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Autore: Kiara_Wolf    02/07/2015    6 recensioni
Mobius è cambiata tanto dopo 5 anni dalla sconfitta dei Metarex, ci sono molte persone, o più precisamente ragazzi, che si ritrovano con poteri che non sapevano di avere o, se lo sapevano, non sanno più come gestirli.
Ed è qui che entra in campo Lei, con tutte le sue forze si è data da fare per costruire un luogo comune per aiutare questi ragazzi, e chi, meglio degli eroi che hanno salvato il loro amato pianeta possono insegnargli?
Ma i nostri amici ce la faranno a controllare dei giovani adolescenti irrequieti e combina guai?
E se di mezzo ci si mettono anche i sentimenti?
Una cosa è sicura, alla Power High School fai tutto, tranne che annoiarti!
Bentrovato popolo di Efp ^^
Sono Kiara_Wolf, e riporto sul sito la mia prima fanfiction revisionata, se qualcuno si ricorda la mia vecchia versione non si preoccupi! Sempre se vuole leggere questa nuova u.ù'''
Spero di riuscire a portarla a termine, anche perché avrei delle persone fuori che mi ammazzerebbero ^^'''
Detto questo vi saluto e vi auguro buona lettura, una cosa vi chiedo, se trovate errori avvisatemi, io rileggo più volte la storia che scrivo ma chi ha più esperienza mi aiuti per favore.
Kiara_Wolf
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sonic: E così sei venuto anche tu eh? Quale miracolo deve aver fatto la preside per convincerti… Knuckles?
 
 
Capitolo II
Sonic POV.
Era abbastanza strano rivedere il mio vecchio amico rosso dopo quasi due anni di distanza, aveva sempre quel portamento fiero e rigido, quasi di marmo. La muscolatura era aumentata rendendolo molto più adulto, la cosa che faceva capire la sua vera età erano i tratti abbastanza dolci del muso, anche se si ostinava a mantenere un broncio perenne.
Notai che aveva aggiornato il suo vestiario, portava un gilet dal colletto alzato color sabbia, le sue scarpe erano diverse da come le ricordavo, adesso sembrano più da ginnastica e mancano sulla punta quegli strani mattoncini che le caratterizzava, al loro posto c’era una breve fascia verde tenuta da due pezzi d’elastico giallo. I guanti sono l’unica cosa quasi invariata, dico quasi perché gli spuntoni che aveva sulle nocche adesso erano rinforzati con una strana lega metallica, sinceramente non saprei dire se è acciaio o semplice ferro, ma davano l’aria di fare male, molto male.
 
Knuckles: Fai poco lo spiritoso riccio, sono qui per motivi personali non per insegnare a dei bambocci!
 
Il carattere era sempre quello almeno…
 
Astrid: Ci trovi qualcosa di sbagliato ad aiutare dei ragazzi?
 
Gelida come il ghiaccio la gatta nera che ho appena conosciuto guarda con un poco d’astio Knuckles, sembrava averla presa sul personale quell’affermazione fatta non esattamente con garbo, se conoscesse meglio l’echidna testardo non se la prenderebbe così.
Knuckles la fissa con una punta d’irritazione, meglio mettere pace prima che succeda il finimondo, ma per la prima volta in vita mia non sono abbastanza veloce ad aprire bocca.
 
Knuckles: Se loro non sono in grado di auto controllarsi non è un problema mio, non spreco il mio tempo a fare da balia a dei mocciosi, se tu invece ne hai voglia non mi interessa, sono qui per ben altre questioni più importanti! *guardandola con nervosismo*
Astrid: Risolvile e vattene allora, da quel che ho potuto capire la preside vuole persone disposte ad aiutare i giovani con capacità fuori dal comune, gli arroganti sarebbe meglio che li lasciasse perdere a mio parere. *sguardo glaciale*
 
Tails segue il battibecco con evidente paura, lo capisco bene, neanche a me farebbe piacere vedere una rissa tra quei due, e soprattutto non voglio vedere quella ragazza ferita per colpa di Knuckles!
 
Sonic: Sentite ragazzi, qui la questione si sta scaldando un po troppo a mio avviso, forse è meglio riprendere col piede giusto, non vi pare?
Astrid: O forse sarebbe meglio freddarla subito, così non causerà danni in seguito. *minacciosa*
Knuckles: Mi stai per caso sfidando, ragazzina? *innervosito*
 
Quello scambio di battute ha solo diminuito le possibilità di uscirne pacificamente, spero soltanto che non causino troppi danni, anche tra di loro…
Tiro indietro Tails che mi guarda supplichevole, lo so che dovrei fare qualcosa per fermarli, ma forse è meglio che si azzuffino ora che non possono coinvolgere altre persone, nel caso la lite si dovesse prolungare allora interverrò, ma per il momento è meglio stare in disparte.
Vedo Knuckles scrocchiare le nocche ed assumere la posa più minacciosa che abbia, vuole fare sul serio dannazione!
Astrid invece rimane nella sua posizione, muove solo le gambe in modo d’avere un miglior equilibrio e punta lo sguardo gelido fisso sul mio amico rosso, quest’ultimo parte alla carica con una velocità notevole ed il gancio destro pronto a colpirle lo stomaco, gli spuntoni sulle nocche, però, si fermano a pochi centimetri di distanza dal loro obbiettivo non raggiungendolo. Vedo sorpresa negli occhi dell’echidna, e stessa cosa dovrebbe essere per me e per il volpino al mio fianco, da metà petto in giù è completamente congelato da uno spesso strato di ghiaccio che non gli permette il movimento necessario per portare a termine il suo attacco, la gatta ne approfitta e molla un pugno molto forte sulla faccia di Knuckles distruggendo il ghiaccio che lo imprigionava e spedendolo a qualche metro di distanza. La potenza del pugno era anche causata dal ghiaccio che aveva intorno e che si era attaccato al suo braccio rendendolo molto più forte del normale, sia io che Tails non sappiamo cosa pensare, quella ragazza era veramente forte!
 
Knuckles: Urgh… Tutto qui quello che sai fare? Mi hai fatto a mala pena il solletico ghiacciolino!! *rialzandosi e pulendosi un po di terra dalla faccia*
Astrid: Assolutamente no, so fare anche questo! *gelida*
 
Con un movimento fluido del braccio sinistro crea una distesa di spuntoni di ghiaccio affilati che si dirigono ad una velocità impressionante verso Knuckles, la velocità con cui lo raggiungono è talmente elevata che non riuscirà a schivarli, istintivamente scatto in avanti per cercare di salvarlo, diamine se lo raggiungono del tutto lo perforeranno!!
Ma che le salta in mente?
 
Astrid: Sta al tuo posto riccio, è una faccenda personale! *guradando male Sonic*
 
Un freddo tremendo mi invade completamente, peggio di un bagno in un lago ghiacciato, ero immobile in un cubetto di ghiaccio, come ha fatto a colpirmi?
Non ha mosso nessun arto, mi ha solo guardato!
Impotente guardo nella direzione di Knuckles con una tremenda paura di vederlo ridotto ad un colabrodo.
Contro ogni mia immaginazione invece è vivo, e non è perforato da nessuno di quegli spuntoni, lo ha costretto contro il muro e lo ha imprigionato puntandoglieli contro a pochi millimetri di distanza, l’echidna se si azzardava a muoversi al cento per cento si sarebbe ferito…
 
Astrid: Ammetto che l’impressione iniziale non era certamente rassicurante, ma non sono un’assassina, e non voglio di certo diventarlo oggi!
 
La vedo stendere i muscoli e sia io, che ero dentro quel cubo di ghiaccio, sia Knuckles che era imprigionato in quei rovi freddi siamo liberi, ai nostri piedi solo una pozza d’acqua. Con uno sguardo che sicuramente trasmetteva molto stupore la guardiamo, era riuscita a immobilizzare ME, il riccio più veloce del mondo, fino a quel momento nessuno era mai riuscito a prendermi, come aveva fatto?
 
Astrid: Ascoltami bene, non mi interessa il motivo per cui sei venuto, ma se non hai intenzione di aiutare chi ha bisogno allora sbrigatelo e vattene! Qui verranno giovani a chiedere aiuto, a chiedere di imparare a crescere con i loro poteri, non tutti sono in grado di farlo e chi come noi invece c’è riuscito come minimo deve tendere la mano verso di loro, sono convinta di ciò, lo sono sempre stata…*seria*
Knuckles: I motivi per cui sono qui non devono interessare ne te ne nessun’altro *lanciando uno sguardo ammonitore verso Sonic* ma posso dirti che per compierli devo anche insegnare, non è una cosa per cui salto dalla gioia, ma devo farlo.  Non lo faccio per altruismo, ma perché le circostanze me lo impongono, quindi non ti aspettare da me una grande partecipazione, neanche la preside se lo deve aspettare e sono venuto anche per dirle questo!
Sonic: Perché sei venuto? Che cosa ti ha scritto la preside?
Knuckles: A quanto pare sei diventato sordo con l’aumentare dell’età, non mi hai sentito prima? *ironico*
 
Si che l’ho sentito, solo voglio capire, non si sarebbe mai mosso da Angel Island se non per un qualcosa di importante, ne sono sicuro.
 
Tails: Ragazzi, non possiamo mettere da parte le rivalità per un momento? Dovremmo passare un anno insieme e se iniziamo così andrà sempre peggio! *preoccupato*
Astrid: Odio ammetterlo ma hai ragione, per quanto mi riguarda tu non hai detto nulla, anzi, farò di meglio, tu non ci sei proprio. E con questo vi saluto!
 
Senza che nessuno di noi possa fermarla si volta e prende a camminare dentro la scuola, chissà, magari la vuole esplorare.
 
Tails: Knuckles? Va tutto bene?
Knuckles: Alla grande guarda! Dopo che quella ha osato mettermi al muro se ne va dicendo che io non ci sono neanche?? Ma che razza di amicizie avete fatto? *arrabbiato*
Tails: Beh… Tu potevi evitare di dare a dei ragazzi l’appellativo di “bambocci”! Neanche li conosci!
Knuckles: E neanche ho voglia di conoscerli!
Tails: Allora perché sei qui?
 
Tutto quello che ricevette come risposta fu uno sguardo talmente inceneritore che mise i brividi persino a me, che in silenzio seguivo la loro discussione, una cosa avevo capito, Knuckles ha un obbiettivo ben preciso se è venuto fin qui lasciando lo smeraldo gigante incustodito.
 
Sonic: Knux il tuo carattere vedo che è molto migliorato, quante lezioni di socializzazione hai fatto? *ironico*
Knuckles: Manco mezza, riccio!
Sonic: Davvero?
Knuckles: Quando hai finito avvisa, io me ne vado!
Sonic: Sei veramente peggiorato sai!?
 
Come risposta ho solo una scrollata di spalle, mamma mia che bella rimpatriata…
 
Tails: Wow, due anni che non ci vediamo e ci separiamo dopo neanche dieci minuti!
Sonic: Che vuoi farci, il vecchio rosso ha questo carattere, Chaos ce lo ha dato così e noi ce lo dobbiamo sopportare. *scompigliando i ciuffetti a Tails*
Tails: Ahahah! Mi sei mancato, Sonic!
Sonic: Anche tu mi sei mancato amico, ma adesso non iniziamo quelle scene strappa lacrime dei film di serie B!!
Tails: Hai ragione! Ti va di esplorare questa scuola?
 
Mi volto a guardare l’immenso edificio, sembra così pacifico e allo stesso tempo così pieno di misteri.
 
Sonic: Let’s Go!
 
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La preside deve essere una ricca da far schifo, perché questa scuola è immensa!
Ci abbiamo impiegato un’ora buona per vedere tutto il piano terra, e mancano altri sette piani per finirla!!
Devo ammetterlo però, mi sta piacendo molto, ero sinceramente riluttante ad insegnare, dover stare fermo dietro una cattedra a parlare a ragazzini che avranno poco più l’età di Tails non era per niente un’idea che mi attraeva, ma questa preside pare conoscermi bene. Parlandone con il mio amico volpino ho saputo che ha usato praticamente lo stesso metodo sia con lui che con Astrid, ci incuriosisce al punto tale che non sappiamo resistere e dobbiamo sapere come fa e perché lo fa.
 
Tails: Sonic, pensi che possa essere una trappola del dottor Eggman? Infondo lui è il solo a conoscerci così bene!
Sonic: Ci avevo pensato si, ma questo vale per noi, come fa Testa d’uovo a conoscere Astrid?
Tails: Hai ragione, non mi è sembrata per niente una che ha a che fare con un tipo come Eggman!
Sonic: Già, e poi, a meno che Eggman non ci nasconde il fatto da sempre, si è sempre firmato al femminile!
Tails: Sonic, ho sedici anni, non farmi tornare gli incubi di quando ne avevo sette!!
 
Scoppiammo entrambi in una fragorosa risata, infondo anche se può essere una trappola ci ha fatto riunire.
 
Sonic: Ma dimmi Scheggia, sai qualcosa degli altri?
Tails: A beh… gli altri intendi Cream, Rouge, Shadow, Silver, Blaze e i Chaotix?
 
Mi fermai e guardai attentamente il volpino davanti a me, era nervoso e si torturava spesso le dita.
 
Sonic: Si certo, ma come mai l’hai saltata?
Tails: S-saltata chi?
 
Adesso dei dubbi non esattamente allegri mi invadono la testa, perché la sta volutamente evitando?
 
Sonic: Come chi? Ma Amy naturalmente!
 
Silenzio.
Evita di guardarmi in faccia, ma che gli prende?
 
Sonic: Tails, cos’è successo ad Amy? *preoccupato*
Tails: … *sospira* Quando te ne sei andato lei non lo sapeva, pensavo che l’avessi detto anche a lei oltre che a me e a Knuckles. Non la prese per niente bene, si rinchiuse in casa per due settimane e quando una mattina sono andato a trovarla la casa era completamente vuota, mobili, elettrodomestici tutto era scomparso! Ho pensato che fosse entrato un ladro a ripulire tutto, ma poi dietro la porta ho trovato un bigliettino. Ha scritto che se ne sarebbe tornata su Little Planet, andai da Cream per chiederle se ne sapeva qualcosa, mi disse che Amy non ce la faceva più a rincorrerti e ad aspettarti, così il giorno prima ha fatto i bagagli ed ha portato via tutto, a quanto pare lì ha un’amica con cui si è tenuta in contatto che le ha subito trovato una nuova casa a basso costo.
Ho provato a contattarla, ma è irraggiungibile, non so dirti quindi come sta e che cosa sta facendo perché neanche io lo so… *guardando per terra*
Sonic: Tranquillo, non è colpa tua. *poggiandogli una mano sulla spalla*
 
Infatti è tutta colpa mia, che cosa ho fatto??
Perché quel giorno non sono andato ad avvisarla? Avevo paura dei suoi abbracci? O dei suoi occhi che sicuramente si sarebbero inumiditi nel sapere che me ne andavo di nuovo?

“Almeno l’avresti avvisata, ora guarda un po, hai ottenuto quello che hai sempre desiderato da quando la conosci. Si è staccata da te!”

Una tremenda vocina mi fa rimbombare nella testa queste parole, più la sento più mi accorgo che somiglia molto a quella di Amy quando è arrabbiata. Mi odia ora?

“Probabilmente, ma a te che importa? Non l’hai sempre trovata appiccicosa?”

Si, ma non volevo mica che mi odiasse!
E’ pur sempre una mia amica, e anche se scappavo le volevo bene. Non voglio che tutto quello che abbiamo passato scompaia in questo modo!
Altri mille dialoghi interiori si fecero nella mia testa mentre continuavo a camminare per l’enorme edificio che ci avrebbe ospitato, ci avviammo verso le scale, con me che avevo le testa altrove non notavo più molti particolari, ma per fortuna Tails si.
 
Tails: Ehy Sonic! Guarda qui, c’è la mappa della scuola!
 
Mi avvicinai all’enorme foglio plastificato saldamente appeso al muro, rappresentava la scuola in maniera più grafica, una visuale dall’altro mi fece capire che era a forma quadrata con al centro un parco enorme, era indicato che questo posto doveva essere per l’allenamento dei ragazzi, ma anche dei professori.
Mi scappò un sorrisetto, aveva pensato veramente a tutto la cara preside, guardai i vari piani, nel primo vi erano varie aule di svago, nel secondo da quanto vedevo erano aule per l’apprendimento teorico, nel terzo quelle per l’apprendimento pratico, nel quarto la mensa e nel quinto e nel sesto i dormitori rispettivamente per maschi e femmine.
Qualcosa però mi fece storcere il naso, ricontrollai i piani e mentalmente cercai di ricordare quelli che ho visto all’esterno.
 
Sonic: Tails, non noti niente di strano in questa piantina?
Tails: In che senso?
Sonic: Guarda bene, qui escludendo il piano terra sono disegnati sei piani, ma nell’esterno non ne sono sette?
Tails: Ora che me lo fai notare si, fuori si vedono sette piani mentre qui ne sono rappresentati sei!
Sonic: Dici che si sono sbagliati?
Tails: Può essere.
Sonic: Non trovi più neanche gente che ti disegna decentemente gli edifici, dove andremo a finire? *ironico*
 
Tails si mise a ridacchiare abbastanza divertito, credo che fosse anche per sollievo, di certo darmi la notizia di Amy non doveva essere stata facile per lui, la cosa che non capisco è il perché abbia tagliato i ponti con tutti, il problema è con me non con gli altri.
Non riuscì più a ragionarci sopra, una delicata melodia mi distrasse completamente da qualsiasi altro pensiero, era dolce e malinconica ma udibile chiaramente anche dall’esterno. Mi sentì invadere completamente da queste note piene d’entusiasmo misto a sconforto, come se due diversi musicisti la stessero suonando con diversi sentimenti.
 
Tails: La senti Sonic? Viene dal piano di sopra, paiono un violino ed un pianoforte, chissà chi… Sonic?
 
Senza neanche pensarci stavo salendo le scale, era come se quella musica mi stesse dicendo di andare da lei, mi attraeva a se come una calamita. Solo dopo mi resi conto che stavo camminando a passo molto svelto, per una persona normale equivarrebbe ad una corsa leggera, ero arrivato davanti un grande portone di legno lucido dalle maniglie color oro, al tatto mi risultò tremendamente gelido, tanto che non riuscì a fermare un prepotente brivido che mi scosse dalla suola delle scarpe fino alla punta dei miei aculei.
L’aprì con un leggero timore dentro l’animo, una sala vasta ed illuminata si presentò ai miei occhi, il pavimento era interamente coperto da un tappeto color rosso fiamma, le pareti invece erano di un delicato bianco interrotto di tanto in tanto da alcuni quadri molto belli ed eleganti, su tutto il cornicione erano dipinte delle note musicali in un motivo molto fantastico, quasi magico che davano alla stanza un tocco abbastanza moderno, in contrasto con il classico che dava l’arredamento spartano, ma scelto con molta cura per abbinarsi perfettamente all’ambiente.
Un lato della stanza era interamente occupato da strumenti, ve ne erano di tutti i tipi, dalla chitarra al flauto, dalla batteria al sassofono e dal violino al pianoforte che suonavano due ricce rosa praticamente identiche a…
 

???: Sonic?
Sonic: Amy?? *sorpreso*
 
La riccia seduta al pianoforte si alzò, morbidi aculei rosa le scendevano sotto le spalle terminando in maniera un po ondulata, i ciuffi erano ordinati in modo da essere una specie di frangia che gli incorniciava il delicato viso, indossava un abito bianco dalle bretelle rosse, una fascia sotto al seno del medesimo colore le risaltava il corpo da ragazza, dovevo ammettere molto ben sviluppata, l’abito aveva uno spacco verso la coscia destra e finiva più lungo verso sinistra, sotto dei collant neri sino a metà polpaccio, le scarpe erano basse e con un po di tacco, erano allacciate di lato da dei bottoni dorati che splendevano insieme hai bracciali sui suoi guanti, gli stessi che ricordavo insieme al frontino.
La vidi marciare a passo deciso verso di me, gli occhi color giada brillavano colpiti dalla luce del sole facendoli sembrare dei gioielli, un’improvvisa vampata di calore mi fece salire dei sudori freddi, che diamine mi sta succeden…!?
PAFF!!
Il dolore allucinante che avvertii sulla guancia destra arrivò velocemente insieme al torcicollo causato dal violento ruotare della mia faccia.
Mi…
Mi aveva appena mollato un ceffone?
La guardai allibito mentre mi mettevo la mano sulla guancia rossa, non certo per lo stesso motivo di prima, una sola domanda che mi ruotava intorno ma di cui sapevo la risposta.
 
Sonic: Perché?
 
 
 

Angolo Della Lupa Matta
Ma buon salve a tutti gente!
No non sono morta, ho solo avuto molti problemi, tra cui la morte del mio pc ç.ç
Quello che sto usando adesso è quello di mia madre, non lo posso usare sempre quindi ci sarà un grande rallentamento della storia, come se di solito fosse veloce -.-
Che dire di più?
Spero vivamente che il capitolo vi piaccia, ci ho messo tutto il mio per farlo, ma se notate errori o qualcos’altro vi prego come sempre di informarmi.
Accetto molto volentieri critiche ed altre opinioni, mi fa sempre piacere discutere di argomenti con diverse opinioni, lo trovo costruttivo ^^
Ringrazio di cuore chi mi ha inviato gli oc, chi mi recensisce e chi legge semplicemente la mia storia, spero che anche i lettori silenziosi mi diano un loro parere un giorno =D
Sto già scrivendo la bozza del prossimo capitolo, chi lesse la mia vecchia versione troverà questa…
Un tantino cambiata ^^’’’
Lo ammetto, voglio aggiungere un po di pepe tra quei due, insomma prima o poi doveva sbottare quella povera ragazza!
Vi do un grande abbraccio, come sempre con affetto <3
Dalla vostra Kiara_Wolf è tutto gente! X3
(ogni riferimento a Porcky Pig è puramente casuale u.u)
 

 
 
  
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