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Autore: GiulsM_96    02/07/2015    2 recensioni
Coral Fazbear si trova davanti ad una grande opportunità: realizzare il suo sogno e gestire una pizzeria insieme al marito Lorenzo…c’è un unico problema in tutto questo, il fatto che la pizzeria non è altro che una copertura per nascondere affari di massima sicurezza dell’FBI. Coral si trova così a gestire il lato imprenditoriale della pizzeria, lasciando al fratello Jeremy il compito di proteggere i segreti di stato insieme alla sua squadra di assassini “sotto copertura”…sembrano semplici camerieri…sembrano festosi ragazzi vestiti da animali…ma cosa nascondono sotto i costumi di scena?
(Gli animatronici saranno semplici esseri umani vestiti da animali, non robot)
Genere: Azione, Comico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Lorenzo parcheggiò l’auto nel posto a lui riservato nel parcheggio del ristorante e spense la macchina sorridendo soddisfatto tra sé e sé, infondo c’erano dei privilegi ad essere il marito del capo, un posto personale non era cosa da poco, anche se l’intero parcheggio era vuoto.
Scese dall’auto e si diresse al ristorante cercando di mantenere sottobraccio tutte le scartoffie. Erano le sette di mattina, la pizzeria sarebbe stata deserta, me lui si era portato le chiavi in modo da sbrigare con calma tutte le questioni amministrative prima dell’apertura di mezzogiorno.
Salì gli scalini, ma quando provò a girare la chiave si accorse che la porta era già aperta. Com’era possibile? I dipendenti non sarebbero arrivati prima delle 11:00. L’ansia lo avvolse e d’istinto si portò la mano alla cintura, prima di ricordarsi che da quando aveva lasciato il suo ruolo di spia aveva anche rinunciato all’arma di servizio –dannazione!- imprecò sottovoce. Arretrò lentamente con l’intento di andare a chiamare la polizia, ma qualcuno lo prese alle spalle e gli puntò alla gola un coltello. Una voce femminile gli parlò all’orecchio –Chi sei? E cosa vuoi?- Lorenzo notò la manica blu bordata di pizzo dell’abito della sua attentatrice, e un’ondata di sollievo lo pervase. –Oh grazie al cielo! Sei tu Balloon Girl?-
Il coltello si allontanò dalla gola di Lorenzo, che ancora abbastanza irrigidito dalla paura si voltò verso la ragazza che lo guardava costernata. –Oh…Signor Lorenzo, vi chiedo immenso perdono, pensavo foste un'altra di quelle spie.-
-No figurati- disse massaggiandosi il collo –Di quale spie parli?-
La ragazza dai codini castani si guardò attorno guardinga e gli fece segno di seguirla; lo accompagnò fino alla sala delle telecamere e una volta che fu entrato chiuse la porta alle sue spalle. Nella stanza erano presenti tutti i camerieri e i due animatori dei bambini, tutti attorno a Jeremy che si massaggiava le tempie con le dita.
-Jeremy, che succede?- gli chiese Lorenzo preoccupato. Il ragazzo alzò lo sguardo su di lui e gli indicò un angolo della stanza.
-Quello!-
Contro la parete era sdraiato un uomo, anzi no, un cadavere di un uomo, ancora impregnato del suo stesso sangue. Lorenzo fu scosso da un conato di vomito, che riuscì però a cacciare indietro. –Cos’è successo?- chiese a Jeremy.
-Non pensavo ci avrebbero scoperto tanto in fretta. Sono passate meno di due settimane dall’apertura, eppure stanotte abbiamo trovato questa spia gironzolare per la pizzeria. Se solo penso che si era avvicinato così tanto allo scantinato mi vengono i brividi…brrr-
Lo diceva così tranquillamente? Non considerava il fatto che la spia stava per impossessarsi dell’arma nucleare? –Come puoi essere così tranquillo?-
Jeremy tornò alla sua scrivania e iniziò a scrivere qualcosa su un foglio di carta –Lo sono perché credo fermamente nella squadra che ho scelto e so con certezza che nessuno oltrepasserà mai quella porta-
-Ma hai detto che quell’uomo stava per entrare nello scantinato.- Disse Lorenzo picchiando le mani sulla scrivania; l’urto fece sfuggire la biro e Jeremy che tracciò una riga sul foglio. Il biondo si alzò dalla sedia puntando la biro in faccia al cognato. –ascoltami bene! Cosa vuoi saperne tu di come si protegge un segreto di stato? Cosa vuoi saperne di fidarsi degli altri? Di affidare loro la tua stessa vita, se necessario? Tu, che dalla prima difficoltà hai sempre deciso di tirarti indietro, tu che hai deciso di ritirarti dal lavoro di spia solo perché non sopportavi l’idea che…-
-SMETTILA!- gli gridò Lorenzo in faccia –Sai bene che non ho abbandonato il lavoro per quello!-
Jeremy si risedette gettando il foglio ormai scarabocchiato e sostituendolo con uno nuovo. –In ogni caso…- sospirò indicando di nuovo il cadavere –Come puoi notare non è riuscito a trovare l’arma, Foxy è riuscito a fermarlo prima.-
Lorenzo alzò lo sguardo sui dipendenti e il ragazzo vestito da volpe lo salutò, rivelandosi come Foxy.
-Foxy?-
-Si. È il più veloce e il più astuto tra tutti, per questo lo chiamiamo così.-
-Ed è per questo che lo hai fatto vestire da volpe?-
Jeremy sorrise facendo dondolare davanti a sé il suo cerchietto con le orecchie da orso –Già, carina come idea, vero?-
-No, banale come idea…-
Un foglio di carta appallottolato colpì Lorenzo in testa –Ma cosa? Jeremy! Non metterti a fare in bambino!-
-Non sono mica stato io.- disse alzando le mani davanti al petto –è stato Puppet! Vero?-
Il cameriere vestito interamente di nero si voltò verso il suo superiore; solo in quel momento Lorenzo lo osservò meglio e vide i suoi capelli neri coprirgli il volto dalle forme quasi femminili. –Signor Fazbear, non credo che sia un atteggiamento maturo scaricare su di me le colpe.-
Jeremy sbuffò incrociando le braccia –Sei palloso, come sempre! Tornando a noi Lorenzo. Come puoi vedere abbiamo tutto sotto controllo, anzi, ora dobbiamo far sparire il corpo. Chi se ne occupa?-
Foxy scosse la testa facendo ondeggiare i capelli rossi raccolti in un codino –Io l’ho accoppato, qualcun altro lo porti via!-
-Freddy, Bonny, Chica occupatevene voi- ordinò Jeremy –Lore, se vuoi puoi dargli una mano.-
-Io non credo proprio-

 
*DIECI MINUTI DOPO*
-Dove dovremmo portarlo?- Chiese Lorenzo ancora con il broncio in faccia; quel maledetto Fazbear era riuscito ad incastrarlo ancora.
-Nel cortile sul retro- disse Chica facendo strada –Lì arriveranno a prenderlo i servizi segreti-
Almeno ci avevano pensato, non osava immaginarsi il trambusto che sarebbe uscito se sarebbe toccato a loro sbarazzarsi del corpo.
Lorenzo osservò il cadavere che i due camerieri maschi stavano trasportando; nonostante tutto Foxy aveva fatto un lavoro pulito, solo due copi: uno alla gola e uno all’occhio; lui neanche in cinque anni di servizio era mai riuscito a finire un avversario in due colpi.
-Però, è preciso il vostro amico!-
-Si parecchio- rispose Freddy facendo sobbalzare il cadavere per tenerlo meglio in mano.
-Gli sono bastati due colpi precisi.-
Chica si voltò continuando a camminare –A Foxy non servono due colpi per uccidere una persona, uno gli è più che sufficiente! Guarda, il colpo alla gola è stato quello fatale, non ne ha inferti altri.-
-Com’è possibile? E all’occhio?-
I tre camerieri si lanciarono degli sguardi imbarazzati, dopo di che Chica rispose quasi ridendo –L’occhio glielo ha cavato dopo, lo fa sempre, tiene gli occhi delle sue vittime come trofeo.-
Ma porcaccia la miseriaccia zozza, quello era essere malati –Scherzate vero?-
-No, Foxy è fatto così…è…un po’ sadico. Siamo arrivati- interruppe il discorso indicando il cassonetto dell’immondizia –Lasciamolo lì, tra meno di mezz’ora dovrebbero arrivare a prenderlo.-
Gli uomini sollevarono il corpo e lo fecero cadere del cassonetto richiudendolo infine.
-Perfetto! Ora torniamo dentro, abbiamo molto altro da fare prima dell’apertura.- Chica si voltò facendo svolazzare la gonna gialla della sua divisa ed entrò nella pizzeria sculettando leggermente.
-Chica amore mio aspettami!-
-Scordatelo piccolo pervertito dai capelli colo melanzana!-
Bonny saltellò sul posto e si mise a correre dietro a Chica per raggiugerla –Perché rifiuti così il nostro amore?-
-DI QUALE AMORE PARLI?-
Lorenzo li guardò per qualche secondo, dopo di che scoppiò a ridere –Ma fanno sempre così?- chiese a Freddy –Oh si, sempre, anche durante il servizio!-

 

 *QUELLA SERA*
Coral avrebbe voluto saltellare dalla felicità; il ristorante era pienissimo e altri clienti stavano attendendo in fila che si liberassero dei tavoli. Non si sarebbe mai aspettata un tale successo in così poco tempo. Si sentiva scoppiare di gioia, come poche volte le era capitato in trent’anni di vita.
Le telecamere alle pareti si continuavano a muovere scrutando in ogni dove, sembrava proprio che Golden si stesse divertendo, Coral sperava solo che non sprecasse tutta l’elettricità lasciando il ristorante nel buio più totale.
I camerieri le passavano accanto senza mai smettere di portare pizze e bibite; però ogni volta si voltavano a fissare una coppia seduta al tavolo 37.
Mangle passò di lì in quel momento per andare in pausa e lasciare il posto al fratello, così Coral la prese in disparte. –Posso aiutarla signora?-
-Si, perché tutti quanti continuano a fissare quell’uomo?- disse indicandolo.
Mangle lo osservò con fare indagatore –Non saprei, mi lasci controllare…oh si, ora è tutto chiaro.-
-Cosa?-
-Quell’uomo è all’ 80% dei casi una spia nemica.-
Lo aveva capito solo osservandolo? –Da cosa lo hai capito?-
-Beh per stasera non è prevista la visita di nessun membro dell’FBI e dubito che un civile vada in giro con una pistola agganciata alla cintura.-
-Pistola?- chiese Coral allarmata e tornando ad osservare l’uomo, a lei però non parve di vedere niente.
-Ma io non la vedo.-
-Guardi come la giacca ricade in modo strano sul fianco!-
Sarà anche stato ma lei non vedeva niente di strano…poco male, infondo erano loro quelli addestrati a riconoscere questo tipo di cose.
-CHICA TI PREGOOOOOOO!-
-FALLA FINITA BONNY!-
I due camerieri vestiti da pulcino e coniglio passarono di fianco a Coral e Mangle discutendo.
-Perché non mi ami?-
-Devo avere un motivo?-
-è Perché sono più giovane di te di quasi dieci anni, vero? Non preoccuparti ora vanno di moda i ToyBoys-
-Sinceramente non può fregarmene di meno!-
-Tanto so che prima o poi mi amerai…-
-Vai convinto!-
Coral rimase sbalordita –Ma…-
-No no, non si preoccupi è normalissimo per loro, anzi oggi non sono ancora caduti nel volgare. Ora se mi permette, i suoi cuochi fanno un budino eccezionale e visto che sono in pausa vorrei approfittarne…-
-Oh si certo! Prego Mangle e grazie!-
-è stato un piacere.-
Mezzanotte arrivò in fretta e il Freddy Fazbear’s pizza chiuse i battenti per quel giorno.
I cuochi erano già tornati a casa, nel locale erano rimasti solo Coral, Lorenzo e le spie.
-Volevo ringraziarvi per lo splendido lavoro che state facendo come dipendenti!- disse la donna chinando il capo –Non me lo sarei mai aspettata.-
Balloon Girl si grattò la testa ridendo –Ma che carina, grazie mille!-
Freddy annuì –Per noi è un piacere, almeno ogni tanto un lavoretto semplice ci vuole!-
-Uno in cui posso stare molto vicino al  io amore!-
Una ballerina partì colpendo Bonny in pieno viso; Chica aveva le braccia incrociate e picchiettava con ansia il dito sul braccio –Chiedo scusa, mi è partita la scarpa per sbaglio…-
-No, io ho visto che hai fatto apposta!- Rispose Foxy grattandosi il naso.
-Foxy, ti prego!- lo rimproverò Mangle.
In tutto quel baccano Jeremy portò di scatto lo sguardo su una delle telecamere del locale. –SILENZIO- gridò –Abbiamo visite!-
Tutti osservarono lo schermo del tablet e videro cinque uomini vestiti di nero attraversare il corridoio che portava al Pirate Cove.
-Assassini- disse Jeremy alzandosi dalla poltrona –Il vostro turno non è ancora finito!-
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

Wollà questo è il nuovo capitolo, non sto qui ad annoiarvi con commenti lungi, vi dico solo che nel prossimo capitolo si vedrà finalmente un po’ d’azione!
Se avete dubbi, domande o commenti lasciate una recensione! ;)
Giuls

   
 
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