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Autore: Rohan    07/07/2015    2 recensioni
Long incentrata sulla relazione di Gohan e un nuovo personaggio che va sotto il nome di Misa, con accenni di Gohan/Videl.
[Dal testo del primo capitolo:
«Evviva, evviva, evviva!» una giovane ragazza dai capelli castani, mossi, che le arrivavano appena sopra il seno, e un paio di occhi grandi color nocciola, saltò al collo di Gohan.
«Cosa?» chiese ridendo, lui, ricambiando la stretta della giovane.
Lei lo guardò un attimo, sorpresa. «Ma come? Da domani vacanza! Ben diciotto giorni di puro relax» sorrise affondando il viso sul suo petto, alla ricerca di calore.]
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Nuovo personaggio, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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M'abituerò a voltarmi e non ci sarai









«Gohan fai vedere la stanza a Misa e aiutala a sistemare la sua roba» disse Chichi, dopo aver finito di cenare e sparecchiare.
Il ragazzo si alzò dalla sedia e porse la mano alla giovane. «Andiamo» disse solamente.
Misa si alzò, afferrando la mano del Saiyan, e insieme si diressero al piano superiore.
«Come ci sistemiamo per la notte?» chiese curiosa, salendo le scale.
«Tu stai nella stanza che di solito non usiamo» disse facendo spallucce, arrivando davanti alla porta in questione. «Credevi che mia madre ci avrebbe permesso di dormire insieme? È una donna molto previdente» ridacchiò aprendola.
Lei sorrise divertita e guardò con fare curioso la stanza.
Alcune volte era andata a casa di Gohan, ma non aveva mai visto quella stanza.
«Solitamente qui ci dormiva mio nonno, quando papà non c'era e mamma aveva bisogno di aiuto con me e Goten» disse sorridendo appena.
L'arredamento era semplice: un letto posto sul lato della stanza, con accanto un comodino e una piccola lampada per la notte. 
Al lato opposto c'era un piccolo armadio, attaccato ad esso si trovava la scrivania e al centro c'era una grande finestra che dava sul verde dei monti Paoz.
 «Il bagno sai dov'è e per qualsiasi cosa puoi venire nella mia stanza a svegliarmi, nessun problema» disse sorridendole. «Lo so che sei abituata a molte più comodità, ma cercherò di non farti mancare nulla» continuò guardandola.
Lei annuì, sorridendo tristemente. 
Aveva ragione, era abituata a tantissime comodità, visto la situazione economicamente benestante della sua famiglia.
Inoltre lei era figlia unica, quindi i suoi genitori l'avevano sempre accontentata in tutto.
Purtroppo, però. adesso che era cresciuta, capiva il perché di tutti quei capricci soddisfatti: i suoi genitori pensavano di colmare il vuoto che lasciavano loro, lavorando, con oggetti materiali.

Gohan le sventolò una mano davanti al viso, interrompendo i suoi pensieri. «Ehi, ci sei?» chiese divertito.
Lei scosse la testa e lo guardò negli occhi. «Scusa, stavo pensando... comunque sì, va bene» rispose sorridendogli in modo sincero.
Adesso che c'era lui aveva tutta la protezione di cui aveva bisogno.
Chiusero la porta e si misero all'opera per disfare i tre borsoni della ragazza.
Sì, inizialmente pensava che con uno ce l'avrebbe fatta, ma poi si era resa conto che tutta la sua roba non ci sarebbe entrata mai, quindi ne aveva usciti fuori altri due, facendo sospirare di disperazione il giovane Saiyan.
«Ti do una mano» affermò il ragazzo, aprendo il più piccolo dei tre borsoni.
Lei annuì distrattamente, aprendone un altro, ma solo dopo si rese conto quale avesse beccato Gohan.
Infatti adesso, alzando gli occhi verso di lui, notò il suo colorito acceso e i suoi occhi fissare un reggiseno rosso, che teneva con una mano, guardandolo come qualcosa di strano.
«Oh andiamo! Ma possibile che tu abbia preso proprio quello?!» chiese Misa, togliendogli l'indumento dalle mani e chiudendo il borsone velocemente.
Lui scosse la testa, con la bocca leggermente socchiusa, guardandola in modo confuso. «I-io... non... cosa... non lo sapevo...» farfugliò come in trance.
Lei sospirò disperata, affondando il viso sulla sua stessa maglia. «Idiota di un pervertito!» mugolò arrabbiata.

***

«Va bene, abbiamo messo tutto al suo posto» disse Gohan, aprendo la porta e guardando la ragazza che annuiva. 
«Grazie» disse solamente.
Lui sorrise. «Nulla, piccola» rispose. «Adesso... boh, possiamo anche andare a dormire, no?» domandò guardando la tarda ora e vedendola annuire ancora. «Allora cambiati e mettiti a letto, per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi, va bene? Sono a tua completa disposizione, tranquilla» 
Lei si strinse nelle spalle. 
«Tutto okay? Ti vedo silenziosa da quando abbiamo finito di cenare...» le sussurrò accarezzandole la guancia, con fare tenero.
Misa cercò di accentuare quel tocco, appoggiando il viso contro la sua mano. «Non ho nulla, solo che è strano dormire qui» mormorò.
«Hai paura per caso?» chiese divertito, prendendole il viso tra le mani, mentre lei scuoteva debolmente la testa. «Guarda che se vuoi che rimanga ancora posso, non avere paura di chiedermelo» le sussurrò a fior di labbra.
La ragazza annuì debolmente e Gohan chiuse la porta, tornando dentro la stanza con lei.
Ci vollero due ore buone prima che Misa, tra le braccia di Gohan, si addormentasse e lui, attento a non svegliarla, la sistemò sotto le coperte, nonostante non si fosse messa il pigiama.
«Buonanotte tesoro mio» sussurrò baciandole la fronte.
 
***

Misa si svegliò di colpo, guardandosi intorno con aria stranita.
Non ricordava dove si trovasse, ma dopo qualche minuto fece mente locale.
Accese la luce, si mise il pigiama velocemente, e si infilò nuovamente sotto le coperte, immaginando che si fosse addormentata mentre c'era Gohan con lei.
Sospirò rigirandosi tra le lenzuola. 
Adesso non riusciva a prendere sonno.
Pensava ai suoi genitori che sicuramente erano troppo impegnati a curare qualche paziente, piuttosto che passare le feste con la loro unica figlia.

Mugolò infastidita dal fatto di non riuscire ad addormentarsi e decise di prendere il cellulare sul comodino, scorrendo la lista dei messaggi.
Con un sorriso notò un messaggio contenente la buonanotte di Gohan, che risaliva a circa tre ore prima. 
"Buonanotte piccola"
Semplice e dolce, proprio come lui.
Posò nuovamente il telefono e uscì dalla stanza, con l'intento di andarsi a bere un bicchiere d'acqua, ma, arrivata davanti alle scale, trovò Gohan che saliva.
Si guardarono sorpresi per qualche attimo e si sorrisero. 
«Ho sete» si giustificò Misa.
«Ti accompagno» sorrise lui, prendendole la mano e scendendo le scale con lei.
Era davvero carina con quel pigiama.
Era bianco e azzurro e almeno di due taglie in più alla sua, facendola sembrare ancora più piccola di quel che fosse.
Scesero insieme e rimasero tutta la notte a parlare, seduti sul divano, con un bicchere in mano alla giovane Misa.




























Angolo dell'autrice:
Salve a tutti :)
Come avevo detto, la fan fiction l'ho già finita di scrivere, quindi gli aggiornamenti saranno veloci.
Solo una cosa mi sono dimenticata di dirvi e riguarda il titolo: è preso da una frase di una canzone di Ligabue, ovvero "M'abituerò".
Più avanti capirete, ovviamente, il perché del titolo e se avete qualche idea sono pronta ad ascoltarvi u.u
Comunque, come potete vedere e come vi avevo detto, i primi capitoli saranno un po' monotoni e noiosi, ma non sarà tutta così, tranquilli ^^''
Beh, non ho altro da aggiungere :)
Spero vi piaccia :)



-Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*
  
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