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Autore: gaia21    05/07/2015    4 recensioni
Ciao a tutti! Anche quest'anno parteciperò alla NaLu week, spero di non deludervi e di farvi passare dei dolci momenti tra piccoli momenti quotidiani, romantici e chi più ne ha più ne metta ;)
Bonus Day 1 - Shine
Day 1 - Wander
Day 2 - Gratitude
Day 3 - Transformation
Day 4 - Smoke
Day 5 - Need
Day 6 - Glory days
Day 7 - Happy
Bonus Day 2 - Cold
Buona NaLu week a tutti!! *^*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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              NaLu week: Day 4 - Smoke





[Avvertimenti: AU, OOC]
 
Ognuno di noi ha un sacco di possibilità di incontrare nuova gente nei posti più impensabili e in qualsiasi momento. Ma la domanda che adesso mi turba è: avete presente quando incontrate qualcuno che potrebbe essere la vostra anima gemella mentre state facendo qualcosa d’imbarazzante? Beh, questo è capitato a me all’incirca un mese fa.
Ma andiamo con ordine, inizierò proprio con il presentarmi. Mi chiamo Natsu Dragneel e frequento la Fairy Tail high school, una delle scuole più famose di Magnolia. Lasciate che vi dica che il disastro è iniziato quando ho perso una scommessa con quell’insopportabile di Gajeel, uno dei miei ‘amici’. Non ricordo neanche l’oggetto di tale sfortuna, so solo che quello fu il venerdì peggiore della mia vita. Beh, in parte.
Il ferro vecchio mi aveva detto che come penitenza avrei dovuto aiutarlo ad insegnare a ballare alle donne di mezza età e già così mi sembrava un prezzo troppo alto da pagare per una dannata scommessa. A quel tipo piace cantare con un bizzarro vestito da cerimonia interamente bianco e una chitarra elettrica, alcune volte si dedica anche al ballo, e dire che fa pena in entrambe le cose è sul serio dire poco.
Comunque sia, ho dovuto accettare per forza, pensando che non potesse andarmi peggio. Quanto mi sbagliavo. Quell’idiota non mi aveva detto che il ‘suddetto palco’ su cui avremmo dovuto ballare insieme alle signore fosse nel bel mezzo di un centro commerciale. Avrei seriamente voluto scappare a gambe levate o sotterrarmi di lì a pochi metri. Gli ho detto che non l’avrei mai fatto, neanche per tutto l’oro del mondo, ma non so come è riuscito anche a convincermi, trascinandomi vicino a quel dannato palco.
Decisi che non avrei mai più fatto una scommessa con lui, questo era poco ma sicuro. L’unica cosa che mi sollevava era il fatto che il centro commerciale si trovasse a quasi tre ore di distanza dalla nostra scuola, le probabilità di incontrare qualcuno dei nostri amici erano veramente basse. O almeno lo speravo con tutto il cuore.
Qualche minuto dopo Gajeel mi trascinò sul luogo dove sarebbe avvenuto l’inferno e, credetemi, la voglia di sotterrarmi non mi era ancora passata. Sarei voluto affogare nella vergogna quando dal palco uscì del fumo, giusto per fare ancora più scena. Avete presente quel tipo di fumo che di solito c’è ai concerti e che non serve proprio a niente? Ecco, esattamente di quel tipo.
Il momento più imbarazzante iniziò esattamente nel momento in cui Gajeel accese la musica. Stupido ferro vecchio. Non fraintendetemi, le vecchiette che cercavano di seguire i passi erano veramente adorabili, ma cavoli, non erano così carine come mi aspettavo che fossero mentre tentavano di fare pose provocanti come invece stava inutilmente facendo quell’idiota del mio ‘amico’.
E, a proposito di lui, sembrava star avendo il momento più importante della sua vita. Si stava proprio impegnando. Ogni tanto iniziava a battere le mani come se non ci fosse un domani, cercando nel frattempo di attirare più gente. Io invece stavo tentando di chiudermi come un’ostrica. Stavo sudando come mai in vita mia, il respiro affannato e la milza stava iniziando a far male, mentre dall’altro lato quell’idiota sembrava pieno di energie. Ma che cavolo, Gajeel?
Con la coda nell’occhio notai qualche ragazzo ridere e prenderci in giro, ogni tanto ci indicavano e io avrei seriamente voluto nascondermi per la vergogna, pregando allo stesso tempo che nessuno dei nostri amici comparisse all’improvviso. Pensavo che non sarebbe mai potuto andare peggio, questo fino a quando non arrivò lei.
Non fraintendetemi, non sono il tipo che si butta sulla prima ragazza che passa o che crede all’amore a prima vista. Ma quando l’ho vista? Non so neanch’io cosa mi sia preso, solo che non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, mi sentivo attratto da lei. E dico così perché non voglio acclamare l’amore a prima vista, non sono un tipo superficiale.
Una delle canzoni più terrificanti era appena finita e noi avevamo all’incirca quindici minuti di pausa, momento in cui Gajeel venne da me per complimentarsi di come ero riuscito a seguire tutti i suoi movimenti. Ridi finchè puoi, perché dopo che ti avrò riempito la faccia di pugni non avrai neanche la forza di farlo. Vidi due ragazze osservare il palco con curiosità. Una era piuttosto bassina, dai capelli corti e azzurri, mentre l’altra… era assolutamente bellissima. Ho avuto un sacco di fidanzate negli anni precedenti e con una avevo anche rotto da poco, ma quando ho visto lei mi sono completamente dimenticato con chi cavolo ero abituato ad uscire. Aveva dei lunghi capelli biondi come il grano con la frangia che le ricadeva sulla fronte, il viso allegro come quello di una bambina e dei grandi occhi color cioccolato. Era stupenda. Peccato che ero così impegnato a guardarla che non mi ero reso conto che il tempo di pausa era finito e non ricominciai a ballare fino a quando Gajeel non mi scosse violentemente. Con orrore mi resi conto che stavamo ballando una canzone che sembrava uscita direttamente da uno dei film di Barbie; che dolore per i timpani.
Per questa coreografia avevo disgraziatamente dovuto accettare di fare i movimenti proprio come una di quelle bambole, mentre l’idiota di ferro avrebbe fatto il mio cavaliere. ‘Dannato Gajeel, il tempo di scendere dal palco e ti farò esalare il suo ultimo respiro’.
D’altro canto lui sembrava proprio entusiasta, mentre stavo pensando ogni possibile modo per ucciderlo. Avevo quattro o cinque piani che non erano per niente male e, cavoli, quella ragazza era davvero bella.
Sarei voluto sprofondare dalla vergogna e stavo seriamente sperando di inciampare e cadere dal palco di faccia, risvegliandomi poi in paradiso dove un angelo mi avrebbe tolto tutta la sofferenza che stavo provando. Purtroppo per me, le mie preghiere non si erano avverate e io non ero caduto. Fortunatamente la canzone era finita e avevo lanciato un’occhiata alla ragazza, notando che stesse ridendo a crepa pelle.
In quel momento avevo capito che qualunque chance io potessi avere con quella bellissima sconosciuta era appena volata via come il vento. Stava esattamente puntando verso di me, continuando a ridere e io mi ero reso conto che la sua prima impressione su di me non poteva di certo essere buona, stava già assistendo a cinque minuti della mia umiliazione che per me stava andando avanti ormai da un’ora. Vidi Gajeel voltarsi e gridare un “Levy?”, mentre la ragazza bassa stava agitando le braccia a più non posso e lui sorrise. No, fermi tutti, quell’idiota stava sorridendo?!
L’unica cosa che so, è che dopo aveva iniziato a ballare con ancora più energia, quasi come se fosse iperattivo. Subito dopo avevo realizzato che la ragazza non stava puntando me, ma il ferro vecchio.
La biondina aveva sgranato gli occhi quando quella che avevo capito si chiamasse Levy era salita sul palco, mettendosi a ballare con noi. Invece lei era rimasta a terra, agitando il capo in segno di negazione quando l’altra ragazza le aveva detto di unirsi. Beh, alla fine era stata trascinata contro la sua volontà e quando aveva realizzato che non poteva scappare, aveva tentato di copiare le mosse di ballo, rendendo i suoi movimenti sempre più piccoli e imbarazzati. In quel momento avevo iniziato a chiedermi se fosse fidanzata con qualcuno. Ovviamente sapevo di non avere nessuna possibilità con lei, ero solo curioso.
Finalmente dopo un po’ di tempo l’inferno era terminato e noi eravamo scesi tutti dal palco. Quelle donne ci avevano praticamente circondati, iniziando a farci complimenti di ogni tipo. Io avevo tenuto il capo abbassato per tutto il tempo, la vergogna sembrava aver mangiato il mio spirito da chiacchierone incallito. Avevo notato che la ragazza bellissima e Levy erano rimaste in disparte guardandoci con dei sorrisetti, aspettando che la folla di signore si diradasse.
Quando finalmente erano sparite non c’era più nessun muro tra me e quella bellezza. Beh, Levy aveva fatto alcuni passi avanti, andando proprio ad abbracciare Gajeel. Poveri i miei occhi e povera lei. “Woah, sei stato fantastico! Aspetta che lo dica alla classe”.
“Fa pure” aveva risposto il ferro vecchio “Ho avuto il momento della mia vita lì sopra”. Avevo iniziato a guardarmi le scarpe per l’imbarazzo e nel frattempo tentavo di fare dei piccoli passi indietro nel tentativo di scappare. Quella ragazza stava sorridendo in un modo così bello che avevo pensato di non poter resistere oltre. Beh, dovevo ammettere che in fondo era stato merito di quell’idiota e della sua idea se avevo avuto la possibilità di incontrarla.
“Ohi, Bunny girl, ho impressionato anche te?” disse Gajeel verso la bionda e sollevò le mani in segno d’arresa quando questa gli scoccò un’occhiata piuttosto arrabbiata. “Scusi, signorina Lucy” aveva detto lui per scherzare, mentre lei metteva su un broncio adorabile. Dovevo dire che anche il suo nome era stupendo, esattamente come lei. Sussurrai il suo nome in modo così basso che l’avrei potuto sentire solo io e, cavoli, adoravo il suono che faceva il solo pronunciarlo. Lucy si pizzicò il naso, sorridendo “Mai visto niente di più imbarazzante. Stavo tentando di non guardarti, altrimenti mi sarei messa a piangere per le troppe risate”. Che cavolo, anche la sua voce era stupenda, ma quella ragazza non aveva nessun difetto?
La vidi sporgere un po’ il capo e incatenare i suoi occhi color cioccolato ai miei. Non riuscivo a resistere a quel viso incuriosito. Gajeel seguì lo sguardo di lei, per poi afferrarmi dalla maglietta e portarmi vicino a loro, passandomi un braccio sulle spalle. “Ragazze, questo è Natsu. Idiota, queste sono Levy e Lucy”. Non badai molto al soprannome ma gli scoccai comunque un’occhiata infastidita. Non feci caso neanche a Levy, concentrandomi di più su Lucy e sorridendole. Lei mi guardò un po’ prima di ribattere. “Un Gajeel è abbastanza, ma due? Non credo che il mondo sia ancora pronto per una catastrofe simile”.
Pensai che fosse incredibilmente bella anche se aveva fatto un battuta e io indicai subito il ferro vecchio, dicendo “E’ stata un sua idea”. Gajeel mi guardò un po’ male, ma poi aveva iniziato stranamente a parlare. “Natsu è bravo solo negli sport e quando gli ho proposto questa cosa era tutto ‘accidenti, no’, ma quando ha visto le vecchie signore si è intenerito”. ‘Wow Gajeel, farmi brillare in questo modo, ma non dovevi’, pensai.
“Si, questo ragazzo tentava almeno di fare dei movimenti normali. Tu sembravi sotto l’effetto di qualche droga, Gajeel” aveva ribattuto Lucy e, cavoli, era davvero tosta. Pensai seriamente di provare qualcosa per lei. Non ero mai stato agitato davanti ad una ragazza, le mani non avevano mai sudato così tanto e il mio cuore non aveva mai tentato di uscirmi fuori dal petto. Ci doveva certamente essere qualche sentimento in mezzo a tutto questo.
“Già e poi c’era una ragazza con il visetto da bambina che è inciampata suoi stessi piedi nel bel mezzo di un centro commerciale”. Lucy gli scoccò un’occhiata di fuoco dopo questo, mettendo su un adorabile broncio, esattamente come aveva fatto prima. Quell’idiota di Gajeel la stava prendendo in giro e io, che fino a prova contraria sono un gentiluomo, non potevo di certo starmene zitto, non quando c’era una bellezza simile di mezzo.
“Eri davvero carina però” tentai di confortarla così, nonostante avessi attirato gli sguardi di tutti su di me, ma cavoli lo era sul serio, anche più di questo. Lucy mi guardò, soffocando una piccola risata con una mano e mormorando un ‘grazie’. Gajeel invece mi guardò storto, quasi come se fossi pazzo. “Ehi tu, so che hai rotto da poco, ma non provarci con la migliore amica della mia ragazza”.
Guardai il ferro vecchio con occhi sgranati. E quando accidenti si era fidanzato? Con una ragazza carina e piccola come Levy per di più, sembravano la bella e bestia. Tornado alla battuta dell’idiota, adesso non potevo neanche fare i complimenti? “Senti un po’, penso davvero che Lucy sia carina, anche più di questo. L’ho pensato sin dal momento in cui è entrata nel centro commerciale”. Avevo parlato un po’ troppo ed ecco che la vergogna aveva ricominciato a divorarmi dall’interno, mentre sentivo gli occhi dei tre fissi su di me. Accidenti a me e alla mia boccaccia, mi trattenni dal darmi uno schiaffo in piena faccia. “Mi stai dicendo che l’hai adocchiata sin dall’inizio?! Io non me ne sono accorto fino a quando non hanno iniziato ad agitare le braccia come se stessero annegando” ridacchiò Gajeel e, cavoli, la voglia di ucciderlo era nuovamente tornata.
“Dì qualcosa”. Sentì Levy sussurrare queste parole a Lucy, mentre le rifilava una piccola gomitata nel fianco e nello stesso instante io tentavo di dare una spiegazione a quello che avevo detto. “Scusami, è solo che tentavo di specificare che non gioco con le ragazze. Penso veramente che tu sia bellissima e non voglio che pensi che sia disperato dal trovarmi una fidanzata, ma… uh… lascia stare, ignorami e basta”. Tentai di nascondere la testa fra le mani desiderando che il pavimento mi inghiottisse da un momento all’altro e disperandomi pensando che in un futuro mi sarebbero tornati in mente i brutti ricordi del mio primo incontro con Lucy.
“Oh”. La bionda ridacchiò, quelle carnose e apparentemente soffici labbra erano curvate in un sorriso divertito. “Ti concedo qualche punto per aver ballato sulla base di Barbie. Credo che tu sia troppo mascolino per passare per lei, quindi da parte mia è un no”.
“Oh cavolo”. Mormorai in modo disperato. L’imbarazzo mi stava consumando, a gli occhi di Lucy sarei rimasto ‘il tipo che ha ballato sulla base di Barbie e ha tentato di chiedermi di uscire’. Adesso era chiaro che non avevo alcuna possibilità con lei. Fantastico. “Vado a prendere da bere e nel frattempo tenterò di dimenticare quello che è appena successo”. Subito dopo tentai di camminare verso un luogo che vendesse bibite, ma Gajeel me lo impedì, afferrandomi per l’ennesima volta dalla maglietta. Ma voleva strapparmela per caso?
“Santa pazienza, Natsu. La biondina ha detto che sei mascolino, è una buona cosa” mi aveva detto il ferro vecchio in modo quasi disperato. E fu in quel momento che la realtà mi aveva colpito. Puntai stupidamente me stesso, osservando Lucy con occhi sgranati. “Tu pensi che io sia…”.
“Attraente?” aveva finito lei per me la frase, arrossendo visibilmente e distogliendo lo sguardo “Beh, sì. Ed è stato divertente quando hai pensato che fosse tutto già bello che fatto” ridacchiò lei nuovamente, quel dolce colorito non aveva abbandonato le sue guance e non faceva altro che renderla tenera.
Avevo pensato che il cuore potesse scoppiarmi da un momento all’altro, un botto così forte che i fuochi d’artificio sarebbero stati niente al confronto. Quella stupenda ragazza aveva detto che ero attraente. Certo, sapevo già di mio di essere un bel ragazzo, ma detto da lei faceva tutto un altro effetto. La speranza era piombata nel mia mente, urlandomi che c’era una storia d’amore in arrivo e col cavolo che mi sarei lasciato scappare un’occasione simile.
Vidi Levy controllare il suo orologio e poi sussurrare a Lucy qualcosa riguardo ad un film che dovevano andare a vedere. Ero così allarmato che se ne andasse che ho tirato subito fuori il mio telefono, mettendoglielo sotto al naso. “Aspetta! Potrei avere il tuo numero? Solo se vuoi, ovviamente. Solo amici. O forse qualcosa di più. Uh, volevo dire, solo amici. Si” dissi agitato e dovevo ammettere che ero imbarazzato a livelli massimi. Tentai di ignorare le lamentele di Gajeel in sottofondo che diceva che sarebbe stato strano se io e Lucy ci fidanzassimo, e gli scoccai un’occhiataccia. Lui si era trovato la ragazza, per caso c’era una legge che vietava a me di fare lo stesso?
“Si, va bene” notai che la bionda aveva preso il mio telefono tra le sue piccole e delicate mani, e sussultai arrossendo quando per un attimo le nostre dita si sfiorarono. Digitò il suo numero, per poi tornarmi indietro l’oggetto tecnologico con un sorriso prima di iniziare a camminare via insieme all’azzurra. “Ciao, Gajeel. Ciao, Natsu. Aspetterò. Spero che non facciate di nuovo quello che avete fatto oggi”.
“Non lo farò! E si, ti chiamerò! Lo farò!” gridai come un’idiota, mentre alcune persone si erano girate per osservarmi con sguardi straniti.
Quando tornai a casa ero così emozionato che una ragazza come Lucy mi avesse chiamato attraente, che la chiamai quasi subito. Forse ero sembrato un tipo disperato a chiederle di uscire già per il giorno dopo, ma credetemi, non me ne pentirò mai. Beh, questo è stato esattamente un mese fa, il nostro primo appuntamento è andato mille volte meglio con lei sempre perfetta e io che tentavo di farla ridere ogni volta che potevo. E si, le sue labbra erano soffici proprio come sembravano.
 
 


*Angoletto dell’autrice in ritardo
Scusatemiiiii >.< Ho tardato nella pubblicazione, ma beh, ho finito di scriverla solo pochi minuti fa. E’ stato difficile farlo e c’ho impiegato molto più tempo del previsto, perdonatemi >.<
Allora, questa shot è narrata da Natsu in prima persona, spero che non sia stato un problema per voi leggerla e soprattutto spero di non aver fatto casino con i tempi verbali :’) Sapevo che mi sarebbe mancato scrivere la mia fic di San Valentino, così ho deciso di scrivere una shot che in qualche modo ricordasse quello stile, spero che sia piaciuta :’)
Ringrazio infinitamente chi ha messo la raccolta tra preferiti e seguiti *^* Ringrazio tantissimo anche chi ha recensito *^* Prima o poi vi risponderò XD
Un abbraccio a tutti *^*
Gaia*

 
 
 
  
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