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Autore: Micole    04/07/2015    0 recensioni
Chi sono io? Non importa, non è utile agli scopi della storia. Sapete invece che cosa é utile sapere, non solo allo scopo della storia, ma, alla vostra vita? Che ogni cosa accade per un motivo, chiamatelo disegno divino, karma, libro della conoscenza, fato, mano del divino, chiamatelo come chiamereste me, ma ricordate che ogni piccolo avvenimento ha delle conseguenze, e che se una cosa deve succedere succederà, perché io voglio che accada.
Tratto dal Capitolo V
Avete presente voi lettori quando si dice " sai cosa succede alle ragazze che amano i ragazzi persi? che si perdono anche loro." cliché però nessuno parla mai di due ragazzi persi, cosa può succedere un quel caso?
In realtà io so che la regola in quel caso porta ad un brutto epilogo.
[...]
Sarà per questo che il mio lavoro qui é così duro, sarà che la paura di andare verso qualcosa oscuro, aumenta quando le persone in questione hanno già il nero dentro.
Genere: Drammatico, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Universitario
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Capitolo IX




Uno dei tanti motivi per i quali non ho simpatie nei confronti di X é che é una delle poche vite di cui mi sono dovuto occupare che aveva una fissazione nel voler interagire con me, fallendo miseramente nell'interpetare i segnali.
Sì trattava di una fissazione che si era radicata nel profondo nelle credenze della madre e nella madre di lei prima ancora: lei le aveva insegnato a leggere le mani, a studiare i tarocchi, a creare pozioni protettive, rinvigorenti e propiziatorie.
In realtà le uniche cose che avevamo effetto erano gli oli abbronzanti naturali e gli infusi per i capelli. Erano tre donne inquirenti e sole che appartenevano a tre generazioni: quella della nonna, della madre e di X. Nessuna delle tre in realtà era però capace di interpretare il potere del fato.

X prese i tarocchi, solo i 22 Arcani maggiori, si fece la domanda che più le premeva le pose a ventaglio sulla scrivania di vetro. Pescò la prima delle 4 carte.
Il matto. Verso dritto. Questa era la risposta diretta alla sua domanda.
Il matto secondo ciò che le aveva insegnato la madre era simbolo di inizi, libertà, entusiasmo e spontaneità.
Semplicemente rappresentava la personalità curiosa di T. e in maniera velata cercavo di far capire che non avrebbe avuto a che fare con una persona dai semplici trascorsi.
In basso sulla sinistra posò allora ala seconda carta. Il passato.
La ruota della fortuna. Capovolta.
davanti agli occhi presero forma le parole : destino, karma, rinnovamento, chiarimenti, ricchezza.
La sola idea che mi volessero rappresentare con la ruota della fortuna mi fece uno strano effetto in bilico fra ilarità e disgusto. Stupidi umani che non fanno altro che cercare di dare forma a cose che forma non possono avere.
Ovviamente il significato della carta è lontano anni luce da quello che aveva imparato X.
La carta l'avevo scelta per pura vanità, per dimostrare la mia genialità e per ricordare che era da anni che X combatteva contro il destino.

Quattordici anni fa durante le vacanze estive nel solito paesino dove trascorreva ogni estate la piccola X rincorreva felice un bambino per il parco giochi alla luce del tramonto. Il bambino aveva scommesso con lei davanti alla macchinetta delle caramelle che al ruotare della manovella sarebbe uscita la caramella che non le piaceva.
Lei indispettia ma speranzosa aveva accettato la scommessa. Infondo solo il gusto alla ciliegia non le garbava, e mai le era capitato.
La piccola tese la mano sotto il beccuccio della macchinetta e ricevette tre caramelle. Tutte e tre rosso. Rosso ciliegia.
La bambina le osservava sotto shock. Il bambino iniziò a ridere fino ad avere i crampi allo stomaco. Poi iniziò a ridere anche lei, seppure delusa e iniziò a colpire in nuovo amico con una delle caramelle che aveva in mano. Il bambino inziò a correre, ridendo e incitando la nuova amica a seguirlo.
Lei correva felice, mentre pensava che non conosceva il nome del bambino e quindi non avrebbe saputo come chiamarlo per farlo rallentare. Passò troppo vicina a due bambini che si doldolavano sull'altalena di ferro e venne così colpita in pieno volto.
La piccola X svenne. Il piccolo bambino si sentiva in colpa e non sapeva neanche con quale nome poteva chiamarla per far si che si svegliasse. Arrivò l'autombulanza e mentre la piccola X veniva caricata sulla barella il bambino rassicurato dai medici si avvicinò a lei che ancora con gli occhi chiusi disse " non conosco neanche il nome di quel bel bambino" , lui sorrise e anche se non sapeva se lei avrebbe potuto sentirlo disse" se solo avessi avuto il tempo di dire a quella bella bambina che mi chiamo T.." ma la porta dell'autombulanza si chiuse prima che lui potesse finire la frase.


La ruota rappresentava infatti il parco giochi, e si, anche io sono colpito dalla mi stessa genialità e vena poetica. La terza carta che scese era quella del presente: il sole. Rovesciato. Ovviemnte il significato non era quello che ricordava X, niente a che fare con i presagi negativi che portava il sole ruotato di 180 gradi, per interpretarlo bastava semplicemente girare la terza carta quella del futuro: la luna. Dritta. La luna era la lineare evoluzione del sole girato al contrario. Per la luna però avevo lasciato il significato originario dell'antica carta. Sempre affascinato dal potere di quel vecchio satellite cercavo di urlare attraverso quella carta sapientemente dipinta i consigli stessi della luna:" Considera il lato nascosto delle cose.
Chiediti cosa non conosci della situazione attuale e cerca di scoprirlo.
Persegui il tuo obiettivo.
Usa l'astuzia.
Le armi da usare sono il fascino e la seduzione.
Usa la tua capacità di suscitare emozioni negli altri.
Lascia perdere la razionalità: l'inconscio è molto più potente.
Segui l'intuizione.
Sii misterioso.
Coltiva i tuoi sogni.
Resta fluido.
"

Per una volta X sembrò capire. Capì quello che desiderava, e forse per la prima volta comprese anche come ottenerlo.
  
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