Capitolo primo: tutta colpa dell'amore

 il bambino biondo si avvicinò alla ragazzina, prendendole il viso a coppa fra le mani, socchiudendo gli occhi a causa della pioggia gridando: «Lydia, sposami» 

«Niall, almeno me lo dici perché vuoi
sposarmi?» il bambino che avevo poco più di undici anni si avvicinò alla bambina di dieci, sussurrandole all'orecchio: «così posso baciarti tutte le volte che voglio» e dopo questo il biondino posò le piccole e tenere labbra su quelle sottili della ragazza, un piccolo bacio, il loro primo bacio. 

DIECI ANNI DOPO

in pochi anni la vita di una persona può cambiare radicalmente. Ecco quello che è successo a me, io Lydia Moore da allegra –si fa per dire– contadina a stilista di fama nazionale, chi se lo sarebbe mai immaginato!

Bando alle ciance, vorrei raccontarvi la storia della mia vita.

Tutto iniziò a maggio, l'aria inglese in quel tempo era meno fredda e gli alberi in fioritura erano uno spettacolo quasi paradisiaco, ora, come ero solita fare andai dal mio fidanzato Zayn, ma quel giorno di maggio si rivelò essere un giorno speciale.

fine narrazione Lydia

quel giorno Lydia indossava un vestito blu, con le maniche a trequarti, i capelli scuri  legati in una coda non molto composta e i suoi non ordinari occhi marroni erano messi in risalto da un eye-liner nero, invece le sue labbra carnose erano coperte da un rossetto rosso che rendeva più soffici le labbra della ragazza.

Lydia era pronta per uscire, quando il suo fidanzato, Zayn, le mandò un messaggio dicendole: “amore, sono sotto casa tua, scendi”.

Lydia sorrise leggendo il messaggio e quindi si affrettò ad uscire di casa per incontrare il ragazzo.

quando Lydia scese l'ultimo gradino e vide i grandi e scuri occhi color caramello del fidanzato sorrise, prendendo la mano di questo, lasciandogli poi un bacio sulla guancia. 

«amore, ho una sorpresa per te» le disse, prendendole la mano guidandola in macchina, il tragitto fu breve, le loro dita rimasero incastonate per tutta la durata del viaggio. 

scesero dalla macchina e Lydia si osservò intorno, non conoscendo il luogo.

era come un garage, ma più grande; le porte di questo si aprirono, due ragazze vestite elegantemente uscirono dalla parte interna del garage.

la ragazza bionda, più alta rispetto alla rossa parlò dicendo: «miss Moore, sono Annie e lei» disse indicando la ragazza mora al suo fianco «è Aria, siamo qui per servirla» se prima Lydia era confusa, ora era incuriosita.

dopo le parole della ragazza, Lydia si girò verso Zayn che la guardava sorridente  e fiero, come era solito fare.

«ci siamo conosciuti un anno fa, Lydia. Tu eri la ragazza nuova in città ed io ero un donnaiolo, il breve, insomma ci volevo provare con te dal primo momento. Quando tu mi chiedesti delle informazioni sulla città, quando quella piccola fossetta si posò sulla tua morbida guancia, persi letteralmente la testa. Lydia è passato un anno dal nostro incontro, un anno che ti amo e un anno che aspetto di fare questo.» Zayn condusse Lydia nella sala all'interno del garage. Anelli, anelli e ancora anelli padroneggiavano la stanza, non erano semplici anelli, erano anelli di fidanzamento, e quando Lydia entrò in questa stanza tutto incominciò a trovare un significato è un sorriso a dir poco notevole si fece spazio sul visino di Lydia. 

«Lydia Moore, vuoi sposarmi?» non si inginocchiò Zayn quando pronunciò queste parole, prese solo la mano di Lydia facendole fare un passo avanti.

«sì, sì, e ancora sì!» si gettò al collo del suo amato, baciandogli le labbra con ardore. «scegli il tuo anello, amore».

Lydia quella serata non se la sarebbe mai scordata, mai. 

comunque, scelse un anello dorato e semplice con un piccolo smeraldo al centro e l'oro che lo racchiudeva, si riuniva a questo sotto forma di foglie dorate, le ricordava casa. Le foglie, gli alberi, il cielo, l'Irlanda. 

Lydia addormentata riaprì gli occhi quando sognò la sua patria. «merda, ora come faccio»