Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: neoeli91    04/07/2015    2 recensioni
[...] - Ti hanno quasi scoperta?! - enfatizzò mio fratello allarmato, che probabilmente da quella frase non mi aveva più dato retta - Ti rendi conto che quelli sono mafiosi? - continuò fissandomi agitato - Ancora non capisco come Kibum abbia potuto affidarti una missione del genere - terminò mentre si portava una mano alla fronte scompigliandosi i capelli. [...]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella sera, tra l’ansia per l’indomani e ciò che era successo, non chiusi occhio.
Erano ormai le 2.00 di notte e anche se sapevo che di lì a quattro ore mi sarei dovuta svegliare continuai a riflettere, portando le coperte sopra il viso, quasi mi servisse per isolarmi da tutto. Mi ripromisi di parlare a Kibum non appena Minho fosse stato arrestato, dovevo chiarire, sia con lui che con Jonghyun. Essendo stata trascinata via da Tae non avevo potuto spiegare come stavano realmente le cose. Non avevo assolutamente intenzione di ferire i sentimenti di Jonghyun, dopotutto era simpatico ma io ero innamorata di Kibum, decisi anche che avrei parlato a Kibum. Visto che una volta congedata non l’avrei mai più rivisto o comunque avrei fatto in modo che così fosse, decisi che era giunto il momento di dirgli tutto. Speravo solamente che lui volesse starmi a sentire almeno un ultima volta.

Dirigendomi verso l’ufficio di Kibum mi ritrovai a tremare. Non ero mai stata così tesa e tutto ciò non aveva nulla a che fare con l’operazione che di lì a poco sarei stata portata a fare.
Allungai la mano per aprire la porta quando incrociai quella di Jonghyun e alzando gli occhi lo vidi. Lui mi salutò con un sorriso ma subito dopo divenne serio - Scusami per ieri - esordì sinceramente dispiaciuto - Avrei dovuto chiedere il tuo permesso prima di fare ciò che stavo per fare… - proferì.
Io scossi la testa e aprii la bocca per rispondere ma venni bloccata da un rumore di passi che associai immediatamente a Kibum. Mi era impossibile confonderlo, lo conoscevo fin troppo bene.
Jonghyun alzò gli occhi guardando oltre di me ed io mi girai in direzione dei passi - Siete già qui - esordì Kibum stranamente tranquillo. Era tornato composto come sempre, per un momento m’illusi che avesse dimenticato tutto - Taemin si sta preparando, voi potete prendere il vostro equipaggiamento e partire - preferì fissando di proposito per tutto il tempo Jonghyun - era fin troppo chiaro che non voleva che fossi lì ma in quel momento, come aveva detto il giorno prima “gli servivo”.

Io e Jonghyun ci recammo nella stanza dove venivano tenute tutte le attrezzature e prendemmo ciò che sapevamo essere necessario, dopodichè ci dirigemmo all’uscita pronti per salire in auto, l’auto che ci avrebbe portato da Minho.
Davanti alla porta incontrammo Tae e Kibum - Siamo pronti - esordì Jonghyun rivolto ad entrambi.
Tae annuì anche se notai la preoccupazione nei suoi occhi, di certo non era contento di sapermi ancora una volta alle prese con Minho - Fate attenzione! - disse solamente mentre spostava lo sguardo da Jonghyun a me. Mi lanciò un occhiata “motivazionale” poi mi fece un sorriso e abbracciandomi mi disse - Mi fido di te! Ci vediamo stasera. - io contraccambiai l’abbraccio e lo salutai a mia volta.
Ricevute le ultime istruzioni da Kibum salutammo e ci incamminammo, passando tra di loro per raggiungere la porta. E fu in quel momento che udii Kibum parlare, la sua voce era bassissima quasi impercettibile ma io riuscii a scorgerla - Vedi di non farti uccidere, o mi metterai nei guai! - disse. Anche se non era ovviamente una frase dolce fui felice del fatto che si preoccupasse ancora per me. Per di più era una sua tipica frase, non si sbilanciava mai se non con Tae in rare occasioni. Quelle parole ebbero il potere di raddoppiare la mia motivazione.

Per i primi minuti in macchina non volò una mosca, ero troppo concentrata a ripassare il piano per poter proferire, fu Jonghyun a rompere il ghiaccio pochi minuti dopo - Manca poco - riferì - Sei pronta?
Io mi girai verso di lui ed annuii - Sì! - affermai poco convinta - Ora o mai più - portai avanti con una ritrovata convinzione.
Jonghyun sorrise compiaciuto - Dopo anni lo metterò finalmente in prigione! - proseguì mentre svoltava in direzione della strada che ci avrebbe portato in direzione del covo generale. A differenza del precedente era parecchio distante dal centro di Seoul.
- Comunque… - riprese poco dopo - Dato che c’è ancora tempo, vorrei chiarire ciò che è successo ieri - espresse deciso a sistemare quella faccenda.
Io sospirai mentre cercavo le parole giuste per spiegargli la mia posizione, ero a conoscenza di quanto dolore provocasse un rifiuto… - Sei una persona fantastica… - iniziai a dire prima che lui m’interrompesse - Ma ti piace il capo, esatto? - riferì lui sconcertandomi.
Lo guardai con aria interrogativa - Come…? - balbettai.
- L’ho capito nel momento in cui ti sei pietrificata quando lui e Taemin sono entrati in palestra - rivelò confermando ancora una volta quanto fosse accorto. Capiva cose che gli altri non afferravano - Eri palesemente nel panico e di certo non potevi essere così inquieta solo perché ti aveva vista tuo fratello. Insomma sarai pure la sua sorellina ma non mi sembra il tipo che reagirebbe male se avessi un ragazzo.
Io annuii - Infatti mi lascia molto libera - assentii e notando che Jonghyun voleva approfondire, mentre io preferivo evitare l’argomento inizia a guardare guardai fuori e non appena scorsi il luogo del covo lo indicai cercando di far cadere il discorso.

Jonghyun spense l’auto e dopo esserci preparati a dovere scendemmo, io davanti e lui dietro di me. Arrivati al cancello principale digitò un paio di password su alcuni dei sistemi di sicurezza più avanzati che avessi mai visto, e ne avevo analizzati parecchi nella mia carriera. Dopodichè passò all’analisi della retina, della voce e delle impronte digitali. C’era da dire che in fatto di sicurezza al quartier generale erano parecchio all’avanguardia.
Una volta che la porta si aprì Jonghyun mi fermò un secondo prima di entrare - Da qui inizia la copertura, buona fortuna! - esclamò, e detto ciò varcammo la soglia del tanto temuto quartier generale.
Il momento era giunto, da lì in poi non c’era più spazio per i ripensamenti…

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: neoeli91