I commenti di rei in rosso e quelli di Kurenai in ‘rancione (XDD) (© il ‘rancione è mia è.é)

La Mik & Rei Production è lieta di presentarvi la loro prima fic a quattro mani.

Due mani e due zampe ù.ù

 

*ignora* ovviamente yaoi, ovviamente NejiKiba, ovviamente fuori dal mondo ù.ù/

 

Non è fuori dal mondo ç_ç

 

Non sappiamo ancora cosa scrivere in realtà ma prima o poi a furia di fare questa presentazione no sense qualcosa ci verrà in mente, indi tremate *________*
Quindi…che dire? Non lo so. Passo la mano a Mik

E della serie “Rei non sa che dire” fa lo scarica barile a me ù.ù

Quindi inizio a sclerare e a raccontarvi della mia vita… ehm… no ù.ù

Siamo qui per scrivere quindi, Rei, metti in moto il cervellino e tieni lontane le idee “Twilightesche”

Non è un’idea Twilight TwT a me fa schifo ç_ç

Ah-ah ù.ù quindi ragioniamo altrimenti inizio a scrivere cose poco coerenti ù.ù

...

...

Uhh… forse Rei ha un’idea**

...

...

No. Sta solo sclerando ù.ù

...

E la grande idea giunse ù.ù/

Il Cervello di Rei ha lavorato e ha sfornato qualcosa e non sarà la solita NejiKiba XDDD *evil smile* ^__^

Quindi, seduti, calmi - legati e imbavagliati perché non vogliamo né fughe né lamentele ù.ù - vi presentiamo il prologo della nostra fic ^O^/

Che non sarà una genialata ma è sempre meglio delle idee che sforno di solito e mi raccomando: I COMMENTI FANNO BENE A CHI SCRIVE E ANCORA DI PIÚ A CHI LEGGE SE HA VOGLIA DI VEDERE IL CONTINUO DELLA FIC. Sono stata chiara? ^___^

Chiarissima ù.ù/

Ready, steady... go!!!

* i dialoghi scritti tra -…-

* i pensieri tra ‘…’

Prologo

Pov Kibako

- Mi dispiace non mi interessi... sono gay. -

Credo di essere rimasta a fissarlo per dieci minuti buoni prima di assimilare totalmente la notizia.

Ferma, bloccata, occhi dentro i suoi, di un azzurro così cristallino da sembrare quasi ghiaccio.
Neji Hyuuga, uno dei ragazzi più belli e più ambiti della scuola, quello a cui ero stata appresso per tutti gli anni scolastici e il sogno segreto di ogni ragazza del primo anno.
Beh, ora qualche ragazzo, dopo questa notizia, si sarebbe potuto farsi avanti senza troppi problemi o complessi, a meno che quel ragazzo non assomigliasse una merda vivente.

A pensarci bene non mi ricordo nemmeno il perché, parte la sua bellezza, mi sono innamorata di questo pezzo di stronzo.

Non tanto perché sia gay, insomma i gusti sono gusti e io non sono nessuno per giudicare la gente in base alle sue preferenze sessuali, ma Neji, riconosciuto universalmente come “lastra di ghiaccio Hyuuga” tra le ragazze della scuola non è propriamente una persona dal carattere facile. Suppongo sia la prima cosa che salti all’occhio.

Ho passato quattro anni a stargli appresso.

Fin dal primo delle medie, quando il mio sguardo è caduto casualmente sulla sua figura, seduto in modo composto accanto al capo del comitato studentesco, ai tempi Itachi Uchiha, che ripassava gli appunti che teneva tra le mani.

Divisa scolastica impeccabile, capelli ordinatamente tenuti legati alla base da una coda molle, l’espressione seria ed intenta a seguire ciò che stava leggendo e al contempo ciò che gli succedeva attorno.

Forse sono sempre stata un pochetto ossessiva nei suoi confronti.

Non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi apertamente, ma di battute sul suo culo me ne sono sempre scivolate parecchie, per non parlare poi del mio modo di pormi nei suoi confronti, la mia invadenza e il mio basso sarcasmo che avrebbe fatto saltare i nervi a chiunque.

C’è anche da dire che nella mia famiglia, nonostante fossimo tutte donne, la femminilità non ha mai regnato sovrana.

A volte mi ritrovavo a fissare Sakura, la mia migliore amica, chiedendomi come facesse ad avere polso e, al contempo, passare sempre e comunque per una delle ragazze più belle e femminili della scuola, tanto da avere un gruppo di fan tutto per sé.

Mai e poi mai, comunque, avrei pensato che, il mio atteggiamento, potesse essere tanto irritante da far rigirare così lo Hyuuga.

Fine anno scolastico, tra meno di un mese entreremo alle superiori, farò 15 anni e finalmente mi decido a portare alla luce l’ovvio, prendendolo in disparte e sbattendogli in faccia quello che provo, in un modo per nulla delicato dato che non ne sono capace, e lui si gira e mi dice che è gay.

Suppongo proprio che, peggio di così, non potrebbe andare.

- Capisco -

Con un movimento nervoso riavvio una ciocca di capelli, maledicendo mia madre e la sua malsana idea di costringermi a portarli così lunghi, non so che dire.

Per la prima volta io, Kibako Inuzuka, membro ad honorem delle “bocche larghe” di Tokyo, la donna che non riuscirebbe a rimanere zitta nemmeno se le tagliassero le corde vocali, sono senza parole.

Che si dovrebbe dire, poi, in situazioni del genere?
Potrei provare a sdrammatizzare ma sono certa che la cosa lo irriterebbe di più e finirebbe col mandarmi a fan culo.

Sposto il peso da un piede all’altro, le mani dietro la schiena, il capo chino.

Lo sento sospirare e poi oltrepassarmi, il suo profumo di gelsomino mi sfiora le narici mandandomi in tilt il cervello, d’un tratto mi rendo conto che tutto questo è assurdo.

Non mi sono mai innamorata, i maschi nemmeno mi piacciono! E l’unica volta che mi succede… è gay.

La persona che amo è gay.

È così assurdo che se lo raccontassi a qualcuno non ci crederebbero, mi prenderebbero per scema.

Non che io mi senta poi tanto diversa.

Basta farsene una ragione infondo.

Per quanto possa essere difficile basta non pensarci

Per quanto possa essere dura basta farci il callo.

Se mai lo vedrò in giro con un altro ragazzo, se mai scoprirò che questo è il suo ragazzo, sorriderò, saluterò e tirerò avanti.

Prima o poi ci riuscirò altrimenti non sarò più degna di chiamarmi Kibako Inuzuka.

Salve ^O^ qui è Mik che vi parla ^O^

Il prologo è stato scritto da Rei ma visto che sono io a pubblicare, mi prendo l’onore di lasciare qualche nota finale ù.ù

La fic è stata iniziata quando, durante le vacanze, eravamo insieme çOç

Ci teniamo molto e spero che piaccia anche a voi!