The
Angels are Crying
E un’altra giornata è passata. Come al solito, nessun particolare rilevante. Neanche oggi. Ho continuato a muovermi, non mi sono ancora fermato. Vivo ancora. Anche se non me ne accorgo, io vivo ancora. E’ strano come il tuo corpo si muova nonostante il tuo cervello non si scomodi neanche di impartire ordini, nonostante la tua mente sia totalmente assente. Ho perso la voglia di vivere, dite? Ne sono consapevole. E non mi va di andare a cercarla per farla tornare da me. Non mi serve. Vivo bene anche così. Più precisamente non vivo proprio, ma sto bene. O meglio: non sto male. Non sto e basta. Chiaro il concetto no?
E
non credete che io mi sia arreso subito, senza lottare, senza cercare di
riconquistarla questa fantomatica “voglia di vivere”. Io ci ho provato. Non
ci sono riuscito da solo però. Allora ho chiesto aiuto. La mia anima urlava da
dentro il mio corpo, che continuava a compiere le sue azioni quotidiane senza
che glielo avessi chiesto. Ma le orecchie degli uomini sono terribilmente sorde,
e i loro cuori troppo occupati per sentire che uno di loro batte solo per non
morire, e non per continuare a vivere.
La
vita è bella. Sono d’accordo. Veramente non credo che sia bella, ma non credo
neanche che sia brutta. Perché in fondo questi sono solo due concetti astratti:
il bello e il brutto, il bene e il male, l’infinito e il nulla. Qualcuno di
voi sa spiegarmi cosa sono? Idee inventate dagli uomini, cose estreme e opposte
tra di loro. Ma le vie di mezzo? Perché le vie di mezzo non sono state
inventate? Eppure esistono. Io, per esempio, sono la via di mezzo tra un vivo e
un morto. O forse sono un morto e basta, e forse le vie di mezzo non esistono.
Del resto, chi sono io per deciderlo? E’ solo che io non mi sento vivo, non mi
accorgo di vivere.Ma non sono neppure morto. O forse sono morto e non me ne sono
accorto, come non mi sono mai accorto di vivere.
Ma
in fondo non esistono né il bello e il brutto, che sono solo questione di
gusti; non esistono il bene o il male, perché sono solo questione di punti di
vista; non esiste l’infinito o il nulla, perché c’è sempre tutto e non
c’è mai niente. Così forse non esistono neanche la vita e la morte. O forse
queste in me sono un’unica entità.
E
ho continuato a chiedere aiuto, a cercare un qualcosa a cui aggrapparmi e una
ragione per continuare a sperare.Un volto amico in mezzo al buio. Il buio si,
che esiste. Non è un altro stupido concetto astratto inventato dall’uomo. Io
l’visto. Io ci vivo. Ed ogni tanto mi ritrovo ad averne paura, come ogni tanto
mi ritrovo a godere della protezione che esso mi offre. Ma non ho trovato né
appigli, né speranze né tanto meno volti amici. Ed ora eccomi qui.