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Autore: karter    07/07/2015    1 recensioni
[INCOMPIUTA]
Will torna a casa dopo cinque anni di silenzio.
Come sarà la sua vita ora che ha perso ogni contatto con la sua vecchia vita?
Ecco a voi la mia prima raccolta in questo fandom, che parla di una Will nuova, che dopo tanta sofferenza è riuscita a rialzarsi e tornare a casa. Ma perché è fuggita? Per scoprirlo immergetevi con me in questa nuova avventura! :)
I - Tornare a casa
II - Era tutto il suo mondo
III - Perdersi nei ricordi
IV - Un presente bellissimo
V - Primo giorno
VI - Chiacchierata madre/figlia
VII - Dopo cinque anni
VIII - Primi chiarimenti
IX - Il passato ritorna, sempre!
X - Non colleghi, molto di più
XI - Noi
XII - La prima volta
XIII - Un grande spavento
XIV - Prime risposte
XV - Fuggire ancora... O forse no?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Primo giorno...



Si guardò qualche secondo allo specchio. Uno chignon composto le reggeva i lunghi capelli rossi, scoprendo il volto pallido dai delineamenti delicati. Un abito a fascia nero, con un nastro petrolio sotto il seno, le cadeva morbido  lungo i fianchi evidenziando le gambe snelle e affusolate. Un guanto petrolio con una stella nera sul dorso, il simbolo del locale in cui aveva iniziato a lavorare,  le copriva la mano destra. Molto probabilmente se non fosse per le etnys che portava ai piedi, la fascia nera a coprirle il gomito sinistro e quella fenice tatuata tra la terza e la sesta vertebra non si sarebbe riconosciuta nella figura che lo specchio le riproponeva davanti agli occhi. Forse non era stata una buona idea accettare quel lavoro, ma non avendo trovato di meglio non aveva avuto molta scelta. Sospirò sistemandosi il piercing all'orecchio sinistro. Era perfetta, troppo perfetta per i suoi gusti! Istintivamente portò la mano non guantata ad accarezzare quel tatuaggio che rappresentava la sua rinascita
dalle ceneri di quella che un tempo era la sua vita e che aveva abbandonato anni prima. Aveva bisogno di trovare lo stesso coraggio di quel giorno dentro di sé. Si guardò un ultimo secondo allo specchio, prima di lasciarsi alle spalle il camerino.

Non era male quel pub.  Aveva tre pareti petrolio, mentre quella dietro il bancone era completamente in specchio. Lungo le tre pareti erano disposti decine di tavolini
in vetro con poltroncine in pelle nera  e nel mezzo della sala vi era un grande spazio vuoto dove solitamente veniva allestito un palco per le esibizioni in serate speciali o si poteva ballare grazie alla musica perennemente messa dal dj.
Sarebbe stato un bellissimo locale se non fosse stato per il proprietario, un cinquantenne perverso con manie di protagonismo. Will l'aveva incontrato una sola volta e non sarebbe mai riuscita a dimenticare quegli occhi neri  che la spogliavano con lo sguardo. Era stato disgustoso! Fortuna che aveva avuto il buon senso di affidare il locale a sua nipote, una ragazza davvero carina e gentile. A vederla nessuno avrebbe mai potuto immaginare essere imparentata con quel viscido. Zoey, questo il nome della ragazza, era una ventenne davvero simpatica con il sorriso perenne sulle labbra rosee. Era alta e proporzionata  e aveva un volto angelico, sul quale spiccavano due bellissimi smeraldi al posto degli occhi, messo in evidenza da una lunga chioma corvina. Era bellissima!
-Will!- la ciamò la ragazza andandole incontro con quel suo bellissimo sorriso -Sei uno schianto!- le disse fermandosi a guardarla qualche secondo -Ora capisco perchè zio Tonio ti ha assunta senza battere ciglio!- aggiunse divertita, facendo inarcare un sopracciglio alla rossa.
Quel tipo le piaceva sempre meno e sperava di non doverci avere più nulla ache fare.
-Scherzi a parte...- iniziò con un sorriso -Sono felice di vedere che finalmente si sia deciso ad assumere una ragazza normale e non le solite sgualdrinelle che passano le serate piegate a novanta sui tavoli e a flirtare con i clienti!- continuò inorridendo solo al ricordo di tutte le ragazze che aveva sbattuto fuori per il loro comportamento.
Erano davvero un insulto al genere femminile sciacquette di quel tipo!
A quelle parole Will non riuscì a trattenere una smorfia. In quegli anni ne aveva conosciute davvero tante di gallinelle simili e sinceramente più le osservava e più la disgustavano!
-Come puoi sapere che non sono come loro?- le chiese non appena giunsero dietro il bancone, era lì che avrebbe lavorato
Si sentiva sollevata di non apparire come una facile, ma Zoey la conosceva a malapena, non poteva sapere se la sua fosse solo apparenza.
-Basta osservarti!- le rispose la corvina con un'alzata di spalle -Ho visto lo sguardo ostile con il quale osservavi mio zio durante il colloquio. Ti infastidiva! Anche il tuo modo di vestire è indicativo. Non vuoi essere al centro dell'attenzione o seguire la massa, vuoi stare bene con te stessa. Non ti importa il giudizio della gente, ma soprattutto tu guidi una Kawasaki e le sciaquette, nella maggior parte dei casi, pensano sia una marca di profumo! Tra l'altro anche il tuo modo di fare spiega molto sulla tua persona e anche se non ti conosco da molto mi sembri una persona razionale e molto realista- disse scrutandola attentamente con il suo sorriso -E poi mi sei simpatica!- concluse facendole un'occhiolino prima di scoppiare a ridere trascinando con sé anche quella che era appena diventata una sua amica.
Forse, pensò Will, non sarebbe stato poi così male lavorare in quel posto e forse Zoey con la sua spensieratezza sarebbe anche riuscita a far crollare quelle barriere erette attorno al suo cuore per evitare di soffrire ancora...

  
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