Mi manca. Mi manca tutto di lui. Mi mancano i suoi occhi, le sue labbra, il suo sorriso, le sue mani intorno le mie braccia, salde e sicure.
Ma se ne è andato, nello stesso modo in cui è arrivato: come un fiume in piena che esce dagli argini, trascinando via i detriti di una vita intera.
L’aveva fatto.
Aveva preso tutte le mie schegge ed aveva fatto carico dei miei dolori con il sorriso sulle labbra per dirmi che sarebbe andato tutto bene.
C’era lui, in fondo. E c’ero io. Ed eravamo insieme.
Mano nella mano ad assicurarci di mantenere l’equilibrio, e se fosse venuto a mancare… be’, saremmo caduti insieme, i nostri corpi a fare da scudo all’altro.
Ma il corso d’acqua si era poi assestato, tornando all’interno degli argini imposti.
Al suo posto.
Aveva trascinato via i miei detriti, per lasciare poi il posto ad un vuoto che, ancora oggi, non riesco a colmare.