Ok, eccomi di nuovo con il capitolo number four! Siccome al momento non ho premesse da fare, andiamo direttamente al sodo senza troppe formalità. Divertitevi!
 

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LP Sconosciuto 2100
LP Sean 2800

Sean si rialzò tossendo. Si mise una mano davanti alla bocca per abitudine, ma quando la rimosse non fu compiaciuto: su di essa vi era un liquido scarlatto che sembrava… “Sangue?!” pensò “Non capisco… quando i nostri mostri attaccano, i giocatori sembrano sentire dolore fisico. Sarà meglio chiudere questo duello prima che mi faccia davvero male”

Il ragazzo mise quindi una mano sul suo deck e dichiarò: “Pesco!”

Non perse quindi tempo e osservò ciò che aveva pescato… e la cosa non gli piacque. “Mph… metto un mostro in Posizione di Difesa. Tocca a te”

“È il mio turno” disse con aria calma lo straniero pescando la sua carta prima di mostrarla al suo avversario “La carta che ho pescato è Orchidea Vampirica, quindi la Evoco!”

Sul terreno apparve un bizzarro albero i cui rami possedevano una pianta carnivora ciascuno; inoltre la corteccia presentava una faccia demoniaca dagli occhi verdi (4/1700/1000). Con sorpresa di Sean, quest’ultimo vide che sulle radici esposte dell’albero una specie di parassita giallo e viola somigliante ad un fungo stava crescendo a vista d’occhio (4/300/2000).

“Siccome Orchidea Vampirica è stata Evocata tramite Evocazione Normale, mi ha permesso di Evocare Specialmente Rampicante Des dalla mia mano” spiegò lo sconosciuto ottenendo un'imprecazione dal suo avversario “E ora Evocherò il mio mostro più potente e concluderò il duello!”

Sulla mano sinistra dello straniero, quella sprovvista di guanto, apparve una luce rossa e Sean poté giurare che essa sembrava avesse preso la forma di un numero 50 stilizzato. “Ora sovrappongo Orchidea Vampirica e Rampicante Des, entrambi di Livello 4!”

I due mostri presero a brillare di una luce arancione fino a diventare due silhouette del medesimo colore. Iniziarono quindi a volteggiare sul terreno mentre ai piedi dei due duellanti appariva un portale con all’interno quello che sembrava il motivo di una galassia; ambedue le creature iniziarono a farsi strada per entrarvi.

Fu in quel momento che i due sentirono una voce. "Ma che sta succedendo? Sean, che ci fai lì dentro? Chi è quello?"

Era Jonathan.

Sullo straniero si dipinse un'espressione di puro terrore, leggibile solo dal sussulto che fece e dai suoi occhi, ora sgranati. Non perse quindi tempo e premette di nuovo il pulsante sul suo Duel Disk. La sfera che li ospitava prese a brillare fino a che non esplose, espellendo Sean, ma lasciando nulla dello straniero.

"Il mio nome è Jack. Ricordati il mio nome, perché ci incontreremo di nuovo"

La voce del tizio mascherato echeggiò in tutto l'ambiente fino a soffocarsi nel giro di qualche secondo. Jonathan si girò verso l'amico e andò a soccorrerlo, notando le varie ferite che Sean aveva. "Chi era quel tipo?" chiese.

"Non lo so" rispose l'altro rialzandosi "Mi ha mandato una lettera stamattina dicendomi che voleva duellare con me e così abbiamo fatto. Ma c'era qualcosa di strano... per qualche motivo i danni inflitti erano reali"

"Ti porto in infermeria"

"Ma cosa gli racconto alla signora Joey?"

"Qualcosa ci inventeremo, dai"

Detto ciò, Jonathan mise un braccio dell'amico attorno al proprio collo e iniziò a dirigersi verso l'Accademia.
 

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Jack riapparve in una sala che tutto quello che ospitava era un enorme tavolo rotondo e qualche sedia occupata da vari tizi il cui aspetto era celato da un mantello con cappuccio blu.

"Sei tornato finalmente" disse uno di loro, la voce fredda come il ghiaccio, mentre Jack si sedeva in una sedia libera.

"Rapporto positivo... fino ad un certo punto" ammise Jack.

"Che vuol dire?"

"Mentre stavamo duellando... è arrivato lui"

Nella sala avvenne un movimento verbale composto da sussurri che, sovrapposti tra di loro, crearono un borbottio a dir poco fastidioso. La calma calò di nuovo quando l'interlocutore di Jack batté un pugno sul tavolo e rilasciò quelle che sembravano onde elettriche verdi.

"Hai interrotto il duello?" chiese egli, anche se era già a conoscienza della risposta.

"Sono stato costretto"

Ci fu un attimo di silenzio, dopodiché l'incappucciato si alzò e disse: "Tornate pure nei vostri alloggi"

In pochi secondi la stanza era vuota, eccetto per Jack e l'incappucciato. "Non deludermi la prossima volta"

Jack annuì e uscì dalla stanza.
 

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Era passata esattamente una settimana dai fatti sopra descritti e Sean si era ripreso completamente dai danni riportati durante il suo duello con Jack. In quel momento, siccome aveva qualche soldo extra, era andato al negozio a prendere qualche pacchetto. Aveva quindi trovato in esso una carta buona da aggiungere al suo deck, quindi aveva passato gli ultimi dieci minuti a decidere che carta togliere per far posto alla nuova arrivata.

Mentre il ragazzo rimetteva a posto il deck qualcuno bussò alla porta della camera. "Sarà Jonathan che torna dalle lezioni" pensò Sean.

Andando però ad aprire non vide nessuno. "Ma cosa--"

"È ARRIVATO JOHNNY!"

Sean fu quindi colpito da qualcosa di piccolo e rettangolare, che lo fece leggermente contorcere dal dolore perché colpente una ferita alla fronte ancora in fase di cura.

"Mi ha tirato un pacchetto!" esclamò però quando raccolse l'oggetto.

Difatti, ogni fine mese, a ogni studente veniva dato gratis un pacchetto speciale che conteneva carte migliori rispetto a quelli classici; inoltre esse erano sempre molto versatili, in maniera tale da poter essere in sintonia con qualsiasi deck.

Sean aprì il pacchetto e decise di includere una delle carte trovate nel suo deck.
 

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Jonathan in quel momento era al negozio e si era messo in uno dei tavoli là vicino per vedere le carte che avrebbe trovato nel pacco speciale appena 'datogli' da quel burlone di Johnny. Il ragazzo aprì quindi il pacchetto e ne esaminò il contenuto. La carta che maggiormente catturò la sua attenzione fu la quarta: si trattava del mostro Blocca Carta. Il ragazzo lesse velocemente l'effetto e decise di aggiungerla al suo deck.

Fu in quel momento che sentì un mugolio strozzato. "Huh?" fece il ragazzo guardandosi intorno "Credo di aver sentito qualcosa"

Dopo qualche secondo fece però spallucce pensando: "Bah! Sarò soltanto io"
 

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Jack entrò nella stanza di uno dei precedentemente incappucciati: la persona in questione aveva la fronte coperta da una bandana nera ed era vestito con una maglietta bianca e un jeans grigio; il suo Duel Disk era di colore giallo e aveva la lama con la Zona Carte Mostro e le Zone Carte Magia & Trappola somigliante ad un trapezio allungato, mentre la Zona del Deck aveva un pulsante rosso sulla sommità come quello di Jack e aveva una lama più piccola sulla sinistra, dove erano contenute le carte dell'Extra Deck.

"Perfetto, ho completato il mio deck" stava dicendo l'uomo.

"Cliff" disse Jack catturando l'attenzione del diretto interessato "È il momento di agire. Piano B"

Cliff si limitò a guardare il suo interlocutore con un ghigno mentre si alzava dalla sedia e inseriva il suo deck nella zona apposita del suo Duel Disk.
 

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Molto bene, e anche per oggi abbiamo finito. Lo so che è un po' più corto di quelli precedenti, ma solitamente è così quando si divide un capitolo in due parti. Non vi posso assicurare che il prossimo capitolo compenserà la carente lunghezza di questo, ma farò del mio meglio. Nel frattempo, vi chiederei di recensire per sapere cosa ne pensate. Inoltre prometto un biscotto a chiunque capisca la citazione dell'infermeria. Hasta la vista!