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Autore: Eden_9489    04/07/2015    1 recensioni
"- Come facevi ad essere così sicuro che quel coyote fossi io? Cioè che non fosse solo un coyote ma qualcosa di più? - le sue parole mi prendono di sorpresa, non credevo che avesse mai pensato qualcosa del genere.
- Oh ehm, non te lo spiegare. Io lo sapevo, me lo sentivo..."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti! Volevo fare una piccola premessa. Sono fan di Teen Wolf da poco tempo, non so per quale motivo mi ero sempre rifiutata di vederlo ma poi, come tante altre cose che prima ignoravo, mi ha completamente conquistata. E mi ha conquistato Stiles, in tutto, e ( so che molti mi odieranno sorry) mi sono letteralmente innamorata del rapporto che ha con Malia. Questa è la prima cosa che scrivo in assoluto, sono un po' in ansia! Spero di aver almeno un po' rappresentato Stiles con le mie parole, aspetto i vostri commenti :)
 
****

L'aria umida entra silenziosa dalla finestra aperta e si poggia sulla mia pelle, sulle pareti, sul letto, su ogni cosa presente in questa piccola stanza. In teoria di sera dovrebbe esserci meno caldo, invece sto grondando sudore da ogni poro. Cerco di non pensare alle goccioline di sudore che mi rigano la schiena, mi concentro invece sugli appunti di matematica tutti sparsi sul letto, devo sistemarli per l'arrivo di Malia. Le ho promesso che l'avrei aiutata studiare. All'inizio non ne era entusiasta, anche perché nelle vacanze estive si pensa a tutto tranne che a studiare, ma lei ha parecchi anni da recuperare, e non solo per la scuola, ma in tutto. Essere un coyote per tutta la fase dell'adolescenza non è molto d'aiuto, ci sono parecchie cose su cui sto ancora lavorando. La poca empatia, l'aggressività, il poco controllo della sua forza, due sere fa, non volendo ovviamente, mi ha letteralmente spaccato in due la scrivania, per me non è stato un problema visto che era tempo che avrei voluto comprarne una nuova, mio padre però diciamo che non ha fatto i salti di gioia!  Ma Malia è una tosta e si impegna ed io non potrei essere più fiero di lei. Continuo a sistemare quando sento uno strano rumore, mi volto verso la finestra ma non c'è nessuno cosi ritorno al mio lavoro, anche se non dura per molto. I fogli che fino ad un secondo fa mettevo in ordine ora sono spalmati tra la mia faccia e il copriletto. Un peso mi schiaccia letteralmente sul letto ed un profumo dolce ma intenso mi invade le narici. Mi volto con un po' di difficoltà verso colei che mi sta schiacciando, ad accogliermi il suo splendido sorriso.

- Malia ma che diavol..

- Sorpresa! - le sue labbra si poggiano sulle mie e dentro di me ritrovo quella sensazione che mi invade ogni volta lo stomaco, sempre uguale, la stessa che provai all' Eichen House su quel divano logoro nei sotterranei.

- Lo sai che sotto c'è una porta vero? Si apre e si chiude e serve proprio per far entrare le persone in casa - dico in tono sarcastico, lei fa la finta offesa e si alza sbuffando per sedersi accanto a me. Mi metto dritto anche io e adesso siamo uno accanto all'altra.

- E tu lo sai che mi piace entrare dalla finestra, mi piace coglierti di sorpresa - mi guarda con i suoi grandi occhi cioccolato, le ciglia lunghe a fare da cornice.

- Come se già non soffrissi di ansia e attacchi di panico, ma ehi mi ci abituerò. Mi sono abituato al fatto che il mio migliore amico sia un lupo mannaro, mi abituerò anche al fatto che alla mia ragazza piace fare gli agguati come ogni coyote che si rispetti! - continua a recitare la parte dell'offesa anche se ride sotto i baffi. Mi da una "piccola" spinta ed io ovviamente finisco sul pavimento!

- Oddio scusa Stiles! - scoppia a ridere e mi aiuta ad alzarmi. Adoro la sua risata, è così..ingenua? Non so se sia il termine giusto ma ho solo questo in mente.

- E' tutto apposto! - mi rimetto seduto di fianco a lei - Allora, pronta per studiare? - le faccio uno dei miei sorrisi incoraggianti, i pollici in su. Sul suo viso c'è di tutto tranne che entusiasmo.

- E se facessimo altro? Io qualche idea ce l'avrei - mi si butta addosso e in pochi secondi ci stiamo rotolando sul letto, le sue mani sul mio viso, le mie sul suo sedere, sui suoi fianchi, insomma ovunque, le nostre labbra attaccate come ventose. Per quanto la sua idea sia allettante ed estremamente più divertente della matematica devo fermarmi. Mi ci vuole tutta la mia forza di volontà, insomma dai chi preferirebbe studiare a Malia?

- So che mi odierai, so anche che penserai che io sia gay visto quello che sto rifiutando in questo momento, e non ti biasimo per nulla se lo pensi anzi hai tutto il mio appoggio, ma se vuoi passare all'ultimo anno dobbiamo metterci a studiare - alza gli occhi al cielo sbuffando.

- Uffa e va bene, studiamo - mi distendo vicino a lei, dopo aver preso tutti i fogli sparsi per la camera,  le schiene appoggiate alla testiera del letto.

- Allora oggi ti tocca la matematica, lo so che la odi, so che fa schifo, ma dobbiamo almeno provarci - tra i tanti appunti trovo quello con la lezione da cui dobbiamo iniziare, mi volto verso Malia e mi accorgo che mi fissa in modo strano - Qu-qualcosa non va? Ho qualcosa tra i denti? - mi metto ad ispezionare con la lingua tutta la bocca ma lei mi ferma.

- No, non è quello non hai nulla tra i denti, sennò credi davvero che ti avrei baciato? - ridiamo entrambi e poi ritorna seria - Solo c'è una cosa che voglio chiederti, è tanto che voglio chiedertela ma non ci sono mai riuscita - abbassa lo sguardo sulle sue mani che si sta torturando. Mi sorprende vederla così, di solito non ha peli sulla lingua, dice qualsiasi cosa le passa per la testa, non si preoccupa di nulla.

- Ehi - le prendo il mento in modo che mi guardi negli occhi - Puoi dirmi tutto lo sai, sono qui anche per questo -  mi sorride timida e prende un lungo respiro.

- Come facevi ad essere così sicuro che quel coyote fossi io? Cioè che non fosse solo un coyote ma qualcosa di più? - le sue parole mi prendono di sorpresa, non credevo che avesse mai pensato qualcosa del genere.

- Oh ehm, non te lo spiegare. Io lo sapevo, me lo sentivo. Più leggevo quel rapporto in ufficio da mio padre più mi rendevo conto che c'era molto di più. Mi sono sentito come in dovere di risolvere, di dare delle vere risposte a quell'incidente. Poi quando Scott ha visto i tuoi occhi brillare non ho avuto più dubbi.

- Ti fidi davvero tanto di Scott vero?

- Gli affiderei la mia vita, lui è mio fratello, non potrei pensare di vivere la mia vita senza di lui - E' la verità, senza Scott mi sentirei perso. Nonostante i suoi pessimi piani e la lista enorme di nemici che vuole farlo fuori, non gli volterei mai le spalle, non lo abbandonerei mai. Saremo sempre io e lui.

- Beh, allora devo ringraziare entrambi - ritorno alla realtà e la guardo incuriosito. - Non sarei qui se tu e Scott, ma soprattutto tu, non avreste insistito. So che all'inizio la pensavo in modo diverso, mi dispiace per il pugno che ti ho dato.

- Oh non preoccuparti, almeno posso sfoggiare sul mio curriculum sovrannaturale di aver ricevuto un pugno da un coyote mannaro mentre stavo in un ospedale psichiatrico, mica è roba di tutti i giorni no? - ridiamo entrambi.

- Seriamente Stiles, volevo dirti grazie, nonostante la matematica, tutto il resto degli esseri umani e le mille cose che ancora non capisco, sono contenta adesso di essere umana, ho incontrato te - non dico nulla, forse per la prima volta in vita mia visto che non faccio che parlare, e la stringo a me, la sua testa sulla mia spalla ossuta, il mio mento sui suoi capelli morbidi e stiamo così per quale minuto.  

- Non vorrei rompere l'atmosfera grandiosa che si è creata ma..

- Dobbiamo studiare, lo so. Io ho portato anche gli appunti di Lydia e di Kira - si sporge verso il comodino e solo adesso mi accorgo della sua borda appoggiata per terra. Prende il malloppo di fogli, i suoi fidati evidenziatori e un quaderno.

- Sono pronta - mi sorride ed io mi sento così leggero. Da quando Malia fa parte della mia vita è tutto diverso. Ho riacquistato quel briciolo di normalità che avevo perso da parecchio tempo nonostante di normale in lei non ci sia nulla. Riesce a darmi quel qualcosa che ho sempre desiderato, che ho sempre cercato in Lydia, ma che mai ho ricevuto. Sono davvero felice di aver scoperto la sua storia, di aver insistito affinché mio padre se ne occupasse, di non essermi arreso quando non voleva più che mi interessassi al caso. Sono questi i momenti in cui sono fiero della mia testa dura, perché se non fosse stato per la mia testardaggine Malia non sarebbe qui tra le mie braccia adesso, ma nei boschi sola e persa. Per quanto riguarda me? Beh, non voglio nemmeno pensare a come sarebbe stata la mia vita e a dove sarei adesso se lei non ci fosse.  
 
  
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