Titolo: Il diavolo nella cattedrale
Autore: meg89
Personaggi: Itachi Uchiha, Ino Yamanaka, Hidan
Genere: Romantico
Rating: Arancione
Avvertimenti: AU, Flash fic, Lemon
Note autrice: questa flash fic ha partecipato al contest “Into the book” indetto da bambi_88, arrivando terza^^. Riporto in seguito il giudizio delle giudici:
"Grammaticalmente e nello stile una delle fic che ci ha colpito di più.
Bello l’uso dell’atmosfere, davvero coinvolgenti, nonostante restassero sempre molto evanescenti, come sospese senza tempo.
Suggestiva l’immagine di Hidan nella cattedrale, dall’aspetto tetro e allo stesso tempo seducente, nonostante apparisse come improvviso ricordo della protagonista.
Ino ci è sembrata IC, un po’ meno Itachi, forse un po’ troppo dolce rispetto allo stereotipo del personaggio.
Complimenti davvero, nel complesso una flash incredibile. "

Spero vi possa piacere^^


Due braccia forti, muscolose l’abbracciavano teneramente, tenendola stretta e vicina ad un corpo caldo, nudo e dalla pelle morbida.
-Ino…-
Il suo nome sussurrato da quelle labbra rosse e sensuali fu come una carezza per le sue orecchie. Alzò gli occhi azzurri, per affogare nel nero pece degli occhi del suo uomo. Sorrise, dolce avvicinando il suo viso tondo a quello spigoloso del compagno.
-Itachi…-
Poi, un incontro di labbra, lento, misurato, prolungato. Due paia d’occhi che s’ammirano, gli uni immersi negli altri, mentre le lingue danzano dolcemente. E le mani che stringono più forte, per sentire di più il calore, per sentirsi più vicini in quel timido ma profondo gesto d’amore che si concedono l’un l’altra. Lasciano sfuggire gemiti leggeri, quasi imbarazzati, dalle loro labbra, mentre le mani scorrono gentili e curiose, sempre delicate, sui corpi, sulle forme del proprio dolce amante, fermandosi dove la pelle è più sensibile, dove i gemiti si fanno più alti e intensi.
La stanza buia dove si trova l’enorme letto bianco su cui sono mollemente adagiati i due giovani fa da perfetta e intima cornice al loro dolce incontro, isolandoli da occhi indiscreti che non capirebbero il loro lento ed intenso assaporare di gesti così intensi.
Solo una cosa fa nascere una piccola ruga sulla perfetta fronte di Ino. Due occhi d’ametista, due occhi incontrati per sbaglio quella mattina, durante una noiosa funzione religiosa, in Chiesa.
Due occhi sensuali, languidi. Dannatamente vogliosi, come se volessero mangiarti tutta, in un sol boccone. Due occhi da diavolo tentatore, come le poche parole scambiate tra i due.
Parole invitanti, intriganti quanto il peccato stesso, sussurrate lascive vicino all’orecchio. Come il serpente invitò Eva a mangiare la mela, quegli occhi e quelle labbra chiedevano di poter assaggiare la preda succulenta.   
-Tutto bene, amore mio?-
Ma in quel momento Ino aveva davanti solo due occhi neri come la pece, non viola, non tentatori, non traditori. Certo sensuali, languidi di piacere, per lei, solo per lei. E parole calde d’amore sincero
Sorrise, baciando il suo uomo di nuovo, guardando lui e lui solo, ormai già dimentica di quel dannato diavolo nella cattedrale.
-Ti amo, Itachi…-