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Autore: resi    02/07/2015    2 recensioni
“Prima o poi sarai mia Kaori … e solo dopo inizierà il divertimento vero e proprio”. Salve a tutti! Ecco a voi una nuova storia che vedrà la nostra sweeper alle prese con un'ardua missione: salvare la vita dell'uomo che ama. Ma come potrà riuscirci se il nemico è uno dei killer più abili del mondo? Scopriamolo insieme ...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Erano le prime luci dell’alba, la sveglia segnava le 6.45 e Mick non si era ancora fatto vedere. Stufa di attendere, Kaori decise che era arrivato il momento di agire, così, ancora con indosso il suo baby doll di raso nero, senza fare rumore, uscì dalla sua stanza e scese nell’appartamento di sotto, dove alloggiava il suo ospite. Arrivata nella camera di Mick chiuse delicatamente la porta e, dopo un bel sospiro, iniziò a guardarsi attorno …
Senza nemmeno sapere cosa stava cercando, la ragazza frugò nella sua valigia e nei cassetti dell’armadio, per cercare qualsiasi informazione che potesse aiutarla ad aiutare quel testone del suo collega.
Rovistando fra i suoi effetti personali trovò una piccola busta … l’aprì … e alla ragazza venne un colpo apoplettico.
 
- Alla faccia! Non ci posso credere! – Kaori aveva in mano un assegno da 500 mila dollari – ma perché Mick se ne va in giro con una assegno del genere? E dove li avrà guadagnati tutti questi soldi? …. Mmmm … se mi ricorso bene Ryo ieri sera aveva dei sospetti su Mick … pensava che qualcuno lo avesse pagato per ucciderlo … e questo potrebbe essere l’anticipo per il suo lavoro. Allora Ryo aveva ragione, quell’uomo nasconde qualcosa.
 
Kaori rimise apposto l’assegno e perlustrò ancora un po’ i cassetti per vedere se saltava fuori anche il nome del mandante, quando d’improvviso una voce dietro di lei le fece fare un mezzo infarto …
 
- Cerchi qualcosa tesoro?
- Ah! … ehm … Mick … sei tu, mi hai spaventata …
 
L’uomo entrò nella stanza e, senza smettere di guardare Kaori, chiuse la porta dietro di se …
 
- Perché sei nella mia stanza? – l’uomo aveva una voce profonda e lo sguardo serio …
- Ecco … io … (accidenti! E ora che mi invento??? – pensò Kaori)
 
L’uomo iniziò ad avvicinarsi lentamente … guardandola in modo sospettoso …
 
- Io … ecco … ti stavo cercando perché volevo chiederti una cosa …
- Che cosa?
- Ehm … volevo … invitarti fuori a cena, solo io e te …
- Cosa??? Vuoi uscire con me stasera??
- Sì! Proprio così! Eh eh eh eh eh eh! (così per lo meno posso scoprire qualcosa in più … affrontandolo faccia a faccia)
- Come mai questo cambiamento? Pensavo di non interessarti … - l’uomo aveva perfettamente capito cosa stava cercando di fare la ragazza ma questa gli sembrava un’ottima occasione per restare solo con lei …
- Ecco, ho riflettuto molto questa notte e sono arrivata alla conclusione che dopotutto non ti conosco a sufficienza per giudicarti … quindi … ho pensato di passare un po’ di tempo con te, per conoscerci meglio … Ma se non ti va …
- Cosa ti fa pensare che io non voglia stare solo con te …?
 
Kaori si accorse di come la stava guardando, se la stava letteralmente divorando con gli occhi … e solo in quel momento si accorse di essere praticamente mezza nuda … con addosso lo striminzito baby doll con il quale mai era uscita dalla sua camera … neanche Ryo lo aveva mai visto.
Ad ogni passo che Mick faceva verso di lei, la ragazza indietreggiava con il cuore in gola, finché non si trovò con le spalle al muro. A quel punto l’uomo appoggiò le mani sulla parete, vicino alla testa di Kaori … intrappolandola …
 
- Mick … lasciami andare … - sussurrò la ragazza in preda all’agitazione
 
Tentò anche di scostarlo ma l’uomo le prese le braccia e la riportò con le spalle al muro …
 
- Perché tanta fretta amore?
- Non chiamarmi amore …
Con un sorriso mozzafiato, l’uomo si avvicinò alla bocca di Kaori … e stranamente … lei non reagiva … Allora voleva essere baciata? Si era finalmente arresa?
La ragazza, sempre più nel panico, si sforzava con tutte le sue forze di non allontanarlo … altrimenti quella sera non sarebbe uscito con lei … vanificando i suoi sforzi …
 
- Era da tanto che desideravo farlo … - le sussurrò l’uomo.
Mick riuscì a malapena ad appoggiare le sue labbra sue quelle di Kaori, ma si staccò subito sentendo la porta aprirsi con violenza dietro di lui.
Ryo era all’ingresso della stanza, lo fissava adirato … e soprattutto fissava la sua partner, che lo guardava a sua volta con gli occhi sbarrati … approfittando della situazione Kaori si divincolò da Mick e senza guardare in viso Ryo fuggì via verso la sua camera.
 
I due uomini erano rimasti immobili e fissarsi … la tensione era alle stelle …
 
- Bene bene, a quanto pare sei riuscito a rovinarmi la festa Ryo … che peccato, non avevo ancora iniziato ad assaporare le sue dolci labbra … però ne ho sentito la morbida sensualità …
- Dammi una buona ragione per cui non dovrei ucciderti seduta stante …
- Ehi calma amico mio, perché ti agiti tanto? Infondo tra voi due non c’è niente, me lo hai detto tu ricordi? E poi è stata lei a cercarmi …
- E perché sarebbe dovuta venire in camera tua sentiamo …
- Per invitarmi a cena Ryo.
- … menti …
- No affatto, se non mi credi chiedilo a lei.
 
Ryo non poteva più sopportare quel sorriso da idiota che Mick si era stampato in faccia, così, sopprimendo l’istinto omicida che stava lentamente crescendo in lui, girò i tacchi e se ne andò sbattendo la porta.
Quasi correndo lo sweeper piombò in camera della sua socia … a quanto pare la ragazza aveva superato ogni limite …
 
- SI PUO’ SAPERE COSA TI PASSA PER LA TESTA?! – ormai la rabbia si era impadronito di lui, tanto da farlo urlare a squarcia gola.
 
Kaori si era rivestita in fretta e si era seduta sul letto, tentando di far rallentare i battiti del suo cuore.
 
- fffff … lasciami in pace Ryo … - per quanto Kaori gli fosse grata per aver interrotto quel quasi – bacio, era ancora arrabbiata con lui per il modo in cui l’aveva trattata la sera precedente.
- COME CAZZO TI VIENE IN MENTE DI CHIEDERGLI DI USCIRE DA SOLI?! SEI IMPAZZITA?
- Ho 25 anni, sono grande a sufficienza per poter fare le mie scelte. E di certo non ti devo rendere conto di niente.
 
Senza degnarla di un ulteriore sguardo, Ryo lasciò la sua stanza e andò nel suo rifugio, al poligono, dove poteva rinchiudersi nel suo mondo e sfogare tutta la sua rabbia.
 
Per tutta la giornata ognuno rimase nella propria stanza, si percepiva benissimo la tensione che c’era e una qualsiasi parola fuori posto poteva far scoppiare il putiferio …
Kaori, poi, era in crisi e continuava a passeggiare nervosamente avanti e indietro nella sua camera …
 
- Aaaaah … come mi è venuto in mente di uscire da sola con Mick! Beh, da un lato è un bene perché posso cercare di scoprire cosa sta architettando … però … se ci riprovasse? Se tentasse di baciarmi ancora? Come dovrei reagire? Uffa! Calma Kaori … forza, datti una bella sistemata e scegli un vestito!
 
Già, ardua decisione! Come voleva apparire? Sapeva che se ne sarebbe pentita, ma non aveva scelta … Dopo essersi messa un filo di trucco andò verso l’armadio, l’aprì e tirò fuori l’abito più provocante che aveva … Fino a quel momento si era rifiuta di metterselo, perché le sembrava troppo esagerato, ma questo Eriko non lo capiva affatto, dato che era stata proprio lei a regalarglielo. Però questa volta doveva giocare ogni carta possibile per far dire a Mick quello che voleva … era disposta a sedurlo … senza superare i limiti della decenza è chiaro!
Così, dopo un respiro profondo, Kaori aprì la porta della sua stanza e uscì.
 
 
 
Mick attendeva la sua dama in salotto, se ne stava seduto sul divano a canticchiare … Mentre Ryo guardava fuori dalla finestra, sorseggiando del brandy.
 
- La vuoi piantare di canticchiare! Mi dai sui nervi …
- Senti senti, siamo nervosetti Ryo? Non è che sei invidioso perché Kaori mi ha chiesto un appuntamento?
- Se fossi in te non farei tanto lo spiritoso. Non succederà niente tra te e Kaori stasera, prima lo accetti meglio assorbirai il colpo.
- E come fai ad esserne così sicuro? Ti ricordo che stamattina, se non fossi entrato in camera mia a rompere le scatole … Io e Kaori avremmo, come dire, “approfondito la nostra conoscenza”.
- Ti avverto, tenta ancora di baciarla e ti sparo in mezzo alla fronte.
- Tse! Sai solo minacciare … e se fosse lei a fare il primo passo?
- … non lo farà …
- Sicuro?
 
I due incominciarono a guardarsi in cagnesco, stavano quasi per arrivare alle mani quando videro Kaori uscire dalla stanza.
Nessuno dei due osava proferire parola, entrambi erano rimasti bloccati nell’ammirare quella rara bellezza che stava scendendo le scale …
Kaori era semplicemente stupenda … indossava un abito rosso aderente che le avvolgeva perfettamente i glutei, risaltandoli. Era cortissimo, le copriva bene il seno ma lasciava scoperta la schiena … il tutto arricchito con dei sandali impreziositi da swarovski col tacco alto.
 
- Wow … accidenti Kaori, sei splendida!
- Grazie Mick, sei molto gentile … - disse timidamente la ragazza
- Bellissima … - sussurrò Ryo involontariamente
 
Kaori doveva averlo sentito, perché si voltò a guardarlo stupita … aveva sentito bene? Aveva davvero detto “bellissima”?
 
- Bene, ora possiamo andare a cena. My dearling … - disse Mick dandole il braccio in modo frettoloso … aveva notato gli sguardi che si stavano dando quei due e la cosa non gli piaceva affatto …
- Sì … sì andiamo …
- Vedrai, ho prenotato un tavolo al ristorante più romantico e chic del quartiere … Ci divertiremo tesoro!
 
Kaori gli fece un sorriso, ma non poté non lanciare un ultimo sguardo a Ryo mentre usciva col suo nemico e rivale …
   
 
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