono davvero io.

Ugo:aspetta che mi do un pizzicotto per vedere se sto sognando o sono sveglio. Ahi! nono sono sveglio. Non ci credo.

Armando:Ugo e dai basta con tutta sta sceneggiata.

Ugo:Armando Mendoza tu sensibilità 0 vero?

disse Ugo ad Armando,mentre venivano raggiunti dalla Banda delle racchie,in primis,Betty,Nicola e Hermes.

Betty:signor Ugo ma cosa...

ma Betty non riuscì a terminare la frase perchè la scena che gli si parò davanti le spezzò il cuore. Armando,il suo Armando stava abbracciando un'altra donna,una donna che non era lei.

Betty:"stupida Betty come hai potuto illuderti così? come hai potuto credere che un uomo bello come lui potesse interessarsi a una donna come te? guarda quella donna che tiene saldamente stretta tra le braccia è così bella. E tu... tu non sei nulla di speciale confronto a lei. Al contrario sei solo una stupida illusa che ha creduto che un uomo come lui,con migliaia di donne bellissime nella sua vita e di fianco a lui potesse scegliere te. Perchè? Perchè Dio mio lo amo così tanto? Perchè ho dovuto per forza innamorarmi di te Armando Mendoza?"

Armando:"Betty..."

pensò Armando tra sè e sè,mentre si separava da Camilla,alzando lentamente lo sguardo. Quello che vide poco dopo lo fece restare davvero senza parole. Betty la sua Betty stava piangendo e senza che lui avesse il tempo di riflettere e di capire cosa stesse succedendo,la vide fuggire via tra le lacrime,sotto gli sguardi confusi di tutti i presenti,Camilla compresa.

Armando:Betty aspetta!

disse urlando con tutto se stesso,mentre le corse dietro a per di fiato,cercando di raggiungerla.

Hermes:Betty,Armando...

Nicola:signor Hermes no! li lasci stare soli. Finalmente è arrivato il momento della verità e dei chiarimenti. Sia Betty che Armando hanno sofferto troppo a causa di questa storia ed è ora che ritrovino e riacquistino la loro felicità.

Hermes:lo sai che per una volta in vita tua hai ragione?

Nicola:che bello sentirglielo dire.

Hermes:non ti ci abituare però!

disse Hermes mentre insieme a Nicola e al resto del Gruppo guardava nella direzione in cui era fuggita Betty e Armando le era corso dietro.

Camilla:buona fortuna fratellino!

disse mentre,nel frattempo,Armando era riuscito a raggiungere e fermare,per un braccio,Betty alla reception.

Armando:Betty aspetta! perchè scappi così da me? cosa ti ho fatto?

Betty:Armando cos'altro vuoi da me? lasciami andare immediatamente. E poi dovresti sapere cosa non mi hai fatto no cosa mi hai fatto.

Armando:che vuoi dire?

Betty:nulla lascia perdere!

disse Betty riuscendo a liberarsi dalla presa di Armando senza avere più ne la forza,ne il coraggio di scappare via. Mentre Armando ancora incredulo per la reazione di Betty,si chiedeva cosa le fosse successo e dove aveva sbagliato finchè,non gli venne in mente quale sarebbe potuta essere la causa del suo comportamento.

Armando:Betty e per Camilla?

Betty:no! non è per lei. E poi scusa anche se fosse cosa me ne importa? infondo tu sei un uomo libero e non devi dare spiegazione a nessuno tanto meno a me.

disse mentre le lacrime che rigavano il suo viso aumentarono d'intensità.

Armando:maledizione Betty perchè? perchè ti ostini a non voler maledettamente capire?

Betty:cosa Armando cosa? cosa dovrei capire? dovrei capire che sei un uomo sposato? dovrei capire che non potrai mai appartenermi? dovrei capire che non sarai mai mio? dovrei capire ed accettare che sei di un'altra donna? dovrei capire che ti piacciono le donne come quella che stava con te nell'atelier di Ugo Lombardi? dovrei capire che...

ma Betty non terminò mai la frase perchè con tutto il fiato che aveva in corpo Armando le disse...

Armando:dovresti capire che io ti amo.

Betty:cosa?

Armando:si io ti amo Beatrice Pinzon Solano.
  
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