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Autore: BlackPaperMoon    04/07/2015    0 recensioni
Frammenti di vita, come recita il titolo, della giovane Iris, una dei figli di Barbabianca alle prese con un cambiamento radicale della propria esistenza. Un passato poco roseo alle spalle, un presente che sorride, un futuro incerto e spaventoso. Ma l'appoggio della ciurma, dei compagni, di suo padre, allevia le sue pene e rende leggeri quei pensieri che sconfinano nella paranoia. Siete pronti a conoscere l'acuta biologa di bordo ossessionata dallo studio in ogni sua singola sfaccettatura, fino a scavare nel profondo del suo essere, sfiorare le sue paure e le incertezze che la rendono schiava?
"How she really fells, or what she really wants.
She will never tell you."
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciurma di Barbabianca, Nuovo personaggio, Trafalgar Law, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alabasta- Alubarna: 6:00 p.m.

"PRINCIPESSA BIBI! TORNI QUI!"
 
 
《V-VI RIPETO CHE AVETE SBAGLIATO PERSONA!》
 
 
A piedi scalzi, sulla sabbia rovente, la giovane turchina correva a perdifiato ormai da qualche minuto, con quelle che parevano essere le guardie reali del luogo alle calcagna. Avevano continuato a chiamarla con quel nome da quando i loro occhi si erano posati sulla sua figura, e lei ancora non ne comprendeva il motivo. Si limitava a correre, a scappare da loro, senza sapere nemmeno dove fosse diretta. Principessa, ora passava addirittura per una principessa! Lei e questa Bibi si somigliavano davvero così tanto, o erano gli abitanti di quel posto a vederci talmente male da non saper distinguere la loro regnante da una biologa? Non riusciva a darsi un responso, e per questo motivo si limitava ad imbucare cunicoli, viuzze buie, sotto gli occhi attoniti della gente che l'additava perplessa. Aveva perso il conto di quante volte aveva cambiato strada, addentrandosi sempre più in quella cittadina in cui tutti i quartieri sembravano dannatamente uguali. 
 
 
[Ma dove diavolo è finito Ace ?! Aaah, "mangio e torno", aveva detto! Poi andiamo a cercare il mio fratellino insieme, aveva detto! Sicuramente si è addormentato in qualche locanda! Se solo riuscissi a...! ]
 
 
Proprio mentre svoltava l'angolo, venne sorpresa da un soldato che -chissà come- si era appostato dietro il muro in attesa del suo arrivo. Che altro poteva fare, se non opporre resistenza fisica? Non era nella sua indole ferire persone innocenti, e di sicuro le intenzioni di quei soldati non erano cattive. Doveva trattarsi di un grossissimo malinteso, ne era certa. Cominciò a dimenarsi come un'anguilla, racchiusa nelle possenti mani di quell'uomo un po' troppo robusto per i suoi gusti. Ma ogni tentativo fu vano...
 
 
"Principessa, la supplico, smetta di dimenarsi! Ora la riportiamo ad Alubarna, attendevamo con ansia il suo ritorno! Credevamo fosse morta!"
 
 
《 Vi ripeto che non sooono la vostra principessa! Mi avete scambiato per qualcun'altro!》
 
 
"Non c'è più bisogno di mentire sulla propria identità! Ora è al sicuro!"
 
 
Bloccata come un pesce in una rete, la ragazza si vide trasportare contro la propria forza sotto li sguardi decisamente divertiti degli abitanti. Non le rimase che sbuffare pesantemente, tatuandosi sul volto un'espressione rassegnata.
 
 
[Ma perché capitano tutte a me...! ]
 
 
_________________________________________
 
 
Una sfarzosa stanza, ricca di ogni particolare si potesse desiderare, ampia, luminosa, regale! Era lì che la giovane turchina era stata portata, e nonostante la bellezza ammaliante di quel luogo, tra le mura di quel castello si sentiva mancare l'aria. Era in trappola, quello non era il suo abitat naturale! Come una rondine che viene rinchiusa in gabbia. Fissava ogni oggetto antico e costoso con noia e sufficienza, non facendo altro che sbuffare e sospirare pesantemente. A lei quelle cose non piacevano ne interessavano! Intanto in paese si stava diffondendo la voce che la principessa Bibi fosse viva, e molti dei bambini del luogo avevano espresso il desiderio di poterla incontrare. Prima di essere rinchiusa in quella stanza, Iris ne aveva combinate di tutti i colori tra le mura del castello per tentare una fuga all'ultimo momento, ma non potendo usufruire del suo potere era stata nuovamente catturata. Aveva provato a spiegare a parole la sua situazione, ma nessuno le aveva creduto.
 
 
[Forse se avessi mostrato il tatuaggio di Barbabianca...!]
 
 
Nel bel mezzo della sua riflessione, udì la porta cigolare. Un uomo alto, con due linee viola che gli andavano dagli occhi fino al mento e l'abbigliamento del posto, fece il suo ingresso nella stanza. Si fissarono, a lungo, rimanendo in silenzio. Finché Iris non decise di prendere iniziativa.
 
 
《Sembri... Una persona importante per l'esercito di questo paese. Senti, c'è stato un enorme malinteso, io non sono-!》
 
 
"Lo so benissimo."
 
 
La freddò lui, prima che potesse finire la frase. Si avvicinò a lei, che intanto giaceva su quell'enorme letto a baldacchino più che perplessa, a falcate lente, porgendole poi la mano.
 
 
"Mi chiamo Pell, sono il comandante della guardia reale."
 
 
《Iris... Iris Crystal, della Ciurma di Barbabianca. La mia fama mi precede, quindi ti risparmio inutili spiegazioni, Pell.》
 
 
Proferì, tendendogli la mano a sua volta per presentarsi, certa che lui sapesse perfettamente chi si trovasse di fronte, visto le voci -errate- che giravano sul suo conto.
 
 
"So chi sei, e non sembri così pericolosa come la marina dice."
 
 
《Non lo sono, infatti, ma non posso certamente spiegare a tutti la storia della mia vita, tu comprendi.. 》
 
 
"Certo. Senti Iris, faccio appello al tuo buon cuore. Nonostante tu sia un pirata, e viste le tue abilità, ho notato che pur avendo posto resistenza non hai ferito nessuno dei miei uomini. Te ne sono profondamente grato, ed è questo che mi ha fatto pensare che le voci sul tuo conto fossero errate. Il motivo per cui sei stata scambiata per Bibi è che voi due vi somigliate spaventosamente, e le nostre guardie hanno pensato fossi lei non vedendola da ormai diversi anni. Qui in paese pensano tutti che la principessa sia morta, ma io so come sono andate le cose realmente. Spiegartelo sarebbe troppo lungo, ma ho bisogno del tuo aiuto. Il re è scomparso ed Alabasta in questo momento si trova ad affrontare un momento di confusione e crisi che aggravano la nostra già disastrosa situazione. Senti, mh, è una richiesta folle ma.. Le voci che la principessa sia tornata si sono sparse, e i bambini hanno espresso il desiderio di incontrare la principessa. Vorrei che tu assumessi la duplice funzione di diversivo, per far credere al nostro nemico che ti trovi al castello mentre la vera principessa agisce indisturbata. Non correrai alcun rischio, te lo posso assicurare. Tra le altre cose vorrei che alleviassi un po' le sofferenze di quei poveri bambini. Nel vedere le disgrazie che stanno colpendo il nostro paese, i loro animi innocenti stanno perdendo la speranza. Potresti, ecco unicamente per loro, fingerti la principessa Bibi?"
 
 
Quella richiesta lasciò la giovane piuttosto spiazzata, cosa che si poteva ben intendere dall'espressione sul suo volto. Dopo attimi di perplessità, si trovò a scuotere energicamente il capo, per poi alzare l'indice verso il viso di Pell.
 
 
《Senti.》
 
 
Cominciò, con voce chiara e concisa.
 
 
《Io non sono una principessa, ne so comportarmi come tale. Io sono una biologa abbastanza ambiziosa, pirata per giunta. Questo ambiente mi mette profondamente a disagio.》
 
 
Sembrava parlare in modo severo e deciso, al punto che il viso del comandante parve perdere ogni accenno di speranza.
 
 
《Tuttavia...》
 
 
Continuò, prima di emettere un sospiro tirato e sciogliersi in un luminoso, dolcissimo sorriso.
 
《Adoro i bambini. Il tuo popolo sembra essere in grande difficoltà, e tu mi dai l'impressione di avere parecchio a cuore il tuo paese. E' una cosa che non posso assolutamente ignorare. Vi aiuterò molto volentieri, che io corra dei rischi o meno.》
 
Sul viso di Pell si accese un sorriso d'intesa. Rimase fortemente colpito dalla bontà d'animo di quella fanciulla, che tutto sembrava fuorché una fuorilegge con una taglia sulla testa. Si girò lievemente di spalle, facendole un cenno con la mano.
 
"Seguimi."
 
__________________________________________________________________________
 
Vestita e agghindata di tutto punto con abiti sfarzosi del luogo, la giovane turchina si apprestava a passeggiare nella piazza centrale di Alubarna, seguita dalla scorta reale. La gente che risiedeva lì intorno le teneva gli occhi puntati addosso: parevano tutti così gioiosi e sereni di aver finalmente ritrovato la loro principessa, e questa situazione la metteva profondamente a disagio, oltre che a renderla felice per via del fatto che stesse aiutando qualcuno a sentirsi meglio. Era divisa tra due emozioni antragoniste fortemente distinte, e altro non desiderava se non che quel momento giungesse al termine. Finché...
 
"PRINCIPESSA BIBIIII!"
 
Si sentì tirare per la gonna e, d'istinto, abbassò il capo. Aggrappata alla sottana vi era una graziosa bambina dall'età indefinita, che piangeva disperata impregnando il vestito di lacrime. Con leggere titubanza, Iris si abbassò alla sua altezza, sentendosi gli occhi vigili di Pell -e del resto della popolazione- puntati addosso.
 
《Va tutto bene? Come mai stai piangendo?》
 
"QUEI BAMBINI..QUEI BAMBINI CATTIVI NON VOGLIONO FARMI GIOCARE CON LORO!"
 
《Mh?》
 
Sollevò lo sguardo verso la direzione indicata dalla piccola, scoprendo un mucchio di ragazzini che avranno avuto più o meno la sua età indicare e deridere la povera malcapitata. Le si strinse il cuore, davanti a quello scenario così triste.
 
《C'è un motivo? Avete litigato?》
 
La bimba scosse energicamente il capo, non dandosi pace.
 
"No, non me lo vogliono dire! Continuano a prendermi in giro senza motivo e dicono che io con loro non ci posso giocare! Ma io non ho fatto niente, lo giuro!"
 
《. . .》
 
[Flash Back: Nella mente di Iris si fece spazio una scena del suo passato, molto simile a quella che stava vedendo coi propri occhi. Quel gruppo di bambini che aveva sempre tentato di avvicinare, con scarsi risultati. Le palle di neve lanciatele contro per intimarla ad andarsene, un gesto fanciullesco abbastanza infantile, ma che le fece male quasi quanto le parole che l'accompagnavano.
 
"Noi coi mostri come te non ci giochiamo!"
 
"Vai a fare le tue stupide sculture di cristallo, scherzo della natura!"
 
"Mamma dice che se gioco con te finisco per farmi male!"
 
"Perchè non chiedi a quella svitata di tua madre di giocare con te?"
 
"O a tuo padre? A no, lui è morto in mare come ogni sporco pirata merita di fare!"
 
I pugni chiusi, le lacrime agli occhi, il gelo di quella landa desolata in cui si ergeva il suo villaggio scioglersi a contatto col viso diafano arrossato. La rabbia incombeva sempre e finiva per trasformarsi in un gioco pericoloso, scatenando il potere del frutto del diavolo di cui era dotata, che non faceva altro che intimorire ulteriormente i bambini. 
 
"Visto?! E' un mostro!"
 
"Vattene via! Non ti vogliamo più vedere!"
 
"Lo dirò alla mamma!"
 
Scene tutte uguali, che si ripetevano giornalmente, e che finivano sempre allo stesso modo: lei che fuggiva, sola come sempre, e si rifuggiava nel suo nascondiglio in cui aveva la possibilità di giocare un po' per conto suo. La solitudine la divorava, l'incomprensione e la consapevolezza di essere diversa, quel sentirsi così poco accettata. Il gelo non risiedeva solamente all'esterno, ma si stava formando anche all'interno del suo cuore.]
 
《...Piccola, come ti chiami?》
 
Le domandò, dopo lunghi istanti di silenzio, asciugandole il viso col palmo della mano.
 
"Kiara..."
 
Rispose debolmente, tirando su col naso. Gli occhioni ancora lucidi e l'animo notevolmente scosso e provato. Un sorrisetto intenerito si formò sulle labbra della fanciulla, mentre si accingeva a riprendere la posizione eretta con lei tra le braccia.
 
《Facciamo così, Kiara...》
 
Proferì, facendo combaciare dolcemente le loro fronti e dandole un buffetto affettuoso sul naso.
 
《Se nessuno vuole giocare con te, allora lo farò io. Ti va?》
 
Una proposta innocente, semplice, che fu sufficente a modificare repentinamente lo stato d'animo della piccola. Il suo visetto imbronciato adottò un'espressione raggiante, esaltata, un enorme sorrisone sulle labbra secche. Le esili braccia si strinsero leggermente intorno al collo di Iris, regalandole un abbraccio. 
 
"Sul serio principessa?! Graziegraziegrazie!"
 
Nel vedere quella scena, com'era prevedibile, gli altri bambini furono mossi da profonda gelosia nei confronti di Kiara. Anche loro desiderosi di avere l'opportunità per giocare con la "principessa" si strinsero intorno alla turchina, chiedendole di prendergli in considerazione e di concedere anche a loro quanto concesso alla bimba. 
 
《Solo se vi scuserete con Kiara e mi prometterete di non fare mai più una cosa simile!》
 
Annuirono, d'accordo col compromesso. Qualche istante dopo, già giocavano gioiosamente tutti insieme, Iris compresa. Le loro risate riecheggiarono per le vie di Alubarna, portando gioia nei cuori ormai privi di speranza degli abitanti. Pell l'aveva lasciata fare, osservando l'intera scena con fare alquanto soddisfatto. Aveva preso iniziativa da se... E aveva fatto un ottimo lavoro.
 
{"Non sono una principessa e non so comportarmi come tale", eh Iris...?}



Angolo dell'autrice:
Buonsalve(?) Qui viene spiegato almeno in parte ciò che successe ad Alabasta, quando -come accennato nella bio-. Iris venne scambiata per Bibi. Manca ciò che avviene dopo, che ci terrei a pubblicare (magari prima lo scrivi, che dici Kiki-san?) in seguito! Spero sia di vostro gradimento... Oh!
Con le "[" segno i pensieri di Iris, mentre con le "{"quelli degli altri personaggi. Come con le "
" segno ciò che lei dice e con le altre virgolette i pensieri degli altri, tanto per distinguere!
E si, quella nella foto è Levy Mcgarden di Fairy Tail. Però ci stava così bene, e queste due si somigliano così tanto!
(Effettivamente Iris assomigli un po' a troppa gente neh... Prima Bibi ora Levy...)
Mhmh.. Alla prossima!

  
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