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Autore: resi    01/07/2015    1 recensioni
“Prima o poi sarai mia Kaori … e solo dopo inizierà il divertimento vero e proprio”. Salve a tutti! Ecco a voi una nuova storia che vedrà la nostra sweeper alle prese con un'ardua missione: salvare la vita dell'uomo che ama. Ma come potrà riuscirci se il nemico è uno dei killer più abili del mondo? Scopriamolo insieme ...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
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A casa Saeba le ore trascorrevano lentamente, l’aria era colma di tensione ogni volta che Mick si avvicinava a Kaori o quando ci provava spudoratamente con lei, ma Mick non andava mai oltre il limite consentito, evidentemente in quelle situazioni poteva avvertire un dolore ficcante dietro la nuca, dato che Ryo lo perforava con lo sguardo …  Non voleva tirare troppo la corda con il padrone di casa, non doveva dimenticare che Ryo era molto abile, e soprattutto sapeva che avrebbe tanto voluto sparargli addosso …
In altri momenti, invece, sembrava che non fosse successo nulla; i due sweeper si accomodavano spesso sul divano davanti alla tv, sbavando e ridacchiando a causa di battutine sconce sulle attrici o top model che apparivano sullo schermo.
Il tutto era più che snervante per Kaori, non sapeva davvero come comportarsi ne cosa pensare di tutta quella faccenda … finché una sera, mentre cenavano, Mick ricevette una telefonata sul suo cellulare e, con sguardo criptico, si congedò da Ryo e Kaori per conversare in privato …
 
- Avanti Ryo, dimmi cosa ne pensi di tutta questa storia. Te lo leggo in viso che stai pensando.
- Kaori cosa vuoi che ti dica?
- La verità. Tu sai o sospetti qualcosa che non mi vuoi dire.
- Tu non c’entri. Stanne fuori.
- Eh no bello mio! Io c’entro eccome! – Kaori si impose di calmarsi, la rabbia e il nervoso la stavano divorando, ma dopo un respiro profondo proseguì … - Ryo, lo sai che io ti posso aiutare, davvero, posso convincerlo a desistere … Mi sono informata sulla sua etica professionale e …
- Non servirebbe a nulla. Non questa volta. E poi tra noi due non c’è e non ci sarà mai niente.
 
Quelle parole ferirono profondamente Kaori, sì, era ben consapevole che il loro rapporto non avrebbe potuto prendere una piega diversa, ma in lei c’era sempre stato un piccolo barlume di speranza … ed ora Ryo, con poche parole, l’aveva spento.  
 
- Lo so bene … - disse la ragazza con la voce rotta dal dolore -  ma questo non cambia la situazione. Lui crede che ci sia qualcosa tra me e te ed è sicuro di potermi portare a letto, ma si sbaglia, e glielo dimostrerò. Così ti lascerà in pace e non ti lancerà la sfida.
- Te lo ripeto Kaori, non è così semplice – Ryo fece un lieve sbuffo, guardò Kaori negli occhi e si decise a confidarsi – Credo che Mick ci abbia mentito, non è qui per aumentare le sue quotazioni come killer professionista, ma temo che qualcuno lo abbia pagato appositamente per uccidermi.
- E come fai a dirlo?
- Si comporta in modo strano, sfugge gli sguardi, e poi quest’ultima telefonata … No, qualcosa non torna. Ma presto potrò avere delle conferme … e credo che stasera avremo un ospite in più …
 
I due non poterono proseguire, dato che Mick fece ritorno in sala da pranzo …
- Scusate ragazzi, purtroppo il lavoro mi chiama e devo assentarmi per qualche oretta …
- Ma figurati … Vai pure Mick. Magari mentre ti aspetto passo in videoteca a vedere se c’è qualche bel filmetto erotico per stasera, che dici? – disse Ryo con la sua solita faccia da ebete/maniaco incallito.
- Che idea! Bravo amico mio!
 
E mentre Kaori si teneva la fronte con una mano, rassegnata per l’imbecillità congenita del suo socio, Mick le si avvicinò, le prese una mano e la fissò negli occhi …
- Non temere mia dolce creatura celestiale, presto tornerò da te, pronto per deliziarti con i miei baci passionali …
- Non ti scomodare per me brutto idiota di un cicisbeo, prenditi tutto il tempo che ti serve … - la ragazza lo disse con un tono acidissimo, un limone in confronto era un dolce delicato …
 
Appena un secondo dopo, la porta d’ingresso si aprì, e nell’attimo successivo i due uomini erano pronti a saltare addosso alla nuova ospite.
- Saeko!!! Dolce visione sto arrivando! Sono tutto tuooooooo! – Ryo si era già lanciato in aria, pronto ad aggredire la sua preda, ma Saeko, con uno scatto fulmineo, sollevò la gonna del suo vestito, sfilò otto coltellini e glieli lanciò addosso, appendendolo sulla parete …
Ovviamente Mick non poteva essere da meno, non poté resistere alla vista di quelle gambe mozzafiato, così, si cucciò sotto il ginocchio della poliziotta come un cagnolino sbavante …
 
- Hi! Hi! Hi! Hi! Che bel posticino dove tenere i coltelli aaaah!
- Grrrr! E guarda invece dove tengo io il martello!!
 
SCABOOOOOOOOM!!!!
 
 E così, grazie al bel colpo assestato da Kaori, anche Mick finì sulla parete assieme a Ryo, formando un bel murales.
 
- Che … dolore … terribileeee … Come fai a resistere Ryo? – piagnucolò Mick
- Benvenuto nel club amico …
 
- Sempre i soliti! Non la smetterete mai di fare gli idioti!
- Già, ben detto Kaori! Devo dire che stavolta non mi aspettavo un doppio attacco! – disse la poliziotta
- Eeeeh .. che vuoi farci, ma prego accomodati, come mai sei venuta fin qui?
- Ero venuta semplicemente a trovarvi, per una chiaccheratina …
 
A Kaori non sfuggì lo sguardo breve che Saeko fece a Ryo … di sicuro la sua non era una visita di cortesia …
 
- Bene amici miei, ora devo proprio scappare, signore … - disse Mick con un inchino verso le due donne … E se ne andò. Appena varcò la soglia di casa riprese il cellulare e compose l’ultimo numero che lo aveva chiamato …
- Signor Tanaka … si certo, tutto procede secondo i nostri piani, ma temo che Saeba sospetti qualcosa, le avevo detto che è molto astuto … ok arrivo subito …
 
Mick era pronto per proseguire con il suo incarico, ma qualcosa gli attanagliava il cuore. Aveva una missione da portare a termine, ma non so come, in quel momento l’immagine del volto di Kaori era impresso nella sua mente e non gli dava pace … il suo sguardo era triste e la sensazione di dolore che provava a quella visione lo infastidiva molto …
- Accidenti a te Kaori … cosa mi hai fatto - disse l’uomo con un sorriso smorzato – mi dispiace piccola ma non posso tirarmi indietro …
E così dicendo, s’incamminò verso il luogo dell’appuntamento.
 
 
 
Intanto, a casa Saeba, Ryo, Kaori e Saeko si accomodarono in salotto …
- Allora Saeko, che notizie mi porti? – cominciò Ryo
- Ho fatto qualche telefonata ai miei colleghi americani come mi hai chiesto e grazie alle loro talpe e informatori, sono riuscita a ricavare delle informazioni molto importanti.
- Ma di cosa state parlando? Cosa le avresti chiesto Ryo? – intervenne Kaori
- Come? non le hai detto niente? – chiese la poliziotta
 
Ryo si stava spazientendo, quindi decise di tagliare la testa al toro.
 
- Kaori ora smettila di assillarmi. Ti ho già detto che ti voglio fuori dai piedi! La situazione è molto pericolosa e tu mi saresti solo d’intralcio! Quindi, almeno una volta nella tua vita, cresci e fai quello che ti dico senza tante storie.
 
Alla ragazza si gelò il cuore … perché? Perché la trattava così? Davvero Ryo aveva così poco fiducia in lei? Ormai Kaori non aveva più nemmeno la forza di controbattere, il dolore per quella cattiveria gratuita e ingiustificata aveva spezzato ogni forma di resistenza, ogni tentativo di capire il perché di quel comportamento.
Gli occhi della sweeper si riempirono di lacrime, e azzerata della sua forza di volontà, lasciò cadere calde lacrime amare. Si alzò e di corsa uscì dalla stanza, rifugiandosi in camera sua …
 
- Ryo! – lo riprese Saeko – sei stato crudele con lei! Ma non provi nemmeno un briciolo di vergogna per il tuo comportamento?
L’uomo, con lo sguardo spento e apatico di una persona che cerca di celare i suoi sentimenti, eclissò l’ultimo commento della poliziotta e proseguì imperterrito.
 
- Sto aspettando. Cosa hai scoperto?
- Io ti dirò tutto quello che vuoi sapere Ryo, ma tu sii sincero. Non me la dai a bere, sei stato fin troppo duro con Kaori. Lo hai fatto di proposito. Dimmi cosa ti preoccupa, e io ti aiuterò. Ma ora sputa il rospo.
 
Ryo si alzò dal divano, passeggiò per la stanza con lo sguardo fisso per terra, poi raggiunse la finestra, l’aprì, si accese una sigaretta e incominciò a fissare la strada cercando tra i lampioni accesi e le poche macchine che passavano il coraggio e le parole più adeguate da pronunciare. Saeko attendeva pazientemente che Ryo si aprisse con lei … sapeva infatti quanto gli costasse la sua richiesta. Dopo aver finito la prima sigaretta, l’uomo iniziò a parlare.
 
- Vedi Saeko, Mick è un uomo pericoloso e per di più ha preso di mira Kaori. Mi dispiace essere così duro con lei ma non ho scelta. Ho promesso a suo fratello che l’avrei protetta a qualunque costo e sto cercando di onorare la mia promessa …
- Ryo, vuoi davvero il mio aiuto? Allora non prendermi in giro, Kaori ha già affrontato tante situazione pericolose in cui era stata presa di mira, addirittura è stata rapita un’infinità di volte. Ma stavolta ti stai comportando in maniera ossessiva. Avanti … dimmi la verità … Tu sei geloso non è vero?
- …
- É successo qualcosa tra voi tre?
- …
- Ryo!
- Sí SONO GELOSO VA BENE! – iniziò a urlare l’uomo – E HO …. Ho paura ... ho paura di perderla – la voce si trasformò in un lieve sussurro – Mick è innamorato di Kaori, e stavolta lo è davvero … non finge come al solito come fa con le donne delle sue vittime … la desidera sul serio, vuole portarla in America con lui. E questo mi fa incazzare come una bestia! Non ho mai provato una rabbia simile. Per questo voglio che lei rimanga fuori da tutta questa faccenda … Non la voglio nemmeno a un chilometro di distanza da quel bastardo!
 
Saeko era sconvolta, non aveva mai visto Ryo in quelle condizioni … Ma con il suo solito auto controllo si riprese e continuò la conversazione.
 
- Capisco Ryo, davvero. Ma così facendo la allontanerai da te ancora di più. E poi non hai tenuto conto di una cosa importante …
- Cosa?
- I suoi sentimenti … Ormai è inutile nascondervelo a vicenda. Voi vi amate … lei ti ama moltissimo Ryo e soprattutto ha un carattere molto forte, non si lascerà abbindolare dalle prime belle parole che un bell’uomo le propone.
Eeeehm … comunque, hai mantenuto la promessa. Ora ti posso dare tutte le informazioni che vuoi.
 
Tolto da quella situazione estremamente imbarazzante, Ryo tornò a sedersi sul divano e si mise in ascolto della poliziotta.
 
- Dalle telefonate che ho fatto ho scoperto che un trafficante di armi che era evaso dalla prigione di Tokyo qualche anno fa, è scappato in America e ultimamente ha assoldato un killer professionista per un omicidio … la missione è uccidere City Hunter.
- E chi sarebbe questo trafficante?
- Ti dice niente Hiroshi Tanaka?
- Certo, sono stato io a consegnarvelo qualche anno fa. Ma bravi, io mi faccio in quattro per consegnarvi un criminale e voi ve lo fate scappare da sotto il naso?
- Piantala Ryo, è un uomo molto astuto e ha seguaci dappertutto … Sono riusciti ad eludere le guardie carcerarie e a farlo scappare, lasciandosi dietro 5 cadaveri … Una volta arrivato in America ha fondato un clan tutto suo, chiamato “la Mano Nera”.
- E hai scoperto qualcosa circa il killer assoldato?
- Sì … me ne hanno fatto un’ampia descrizione,  e purtroppo …
- La descrizione combacia con il profilo di Mick Angel … certo è ovvio. Chissà quanto lo pagano per questo lavoretto  …
- Un milione di dollari …
- Tse! Tipico.
- E ora cosa hai intenzione di fare Ryo?
- Semplice, chiuderò questa storia una volta per tutte. Ucciderò Mick … anche se non vorrei farlo. Infondo, nonostante quello che mi sta facendo passare, siamo stati dei buoni colleghi e mi dispiace che tra noi debba finire così.
- Bene, io quello che potevo fare l’ho fatto. Ora sta a te decidere. Buona fortuna Ryo.
E così Saeko lasciò Ryo solo coi suoi pensieri, mentre Kaori, nella sua stanza, dopo aver versato mille lacrime e dopo aver sfogato la sua rabbia per il modo in cui era stata trattata prese la sua decisione: avrebbe parlato con Mick in privato, che a Ryo piacesse o no.
   
 
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