Note inziali: Salve popolo di EFP! È la mia prima FF su questo fandom! Non so voi, ma io Ukai e Takeda gli shippo un sacco. OTP!!!!! È una cosa così, che ho provato a buttare giù. Comunque, per questioni di comodezza (?) userò solo i nomi dei personaggi, quindi non troverete cose del tipo  “Takeda-sensei” o “Ukai-kun” o  altro… detto questo, buona lettura.
 
 
DESSERT
 
- Takeda, sono a casa. – dice il coach Ukai una volta entrato.
- Bentornato. – Dall’uscio della porta della cucina,  appare nella penombra una figura bassa e occhialuta. Nonostante la poca luce, l’allenatore riesce ad osservare con attenzione il  sensei.  Indossa solamente una maglia verdolina che gli arriva appena sopra le ginocchia. Ukai sorride, riconoscendo uno dei suoi capi.
I capelli sono disordinati nel modo in cui  Ukai ama passarci le dita dolcemente.
Dopo essersi sfilato le scarpe da ginnastica, si avvicina al compagno e lo prende per i fianchi, facendo aderire i loro corpi.
- Sei molto bello con solo la mia maglia. Dimmi, indossi qualcosa sotto? – dice maliziosamente il coach, insinuando una mano sui glutei dell’altro.
- UKAI! – esclama il sensei visibilmente imbarazzato.
Ukai adora come le guance del professore si imporporino così facilmente. E ama anche come affonda immediatamente il volto nell’incavo del suo collo.
Il coach ritira la mano, alzandogli il mento con un indice.
I loro occhi, entrambi scuri,  si incontrano dopo una lunga giornata di lavoro.
Ukai si sporge e fa aderire le loro labbra. Con il tempo, si è abituato alla morbidezza di Takeda. Il compagno, infatti, possiede una delicatezza sorprendente. Quasi avesse paura di qualcosa.  E il coach ha imparato a guidare quelle inesperte labbra tanto desiderate.
Ce n’era voluto di tempo, per conquistare il cuore del sensei. Era un uomo adorabilmente timido e riservato. Ma quando Ukai, dopo una giornata di intensi allenamenti, gli aveva chiesto di fare una passeggiata in riva al mare, Takeda aveva messo da parte la paura, accettando la proposta.
Le cose erano proseguite nel migliore dei modi. Avevano finalmente parlato di qualcosa che non comprendesse certi giovani pallavolisti pieni di energia. E il sensei, doveva ammetterlo, si era divertito. Forse per la diversità tra loro due, forse per l’improbabile sintonia con cui avevano dialogato.
 Dopo quello, succedettero altre numerose uscite e poi, in una calda sera d’autunno, Ukai gli aveva donato un leggero bacio sulla guancia, facendolo rimanere di sasso, per poi sorridere ed andarsene.
Ma quello che fece scattare la scintilla anche nel professore, fu grazie a due ragazzi.
Finiti gli allenamenti, il coach si era offerto come al solito di riaccompagnarlo a casa e, mentre stavano salendo in auto, sentirono delle voci famigliari. Più precisamente, delle risate.
- Daichi, cosa stai dicendo? -
Sugawara continuava a ridere e, Ukai e Takeda, curiosi, li osservarono di nascosto. I due pallavolisti erano abbracciati ed estremamente vicini, talmente tanto che i loro nasi si sfioravano.
- Adoro farti ridere. Sei bellissimo quando sorridi, Koushi. -
Ukai alzò un sopracciglio, interessato a cosa sarebbe successo dopo.
I due ragazzi unirono le loro labbra in un dolce e romantico bacio.
Ukai si sentì tirare per il braccio e, appena girato, vide un Takeda rosso in viso che tentava di indicare la macchina per lasciare soli i due studenti.
  Quella stessa sera, il coach assaggiò per la prima volta le labbra soffici del sensei. Non trovò un rifiuto. Al contrario, Takeda si lasciò totalmente andare, invitando Ukai a restare con lui anche per la notte.
E così avevano iniziato la loro vita di coppia.
A volte il professore si sentiva un po’ in colpa ad amare un uomo poco più giovane di lui, ma poi si diceva che l’età non era un problema. Né per lui né per il coach.
 
- E così… oggi avevi programmi per il dopo cena? – chiede malizioso Ukai.
Takeda sorride e le guance gli diventano leggermente rosee. – Non saprei… tu hai qualche idea, signor Coach? -
Ukai lo guarda in modo perverso, iniziando a baciargli il collo. Infine, soffia sulla sue pelle chiara: - Diciamo che potremmo saltare il pasto e passare direttamente al dessert… -
 
 
 
 
 
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Se siete arrivati fin qui, allora è una buona cosa! J
Lo so… ho voluto inserire la Daisuga perché è una coppia che amo terribilmente.
E niente, spero vi sia piaciuta!
Rystie_00