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Autore: Em_    01/07/2015    3 recensioni
Elena Gilbert è una specializzanda in chirurgia del primo anno. Suo padre è il primario e anche sua madre lavora lì.
Qui ritrova i suoi vecchi compagni e amici e scopre con gioia che saranno i suoi nuovi colleghi.
Tutto sembra andare bene finché, la sera del ricevimento per i nuovi arrivati, compare qualcuno dal passato di Stefan ed Elena.
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Dal testo: «Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.
Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.
«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.
Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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22. Ed ora comincia la nostra vita

 

Quasi non mi sembra vero, mi sono realmente sposata. Io, Elena Gilbert, sono diventata una moglie. Sorrido come un’ebete al pensiero che l’uomo che dorme al mio fianco è mio marito, Damon Salvatore è solo ed esclusivamente mio. Ci siamo sposati questa mattina ed è stata una giornata perfetta, Caroline ha organizzato il più bel matrimonio di sempre, ottimo cibo, ottima location, ottima musica, persino io che sono una pessima ballerina ho ballato per delle ore. Il mio povero abito da sposa si è consumato ai bordi dello strascico, ma ne è valsa davvero la pena. Gli amici di Damon l’hanno riempito di scherzi, ma il top è stato sicuramente quando gli hanno fatto fare il karaoke, sarà pure un mago col bisturi ma ragazzi se non fossimo stati all’aperto avrebbe rotto tutti i vetri della stanza! Mi accoccolo di più sul suo petto coperto dal lenzuolo, non appena sarà mattina partiremo per la luna di miele e non vedo l’ora. E’ un sacco di tempo che non vado in vacanza e una pausa mi ci vuole, vorrei anche riposarmi prima di prendere l’aereo ma non riesco a chiudere occhio, sono ancora troppo euforica dopo le nozze.

«Ehi.» mi chiama la sua voce assonnata.

«Ehi.» gli rispondo con un sorriso.

«Non riesci a dormire?»

«Non proprio…»

«Lo sai che domani dovrai essere sveglia vero?» mi chiede, alludendo al fatto che raramente sono puntuale il mattino.

«Sta’ zitto.» replico ridacchiando.

«Già mi comanda signora Salvatore?»

«Naturalmente.»

Passo la notte a rigirarmi sul letto senza chiudere occhio ma non mi interessa più di tanto e quando la sveglia suona scatto in piedi e scendo di sotto per preparare una colazione veloce. Poco dopo anche Damon mi raggiunge e gli porgo delle fette di pane tostato con la marmellata che mi ha regalato mia madre. Fortunatamente le valigie erano già in auto così mi posso vestire e pettinare con calma prima di andare all’aeroporto. Opto per un paio di shorts in jeans e una camicetta mentre Damon indossa una polo e un paio di pantaloni scuri che adoro. Stranamente siamo in orario così ci dirigiamo con calma a prendere il nostro volo, andremo in Italia, Damon ha origini italiane e so quanto desiderava visitare il luogo da cui proviene così ho chiesto a Caroline di prenotare una settimana in Sardegna. Dicono sia una delle isole più belle del Mediterraneo e credo che non si sbaglino affatto. Damon mi afferra la mano mentre guida e la stringe forte, a quel contatto vengo percorra da mille brividi neanche fosse la prima volta che mi tocca, anzi decisamente non lo è.

«Ricordi la prima volta che ti ho stretto la mano?» domanda senza distogliere lo sguardo dalla strada.

«Come potrei dimenticarlo?»

«Eri riluttante all’inizio, perché?»

«Mh, forse perché eri, o meglio, sei il mio capo?» rispondo trattenendo una risata.

«Ah, ed è solo per questo? Ti aspetti che ci creda?» sorride anche lui.

«E va bene, eri il fratello cattivo del mio migliore amico è ovvio che fossi un po’ restia a prenderti per mano!»

Lui scoppia a ridere come se nulla fosse «Sono ancora quello cattivo.»

«Non lo sei, Damon.»

«Allora mi sa che la colpa è di qualcuno di mia conoscenza…»

«Tu dici?» chiedo facendo la finta tonta.

«Sì, mia cara Elena.»

Arriviamo in poco tempo all’aeroporto e facciamo subito il check-in così da poterci rilassare in attesa del nostro volo. Ci vorranno almeno due ore poco ma sicuro, sperando non ci siano ritardi.

 

[…]

 

Avendo un volo diretto ci abbiamo messo molto meno che con degli scali, sono state ore infinite ma finalmente siamo atterrati. C’è il sole ed è una splendida giornata, devo ammettere che la gente qua ha un gusto particolare per la moda e l’arredamento, è tutto così bello, siamo ancora dentro l’aeroporto e già sono estasiata. Recuperiamo le valigie e un taxi ci accompagna al nostro hotel fronte spiaggia, sarà costato una fortuna, già lo so, ma Damon ha insistito per pagare tutto con un piccolo aiuto da parte di Stefan. Scendendo dall’auto mi cade la mascella, quasi mi scende la bava non appena vedo il meraviglioso mare difronte a noi. Damon passa un braccio attorno alla mia vita e mi sorride anche lui decisamente sorpreso da tanta bellezza. E se prima ero rimasta imbambolata davanti al mare ora lo sono altrettanto entrando nella nostra stanza, quante cavolo di stelle avrà questo hotel? Una cosa come milleduecento?

«Damon, io mi trasferisco qui. Addio specializzazione, addio Mystic Falls, addio chirurgia, addio a tutti.» dico buttandomi con le braccia aperte sul letto.

«Non rinunceresti alla chirurgia, ti piace troppo.» mi rimbecca.

«Giusto. Ma posso fare il medico qui no?» continuo.

«Non sai parlare l’italiano, Elena.»

«Uffa, mi togli tutto il divertimento!» mi lamento.

«Davvero?» mi domanda posizionandosi davanti a me con indosso solo il costume.

Sono di nuovo a bocca aperta e ci resto per almeno un minuto, poi l’espressione si tramuta in un sorrisetto malizioso «Ora ti faccio vedere io.»

Mi chiudo in bagno portandomi dietro tutta la valigia, logicamente non ho idea di dove sia il costume quindi mi tocca svuotarla quasi del tutto per trovarlo. E’ il mio preferito, è a sfondo rosso con i fiori bianchi e la parte sotto è leggermente sgambata dietro, sono sicura che il mio caro marito apprezzerà. Esco dal bagno stile modella anche se non mi si addice scatenando una risata collettiva.

«Sei sexy.» afferma abbracciandomi.

«Lo so.» rispondo vantandomi.

«Ti va un bagno in mare?»

«Certo che sì!»

La spiaggia dista pochi minuti a piedi, la sabbia è calda ma non esageratemente, stendiamo gli asciugamani sulle sdraio e con una corsa entriamo in acqua. Il contatto con questa mi fa rabbrividire all’inizio ma ci faccio subito l’abitudine, è il paradiso. Allaccio le gambe attorno alla vita di Damon e lo bacio lentamente, sa di menta misto ad acqua di mare, è un mix decisamente eccitante e con mio grande piacere noto che non lo è solo per me.

«Qualcuno richiede le tue attenzioni.» ammicca.

«Quel qualcuno dovrà attendere…»

Mi fissa con uno sguardo triste ed io non riesco a rimanere seria così scoppio a ridere stringendolo ancora più forte a me. Decidiamo di farci una nuotata veloce e poi prendere un po’ il sole sulla spiaggia, mentre torniamo su dal mare, però, sentiamo qualcuno chiamare aiuto. E’ sicuramente un turista inglese o americano perché parla la nostra lingua. Istintivamente sia io che Damon corriamo incontro a questa persona e la troviamo qualche ombrellone più in là.

«Signora che succede?» domanda Damon alla donna.

«Mio marito! Non respira più!» dice lei disperata.

«Elena, inizia il massaggio cardiaco, sta avendo un attacco cardiaco, ma forse riusciamo a salvarlo.»

Faccio come mi dice mentre lui chiede più informazioni alla signora «Soffre di cuore?»

«Sì, ha un pacemaker.» risponde tentando di calmarsi.

«È sicuramente quello il problema, chiami un’ambulanza, dev’essere operato al più presto.» dichiara Damon.

Il signore si riprende qualche secondo dopo, fatica un po’ a muoversi ma sembra salvo per ora. Di certo dovranno sostituirgli il pacemaker ma probabilmente andrà tutto per il meglio. Eh sì, Damon aveva ragione, non abbandonerei mai la chirurgia.

«Te l’avevo detto.» mi dice poco dopo quasi mi leggesse nel pensiero.

«Lo so, lo so.» replico alzandomi in piedi e ricevendo i ringraziamenti da parte di entrambi.

Si prospetta una vacanza decisamente interessante, abbiamo appena soccorso un uomo in spiaggia, abbiamo nuotato, ci siamo abbronzati e abbiamo mangiato il miglior cibo che ci sia al mondo. Mi sento fortunata, davvero molto. Spero davvero che la mia vita continui ad essere così bella per almeno altri dieci anni e chissà… Magari con qualcuno in aggiunta alla famiglia.




Angolo autrice
Rieccomi!
Damon ed Elena finalmente partono per la luna di miele... In Italia! Ahahah non so da dove mi sia uscita l'idea ma m'ispirava! :')
Ovviamente entrambi se la godono al massimo anche se un pizzico di divertimento ci dev'essere no? Sono medici infondo!
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, credo sia il conclusivo... Non so ancora se aggiungerne altri prima dell'epilogo, vedremo insomma ahah xD

Ci tengo a ringraziare chi mi recensisce, spero mi facciate sapere anche questa volta come vi è sembrato il capitolo!

Un abbraccio,
Anna

   
 
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