Salve a
tutti!!! Eccomi qui con una nuova shot dedicata a tutti quelli che amano Draco
ed Harry assieme. Come sempre, un gigantesco grazie alla mia meravigliosa beta,
non so veramente cosa farei senza di lei.
Grazie Annaly, ti voglio veramente
bene!!!
Buona
lettura!!!
Potter Indolor
-Ahia!
Potter dannazione! Hai la delicatezza di uno Schiopodo Sparacoda in calore.
Spero tu ne sia consapevole-
Il diretto interessato storse il naso, fissando con uno sguardo
irritato il compagno.
-No…ahia!..Fai attenzione scellerato!-
-Smettila di lagnarti come un Tassorosso, Malfoy. Non è di certo il
momento migliore per sentire le tue lamentele da principino viziato-
-Pensi che non lo sappia?- replicò il biondo con sguardo offeso - Sono
completamente nudo sotto di te e con le gambe aperte. Potrei arrivarci anch’io
a capire che il momento non sia dei migliori. E poi la colpa è tua! Come
sempre- concluse piegando la testa di lato ed incrociando le braccia al petto,
con fare infantile.
Il moro sorvolò su quell’ultima accusa inspirando profondamente e
contando fino a dieci. Doveva avere pazienza: era Draco Malfoy quello nudo e,
nonostante tutto, dannatamente eccitante sotto di lui, che faceva i capricci
come un bambino privato del proprio regalo di natale, non uno qualsiasi... no,
ma Draco-Non-sopporto-qualsiasi-forma-di-dolore-Malfoy. Lo stesso Malfoy
che aveva frignato come una femminuccia per settimane, quando Fierobecco gli
aveva fatto un’appena visibile taglietto.
-Se non ricordo male, non mi sembra che sia stato il sottoscritto ad
insistere per farlo. Anzi, al contrario… chissà perché, mi rimbomba nella testa
l’immagine di un biondo vanesio e petulante darmi il tormento per giorni.-
Il biondo Serpeverde si morse la lingua per non rispondere a tono,
optando per una silenziosa ritirata che si tradusse in un aristocratico
broncio, come lo definiva lui stesso.
D’altronde un biondo aristocratico non poteva che avere un broncio
aristocratico.
Potter sopra di lui si concesse un sorriso canzonatorio e divertito: adorava
letteralmente quell’espressione e il bastardo lo sapeva; il che, in quel
momento, era un problema: doveva concentrarsi estraniandosi completamente dal
continuo blaterale del suo ragazzo, ma tuttavia, per quanto si sforzasse, non
riusciva a distogliere lo sguardo da quell’angelo biondo sotto di lui, non con
le gote arrossate che gli conferivano un’aria totalmente indecente.
-Te lo ripeto Draco, chiudi quella bocca da furetto impertinente che ti
ritrovi altrimenti potrei farti molto male. Tra l’altro ti sembra il momento
più adatto per sproloquiare?-
-Primo: io non sproloquio, stolto di un Grifondoro e secondo…Ahia!
Dillo che lo fai apposta. Vuoi vedermi morto?-
Un ghigno involontario fiorì sulle labbra del moro facendone benissimo
intuire la risposta: -Non ti nascondo che la cosa in questo momento non mi
dispiacerebbe affatto- replicò ironico, spingendosi un po’ più a fondo.
-Maledizione!-
-Calma, mia intrepida serpe….passerà.- Lo rassicurò ironicamente,
armandosi di tutta la pazienza che il suo status di eroe Grifondoro gli
consentiva.
-Passerà?, passerà?!- Sbraitò per tutta risposta il biondo,
serrando gli occhi con forza, mentre un colorito più cereo surclassava il lieve
rossore presente sulle sue gote. -Potter ,avevi detto che non avrei sentito
nulla. Sei un bugiardo, infantile, inutile, infame, calcolatore e…-
-Vedo che ti sei descritto alla perfezione tesoro...-
-Fottiti- gemette ad occhi chiusi! Il solo guardarlo mentre lo
penetrava, gli procurava dolore. Di certo sarebbe stata la prima e l’ultima
volta che avrebbe fatto il “passivo” della situazione.
-Santissimo Godric, Malfoy! Va beh non averlo mai fatto, ma non puoi
seriamente aspettarti di non sentire neanche un po’ di dolore. Fermo ho detto!-Lo
ammonì ad un suo tentativo di muoversi.
-Dannazione …fai attenzione Potter. Punge!-
Una risata roca riempì la stanza, mentre due occhi color smeraldo lo
guardarono divertiti: -Punge? Non credo proprio che punga sia una definizione
che renda…-
-Potter, quel coso mi punge!- Disse Draco, con voce piagnucolante.
-Primo: non è un coso e secondo…-
-Ahia-
-Per tutti i goblin della Gringott, Draco, non possiamo andare avanti
così, se sento una’altra parola giuro che ti chiudo la bocca con la prima cosa
che trovo- gemette esasperato.
-Non ne avresti alcun bisogno, se sapessi farlo come si deve- rispose a
tono, Draco, assottigliando lo sguardo.
-Che io mi ricordi, nessuno si è mai lamentato. ti ricordo-
-Ah no? E io chi sarei? Non pensavo che l’imbroglio rientrasse tra le
qualità di un Grifndoro. Non dovreste essere tutti puri, leali, coraggiosi e
tante altre stronzate simili?- borbottò, rendendo ben visibile dalla sua
espressione tutto lo sdegno per quelle qualità a lui raccapriccianti.
Harry si concesse una risata sardonica, prima di sussurrare divertito
ad un soffio dal viso del compagno: -Penso
che “puri” non sia al primo posto tra le nostre qualità, tesoro, sempre
che vi rientri è chiaro.-
-Mi avevi giurato di averlo già fatto innumerevoli volte- mugugnò
fievolmente, incrociando le braccia al petto.
-Ed è così, biondo insopportabile. Cos’è che ti fa dedurre il
contrario?-
-Il fatto che io senta dolore!- esclamò sdegnato, alzando il tono di
voce.
Harry chiuse gli occhi ripetendosi, come un mantra, che strangolarlo
nel bel mezzo di quello che stavano facendo non sarebbe stata una brillante idea…-
-Lo so che ti stai divertendo Potter, nel vedermi soffrire, ma questa
me la paghi. Potrei io stesso far resuscitare Voldemort e scagliartelo contro
per un’altra decina d’anni! -
…Ma anche si? si disse,
estraniandosi completamente dal chiacchiericcio insensato del suo ragazzo.
Inspirò profondamente, scostandosi una ciocca corvina dal volto, e con voce più
calma rispose: - Draco, milioni di persone avvertono un po’ di dolore
soprattutto la prima volt…-
-Non dirlo Potter. Non è affatto la prima volta- cominciò a sbraitare,
isterico, puntandoli contro il dito come se fosse un’arma. -Io l’ho fatto
innumerevoli volte, e questo mi sembra di averlo già chiarito.-
-Un conto è che tu lo abbai fatto ad altri e un conto è che ti si venga
fatto. Ed ora, se permetti, mi fa male la schiena a stare in questa posizione…
potremmo andare avanti?-
L’esasperazione nella sua voce era ben udibile. E mentre la bionda
serpe dava il consenso, borbottando incomprensibilmente qualcosa, Harry riprese
da dove aveva interrotto spingendosi lentamente sempre più a fondo, ma facendo
attenzione tuttavia a non provocargli troppo dolore. Rimase fermo diversi
secondi, per dargli il tempo di abituarsi, e quando tentò di spingersi ancora
più a fondo un fiume in piena di parole lo sommersero, con tanto di vocaboli
decisamente più adatti ad un scaricatore di porto…beninteso se Draco avesse
saputo cosa fosse, uno scaricatore di porto…o anche solo uno scaricatore…
-Ci rinuncio! Sei peggio di una ragazza!-
-Vorrei vedere te al mio posto- si lamentò, incenerendolo con lo
sguardo per l’offesa ricevuta.
-Se non sbaglio non molto tempo fa i ruoli erano invertiti, signor
Malfoy, e non mi sembra di essermi lamentato così… anzi non mi sembra di
essermi proprio lamentato affatto.-
-Ovvio Sfreggy, io sono il migliore. Puoi chiedere ad ogni ragazzo e
ragazza presente ad Hogwarts, anche se in verità ci sarebbero più di un
centinaio di testimoni anche al di fuori…-
-Te la sei cercata!- proruppe Potter ormai raggiunto il limite,
alzandosi e facendo per rimettersi la maglia, quando il biondo lo arpionò
bloccandolo.
- E tu oseresti lasciarmi così? Domandò basito, indicandosi con la mano
libera.-
-Precisamente, isterico che non sei altro. Io ho chiuso! Se mai ti
venissero altre fantasie perverse chiama qualcun altro. Io non ti sopporto
più!-
-D’accordo, facciamolo!- sbottò, riuscendo così a fermare il compagno.
Harry si concesse trenta secondi di assoluto silenzio, prima di puntare i
propri occhi sul compagno con un’intensità disarmante. –Se, e ripeto se,
dovessi sentire altre cose fuoriuscire da questa tua boccaccia impertinente,
giuro che ti lascio qui esattamente come ti trovi, mi hai capito bene furetto?-
-Beh, non c’era bisogno di metterla giù così- biascicò in modo appena
udibile, bloccandosi sotto lo sguardo di fuoco del compagno.
L’unica cosa che in quel momento poté fare, fu mettere sù il suo
broncio aristocratico.
-Per le mutande sporche di Silente, fai piano Potter!-
- Malfoy!-
-Uffi!-
E nuovamente il broncio fece la sua comparsa.
Erano trascorse quasi tre ore da quando Harry si era messo al lavoro, e
Draco dovette ammettere con se stesso che in quanto a resistenza Potter era un
vero e proprio mostro.
Studiò il suo volto con meticolosità, perdendosi in quell’espressione
concentrata che era solito assumere quando lo faceva. I capelli erano ricoperti
da una sottile patina scintillante che gli conferivano un’ inusuale lucentezza.
Era dannatamente erotico. E nel guardarlo Draco si dimenticò persino
del dolore che in quel momento avrebbe dovuto provare.
Al termine della quarta ora, il Serpeverde era completamente esausto.
Non aveva neanche la forza di lamentarsi in nessun modo possibile. Una
sensazione di spossatezza inebriava ogni singola parte del suo corpo,
soprattutto quella dal basso ventre in giù. Non avvertiva neppure il dolore di
cui si era lamentato poche ore prima: in verità, come aveva detto Potter, il
dolore aveva lasciato spazio ad una sensazione niente male, come un leggerlo
formicolio che si faceva strada per ogni punto dove Potter l’aveva toccato; per
questo, quando la voce stanca ma soddisfatta del moro annunciò di aver
terminato, Draco non capì subito le sue parole.
-Vedo che dopotutto non vado così malaccio, se questo è l’effetto
tesoro…- lo sfotté bonariamente, chinandosi a baciarlo dolcemente.
-Non montarti la testa Sfreg… SANGUE? POTTER… È SANGUE QUELLO CHE VEDO
COLARE GIU DALLA MIA GAMBA?- urlò isterico, diventando improvvisamente
cadaverico.
Harry gi voltò sorpreso, osservando il cosiddetto mare rosso che a
parere del biondo avrebbe dovuto esserci sulla sua gamba, individuando
solamente una minuscola goccia di sangue.
Chiuse gli occhi, portandosi una mano al volto con fare rassegnato. Non
poteva essere.
-Draco, è una goccia minuscola, non puoi seriamente…-
-SANGUE POTTER. Hai deturpato il mio magnifico corpo. Dovresti finire
ad Azkaban per questo.
-Zitto furetto. Adesso è ora di mettere in atto la tua perversa
fantasia sessuale. Sono curioso.
E mentre Harry si chinava,cominciando a leccare sensualmente il
polpaccio e risalendo gradualmente verso l’inguine seguendo l’enorme serpente
che gli aveva appena tatuato, Draco costatò che ne era valsa la pena.
Eccome se ne era valsa.
Beh che ne dite? A me e alla mia somma beata beta, farebbe molto
piacere sapere cosa ne pensate! Bacioni!!!