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Autore: mistaya    05/07/2015    0 recensioni
Seguito de "Il mago, l'Animagus e il Pendragon". Ad Hogwarts arriva una ragazzina di nome Natalie Piton. Chi è? Cosa nasconde? E perché Harry sente fra loro un certo feeling?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Natalie

(Harry Potter e i Principi Mezzosangue)


 

Capitolo 1: Un infausto inizio

Nell’ufficio di Silente, era notte ed il Preside di Hogwarts era afflosciato su un bracciolo della poltrona, semisvenuto. Severus borbottava incantesimi sulla mano nera e bruciata, mentre con un’altra mano versava in gola a Silente un calice colmo di una densa pozione dorata. Dopo qualche istante, le palpebre di Silente lente tremarono e si aprirono.

“Perché” chiese Piton senza preamboli, “perché ti sei messo quell’anello? Contiene una maledizione, sono sicuro che lo sapevi…Perché ti sei azzardato anche solo a toccarlo?”.

“Io…sono stato uno sciocco…terribilmente tentato…”

“Tentato da cosa?”

Silente non rispose.

“E’ un miracolo che tu sia riuscito a tornare qui!” Piton era furibondo. “Quell’anello conteneva una maledizione di straordinaria potenza e possiamo solo sperare di limitarne il danno; l’ho circoscritta a una sola mano, per il momento…”.

Silente alzò la meno nera e inutile, e la osservò come fosse un’interessante rarità. “Ottimo lavoro, Severus, quanto tempo credi che mi resti?”

Il tono di Silente era tranquillissimo; sembrava che si informasse sulle previsioni del tempo. Piton esitò, poi rispose: “Non lo so…forse un anno…Non c’è modo di bloccare per sempre un incantesimo del genere, si diffonderà, alla fine, è il tipo di maledizione che si rafforza col tempo”.

Silente sorrise. La notizia che aveva solo un anno di vita sembrava una faccenda di scarso interesse.

“Sono fortunato, molto fortunato, ad avere te, Severus”,

“Se solo mi avessi mandato a chiamare prima, forse avrei potuto fare di più, guadagnare più tempo!” esclamò Piton, furioso. Guardò l’anello spezzato e la spada. “Credevi che spezzando l’anello avresti infranto la maledizione?”,

“Qualcosa del genere…deliravo, non c’è dubbio…” rispose Silente. “Be’, insomma, questo rende le cose molto più semplici”. Piton parve perplesso, ma Silente sorrise. “Mi riferisco ai progetti di Lord Voldemort su di me, il suo piano per farmi uccidere dal giovane Malfoy”,

Piton si sedette, “Il Signore Oscuro non si aspetta che Draco riesca, è solo una punizione per i recenti insuccessi di Lucius…una lenta tortura per i genitori di Draco, che lo guarderanno fallire e pagare per questo”,

“In breve, il ragazzo ha sul capo una sentenza di morte sicura quanto la mia” commentò Silente, “Ora, suppongo che avrà nominato un altro naturale erede del compito”,

“Sì, ma non so chi sia, a me non ha voluto dirmelo…e la cosa non mi piace”.

Stettero per un po’ in silenzio. “Pensi a Natalie?” chiese ad un certo punto Silente,

“Sì…quest’anno verrà ad Hogwarts…”,

“E tu non potrai più essere la mia spia, e Draco non ti rivelerà niente del suo piano, vero?”,

“No…comunque doveva succedere prima o poi…e forse è anche meglio così…”,

“Ad ogni modo Severus, ti devo chiedere di fare di tutto affinché non sia Draco quello ad uccidermi”,

“Perché? Che differenza lui o un altro?”,

“Draco è ancora giovane, e un omicidio gli mutilerebbe l’anima…non voglio che ciò accada!”,

“E se morirai prima che ciò avvenga?”,

“Be’…forse sarà la cosa migliore per tutti”.

Questo, è quello che si preannunciava un infausto inizio…


 

L’orologio segnava le 11 meno un quarto di notte. Azzurra dormiva beata nel suo lettino. Nat anche si era addormentata, su alcune cose che stava leggendo. Uno era un libraccio viola inviato dal Ministero. Diceva:


 

A cura del Ministero della Magia

COME PROTEGGERE CASA E FAMIGLIA

DALLE FORZE OSCURE

La comunità magica attuale è minacciata da un’organizzazione che si fa chiamare i Mangiamorte. Osservare le seguenti semplici regole di sicurezza vi aiuterà a proteggere voi, la vostra famiglia e la vostra casa da attacchi esterni.

  1. Si consiglia di non uscire di casa da soli.

  2. Osservate la massima cautela durante le ore di buio. Se possibile, effettuate eventuali spostamenti prima del cadere della notte.

  3. Controllate le misure di sicurezza attorno alla vostra casa, assicurandovi che tutti i membri della famiglia siano pratici di mezzi di emergenza come gli Incantesimi Scudo e Disillusione, e, nel caso di minorenni, la Materializzazione Congiunta.

  4. Concordate parole d’ordine con gli amici più stretti e i familiari in modo da individuare i Mangiamorte che assumessero sembianze altrui tramite la Pozione Polisucco (vedi pagina 2).


 

Accanto c’erano alcune pagine della Gazzetta del Profeta. I titoli delle testate erano queste: HARRY POTTER: IL PRESCELTO?, SCRIMGEOR SUCCESSORE DI CARAMELL, IL MISTERO GARANTISCE LA SICUREZZA DEGLI STUDENTI.

Sotto a queste c’era una lettera dalla Francia. Era di Gabrielle Delancour, la sorella di Fleur. Lei e Nat si erano conosciute ai tempi del Torneo Tremaghi, prima alla Coppa del Quidditch e infine alla terza prova del Torneo. Così diventarono amiche di penna.

Cara Nat, so che a settembre andrai ad Hogwarts, ed anch’io andrò a Beauxbatons, sono sicura che avremo un mucchio di cose da raccontarci…”, iniziava.

Severus e Cate entrarono prudentemente nella stanza, a vedere se dormiva. Cate prese cautamente i fogli sul letto, e li mise sulla scrivania di Nat. Severus invece pensò a rimboccare la coperta alla ragazzina.

“Povero tesoro” mormorò Cate, accarezzandole i capelli,

“In questo ultimo anno sono successe tante cose…è stato troppo tutto insieme” disse Severus,

“E pensare che questo per lei dovrebbe essere un anno indimenticabile…andare a Hogwarts, comprare la sua prima bacchetta, e invece c’è guerra aperta!”,

Severus la osservò, “Lasciamola dormire, ora” e la baciò sulla fronte. Cate lo imitò ed uscirono.

Non sapevano cosa stava accadendo nel mondo dei sogni di Nat…

Nat percorse una strada dove vide tante case di mattoni, con finestre tetre e cieche nell’oscurità. Alcuni lampioni erano rotti, e correva tra macchie di luce e un buio profondo. Infine sboccò una strada chiamata Spinner’s End, sulla quale si vedeva una torreggiante ciminiera. I suoi passi echeggiarono sull’acciottolato davanti a finestre sprangate e rotte, finché non giunse all’ultima casa, dove intravede una luce tenue. Andò alla porta sul retro, alzò il tappettino impolverato e prese una chiave. Entrò e si diresse verso il salotto dalla casa, dove c’erano delle persone che stavano parlando. C’erano due donne e un uomo. Le due donne le aveva riconosciute: erano Narcissa Malfoy e Bellatrix Lastrange. L’uomo era voltato di spalle e non riusciva a vedere il suo volto.

“Piton ci ha traditi…e non lo puoi più negare!” disse con disprezzo Bellatrix,

“Ho sottovalutato troppo quell’Auror…è più in gamba di quanto pensassi!” disse freddo l’uomo,

“Sappiamo tutti com’è riuscito a farsi incantare da lei: con la finta innocenza e le lacrime!” disse Narcissa,

“Ah, quelle sono armi potenti…soprattutto se a versarle è un grazioso visino…” disse con disprezzo Bellatrix,

“Già, ma l’Oscuro Signore saprà come sistemarla!” disse l’uomo.

Nat a quel punto corse via. Si ritrovò improvvisamente in un giardino…anzi, era un labirinto. Corse senza sapere dove andare. Poi arrivò al centro, senza sapere come. Vide che su una lastra di pietra c’era una donna. Era sdraiata, bianca come il marmo, e i lunghi capelli neri erano sul sparsi sul viso, simili a fili di ferro. Gli si avvicinò…sembrava morta.

Poi ad un certo punto, di scatto aprì gl’occhi, rossi come il sangue, che di scatto le agguantò un braccio.

Nat sbarrò gl’occhi e la guardò meglio. Quella era Eileen Piton!

Nonna!” gridò Nat, spaventata,

“Non puoi startene con le mani in mano mentre Tobias si rivolta nella tomba!” disse,

“Cosa?” fece la ragazzina stupita,

“Non puoi startene con le mani in mano mentre Tobias si rivolta nella tomba!” ripeté,

“Io…io non capisco”,

“Tieni la bacchetta pronta!”.

A quel punto Nat si svegliò, madida di sudore. Andò in cucina e prese un po’ di latte. Quando ritornò in camera, aprì la scrivania e riguardò lo specchio comunicante che gli aveva regalato Sirius per la comunione. L’Animagus glielo aveva regalato, scrivendogli su un biglietto che aveva lasciato l’altro specchio ad Harry e quando sarebbe giunto il momento, di usarlo bene.

Nat era molto turbata dal suo sogno. Forse quello specchio gli sarebbe servito presto.

  
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