Premessa.
Nata come gioco e sfida letteraria, insieme a un gruppo di
lettrici/scrittrici, questa non è una storia seria. E non
è nemmeno una storia, dal momento che si tratta di un
piccolo componimento in ottava rima!
L'ottava rima, metro dei cantari trecenteschi e usata dai poeti
epico-cavallereschi fino ad Ariosto e Tasso, è
particolarmente indicata per narrare in modo epico.
Il momento di riferimento è quello dell'episodio 21
dell'anime (https://www.youtube.com/
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Gran dotato in panza, dunque sostanza,
s’aggira il Cardinale per la Corte
non disdegnando inceder nella danza
e a dame inorridite far la corte.
Ma pecca lui di grave tracotanza
trottando con le sue gambozze torte
lungo i corridoi di Versailles la bella,
la reggia di cui Antonietta è la stella.
S’imbatte prima in un’altra pulzella,
la donna-colonnello con la spada,
ch’egli crede sua alleata un po’ monella,
perché al denaro, come tutti, bada.
“Ma grazie, grazie, Oscar Madamigella!”
le dice pria che l’occasione cada.
La Comandante resta sbalordita:
“Cos’è che vuole questo troglodita?”
Il Polpetton, che non sperava in vita
riuscire ad onorar la sua Regina
(onorar, macché!, è fantasia proibita
pregare Dio di farla concubina!!),
sente arrivar la sua Divinità
giù dalle scale! Lancia un’occhiatina…
ma Sua Maestà Antonietta l’ha notato,
e rischia di vomitar quel che ha mangiato.
S’avanza quello, pazzo infervorato,
si crede di ricevere un sorriso,
si tasta il suo pancion, tutto eccitato…
ma la Regina scappa all’improvviso.
Quale onta al Cardinale abbandonato,
levargli tutt’a un tratto il Paradiso!
Più brutto ancor (miracolo!!) si rende,
cornuto come un caribù demente.
Che strepiti, che strilli, è rrrrrruggente
la furia sua rotonda e imparruccata!
Gli cola anco il sudor giù dalla fronte,
bianchiccio per la cipria abusata!
Un bove di mar, un rinoceronte
non reggon la sua faccia indiavolata!
Ad essere sinceri, pure a me
sta venendo il rigozzo di liquame.
Così basta narrar del Salamone,
ho uno stomaco anch’io da preservare…
Lo cacciamo dall’immaginazione,
che dite? Via codeste foto amare!
Torniam piuttosto a stuzzicar l’ormone
con tutti i manzi che ci fan sbavare!
Però una cosa da dire mi preme:
che per un Cardinale… oggi siamo insieme.