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Autore: LoonyZombiee    07/07/2015    1 recensioni
Sequel di Hija de la luna #1
"Jazmin dice sempre che la vita è come una ruota e che bisogna imparare a girare con lei, e se girasse troppo veloce?. Cosa sarei disposta a fare pur di non perdere un'altra persona a cui tengo? So con certezza che mi sacrificherei per salvare ciò che amo, ma se non bastasse? Se la ruota andasse fuori dal suo percorso? Cosa farei se la vita dei miei amici dipendesse solo da me? E Thiago? Thiago lo devo salvare o altrimenti me lo porteranno via. Un odore, una canzone, uno sparo, la corsa per la vita, il raggio di sole che si rispecchia in un vetro rotto. Le parole girano nella mia testa più veloci della ruota della vita. Urla, gioia, dolore, salvezza. Un amico perso, uno ritrovato e la morte certa. Io sono come una ruota, e la vita deve imparare a girare con me."
***
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Cris Morena; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Erotico, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hija de la luna '
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Capitolo 3: Mi ex y mi mejor amigo
(Thiago)
Tre anni fa…
“Me ne vado a Parigi Bedoya!” - “Me ne vado a Londra Arrechavaleta!” diciamo in coro io e il mio migliore amico Simon.
“Cosa?!? Mi lasciate qui da solo?” domanda Nacho l’altro mio migliore amico con un’espressione più triste che preoccupata.
Tenes miedo Nachito?” gli domando io prendendolo in giro.
“No, vuol dire che ci saranno più ragazze per me!” esclama lui contento.
“Sei il solito hahhahah” dice Simon abbracciandolo affettuosamente “Mi mancherà tutto questo” aggiunge poi guardandoci tristemente.
“Eii mica stai andando a morire è! Hello Man in Francia le ragazze sono porche!” ci informa Nacho tanto per tirare su l’umore ad Arrechavaleta.
“Se lo dici tu Nachito” risponde l’altro con tono di presa in giro.
“Tanto cosa te lo dico a fare, sei il solito lento! Pure quando giocavamo ai tre moschettieri arrivavi sempre dopo, io e Thiago avevamo fatto fuori già tutti mentre tu stavi uccidendo ancora il primo bandito” lo prende in giro Nacho perdendosi nei ricordi che abbiamo vissuto da bambini.
Noi tre siamo cresciuti insieme e sarà difficile stargli lontano ma sono sicuro che un’amicizia come la nostra può durare anche nel tempo nonostante la lontananza.




Il giorno prima…
Man, non ci crederai!” urla Nacho appena mi vede con il suo solito entusiasmo.
“Che è successo?” domando incuriosito da tanto buon umore.
“Guarda chi è tornato!” annuncia lui facendosi di lato, dietro di lui appare un ragazzo dall’aria famigliare.
“Simooon!” urlo io abbracciandolo dopo averlo riconosciuto.
Il mio amico, il mio migliore amico anzi mio fratello è tornato qui a Buenos Aires.
“Anche tu mi sei mancato Thiago” dice lui divertito da tanta dimostrazione d’affetto.
Man! E’ arrivato da tre giorni e ha già trovato una ragazza con cui pomiciare” mi informa Nacho con un briciolo di invidia.
“No, non ci credo! Dov’è finito il Simon lentega?” chiedo io prendo in giro Arrechavaleta.
“Mi sono dovuto svegliare hermano, questa ragazza è talmente bella che se avessi seguito i miei tempi me l’avrebbero portata via” mi risponde lui convinto.
“Ce la farai vedere o hai paura che possiamo portartela via noi?” scherza Nacho.
“Appena sarà ufficialmente la mia ragazza ve la farò conoscere, conto di farlo domani perché ci vediamo a casa sua” dice lui aggiustandosi il colletto della camicia.
Man! ora capisco cosa intendi con ‘ufficializzare la cosa’ ”dice Nacho interpretando con malizia la frase che ha appena detto Arrechavaleta.
“Non ti smentisci maiman!” lo prende in giro Simon “Io questa volta mi sono innamorato” aggiunge poi con aria sognante.




Oggi…
“Vado io ad aprire!” annuncio dopo aver sentito suonare il campanello.
Apro la porta e non credo a quello che vedo “Melody!” esclamo vedendo la ragazza che sta fuori dalla mia porta.
Lei senza rispondermi si fionda sulle mie labbra cacciando con forza la sua lingua nella mia bocca.
“E’ un piacere vederti” trilla poi appena si stacca “Mi fai entrare?” aggiunge.
“Sì come no!” rispondo appena mi riprendo dal bacio.
Indossa una tutina di colore lilla stretta in vita da una cintura viola, i pantaloncini di essa sono talmente corti da risaltare ancora di più la lunghezza spropositata delle sue gambe abbronzate.
“C’è un posto dove possiamo stare tranquilli?” mi chiede poi con il suo solito tono malizioso da donna di mondo.
“Sì, vieni!”
La prendo per mano e la porto verso la sala da ballo l’unico luogo tranquillo a quest’ora nella casa. Faccio appena in tempo a raggiungere la porta che lei mi bacia una seconda volta con irruenza. Stiamo ancora pomiciando appassionatamente quando un movimento all’interno della stanza ci fa staccare improvvisamente, portando un dito alla bocca faccio cenno a Melody di non parlare lei annuisce capendo la mia richiesta. Con stupore mi accorgo che due specchi sono ruotati dalla parte opposta e proprio da quei due provengono dei rumori strani. Ad un certo punto i due pannelli si aprono e due figure cadono una sopra all’altra ridendo. Mi irrigidisco quando mi rendo conto che la persona che sta sopra ad un ragazzo disteso a terra è Mar. Quatto quatto mi avvicino alla coppietta con Melody che mi sta alle calcagna, i due sono talmente impegnati a ridersela di gusto che non ci hanno sentiti entrare. Mi accorgo che il vestitino di pizzo di Mar le si è sollevato di qualche centimetro e spero vivamente che il tipo non se ne sia reso conto dato che molto probabilmente le avrà già ammirato abbastanza le gambe quando sono andati a teatro. Quando si stanno per baciare entrambi alzano lo sguardo accorgendosi della nostra presenza, nel momento in cui riconosco la faccia del ragazzo mi viene un colpo. Con voce risentita dico “Bene Mel” rivolgendomi alla ragazza alta che mi sta vicino “ti presento la mia ex e il mio migliore amico”
Simon e Mar si alzano di scatto come due molle impazzite e poi si guardano confusi e con l’aria di chi casca dalle nuvole dicono in coro
“Lui è il tuo migliore amico?!?” – “Lei è la tua ex?!?”
“Sì” li informo “E lei è Melody” dico indicando la bionda accanto a me “la ragazza con cui ti ho messo le corna” aggiungo poi rivolgendomi a Mar. Non volevo dirglielo così ma è stata la scenetta che ho visto poco prima a farmi uscire questo tono e questi modi bruschi.
“E me lo dici così?” mi domanda lei sconvolta.
Vedo i suoi occhi farsi lucidi ma so che tanto non piangerà e questo un po’ mi consola anche se so benissimo che questo non significa che non sia ferita.
Invece di calmarmi le dico “è stata la mia stessa reazione quando ti ho visto a tre centimetri dalla sua bocca” indicando Simon e con un tono, se possibile, ancora più scontroso di prima.
“Thiago! Perché la stai trattando così?” mi chiede lui quasi arrabbiato.
Che faccia tosta! Dovrei essere io quello furente non lui! Lui dovrebbe solo vergognarsi, smetterla di stringere Mar e allontanarsi da lei per sempre.
“Perché se lo merita!” replico con rabbia “E tu adesso vieni a parlare con me!” dico afferando Simon per il colletto della camicia, lui toglie bruscamente la mia mano da lì però mi segue in camera senza fare storie.
“E’ Mar la ragazza di cui ci stavi parlando ieri?” chiedo appena lui si chiude la porta alle spalle.
“Sì” risponde lui in un sospiro.
“Quindi sei innamorato di lei?”
“Sì”
Faccio un respiro profondo per trattenermi dal picchiarlo o dal gridargli che la deve dimenticare prima di subito.
“Thiago io non sapevo che Mar fosse la tua ex! Ti giuro che vado subito a parlarle e sono sicuro che anche lei non voglia stare con me sapendo che sono il tuo migliore amico. E anche se sono innamorato di lei tengo più alla nostra amicizia e se ti da fastidio che ci sia qualcosa tra me e lei allora farò in modo che non ci sia nulla” mi dice con un tono di scuse.
“Si mi darebbe un sacco fastidio” rispondo più scontroso di quanto avrei voluto.
“Benissimo vado subito a parlarle” dice lui alzandosi di scatto.
“Aspetta” si gira guardandomi in attesa di sentire quello che ho da dirgli “Quando vi siete conosciuti?” gli chiedo incuriosito.
“Quest’estate, al mare” risponde lui sorpreso che gli abbia fatto questa domanda.
“Sei tu quello che l’ha portata a vedere il tramonto?” domando ricordarmi della telefonata di Mar a Nico.
“Sì.” Risponde poi ci ripensa e aggiunge “E tu come lo sai?” mi chiede.
“Ho ascoltato la telefonata di Mar con il nostro tutore” confesso.
Lui annuisce e poi con tono sommesso mi dice “Perdonami”
Lo guardo negli occhi e sento che mi sta dicendo la verità però non riesco ad essere gentile perché nella testa ho l’immagine di loro due che si baciano davanti ad un tramonto sul mare.
“Se mi prometti che davvero non ci sarà più niente tra te e Mar ti perdono” dico infine.
“Te lo prometto” mi giura lui portandosi una mano sul cuore.
“Scusami anche tu” dico abbracciandolo e lui ricambia.
Quando ci stacchiamo lui esce per andare a parlare con la petisa ed io non riesco a fare a meno di seguirlo ma nel mentre incrocio Melody.
“BA ti sei scordato di me?” dice lei pronunciando le iniziali del mio cognome all’inglese.
“No è che c’è stata un po’ di confusione visto…” rispondo con fare sbrigativo sperando di togliermela dai piedi il prima possibile per andare a sentire quello che Simon sta dicendo a Mar.
“Sì. Chiamami quando non sarai più confuso” mi dice Melody dandomi un bacio a stampo e andondosene.
Mi metto vicino alla porta della stanza delle ragazze e spio quello che sta succedendo all’interno.
“Mar ho parlato con Thiago e ovviamente ha detto che gli darebbe fastidio se ci fosse qualcosa tra noi due” dice Arrechavaleta alla moretta.
“Simon, mi dispiace” risponde lei guardandolo negli occhi e sistemandogli i capelli spettinati.
“Sì anche a me, non sai quanto” dice lui mettendole una ciocca di capelli dietro l’orecchio approfittandosene per accarezzarle la guancia. Poi toglie di scatto la mano e le chiede “Credo che per ora sarebbe difficile anche rimanere amici, non trovi?”
“Sì” risponde lei abbassando lo sguardo per pochi secondi a terra. La conosco abbastanza bene e so che quando fa questo gesto significa vorrebbere dire qualcosa ma preferisce tenersela per sé perché probabilmente è l’opposto di quello che le è stato detto.
“A cosa pensi?” chiede poi guardandolo una seconda volta negli occhi.
“Che vorrei darti un ultimo bacio ma non si può” dice lui sfiorandole le labbra con le dita e devo trattenermi dal spalancare la porta e andarlo a picchiare.
“Purtroppo no.” risponde lei guardandogli prima le labbra e poi gli occhi “E’ meglio che tu vada ora” dice abbassando lo sguardo ancora una volta.
“Sì” replica lui, poi si allontana ma prima che possa fare qualche passo Mar lo richiama “Simon?”
“Dimmi”
“Grazie di tutto Payasito
Non posso credere che gli abbia dato già un soprannome anche se pagliaccio fa veramente pena.
“Grazie a te Payasita
No vabbè io lo picchio! Però ora non ho tempo perché devo fare uno scatto felino per allontanarmi dalla porta in modo che nessuno dei due si accorga che li stavo spiando.
Rientro in camera e adesso ci sono anche Rama e Tacho che appena mi vedono entrare di corsa mi chiedono che cosa è successo, non faccio in tempo a rispondere che dall’altra porta della stanza entra anche Mar.
“Thiago possiamo parlare?” mi chiede entrando.
“Non ho voglia di parlare con te” rispondo seccato.
Tuttavia lei non se ne va anzi si pianta vicino al mio letto e sta per aprire bocca ma Rama la interrompe “Che è successo adesso?” ci domanda.
“Niente è solo che l’ho vista sdraiata sopra il mio migliore amico mentre stavano per baciarsi” rispondo alzando le spalle e fingendo che non sia successo nulla di grave.
“Eii non sapevo che era il suo migliore e poi è stato peggio lui che ha portato qui a casa la cagna con cui mi ha tradita!” dice lei rivolgendosi a Rama in cerca d’appoggio.
“E’ bella?” chiede Tacho.
Callate!” gli urla contro Mar tirandogli addosso un cuscino “E tu invece di trattarmi male perchè non mi ascolti?” mi chiede poi.
“Perchè non vai a parlare con Simon? Anche se sembrava molto più interessato a baciarti che ad ascoltarti” dico piccato mettendomi di fronte a lei.
Nonostante abbia messo delle scarpe che la fanno più alta è comunque più bassa di me e questa è una cosa che mi avvantaggia sempre durante le nostre discussioni.
“Mmm…forse non hai visto come ti guardava quella Giraffa imparruccata” risponde lei mettendo in ballo Melody.
“No, sai com’è ero distratto dalle sue gambe” dico accennando alle gambe fottutamente lunghe di Mel in modo da provocare la gelosia di Mar.
“Si è notato proprio tanto il salto di qualità” risponde lei senza farsi prendere in contropiede.
“Sì, hai ragione. Ne ho scelta una alla ‘mia altezza’” replico giocando sul fatto che Mel è alta ed è cresciuta con genitori ricchi proprio come me a differenza sua.
“Forse volevi dire col tuo stesso quoziente intellettivo che è praticamente nullo” mi provoca lei indispettita dalla mia battuta.
“Mmm…sarà che forse che mi sono stancato delle bambine complicate?”
“Be di certo nessuno mette in dubbio che quella sia una ragazza facile” commenta lei riferendosi al modo di porsi di Melody.
“Almeno non ha bisogno di uno psicologo come il tuo nuovo ragazzo” dico ricordandomi che Simon va da un po’ di anni in terapia.
“Non prendere in giro il Paya…Simon!” si corregge lei.
“Ah adesso lo difendi anche. Lo unico que te faltaba!”
“Ovvio che lo difendo” risponde lei scocciata.
“Se ti importa così tanto di lui perché invece di urlarmi contro non vai a baciarti il tuo pagliaccio?” la prendo in giro ricordandomi nel soprannome mediocre che gli ha affibiato.
“Ah adesso mi fai anche una scenata di gelosia?” mi chiede incredula.
“Ovvio che te la faccio se ti amo!” le urlo contro prima di potermi bloccare.
“Non è vero! Perché se mi amassi veramente non mi avresti tradita” replica guardandomi con rabbia negli occhi. Fa una pausa e prima che io possa dirle che si è vero che la amo lei ricomincia a sputare sentenze gesticolando “Tu non mi ami sei solo ossessionato con me, altrimenti invece di volermi a tutti i costi mi vorresti vedere felice!” esclama poi.
“Ma io voglio vederti felice…con me però!”
“Sei un egoista” dice venendomi contro.
“E tu un’isterica” rispondo mettendo il mio viso a pochi centimetri dal suo.
“Ti odio!” dice lei colpendomi il petto.
“Io di più!.” dico attirandola a me e baciandola con trasporto.
Lei con mia grande sorpresa ricambia il bacio con altrettanta passione passando ripetutamente le sue mani tra i miei capelli mentre spinge più a fondo la sua lingua in una ricerca disperata della mia. Quando si incontrano iniziano ad accarezzarsi ed io comincio a sentire una sensazione piacevole alla pancia come tutte le volte che io e lei ci tocchiamo.
“Ti amo” mi dice quando si stacca.
“Io di più” rispondo prima di riprendere a baciarla.
 
 
 
|Angolino dell’autrice|
Hola people!
Una parola: Thiaguella <3
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio dreamlaliter e Miky2001 per aver recensito la storia J
Un bacio anche a tutti i lettori silenziosi, alla prossima.
LoonyZombiee
 
  
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