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Autore: gateship    03/07/2015    5 recensioni
Un prompt al giorno per 30 giorni, tutto decisamente Johnlock.
27. On one of their birthdays​ - Si accucciò sull'erba, strisciando fino a raggiungere il tronco di un albero caduto per riposizionare la canna dell'arma. Poi ci fu un sibilo, e qualcosa lo colpì alla spalla.
28. Doing something ridiculous - (09:48) Non smetterò di scriverti stupidi SMS finchè non ti prenderai il disturbo di rispondere al tuo ragazzo. - SH
29. Doing something sweet - La mia famiglia è composta da tre idioti e un cane.
30. Doing something hot - John gemette, la tensione dell'ultimo caso che gli si scaricava tutta d'un colpo, rilassandosi sul tappetino, “Non so cosa sia, ma funziona ogni volta.”
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buondì! Oggi ho pensato ad Alone on the Water... perché ci ho pensato?

Ha fatto male fisicamente.

Ispirato anche ad un prompt su livejournal che chiedeva una School Reunion.
E niente... spero che vi piaccia!

 

Nono prompt:

Hanging out with friends/ Uscire con gli amici (beh... una specie!)

 

“Perché non ci vai? Potrebbe essere divertente.” chiese John, rigirando l'invito tra le mani.

“Sarebbe solo una perdita di tempo.” rispose seccamente Sherlock, mentre osservava con interesse le mani della vittima.

“Non lo sarebbe! Ti vogliono vedere, ecco perché ti hanno mandato questo!” disse, sventolandogli il foglietto davanti agli occhi.

“Dobbiamo farlo ora?” sussurrò brusco Sherlock, lanciando una veloce occhiata a Lestrade, che li guardava a sopracciglia alzate.

“A casa non ne vuoi parlare.” si giustificò John, mettendosi l'invito in tasca.

“Beh, neanche ora.” Sherlock si girò, riportando la sua attenzione sul corpo steso sul pavimento.

 

 

“No.”

“Ma perché?! Li ha frequentati per cinque anni!” insistette John quella sera, comodamente seduto sulla sua poltrona in Baker Street.

“Cinque anni che sono stati i peggiori della mia vita, socialmente parlando. Perché dovrei voler rivedere i miei vecchi compagni di liceo? Erano degli idioti.” rispose il detective, continuando imperterrito a pizzicare le corde del violino.

“Beh, per te io sono un idiota.”

Sherlock piegò la testa in segno di assenso, “Ma un idiota speciale. Preferisco restare qui con te piuttosto che rivedere loro.”

John annuì, sporgendosi in avanti sulla poltrona, “Bene. Vengo anche io.”

 

Erano degli idioti.

Idioti nel vero senso della parola.

Con i loro pregiudizi, le loro ragazze e mogli che sembravano bambole di porcellana, perfette fisicamente quanto ignoranti mentalmente.

Certo, qualcuno era restato single, qualcuno c'era sempre.

Sherlock non era tra quelli, naturalmente, non con lui al suo fianco.

 

“Sì, e poi ieri c'è stato un incidente, un nostro camion che trasportava carne si è ribaltato. È stato un disastro!” fece Walter Gardner, addentando un pezzo di arrosto.

“Avete sistemato tutto?” chiese Jamie, seduta di fianco a John a tavola.

“Oh, si. E mi hanno promosso! L'autista non ce l'ha fatta e ho preso il suo posto, è stato abbastanza immediato in effetti.”

Sherlock, dall'altro lato, a fianco a John, strusciò la manica della camicia sul maglione del compagno, che gli lanciò uno sguardo interrogativo, “Andiamo?”, sussurrò.

“Oh, dai! Aspetta almeno il dolce!” disse John sorridendo.

“E tu Sherlock – iniziò Michaela, seduta di fronte a loro ora diventata commessa in un supermercato, non aveva neppure finito il liceo, a quanto aveva detto il detective – cos'hai fatto ultimamente? E chi è il tuo amico?” chiese, sorridendo spudoratamente verso John. Sherlock guardò il medico per un attimo, “Abbiamo trovato l'assassino di cinque ragazze. L'uomo accanto a me è John Watson, è un medico e non è un mio amico. E, Michaela, lui non è disponibile. È già stato occupato.”

John alzò le sopracciglia, guardando Sherlock interrogativo.

“È ovvio che tu non sia mio amico, la definizione corretta del nostro rapporto è amante, John.” spiegò in breve.

“Si, ma... occupato?”

Sherlock sorrise leggermente, “Era per mettere in chiaro le cose.”

“Quindi, risolvi omicidi ora?” chiese Walter, sporgendosi verso Sherlock.

“Non solo. Ma principalmente.”

“Hai trovato qualcuno che davvero ti ascolta? Oppure te lo stai inventando?”

Sherlock aprì la bocca per rispondere, ma John gli mise una mano sul braccio, prendendo parola, “Certo che qualcuno lo ascolta.”

Walter lo ignorò, “Ci osservavi e ci dicevi com'era la nostra vita in un lampo. Lo fai ancora?”

“Senti...”

“Non ho bisogno che qualcuno mi difenda John - gli sussurrò Sherlock – Certo che lo faccio, Walter, come so che hai da poco lasciato tua moglie... no, è stata lei a lasciarti. Che hai tentato di entrare nel mondo della medicina ma che hai miseramente fallito, ti impressiona la vista del sangue. Patetico, direi. So che non ti sei neanche laureato e che hai pers-”

“Sherlock!” sbottò John, mentre il silenzio più assoluto calava nella loro parte della sala. Walter che guardava i due furioso.

“Tempismo?” chiese il detective.

“Questa volta no.”

Gardner si alzò lentamente dal tavolo, torreggiando su Sherlock. Era più alto di lui. Non che il consulente investigativo fosse così alto. “Sei sempre il solito, vero Holmes? Arrogante e sbruffone. Non sei cambiato di una virgola, prima nel cortile del liceo e ora nella polizia insieme a un tuo amico. Come l'hai trovato, in un bar per...”

John si alzò, lentamente, senza fretta, pulendosi le labbra con un tovagliolo, “Sherlock non lavora nella polizia, lavora con Scotland Yard assieme ad uno dei suoi migliori detective. Sherlock non va trattato così. Sherlock insegue criminali e ha una vita eccitante, mentre l'unica che tu puoi fare è guidare camion. E soprattutto, non sono un suo amico. Sono il suo ragazzo. Sherlock, noi ce ne andiamo.” disse, prendendolo per un braccio e alzandolo in piedi, quasi di peso.

 

“Non eri tu quello che voleva restare?” chiese il detective poco dopo, mentre si accomodava sul sedile di un taxi.

“Nessuno può trattarti così – rispose il medico, appoggiando la testa sulla spalla dell'altro - solo io posso dirti che se eccentrico, arrogante e...”

“Non te ne approfittare. - disse stiracchiandosi - A proposito, quella su Lestrade che è uno dei migliori detective di Scotland Yard era una battuta, vero?”

  
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