Fragile.
Mi appare in cielo,
così vicina ma così lontana
che potrei sfiorarla con un dito;
ma la paura che svanisca
trattiene la mia mano.
Mano, mano meschina!,
che tanto brami ma nulla ottieni,
fuorché il leggero tocco del vento
e il bagnato delle lacrime.
Ti troverò in un sogno,
in quella foresta che è la mia immaginazione,
e mille fiori e mille creature staranno a te intorno,
e mille alberi e mille arbusti scuoteranno le loro fronde
accompagnati dal cinguettio degli usignoli e dei merli.
Ti troverò,
oh eterea cretura dagli occhi di giada,
colmi di luce, di gioia e di sorrisi,
dai capelli corvini
che nella notte richiamano ricordi lontani, e dolori e pianti.
Fragile, flebile il tuo ricordo!,
offuscato dalla memoria e dal tempo,
infinito tempo che scorre, scorre inesorabile!,
che si diverte a privare dalle gioie, che allevia i dolori.
Ma lieve, sempre più lieve è il mio ricordo,
scalfito dalla vita.
E se alzo gli occhi al cielo,
oh!, ne scorgo i lineamenti,
fragili lineamenti.
E tendo la mia mano,
e potrei sfiorarli con un dito,
se solo volessi;
ma la paura,
arcana e remota tentatrice,
trattiene la mia mano.
E così svanisci, eterea creatura.
E così scompari dalle mie memorie.
E così mi privi di quella che per me è la vita.
Oh, fragile, crudele ispirazione.
Ti cercherò in un sogno, in quella foresta che è la mia immaginazione.
E, tesa la mia mano,
ne conserverò il ricordo lontano.
Oh fragile, crudere ispirazione.
-------------------------(Angolo di si, sempre di quella poetessa improvvisata)----------------------
Heylà universo di fantasmi!
Ho scovato dieci minuti fa questa poesia che scrissi qualche annetto fa, l'ho risistemata un attimo e PATATRIC-PATATRAC, perché non postarla qui?
*Visto che non ho di meglio da fare....oltre a studiare. Ogni tanto una pausa ci vuole xD*
Che dire!
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, fantasmini cari XD
Orquindi!
Grazie a chi leggerà e recensirà, a chi inserirà questa poesia rispolverata nelle preferite, e anche a te, lettore fantasma, che ti starai chiedendo perché ancora mi ostini a parlarti, che leggerai questa poesia che sa un po' di vecchio e spenderai cinque minuti del tuo tempo a sorridere, pensando a ricordi lontani.
(O a chiederti che cosa mi sia fumata, ma ormai qui tutti sanno che io vivo di Nutella.)
Des.