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Autore: Elysa__    01/07/2015    1 recensioni
Hermione, sulle note di Hallelujah, ripercorre la sua storia con Fred. "Ripensava a lui, e al suo modo di fare, così scanzonato. Le rallegrava sempre le giornate...ora, l'unica traccia del suo passaggio nel mondo, era quel pezzetto di palude, lasciato intatto da Vitious due anni prima."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Non possiedo ne' i personaggi ne' la canzone.



Settembre 1998

 

Il primo rientro a scuola dopo la caduta di Voldemort, la battaglia di Hogwarts, tutte quegli amici persi per sempre...

Hermione si sentiva soffocare dentro quelle mura, era sopraffatta dai ricordi. Vedeva ancora i corpi, distesi sul pavimento, ogni volta che entrava in sala grande; ripensava all'ormai inutilizzabile stanza delle necessità, ogni volta che passava per il quinto piano; e poi ripensava a lui, e al suo modo di fare, così scanzonato. Le rallegrava sempre le giornate...ora, l'unica traccia del suo passaggio nel mondo, era quel pezzetto di palude, lasciato intatto da Vitious due anni prima.

Non ci voleva nemmeno pensare, figurarsi passare, per quell'altro corridoio: quello dove tutto, così ingiustamente,finì.

Era così triste rivivere di nuovo tutte queste emozioni, giorno dopo giorno, le sembrava di affogarci dentro, di non potersi liberare mai più di tutta questa tristezza. Come se un dissennatore la seguisse ovunque.

 

Passava molto tempo nascosta alla vista degli altri studenti, in riva al lago nero, ascoltando la sua depressa musica babbana preferita, e piangendo.

 

Aiutando Harry durante il torneo Tremaghi, si era imbattuta in un incantesimo che riproduceva le cassette di musica, senza bisogno del walkman - inutile ad hogwarts, poiché non avrebbe funzionato, come tutti i dispositivi elettrici-. Quell'estate, prima di ripartire, aveva accuratamente scelto delle canzoni per farle compagnia.

 

Si era quasi assopita quando cominciò Halleluja, nella versione di Jeff Buckley; il testo della canzone le ispirò alcuni ricordi nel dormiveglia:

 

"Well I heard there was a secret chord

that David played and it pleased the Lord"

 

 

 Era l'estate dopo il quarto anno, la paura per il ritorno di Voldemort era esplosa. I ricordi del torneo Tremaghi, e della morte di Cedric, bruciavano ancora.

Ti trovavi a Grimuld Place, prima dell'arrivo di Harry; cercavi di capire cosa succedeva la fuori nel mondo, magico e non, volevi renderti utile, combattere, entrare nell'Ordine, ma secondo tutti non era ancora arrivato il tuo momento, dopotutto eri solo una ragazzina.

In quei giorni confusi di grande tensione e nervosismo, però, ricordavi con estrema precisione un guizzo di luce.

Una mattina ti svegliò un sonoro pop, una materializzazione! Seguita a ruota da un lamento straziante, come se qualcuno fosse stato sottoposto alla maledizione crucatus!

Ti spaventò a morte!

Afferrasti salda la bacchetta e tirasti uno schiantesimo senza precedenti!

Scoprìsti tra l'ilare e l'arrabbiato, di aver schiantato Fred.

Spiegò, qualche ora dopo, di aver letto di un re babbano sempre stressato -proprio come te- che trovava sollievo nell'ascoltare le canzoni di un certo Davide, di cui lui non aveva idea di chi fosse. Aveva pensato che le canzoni di Celestina funzionassero uguale! Così aveva cercato di svegliarti con “Un calderone ricco d'amore”, evidentemente non avevi gradito.

Già, Hermione, sei sempre stata poco incline allo scherzo, sempre troppo seria, una bambina cresciuta troppo in fretta.

Liquidasti l'episodio come un riprovevole scherzo, non capisti quello che era: solo il tentativo di un ragazzo innamorato di alleviare le sofferenze del suo oggetto d'amore.

 

"But you don't really care for music, do ya?"

 

Il sogno scivolò veloce sulle note della seconda strofa, un altro anno, un altro episodio.

 

"Well your faith was strong but you needed proof

You saw her bathing on the roof

Her beauty and the moonlight overthrew ya"

 

 

Era il quinto anno, una sera tardi.

Volevi rilassarti nel bagno dei prefetti...pessima, pessima idea!

Sulla soglia c'era Fred, come pietrificato, la porta aperta con la maniglia ancora in mano, abbassata. Appena ti vide cercò di giustificarsi, ma tu non desti molto peso alla cosa finchè i tuoi occhi non si posarono su quello che vedevano i suoi: Angelina.

In quei giorni vi eravate avvicinati, non stavate insieme, ma vi stavate conoscendo.

Sapevi della sua relazione con Angelina l'anno prima, ma ti spergiurò che fosse acqua passata; forse non ti fidavi completamente, forse avevi paura che ti usasse, ti prendesse in giro, forse avevi bisogno di una prova. E la prova era giunta, la prova del contrario.

A nulla servirono le sue scuse: di esser capitato li per sbaglio, di non sapere che fosse occupato, di fidarsi di lui.

Ti girasti, raccogliendo l'orgoglio rimasto per non piangere, e te ne andasti a passo di marcia trattenendo una corsa.

 

"And she tied you to her kitchen chair

She broke your throne and she cut your hair

And from your lips she drew the Hallelujah"

 

Lui ti seguì, cercando di spiegarti lo stupido equivoco, ma tu facesti orecchie da mercante. Infine, stufo di esser ignorato e di urlare ai quattro venti le sue pene, ti trascinò di peso in una stanza con più privacy -così disse lui- chissà che concetto strano aveva di privacy, visto che eravate nelle cucine, e c'erano almeno duecento elfi che vi fissavano!

La lite partì, feroce ed aggressiva, entrambi vi aggrediste con parole pesanti che in realtà non pensavate nemmeno un po'.

Non c'era ne' vincitore ne' vinto, vi stavate solo ferendo a vicenda.

Cercando una via d'uscita, facesti uscire dalla bacchetta delle corde e lo legasti ad una sedia. Il tuo intento era di lasciarlo li, e separarvi, in modo da dare a entrambi il tempo di riflettere e sbollire. Non funzionò.

Lui si mise a ridere, la sua risata così familiare e bella, era acqua sulle ferite appena aperte, e così finiste come certe coppiette, a battibeccare amorevolmente altenando baci a frecciatine, circondati da elfi affacendati indifferenti alla vostra bolla d'amore.

Spogli delle vostre maschere, veri, fragili come Sansone senza i suoi capelli, ma allo stesso tempo forti perchè insieme!

Proprio in quell'occasione ti chiese di esser la sua ragazza, te lo chiese piano, appena sussurrato a fior di labbra, mentre ti baciava.

Non ti sembrava neanche vero! Halleluja!

 

"Baby I've been here before

I've seen this room and I've walked this floor,

I used to live alone before I knew ya

And I've seen your flag on the marble arch

and love is not a victory march

It's a cold and it's a broken Hallelujah"

 

Quanto può durare una relazione tra persone così diverse? Eh, Herm, dimmelo tu!?

Ti facevi la stessa domanda a sedici anni.

Lui sempre così allegro, anche infantile in certi aspetti, dalla battuta facile, tu sempre seria, rigida, precisa, al massimo ti scappava del sarcasmo, ma non era mai una battuta nata dall' essenza della gioia, dall'esser vivo, c'era amarezza nel tuo sporadico umorismo.

Ora lui lavorava, mentre tu ancora studiavi, lui era immerso in un mondo adulto, la fuori, tu eri dentro le protette mura di Hogwarts, ma come sempre la sapevi lunga, su quello che stava succedendo la fuori. Lo mettesti in guardia, ma liquidò la faccenda ridendo.

L'idea della ricerca degli horcrux stava nascendo nella tua mente, avevi ormai intuito che non saresti tornata per il tuo settimo anno, l'avevi intuito molto prima di Harry, e avevi già capito cosa avrebbe fatto Harry con Ginny, eri d'accordo, anche tu dovevi allontanare Fred!

Lui non la prese nel modo giusto: si arrabbiò molto, disse che era vissuto 18 anni senza te e poteva viverne mille altri senza, e che comunque lui non si era mai innamorato sul serio di nessuna, sapeva bene che voleva dire stare solo e per lui era sinonimo di libertà, e non vi avrebbe mai rinunciato.

Ti ferì, ti ferì non solo sapere che non ti amava, che ti aveva quindi presa in giro, ma anche ti ferì il fatto che non comprese le tue intenzioni: tu volevi proteggerlo e invece lui pensò che ti eri arresa alla prima difficoltà, che non avevi il coraggio, o la forza, di combattere per il vostro amore, avevi alzato bandiera bianca.

Ma tu sapevi che avevi ragione, l'amore è saper lasciare andare, non è solo una marcia trionfale, non è rose e fiori, è anche un freddo e rotto sospiro trattenuto, è il sapere che stai facendo la cosa giusta anche se ti fa male, è il soffrire in silenzio mentre l'altro si rifà una vita, magari migliore di quella che tu puoi offrirgli.

Come ti fece male doverlo rivedere l'estate dopo quelle parole...

 

"Well there was a time when you let me know

What's really going on below

But now you never show that to me do ya"

 

Lui sapeva che stavi per partire alla ricerca degli Horcrux, ma non aveva accettato le tue motivazioni, cercava di convincerti a non partire, o almeno a dirgli cosa ti passava per la testa.

Una volta ti confidavi con lui, era non solo il tuo ragazzo, ma anche un amico! Non avevate segreti, perchè eravate così lontani ora? Te lo chiedeva anche lui, ti rivoleva, tutta quanta, non solo il tuo cuore -che era sempre stato suo- ma anche la tua testa, che era già proiettata alla guerra.

Lui l'aveva capito, ma tu no, ti riprese lo stesso, anche se sapeva che era solo a metà, anche se sapeva che avrebbe sofferto.

L'estate del matrimonio di Bill e Fleur, ne approffittò della tua permanenza alla tana, per ricordarti cosa stavi lasciando indietro.

 

"But remember when I moved in you

And the holy dove was moving too

And every breath we drew was Hallelujah"

 

e tu lo sapevi che stavi perdendo tutto, ma niente ti avrebbe distratto dai tuoi propositi, anche se Fred ci andò vicino.

Quei giorni furono un'oasi di pace prima della tempesta, senza trascurare i preparativi per il matrimonio, e per l'imminente partenza del trio, riuscivate a ritagliarvi dei dolci momenti solo vostri.

Vi scambiaste promesse oneste e sentite di un futuro insieme, insieme voi due, una squadra invincibile, sopra tutte le difficoltà, la guerra, la noia.

Ogni momento insieme, ogni parola, ogni respiro fatto in quei momenti sono ancora stampati nella tua testa. Non se ne vanno, fanno male, sono ferite che non si rimarginano, sono promesse del peggior tipo, quelle non mantenute per cause troppo più grandi di voi, al di sopra delle vostre volontà.

Una colomba si era posata sopra di voi in quei giorni, dandovi pace, amore, balli, risate, e momenti magici, ma poi la caduta del Ministero ruppe questo miraggio e scappasti via veloce, senza poterlo nemmeno salutare.

 

"Maybe there's a God above

But all I've ever learned from love

Was how to shoot somebody who outdrew ya"

 

Sicuramente tu lo feristi con questo gesto, lui ci credeva veramente ad una vita insieme.

Non ti cercò -non poteva, era controllato- lo sapevi, ma ti ferì ugualmente.

Ogni notte passata in tenda era una lunga veglia funebre, passata a ricordare tutti gli anni insieme, il suo sorriso, i suoi scherzi...era un colpo al cuore ogni notte, ma tu dovevi esser forte non solo per te stessa, ma anche per Harry e Ron, che vacillavano.

Quando scopristi che Fred comunicava al mondo tramite Radio Potter, quasi volevi piangere!

Ogni trasmissione era intrisa di piccole parole che solo voi due potevate capire.

Ti stava cercando, ti stava supportando ed incitando, ma allo stesso tempo ti stava anche uccidendo, ricordandoti di averlo lasciato indietro, ferito, disperato.

Ed in questo modo passaste i mesi, a ferirvi a vicenda da distanza, ma supportandovi: perché si, eravate delusi, ma innamorati!

 

 

"And it's not a cry that you hear at night

It's not somebody who's seen the light

It's a cold and it's a broken Hallelujah"

 

Hogwarts. Un volto familiare.

Non ci potevi credere, anche se era il momento più sbagliato del mondo, il tuo cuore stava scoppiando di gioia.

Gli andasti incontro titubante, visto come vi eravate separati, ma prima ancora di salutarti, le sue parole furono una promessa: una promessa che ti aveva già fatto, di una vita insieme.

Ci fu mai un momento più perfetto di quello?

Ti giurò che sarebbe tornato da te, e ti fece giurare di non mollare proprio ora che tutto era alla fine. Dovevate tenere duro in quest'ultima occasione, e poi avreste avuto la vosta famiglia insieme.

E tu accettasti, accettasti di sposarlo, così su due piedi, senza pensarci, senza voler pensare a cosa stavate andando incontro.

 

Tu l'hai sentito dentro di te quel terribile momento, prima ancora di saperlo, di vederlo, l'hai sentito.

 

Un pianto nella notte, il tuo, così straziante.

Solo la promessa che gli avevi fatto poco prima ti permise di resistere, ed andare avanti! Ma dal momento della vittoria in poi, proprio nel momento in cui la vostra vita doveva cominciare, la tuà finì.

Eri rotta in mille pezzi, fredda e senza anima, svuotata dell'unica cosa che ti ha mantenuto in vita durante la guerra: il tuo amore per lui.

 

Sono passati quattro mesi, sei tornata ad Hogwarts, ma niente è come prima.

La vita è sopravvivenza, i colori sono spenti, tutto è grigio.

Parli poco, e solo con freddezza e cinismo.

Come fai a superare una cosa del genere?

Come si può sopravvivere, quando tutto il tuo mondo è esploso?

Sei fredda, sei rotta, ma devi andare avanti! Non solo per la promessa fatta, ma perché sai che è giusto così, che anche se ora sei spezzata e sembra che mai più potrai essere felice, la vita va avanti, e si rigenera.

Verranno altri momenti di gioia, altre persone, un'altra vita che ora nemmeno immagini, nonostante questa ferita che forse non si rimarginerà mai del tutto.

Ciò che puoi fare ora, è darti il tempo necessario a ritrovare una te stessa genuina, un equilibrio, cerca di esser fedele a te stessa, e rispettarti prima di tutto.

Custodisci i bei momenti, pensa alle cose positive che ti ha lasciato, e fai di tutto per rimetterti in piedi! Perché no, non hai combattuto e sei sopravvissuta alla guerra, solo per farti metter in ginocchio da una maledizione scagliata nel momento sbagliato! Voi siete sempre una squadra, e siete più forti anche di questo! Non ha importanza quanto sarete lontani, nel tempo e nello spazio, sarete sempre una squadra invincibile.

 

Hermione si svegliò, si era addormentata in riva al lago, ed aveva sognato Fred.

Però, nonostante questo, si sentiva quasi bene! Sentiva un germoglio di quella pianta chiamata speranza che le cresceva piano nel petto.

Si decise ad alzarsi ed a ritornare al castello, sospirando...c'erano talmente tante cose da fare, da vedere, da imparare...doveva solo rimboccarsi le maniche e cominciare.

 

 

 

  
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