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Autore: _xLarryStylinsonx_    01/07/2015    1 recensioni
Ha un bellissimo sorriso si ritrovò a pensare Louis. Si strinsero la mano e ognuno continuò per la sua strada, e si convinse che non doveva pensarci più.
Il punto è che non ci riusciva.
Genere: Guerra, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis stava entrando a scuola, al quinto anno, quando si scontrò con un ragazzo. Cadde ed i libri finirono sparsi sul pavimento dell’atrio. Era lì da cinque anni e non l’aveva mai visto.
 Lo aiutò ad alzarsi e si guardarono per un secondo negli occhi. Ed il castano rimase folgorato dagli occhi smeraldo di lui.
-Ciao, io sono Harry, sono nuovo…scusami non ti ho proprio visto…- Lo aiutò a raccogliere i libri e gli sorrise dispiaciuto.
Ha un bellissimo sorriso si ritrovò a pensare Louis. Si strinsero la mano e ognuno continuò per la sua strada, e si convinse che non doveva pensarci più.
Il punto è che non ci riusciva.
 
Dopo quel giorno si incontrarono altre volte, e piano piano diventarono amici.
 
-Dai passa, Harry!- Giocavano a calcio, o meglio, a street football. Anche se quella parola non esisteva ancora. –Eccola Louis!- Il riccio fece un bel cross e il castano tirò. –Goal! Harry!- Cacciò un urlo e corse addosso al suo amico. Si abbracciarono per un tempo che durò secoli.
Louis si sentiva bene, con Harry.
 
Erano diventati inseparabili. Stavano sempre insieme, condividevano le stesse cose.
E poi, un giorno…
 
- Lou. Voglio che questo posto diventi il nostro. Solo io e te.- Che idea strana, pensò Louis. Però gli piaceva. Erano in un parco, in un angolo che non conosceva quasi nessuno. –Va bene Haz-
Haz. Louis gli aveva affibbiato questo soprannome il giorno del sedicesimo compleanno del riccio, perché gli sembrava un nome carino.
Mentre camminava verso il più grande, Harry inciampò, e cadde.  Louis si avvicinò,  scivolò e finì sopra il riccio.
Si guardarono negli occhi, e non sapevano proprio cosa stesse succedendo.
Si avvicinarono e le loro labbra si sfiorarono. Fu solo quello, ma bastò a tutti e due per capire che avevano bisogno l’uno dell’altro, che non potevano essere indifferenti. Si amavano, palesemente.
 
Erano innamorati, e con il tempo il loro amore si rafforzava. Era una sensazione bellissima, per tutti e due. Adoravano farsi le coccole sul divano guardando film. Tutto andava così bene…
 
-Io e Lou stiamo insieme- Strinse la mano del castano, e sorrise. Erano a casa dei Genitori di Harry, e si erano finalmente decisi a dirlo ai genitori.
- Fuori da questa casa.-  il padre indicò con un gesto la porta, e la madre iniziò a piangere in silenzio dietro di lui. Harry non capiva cosa stesse succedendo, ma poi Louis lo riscosse dai suoi pensieri.
–Ma…- Ad Harry gli si spezzarono le parole in gola.
-Niente “ma” Harold. Ci hai disonorato. Vai via e non tornare.- Gli occhi di Dan sembravano prendere fuoco ed il volto era contratto a metà fra una smorfia di disgusto, e di rabbia. Il riccio non si capacitava di come potesse essere possibile, ma alla fine si rassegnò all’idea. La madre cercò un ultimo sguardo del figlio, ma ormai era troppo tardi.
I due uscirono di casa, Harry in lacrime e Louis che cercava di consolarlo.
Se ne andarono a casa del castano, e sprofondarono nel divano. Calò un silenzio di tomba, rotto solo dai singhiozzi del riccio.
Così Lou decise di fare qualcosa.
Con dolcezza si mise vicino ad Harry e posò le sue labbra sulle sue. Sorpreso, il riccio ci mise qualche secondo a realizzare, e poi ricambiò il bacio. Louis infilò le mani tra i suoi ricci  e incominciò ad arrotolarli intorno all’indice. Si staccarono solo un attimo, per riprendere fiato, e poi fu un bacio dolce e delicato, quello di cui tutti e due avevano bisogno.
Poi qualcosa cambiò. Così Louis si staccò, e Harry emise un mugolio di protesta.
Il castano li condusse nella mansarda, che fungeva da camera da letto, e ci si buttò sopra.
In poco tempo i loro vestiti finirono per terra, ma furono dolci l’uno con l’altro. Poi, furono fuochi d’artificio.
 
Quello fu il loro primo “ti amo” e di certo non l’ultimo.
 
Louis si riscosse dai suoi pensieri e guardò con tristezza il riccio. Non voleva che partisse, ma era obbligato.
Fuori dalla loro isola infuriava la guerra, e tutti gli uomini della loro età si dovevano arruolare nell’esercito.
Erano mesi che si allenavano, e oggi erano state chiamate alcune persone che che sarebbero dovute partire per le coste francesi.
-Harry Styles.- Il generale si fermò un momento, e poi riprese chiamando un’altra decina di nomi che al castano non interessavano. Era uscito il nome del suo amato, e lui non poteva sopportarlo.
Quando li congedarono, i due se ne andarono insieme. –Lou…io…- Non sapeva proprio che dire.  –Non è colpa tua, non hai scelta.- Era come se la tristezza traspirasse anche dai loro abiti. Provavano ribrezzo per quel mondo, e sconforto, anche. Lou avrebbe voluto che Harry rimanesse, o quantomeno andare con lui. Ma sapeva a sue spese che gli ordini non si discutono.
Si salutarono nel modo più bello, creando ricordi da avere in comune.
Louis non piangeva mai, forse solo quando da bambino si sbucciava il ginocchio giocando, ma guardando Harry salire sull’aereo, scoppiò in lacrime e, senza l’approvazione del suo cervello, corse ad abbracciarlo forse per l’ultima volta.
 
   
 
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